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Grand Mountain Adventure: Wonderlands, la recensione dell'open world sulla neve

Siamo ancora in piena stagione sciistica, pertanto è il momento giusto per affrontare la recensione di Grand Mountain Adventure: Wonderlands

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   09/03/2022
Grand Mountain Adventure: Wonderlands
Grand Mountain Adventure: Wonderlands
Video Immagini

C'era un tempo in cui i giochi di snowboard erano un elemento portante all'interno delle lineup di console e PC, portando avanti serie diventate storiche, prima di cadere inesorabilmente in un limbo da cui non sembrano riuscire a riemergere. Nel nuovo assetto del mercato, giochi di questo tipo sembrano trovare terreno fertile solo tra le produzioni indipendenti, ma se i risultati sono paragonabili a quello che esaminiamo in questa recensione di Grand Mountain Adventure: Wonderlands, allora possiamo stare piuttosto tranquilli sulla qualità che il genere sportivo su neve è ancora in grado di raggiungere.

Il gioco in questione è stato costruito praticamente da due persone, facenti parte del team svedese Toppluva, uscito prima su piattaforme mobile, dove è già stato accolto molto positivamente (come dimostra anche la nostra recensione della versione iOS) e ora disponibile anche su Nintendo Switch e PC nella nuova edizione ampliata con nuove sfide, multiplayer e il sottotitolo "Wonderlands".

Si tratta di un'interpretazione originale dello snowboard e dello sci, incentrata soprattutto sul piacere di vagare sulla neve in libertà, in un certo senso avvicinandosi - come difficilmente succede normalmente - alla vera e propria esperienza di sciare.

In un videogioco basato su uno sport o un'attività reale, quando non si tratta di soggetti validi a proporre delle simulazioni pure e semplici, di solito si cerca di costruire delle sovrastrutture che rendano l'esperienza un vero e proprio "gioco", puntando sulla competizione o su elementi meno realistici e spettacolari, potenzialmente più coinvolgenti per il pubblico generico. In questo caso abbiamo invece a che fare con un raro esempio di trasposizione più riflessiva e contemplativa dell'esperienza originale, che risulta per molti aspetti più realistica rispetto alle normali reinterpretazioni videoludiche, in grado di generare delle belle sensazioni senza dover spingere troppo sull'acceleratore.

Lo zen e l'arte di sciare

Grand Mountain Adventure: Wonderlands, una delle varie ambientazioni esplorabili
Grand Mountain Adventure: Wonderlands, una delle varie ambientazioni esplorabili

Tutto quello che c'è da fare è semplicemente sciare: una volta scelto se dedicarsi agli sci o allo snowboard, ci troviamo a vagare per alcune location montane seguendo diverse piste e aprendo nuovi percorsi in maniera progressiva. Il gameplay è estremamente basilare, eppure riesce a creare un'esperienza di gioco completa e significativa, sebbene risulti sempre leggera e non molto impegnativa. La meccanica prevede il fatto di prendere parte a diverse prove, solitamente scendendo già da varie piste nel minor tempo possibile e cercando di attraversare tutte le porte, in modo da ottenere nuovi skipass come ricompensa e sbloccare progressivamente ulteriori piste e ambientazioni. Ci sono in totale 12 ambientazioni diverse, ognuna composta da varie piste e punti di riferimento da sbloccare, per poi dedicarsi all'esplorazione in libertà degli scenari.

Le prove si dividono a grandi lineee tra slalom Super G, Slopestyle e Big Air, ovvero puntano soprattutto sulla capacità di seguire le traiettorie tra le porte il più velocemente possibile, affrontare ostacoli e vari tra grind e salti oppure dedicarsi alle acrobazie, con la possibilità inoltre di prendere parte a sfide in multiplayer per un massimo di quattro giocatori, ampliando così le possibilità di gioco rispetto alla versione mobile iniziale.

Grand Mountain Adventure: Wonderlands, un'immagine del gioco con una pista immacolata
Grand Mountain Adventure: Wonderlands, un'immagine del gioco con una pista immacolata

Nel caso invece ci si voglia dedicare semplicemente all'esplorazione libera, la modalità Zen consente di godersi la montagna senza tante pressioni verso risultati particolari.

Proprio questo stile "zen" rende Grand Mountain Adventure: Wonderlands un gioco particolare, in grado di riprodurre in maniera piuttosto convincente l'esperienza dello stare sulla neve: ovviamente ci sono delle sfide, in certi casi anche spettacolari come quando intervengono eventi speciali come valanghe o salti, ma grazie anche alla particolare inquadratura adottata, sempre piuttosto lontana e incentrata sulla visione di ampie porzioni di scenario, non c'è mai la tendenza al parossismo che è tipica dei giochi di questo tipo. Questo ovviamente significa anche che non è un gameplay adatto a tutti i palati: chi cerca l'adrenalina a tutti i costi difficilmente troverà eccitanti le sfide di Grand Mountain Adventure: Wonderlands, che punta piuttosto sul flusso dei movimenti e sulla contemplazione degli scenari innevati.

Turismo montano digitale

Grand Mountain Adventure: Wonderlands, un'immagine che mostra l'ampiezza dell'inquadratura di gioco
Grand Mountain Adventure: Wonderlands, un'immagine che mostra l'ampiezza dell'inquadratura di gioco

Buona parte del fascino scaturito da Grand Mountain Adventure: Wonderlands deriva dall'impeccabile stile con cui viene messa in scena l'arte dello sci/snowboard in questo gioco, che fa emergere una certa nota poetica nella visione della montagna che mischia realismo e idealizzazione. