NVIDIA GeForce RTX 3050 è l'ultima arrivata della serie Ampere, una scheda che rende di fatto le tecnologie RTX uno standard per tutta l'offerta di GPU prodotto dal colosso americano. Va infatti a sostituire le ultime GeForce GTX sopravvissute, la 1650 e la 1660 e, per quanto inferiore in potenza bruta rispetto alla NVIDIA GeForce RTX 2060 che conta un numero di core complessivi superiore sia nella versione da 6 GB che in quella da 12 GB di memoria, promette di farsi comunque valere grazie all'aumento dei CUDA core in grado di trasformarsi in core INT32 alla bisogna, e alla presenza di RT core e Tensor core di ultima generazione.
Parliamo sempre, sia chiaro, di un'opzione entry level, ma un entry level di lusso in grado di dare soddisfazioni senza compromessi in 1080p, risultando di ben altra caratura rispetto alla deludente 3050 per laptop uscita in estate. Lo abbiamo verificato con mano con questa recensione della Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle, un modello che sarà disponibile sul mercato a partire dal 27 gennaio 2022 con un prezzo consigliato di 285€, superiore a quanto sperato senza contare gli inevitabili rincari a livello della distribuzione.
Ma c'è sempre da tenere in considerazione il tragico contesto che stiamo vivendo che vede i prezzi delle GPU gonfiati a dismisura. NVIDIA ha poi scelto di non proporre una versione Founders Edition della 3050, quindi sarà tutto in mano ai vari produttori di hardware e alle loro versioni custom. Esattamente come questa 3050 di Gigabyte che abbiamo recensito.
Caratteristiche hardware
Presentata al CES 2022 di Las Vegas assieme alla NVIDIA GeForce RTX 3090 Ti, la nuova opzione entry level della serie NVIDIA GeForce RTX è basata sul chip Ampere GA106-150 con processo produttivo a 8 nanometri ma equipaggiato con soli 2560 CUDA core. Parliamo quindi del 28.5% in meno rispetto ai 3584 CUDA core della NVIDIA GeForce RTX 3060, a fronte però di un incremento della frequenza base che per il design reference, quello dei modelli di fascia bassa come la Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle, è di 1552 MHz. Identico invece il valore in boost di 1777 MHz, anche se i software sempre più sofisticati rendono possibile farla viaggiare a frequenze più elevate.
La memoria, in questo caso da 8 GB, è sempre GDDR6, ma deve fare i conti con un più limitato bus da 128-bit, come quello della NVIDIA GeForce GTX 1650, e si ferma a 14 Gbps contro i 15 Gbps della sorella maggiore. Il quantitativo, però, è in linea con quello dei nuovi modelli ed è senza dubbio abbondante per un'opzione di questa fascia che può contare su una banda quasi doppia rispetto alla NVIDIA GeForce GTX 1650 arrivando a 224 GB/s. Da qui una scheda che, dotata anche di quattro uscite video con supporto Multi-view 4, punta a garantire qualche soddisfazione in più per chi lavora con la grafica senza avere necessità troppo elevate.
In quanto a potenza bruta parliamo di 142.2 GigaTexel al secondo contro i 93.2 GigaTexel di una NVIDIA GeForce GTX 1650, merito di un balzo netto nel numero di transistor e nella memoria che comportano però consumi ben più elevati. Si arriva infatti a 130 W che comportano anche un alimentatore consigliato da 450 W, abbondante per molti sistemi e necessario per garantire la massima efficienza e avere anche margini di overclock soprattutto nel caso della memoria che, lo vedremo in seguito, può essere spinta a 16 Gbps senza alcun problema.
La potenza bruta, comunque, è solo uno degli ingredienti di una ricetta che include 20 RT core di seconda generazione e 80 Tensor core di terza generazione, con tutti i vantaggi del caso nel rapporto tra potenza e consumi con i titoli che combinano supporto per ray tracing e DLSS. Il tutto in un panorama che è cambiato radicalmente rispetto ai primi mesi di vita delle GeForce RTX. Quelle che due o tre anni fa erano tecnologie acerbe si sono fatte decisamente più mature, con il DLSS che ha compiuto una svolta radicale con la versione 2.0 e, di recente, ha fatto un altro importante passo in avanti con la 2.3.
