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Gears 5, la recensione

La recensione di Gears 5, il nuovo episodio della serie esclusiva Microsoft firmato The Coalition che prova a superare i confini dei third person shooter consegnandoci un'esperienza da non perdere

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   04/09/2019
Gears 5
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La recensione di Gears 5: il nuovo episodio della serie esclusiva Microsoft, disponibile su Xbox One e PC (questo primo articolo si basa sulla versione console), aveva davvero tanto da dimostrare dopo un quarto capitolo molto bello ma non rivoluzionario, utilizzato dichiaratamente dal team di sviluppo come banco di prova per comprendere fino in fondo quali fossero le meccaniche e la struttura del gioco, in un lavoro di destrutturazione che si sarebbe rivelato prezioso in futuro. Ed eccoci qui, per l'appunto, ad ammirare ciò che i ragazzi di The Coalition sono riusciti a realizzare, tanto sul fronte della campagna quanto su quello del multiplayer. Gli eventi narrati in questo quinto capitolo si collocano subito dopo la storia di Gears of War 4 e vanno ad approfondire in particolare il passato di Kait, rivelando importanti informazioni sulla famiglia della ragazza e i suoi legami con le Locuste, ma anche sull'origine di queste creature.

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Gli autori sono riusciti a mettere insieme vari elementi in maniera convincente, rispondendo a domande che i fan della saga si facevano da un bel po' di tempo e utilizzando un impianto che prova a uscire dai confini dei third person shooter lineari, il tutto utilizzando una progressione molto precisa: il primo atto della campagna funge da collegamento con il passato, laddove invece quelli successivi introducono la novità dello Skiff, una slitta a vela che consente di coprire lunghe distanze, per proiettarci all'interno di mappe aperte che ricordano molto le sezioni sulla jeep di Uncharted 4: Fine di un Ladro e consentono di cimentarsi non solo con le missioni principali ma anche con alcune quest secondarie che vanno ad aumentare la durata dell'esperienza in single player, che si aggira attorno alle tredici ore. Dopodiché naturalmente c'è la componente online, che parte appunto dalla possibilità di affrontare la campagna in cooperativa e si estende a un mix di modalità che includono novità assolute (Fuga, una lotta contro il tempo per tre giocatori) ed elementi molto ben collaudati (il Versus nelle sue varie declinazioni e l'Orda).

La storia e i personaggi di Gears 5

Nel tentativo di non anticiparvi nulla della storia di Gears 5, possiamo dire con grande tranquillità che con questo episodio la serie compie un grande passo in avanti sul fronte della narrazione, della direzione e della caratterizzazione dei personaggi. Epic Games ha creato un lore indubbiamente affascinante, ma senza mai sentire l'esigenza di approfondirlo più di tanto, aspetto che invece The Coalition sembra aver messo al primo posto. Le sequenze introduttive che vedono JD, suo padre Marcus, Del e Kait avventurarsi nel sottosuolo, alla ricerca di importanti dati relativi al Martello dell'Alba, sono estremamente evocative e chiudono definitivamente la porta alle tonalità ocra dei capitoli classici, virando su ambientazioni estremamente colorate e suggestive, nonché sempre pronte a rimodularsi per via di un improvviso crollo o un evento inaspettato.

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Le frasi che i personaggi si scambiano, specie durante le cutscene, disegnano un quadro di grande incertezza per quella che diventerà dal secondo atto in poi l'assoluta protagonista dell'avventura, Kait appunto: la morte di sua madre e la misteriosa connessione con lo Sciame l'hanno messa a dura prova provocandole incubi, mal di testa e visioni che vengono rappresentate in maniera molto interessante nel gioco, passando dall'azione in-game alle cinematiche in tempo reale senza soluzione di continuità. Anche in questi frangenti l'influenza delle opere di Naughty Dog appare piuttosto evidente, ma Gears 5 non rinuncia in alcun modo alla propria personalità e anzi la impone in maniera frequente.

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C'è ad esempio un momento in cui rivediamo il buon vecchio Cole e sembra che il personaggio sia stato notevolmente depotenziato rispetto al suo glorioso passato, messo un po' in sordina; finché non se ne esce con una delle sue spettacolari azioni che salvano capra e cavoli, riscattandosi alla grande. Azione e narrazione si tengono insomma a braccetto, in un sapiente mix capace di creare grande atmosfera fra uno scontro a fuoco e l'altro, e in grado anche di togliersi qualche sfizio andando a rovistare fra le uscite meno note del franchise. Unico appunto: manca un pochino di limatura nella chiusura di alcune scene e c'è un momento nella campagna in cui le voci dei personaggi vanno fuori sincrono, cosa che dà molto fastidio trattandosi di una scena piuttosto importante. Un aggiornamento, ce lo auguriamo, sistemerà questi piccoli tasselli del puzzle ancora fuori posto.

