FPS: o di qua o di là
Gli appassionati del genere avranno notato negli ultimi tempi come per i First Person Shooter oramai le ambientazioni sostanzialmente suano dicotomiche: salvo rare eccezioni, o vivremo una esperienza in prima persona durante la seconda guerra mondiale (Call of Duty, Brothers in Arms, Medal of Honor), oppure in un universo fantascientifico di vario genere (Doom, Quake, Half-Life, Halo, Riddick). Gene Troopers cerca un posto al sole proprio fra le produzioni ambientate in un futuro più o meno lontano. L’opera dei Cauldron (autori in precedenza, fra gli altri, di Chaser, Spellcross, Battle Isle: The Andosia War, Quadrax) inizialmente si lascia subito apprezzare per l’ottimo incipit con delle cut scene molto movimentate che però non hanno una lettura chiara. Solo successivamente, con l’utilizzo di vari flashback, si farà tutto più chiaro: in pratica il nostro alter ego digitale viene risucchiato in una dimensione parallela a quella popolata da noi umani e senza batter ciglio si ritrova con vari innesti geneticamente modificati ad opera di non meglio “Gene Troopers” che in pochi secondi capiamo essere i cattivi della situazione. Il nostro uomo però non subisce un’opera totale di conversione (chi sta dicendo Quake IV laggiù?) e si ritrova così ad essere mezzo umano e mezzo “GT”, in una situazione poco chiara che si potrebbe rivelare comunque molto pericolosa. Come se non bastassero tutti questi problemi, anche sua figlia è stata catturata dalle Gene Troopers e non si darà pace finchè non l’avrà liberata.
In più di una occasione ci troveremo di fronte a dei bivi in cui dovremo compiere una scelta
Gene Troopers: lo sliding doors dei videogiochi
L’originalità di Gene Troopers sta nel fatto che tutto il background narrativo, oltre a far da sfondo all’azione si rivelerà avere una ripercussione diretta nella nostra storia visto che in più di una occasione ci troveremo di fronte a dei bivi in cui dovremo compiere una scelta. Ad un certo punto del gioco ad esempio, un misterioso alieno (almeno fino a quel momento) che sembra essere comunque dalla nostra parte ci informa di dove potrebbe essere nostra figlia ma al tempo stesso ci mette in guardia sulla nostra condizione ibrida e ci consiglia, prima di procedere nell’opera di salvataggio, di farci assistere da un medico specializzato in un pianeta lontano. A questo punto starà a noi decidere cosa fare e chiaramente la nostra scelta ci porterà verso direzioni diverse. E’ indubbio che questo elemento porterà ad un alto fattore di rigiocabilità per vedere come sarebbe proseguita la storia nel caso in cui avessimo preso una decisione differente.
Gene Troopers: lo sliding doors dei videogiochi
Un’altra specificità di GT riguarda le caratteristiche particolari del nostro DNA modificato, l’elemento capace di migliorare le prestazioni del nostro alter ego digitale in una gestione del personaggio simile alle coordinate degli RPG (raccoglieremo infatti il DNA dagli alieni che avremo fatto fuori, facendo così somigliare questo elemento alla tipica “esperienza” dei giochi di ruolo). Non vi aspettate chissà quali prodigi da questo aspetto anche perché si tratta solo di potenziamenti visto che invece le armi (di cui parleremo più approfonditamente in seguito) ci vengono invece date in automatico ogni tot livelli.
Un’altra specificità di GT riguarda le caratteristiche particolari del nostro DNA modificato
Si Scende in Campo
Se fino a questo momento probabilmente vi siete fatti una buona idea di Gene Troopers, purtroppo le cose muteranno drasticamente toccando l’aspetto più strettamente ludico del gameplay. Il problema è molto semplice: i programmatori si sono scordati dell’intelligenza artificiale!!! Non si tratta di una esagerazione, ma di una totale mancanza da parte dei nemici ed anche dei nostri occasionali partner nel corso delle missioni di una qualsiasi forma di comportamento ragionevole se non stare immobili e sparare. Tutto qua, e non si tratta di chissà quale iperbole: in tutte le situazioni di gioco gli elementi mossi dalla IA non faranno altro se non stare fermi o al massimo venirci incontro. Chi vi scrive non ha nessuna pregiudiziale nei confronti degli FPS immediati quali Painkiller o Serious Sam ma qui siamo di fronte a situazioni del tutto ridicole con la maggior parte dei nemici inchiodati ad un pezzo di terra, senza alcuna reazione: decisamente deprecabile! Ugualmente poco convincenti alcune situazioni in cui il gioco, per ragioni di narrazione, compie dei veri e propri “miracoli”. Per spiegarsi: all’interno di una struttura prendete un ascensore che vi porta al piano di sotto. Se lo script del gioco prevede che in quell’ascensore ci debbano anche essere i nostri compagni di avventura, questi ultimi si materializzano dal nulla! Non mancheranno neppure resurrezioni miracolose dei nostri amici dopo essere stati colpiti da bombe, fucili laser, cecchini e quant’altro sempre per ragioni di copione…
Fortunatamente qualcosa nel gameplay di Gene Troopers si salva. Semplicemente splendido si rivela essere infatti l’armamentario a nostra disposizione, composto da molti “cloni” dei giocattolini già visti in Unreal Tournament, a cui sono stati aggiunti un potere antigravitazionale (toh!) collegato a dei guanti speciali ed un disintegratore molecolare di incredibile impatto, capace di eliminare senza troppi complimenti i nemici di qualsiasi grandezza. Superba l’idea di proporre anche dei gadget accessori supplementari con il tasto destro del mouse: il lancia granate ad esempio ha come elemento secondario la costruzione di una barriera provvisoria che in molti punti si dimostra veramente utile ed essenziale. Ancora più “cool” la possibilità di far girare, senza farlo sparare, il doppio mitragliatore circolare a nostra disposizione. Tutti piccoli cameo indubbiamente, che però nell’insieme regalano una vera estasi e una sensazione di potenza difficilmente riscontrabile in altri FPS.