Ma c'è dell'altro. NVIDIA ha fatto in modo di potenziare con il deep learning la sua tecnologia upscaling base, chiamata Dynamic Super Resolution attivabile attraverso il pannello di controllo NVIDIA, che ha il vantaggio di essere disponibile per tutti i giochi. Si porta quindi in vantaggio anche in questo caso sulla concorrenza, sfruttando l'intelligenza artificiale per migliorare la qualità dell'immagine. La Deep Learning Dynamic Super Resolution (DLDSR), infatti, parte da un'immagine renderizzata in risoluzione superiore per ridurla a quella impostata sullo schermo, con una perdita prestazionale di poco superiore all'1%, almeno nel caso di Prey.
Scheda tecnica Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle 8G
- Chip: Ampere GA106-150 a 8 nanometri
- Transistor: 12 miliardi
- Compute unit: 30 streaming multiprocessor
- CUDA core: 2560 (9 shader TFLOP)
- RT core: 20 (18 RT TFLOP)
- TEnsor core: 80 (73 Tensor TFLOP)
- Frequenza GPU: base 1552 MHz, boost 1777 MHz
- Interfaccia: PCI-E 4.0
- Memoria: 8 GB GDDR6 14 Gbps con bus 128-bit (224 GB/s)
- Porte: 2x displayPort 1.4a, 2x HDMI 2.1
- Total board power: 130 W
- Alimentazione ausiliaria: 1x connettore PCIe da 8 pin
- Dimensioni: 213 x 120 x 41 mm
- Prezzo consigliato: 285 euro
Design
La Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle è una scheda compatta e leggera. In quanto a spessore occupa due slot ma riesce a combinare due ventole di buone dimensioni con una lunghezza di appena 21.3 centimetri. Utile, quindi, anche per sistemi compatti, complici temperature buone vista la potenza della scheda e l'efficienza dell'architettura Ampere. Il design è quella classico della serie Eagle, a partire dal nome del brand in colore azzurro racchiuso in un inserto trasparente, sulla parte alta del frontale.
La scheda è contenuta da un'armatura rettangolare grigia, con linee spezzate in rilievo e aperta lungo i bordi superiori a garantire il massimo sfogo d'aria per le due ventole WindForce 2X da 90 millimetri, lubrificate usando il grafene. Non manca nemmeno la classica apertura delle schede Ampere sul backplate realizzato in plastica sottile e utile per il design e la protezione della circuiteria, che migliora la circolazione dell'aria all'interno della GPU.
Prestazioni
Con il 28.5% di CUDA core in meno, la Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle risulta nettamente inferiore alla NVIDA GeForce RTX 3060 e, in potenza bruta le prende anche dalla NVIDIA GeForce RTX 2060, ma rispetto a quest'ultima risulta di poco inferiore in termini di prestazioni in ray tracing, come risulta evidente dal benchmark 3DMark Port Royal. Il tutto a fronte di un'efficienza nettamente superiore.
Tornando a parlare di potenza di calcolo nuda e cruda, il divario effettivo rispetto alla NVIDIA GeForce RTX 3060 arriva fino al 33% in 3DMark FireStrike Ultra, presumibilmente a causa della frequenza della memoria, ma d'altronde parliamo di un modello di categoria inferiore, che alza in modo netto l'asticella delle prestazioni rispetto alla serie NVIDIA GeForce GTX, anche senza l'ausilio del DLSS. Parlando di gaming in risoluzione 1080p, senza attivare l'upscaling basato sul Deep Learning, la Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle sfiora quota 60 FPS in Control, senza ray tracing ma con le altre impostazioni grafiche al massimo come per tutti i nostri test. Il bello, però, arriva con il DLSS che spinge il gioco Remedy a 72 FPS di media con il ray tracing al massimo, nonostante il numero esiguo di ray tracing core e tensor core che sono sufficienti anche per godere di Metro Exodus a 58 FPS, con ray tracing al massimo e DLSS in modalità qualità.