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Gameplay e armi

I meccanismi alla base dell'esperienza di Gears 5 sono quelli che i fan della serie conoscono bene, ma gli sviluppatori hanno aggiunto un interessante substrato extra donando maggiore rilevanza alla figura di Jack, il drone che accompagna i personaggi nelle loro missioni. Nella sua nuova versione, il robot viene infatti utilizzato per attivare interruttori distanti, aprire porte, intrufolarsi nei condotti d'aerazione alla ricerca di un dispositivo con cui interagire e altro ancora. La sua valenza in battaglia rappresenta però il piatto forte: Jack non si limita a lanciare scariche elettriche sui nemici, ma può utilizzare tutta una serie di abilità speciali da sbloccare nel corso della campagna, potenziabili tramite l'impiego di componenti nascosti in giro, che valorizzano in maniera importante l'esplorazione e ci forniscono motivi ben più interessanti della raccolta delle targhette per intrufolarci nelle stanze e negli angoli nascosti.

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La valenza dei "poteri" del drone abbraccia un'ampia gamma di situazioni: un impulso consente di rilevare nemici e oggetti nelle vicinanze, una barriera ci rende invulnerabili al fuoco e al gas per brevi tratti, l'invisibilità consente di aggirare gli avversari e le torrette, la barriera ci protegge anche dal fuoco pesante per alcuni secondi, e poi ancora il flash stordisce le locuste quanto basta per darci un concreto vantaggio, la trappola elettrica si rivela utilissima contro le ondate, il controllo remoto permette di corrompere un'unità robotica in mano allo Sciame, e così via. Si tratta di novità molto importanti, che insieme alle manovre di riporto (Jack può afferrare e consegnarci qualsiasi arma si trovi nella mappa, evitandoci un'esposizione al fuoco nemico) e a un eccellente equilibrio nella quantità delle munizioni disponibili aggiunge molto al divertimento e rende decisamente più fresca l'esperienza.

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A questi aspetti si aggiungono inoltre le nuove azioni eseguibili da dietro un riparo, in corrispondenza di un avversario, utilizzando il coltello, e l'inedita componente stealth, che permette di effettuare eliminazioni silenziose laddove la nostra presenza non sia già stata rilevata. A supporto di questo impianto troviamo un arsenale per lo più mutuato da Gears of War 4, ma con alcune aggiunte interessanti: l'enorme Mazza Breaker, una mazza da guerra che introduce un approccio melee inedito e consente di fare letteralmente a pezzi i nemici, anche quelli più grossi, in poco tempo ma ha una resistenza limitata; la mitragliatrice Claw, che va utilizzata per raffiche lunghe visto che aumenta la precisione progressivamente anziché perderla; il Criocannone, che trasforma gli avversari in ghiaccio da spaccare con un calcio; le granate Flashbang, che stordiscono chi si trova nel raggio della loro esplosione; e il Lancer GL, che rinuncia alla motosega in favore di un potente lanciamissili.

Scenari, struttura e nemici

Come anticipato, la campagna di Gears 5 parte cercando di proporci la miglior versione possibile della formula classica, tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello artistico. Il primo atto si pone insomma come un elemento di raccordo fra il passato e il futuro del franchise, rimanendo ancorato a una struttura tradizionale con livelli lineari, pur senza farsi mancare nulla in termini di spettacolarità e atmosfera. Ci si muove all'interno di bunker, ma anche nel mezzo di città devastate dalla guerra, fra i corridoi di un albergo abbandonato o dietro le quinte di un teatro che dà vita a uno scontro particolarmente coreografico. Le tonalità sono completamente inedite e si sperimenta un po' di tutto, dall'invasione vegetale al mix di oro e blu, ma è dal secondo atto in poi che le cose decollano letteralmente e su tutti i fronti.

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Kait assume il comando narrativo dell'esperienza e la sua vicenda viene messa al centro, portandoci a visitare ambientazioni tanto affascinanti quanto fresche e diversificate, che includono ad esempio un'ampia valle innevata e una regione "sovietica" piena di sabbia rossa. Gli sviluppatori non si sono dimenticati delle tempeste di vento, ed è così che prendono vita alcune fra le sequenze più coinvolgenti della fase esplorativa, che si svolge all'interno di mappe ampie e liberamente esplorabili: dei piccoli open world da girare a bordo dello Skiff, concentrandosi sulle missioni principali oppure prendendosi il tempo e la libertà di scoprire qualche segreto e individuare incarichi secondari.

Occhio, però: tutte le quest vanno completate durante la run, perché al termine della campagna non sarà possibile tornarci.