Siamo di fronte a situazioni del tutto ridicole con la maggior parte dei nemici inchiodati ad un pezzo di terra, senza alcuna reazione
Dottor Jekyll e Mister Hyde
La dicotomia “bello-brutto” in Gene Troopers continua nell’analisi degli elementi grafici. Le scelte estetiche di GT in fatto di background ed effetti luce sono semplicemente meravigliose: senza avere a disposizione un motore grafico potentissimo, i designer sono comunque riusciti ad abbellire il titolo con una impressionante dose di cromie sgargianti e psichedeliche che rendono il titolo veramente “pieno” ed esteticamente vivo. Non si può non citare il livello della giungla ricco di sali-scendi, di liane in ogni dove che regala alla nostra vista quella sensazione totalizzante capace di estraniarci completamente dal nostro contesto “reale”. Buonissimi anche gli interni (il porto aerospaziale ad esempio, è di una maestosità impressionante nonostante il numero di poligoni ed il dettaglio delle texture non sia fra i più alti) e soprattutto gli effetti visivi di fuoco (il lanciafiamme degli avversari è molto caldo), acqua, meteo... Dopo aver lodato la produzione di Playlogic, ci tocca sparare a zero su altri elementi grafici a cominciare dalle orrende animazioni, in particolare per la visualizzazione delle morti degli avversari che fanno assolutamente ridere (o piangere a seconda della prospettiva…). Ugualmente insufficiente l’uso dell’Havok: probabilmente Gene Troopers è una fra le peggiori applicazioni del noto motore. Se pensiamo a ciò che si vede in Half--Life 2 si stenta a credere che sia lo stesso motore fisico ad essere stato usato nei due giochi.
Musica Geneticamente Modificata
La schizofrenia di Gene Troopers non risparmia neppure il sonoro se pur in questo caso i segni più sono in maggioranza. Da lodare indubbiamente la componente musicale, degna di un kolossal cinematografico (o videoludico alla Halo tanto per intenderci) ed anche l’interpretazione dei dialoghi (in inglese ma con i sottotitoli in italiano) sono di indubbio valore. Purtroppo a guastare questo quadretto idilliaco ci sono alcuni effetti sonori piuttosto mediocri e soprattutto le urla emesse sia dal nostro alter ego digitale che dagli alieni uccisi più simili ai gemiti di un film hard core che ad una pellicola di fantascienza…
La schizofrenia di Gene Troopers non risparmia neppure il sonoro se pur in questo caso i segni più sono in maggioranza
Musica Geneticamente Modificata
Inutile sottolineare infine come tutte le magagne che vi abbiamo presentato non siano immuni dalla componente multiplayer che prevede le tre modalità più classiche: deathmatch, team deathmatch e capture the flag.
Multipiattaforma
Gene Troopers, oltre a modificarci geneticamente su PC, muta il nostro DNA anche su Xbox. Le differenze sono quelle solite fra i due formati: dettaglio generale più basso sia per la minore memoria video a disposizione che per la risoluzione della TV, frame rate abbassato (ma comunque il titolo rimane decisamente fluido) e passaggio del sistema di comando dalla combo mouse + tastiera al pad.
Commento finale
Gene Troopers è probabilmente il gioco più schizofrenico nella storia delle produzioni videoludiche. Il titolo realizzato dai programmatori di Cauldron fa dei saliscendi qualitativi difficilmente riscontrabili in qualsiasi altro software realizzato a fini di intrattenimento. Si rimane spiazzati quando il titolo parte con un ottimo incipit, prosegue con una buona intelaiatura narrativa, un’atmosfera da buon film “sci-fi” per poi affondare di fronte alla totale assenza di una minima intelligenza artificiale che almeno permetta agli avversari e ai nostri partner mossi sempre dall’IA di avere quantomeno un minimo comportamento razionale. E lo stesso si può dire per l’aspetto tecnico con splendide scelte di design funestamente accompagnate da pessime animazioni. Sono troppi i difetti di Gene Troopers per assegnargli una votazione completamente sufficiente. D’altra parte però nel titolo si percepisce come alcuni elementi del team di programmazione abbiano stoffa e talento da vendere e che cambiando qualche tassello della squadra, un possibile sequel di GT potrebbe essere veramente un “titolone”. Noi ce lo auguriamo vivamente…
Pro
- Splendida Atmosfera Sci-Fi
- La presenza di bivi appassiona
- Colonna sonora da Kolossal
- Intelligenza Artificiale non pervenuta
- Uno dei peggiori giochi nell’utilizzo dell’Havok
- Molti bug di vario genere
ATTENZIONE AL CD-KEY
Se non volete perdere oltre due ore del vostro tempo a capire il motivo per cui non vi parte Gene Troopers come è capitato a chi vi sta scrivendo, prima di inserire il cd-key per far partire il gioco, sappiate che ci sono molti codici errati nelle confezioni di gioco. Per sostituirlo basta andare nel sito ufficiale del gioco www.genetroopers.com, inserire il codice che avete trovato nella confezione e il sito in automatico vi fornirà un codice corretto. Nel caso in cui abbiate già inserito il codice errato, dovrete rintracciare nel file di registro di Windows la cartella di Gene Troopers e cancellare il cd-key errato altrimenti il sistema di protezione non vi consentirà di inserire un nuovo codice. Quest’ultimo problema non viene neppure segnalato dal sito ufficiale del gioco o da quello del distributore italiano del titolo (Atari)…