Purtroppo con alcuni titoli i 60 FPS senza compromessi sono un miraggio, sia laddove c'è il solo DLSS come in God of War, sia dove il ray tracing è implementato in modo massiccio come nel caso di Watch Dogs: Legion e Cyberpunk 2077. Ma parliamo comunque di framerate più che giocabili, abbondantemente superiori ai 40 FPS e migliorabili intensificando il DLSS con un guadagno di circa 3 frame al secondo in modalità prestazioni, rinunciando a qualche riflesso secondario o facendo ricorso all'overclock che garantisce un guadagno di quasi 9 punti percentuali spingendo il clock dai 1880 MHz ai 1980 MHz e la RAM da 14 Gbps a 16 Gbps senza riscontrare alcun problema di stabilità o temperature. Nel resto dei casi le prestazioni sono abbastanza solide da tradursi anche in framerate discreti in risoluzione 1440p, un traguardo inarrivabile, almeno nel caso dei titoli ad alto profilo grafico, per le soluzioni di fascia bassa della serie precedente. Anche il pesante Assassin's Creed Valhalla, privo di DLSS, risulta più che giocabile con oltre 40 FPS mentre Gears 5 si spinge a oltre 60 FPS. Parliamo inoltre di 40 FPS in DIRT 5, con ombre ray tracing attive, e di circa 30 FPS anche in Cyberpunk 2077, con il ray tracing a ultra.
Inevitabilmente diversa la questione in risoluzione 4K. Benché gli 8 GB di memoria non pongano limiti in molti giochi e benché nei titoli leggeri sia comunque possibile ottenere prestazioni accettabili in UHD, la NVIDIA GeForce RTX 3050 non è certo una scheda pensata per risoluzioni estreme, soprattutto considerando l'importanza di framerate elevati per il giocatore PC moderno. Ed è evidente in Cyberpunk 2077, Control e Watch Dogs: Legion, dove il ray tracing va disattivato in blocco per ottenere prestazioni accettabili. Da segnalare, infine, God of War che grazie al DLSS gira in 4K a 30 FPS di media, seppur con qualche occasionale calo di framerate.
Temperature e rumorosità
Come previsto, la ventilazione della Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle, che comprende una modalità zero decibel utile per la visione di film e per giocare in pace a titoli ultraleggeri, è più che sufficiente per la nuova soluzione entry level Ampere: un'architettura che garantisce un'efficienza piuttosto elevata nonostante qualche problema con i transistor a 8 nanometri prodotti da Samsung.
In termini pratici parliamo di temperature di circa 69 gradi, anche nel caso di titoli molto pesanti fatti girare in risoluzione 4K, e di massimo 70 gradi anche in overclock, con la memoria portata a 16 Gbps e la GPU a 1980 MHz. Il tutto a fronte di una rumorosità decisamente contenuta, con circa 40 decibel sotto sforzo e un massimo di 45 decibel spingendo le ventole alla velocità massima possibile. Così facendo la scheda è chiaramente udibile anche dall'interno di un case, ma gode di un abbassamento della temperatura di picco a 64 gradi.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
La Gigabyte GeForce RTX 3050 Eagle, non possiamo nasconderci dietro un dito, viene proposta in vendita a un prezzo abbastanza alto per una soluzione di fascia bassa pensata in funzione di configurazioni budget orientate al 1080p. Ma dobbiamo tenere conto della complicata situazione del mercato delle GPU e della dotazione di 8 GB di memoria di una scheda che rende di fatto uno standard per l'offerta NVIDIA il ray tracing e il DLSS. Il tutto al servizio di un modello semplice, ma silenzioso, compatto e leggero. Certo, qualche frame in più in 1080p ci avrebbe rassicurato per ciò che concerne la longevità della scheda, anche considerando che presumibilmente entro fine anno si comincerà a parlare della serie 4000, ma parliamo comunque di un modello in grado di misurarsi con il ray tracing e di dare persino qualche piccola soddisfazione in 4K, cosa impensabile fino a un paio di anni fa.
PRO
- Ray tracing e DLSS anche su un modello entry level
- Una scheda leggera, compatta e silenziosa
- Connettività completa e 8 GB di memoria facilmente overclockabili
CONTRO
- Prezzo elevato per una soluzione budget
- Con i titoli più pesanti non arriva ai 60 FPS promessi in 1080p
- Le nuove generazioni di GPU sono sempre più vicine