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Veniamo quindi ai nemici, che in Gears 5 svolgono un ruolo di grande rilevanza anche sul piano narrativo per via del già citato legame fra Kait e le Locuste. Ebbene, il bestiario che ci si para di fronte è senz'altro molto ampio, andando ad attingere al ricco roster che già conosciamo e aggiungendo qualche new entry di peso: le versioni kamikaze delle larve, che esplodono al contatto; il Bastion e lo Stump, mutazioni corrotte dei robot al servizio dei COG; il Guardiano, che si protegge con le sue mazze prima di farci a pezzi; nuove varianti dei soldati dello Sciame, con corazzature che li rendono più ostici da eliminare; le terribili sanguisughe che volano in sciame e boss come la potentissima Matriarca. È stato dunque fatto un lavoro di integrazione che ha il merito di aumentare le tipologie dei "cattivi", aggiungere qualche aberrazione di sicuro impatto e consolidare un impianto che già temeva pochi confronti.

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Le modalità multiplayer

Gears 5 vanta una campagna straordinaria, ma la serie è nota anche e soprattutto per le sue modalità multiplayer, che ovviamente non mancano in questo nuovo episodio. Abbiamo potuto provarle grazie a un paio di sessioni organizzate dagli sviluppatori, ma si è trattato di un test meno approfondito di quanto avremmo voluto, in particolare rispetto alla quantità di opzioni disponibili: terremo d'occhio la situazione nei prossimi giorni per eventuali rettifiche.

Cominciamo dal Versus, che avevamo provato in occasione del Tech Test e che si presenta in maniera più o meno uguale, al netto ovviamente delle stipulazioni possibili.

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Le mappe multiplayer sono al momento dodici e offrono un'ottima varietà, con qualche sconfinamento al di fuori della tradizionale struttura simmetrica (Mostra e Vasgar), ed è possibile ambientarci ben nove differenti tipologie di match: Deathmatch Arcade, Corsa agli Armamenti (con le armi che vengono cambiate man mano che si effettuano le uccisioni), Dodgeball (ogni uccisione riporta in vita un membro della nostra squadra), Escalation (modalità territoriale in cui bisogna controllare gli anelli che compaiono sulla mappa), Esecuzione, Guardiano (bisogna uccidere il leader della squadra avversaria per poter fermare il respawn dei suoi compagni), Re della Collina, Deathmatch a Squadre e il classico Zona di Guerra.

La latenza di ogni server viene indicata in maniera chiara quando si organizza una partita personalizzata, così come si può regolare la funzionalità del cross-play perché gli utenti su PC e Xbox One si scontrino anche nelle classificate o meno.

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I personaggi sono dieci, ma nella Ultimate Edition si aggiungono Sarah Connor e il T-800 dal film Terminator: Destino Oscuro, rispettivamente tra le fila dei COG e dello Sciame. A parte queste figure extra, le new entry sono rappresentate dal presuntuoso Fahz, da due soldati anonimi in armatura e dai tre protagonisti della modalità Fuga. Quest'ultima rappresenta senz'altro la novità più rilevante del pacchetto: si tratta di una cooperativa per tre giocatori in cui ci si ritrova all'interno di un Alveare e bisogna fuggire facendosi largo fra i nemici con pochissime armi e munizioni, cercando di essere più veloci dell'agente chimico che abbiamo volutamente rilasciato nel covo per eliminarne gli occupanti. Al momento sono disponibili quattro location, ma grazie all'inedito Map Builder sarà ben presto possibile scaricare nuovi scenari creati dalla community e condividere i propri per offrire una sfida potenzialmente infinita.

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L'editor di Gears 5 è semplice da usare, funziona concatenando sezioni predefinite e piazzandoci dentro i nemici che desideriamo: facile immaginare un grande entusiasmo da parte degli utenti e il rapido debutto di tante mappe personalizzate. Infine c'è l'Orda, che negli episodi classici di Gears of War ha avuto l'indubbio merito di proporre un'esperienza cooperativa di grandissimo valore, con situazioni dannatamente coinvolgenti da affrontare con un gruppo ben affiatato di compagni. Nel quarto capitolo il fascino di questa modalità si era un po' perso per via dei robot, privi del carattere delle Locuste, e purtroppo ritroviamo la medesima impostazione anche qui, con lo stesso sistema di raccolta dell'energia e di crafting ma anche un rinnovato focus sulle classi dei personaggi. Proprio questo aspetto potrebbe conferire un po' di freschezza alla nuova Orda, ma si tratta di un elemento che dovremo valutare nelle prossime settimane.

Obiettivi Xbox One

Sono ben 68 gli Obiettivi di Gears 5: un'abbondanza legata anche e soprattutto alle modalità multiplayer del gioco, che infatti consentono di sbloccare una gran quantità di achievement eseguendo specifiche azioni per la prima volta. Il resto dipende dalla campagna: ci sono Obiettivi che si ottengono potenziando Jack al massimo, spingendosi il più possibile nell'esplorazione degli scenari e raccogliendo collezionabili, ma anche ovviamente portando a termine tutti gli atti.

Realizzazione tecnica

Gears 5 spinge l'Unreal Engine 4 al massimo delle sue capacità su Xbox One, e infatti la console base di casa Microsoft (nel nostro caso il modello S) fa indubbiamente fatica in alcune situazioni, pur utilizzando l'espediente della risoluzione dinamica che scala il carico in base appunto al momento per mantenere il frame rate di 30 fotogrammi al secondo il più stabile possibile. Non ci riesce sempre, anzi ci sono momenti di evidente incertezza e magari qualche limatura ulteriore arriverà con gli aggiornamenti, anche perché ci sono dei glitch abbastanza fastidiosi che sarebbe il caso di eliminare: pezzi di nemici che rimangono sospesi a mezz'aria dopo un'esplosione, ad esempio, o il semplice fatto che a volte i compagni non ci seguano come dovrebbero e si finisca per ricorrere a un poco elegante respawn per evitare stalli.

A tal proposito, l'intelligenza artificiale di questo nuovo episodio si mantiene in linea con il passato: i nemici si appostano e cambiano posizione, ma non aspettatevi grandi strategie e accerchiamenti. Del resto parliamo di Locuste, ovverosia creature violente, iraconde e poco inclini alla tattica: ci sta.

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Il supporto dei compagni durante l'azione è buono, con pochissime sbavature, e la possibilità di giocare l'intera storia in cooperativa con gli amici aggiunge un extra di grande valore, a cui però magari è il caso di ricorrere durante la seconda run, alzando contestualmente il livello di difficoltà per ottenere una sfida più consistente. La realizzazione dei personaggi è ottima, fondamentalmente in linea con quanto visto nel precedente episodio, ma ci sono tante nuove animazioni e le sequenze cinematiche risultano davvero molto belle. Protagonisti assoluti sono però gli scenari, che rivoluzionano lo stile utilizzato in passato proponendo un level design arioso a dispetto della linearità, molto incline all'esplorazione fine a se stessa, capace di alternare tonalità di colore molto differenti per fornire uno spettacolo sempre dinamico, che non si fossilizza ma anzi sperimenta.

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Le mappe aperte che caratterizzano il secondo atto della campagna e i successivi contribuiscono a questa visione proiettandoci all'interno di ambientazioni mai viste, con tantissimi scorci evocativi, ricche di elementi e realizzate con grandissima attenzione anche ai dettagli. Parte di questo approccio si perde per forza di cose nel multiplayer, sebbene le mappe incluse nel pacchetto abbiano una certa personalità.

L'accompagnamento sonoro è ottimo, estremamente delicato ma capace anche di coinvolgere con forza durante le sequenze più concitate, e viene arricchito da eccellenti effetti sonori. Il doppiaggio in italiano è davvero ben fatto, al netto di un paio di dialoghi un po' fuori fuoco (per via della solita incisione "al buio"?), e gli interpreti hanno dato sicuramente buona prova.

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Prezzo 64,90 €
Multiplayer.it
9.2
Lettori (210)
8.6
Il tuo voto

Alla fine della recensione di Gears 5 crediamo che il gioco riesca nell'intento di portare la serie Microsoft verso nuove vette. Lo fa grazie a una campagna coinvolgente e ben diretta, che in un primo momento punta sull'impatto visivo e sull'atmosfera per poi prendere il largo aprendosi a una struttura diversa dal solito, meno lineare e più orientata a un'esplorazione priva di vincoli. Gli spettacolari scontri a fuoco e le novità del gameplay, in particolare l'interessante ruolo di Jack, mantengono vivo l'interesse per tutta la durata della storia, che una volta completata ci lascia a un multiplayer capace di alternare la solidità delle modalità più conosciute e il fascino delle new entry, con tanto di editor. Al netto di qualche incertezza tecnica su Xbox One e di qualche piccola sbavatura, il lavoro svolto da The Coalition è eccellente: un nuovo punto di riferimento per il genere.

PRO

  • Campagna coinvolgente e ben narrata
  • Struttura rinnovata, enfasi sull'esplorazione
  • Visivamente fresco, con tanti momenti esaltanti
  • Multiplayer di spessore, con diverse novità...

CONTRO

  • ...ma la tenuta andrà valutata sul lungo periodo
  • Qualche incertezza tecnica su Xbox One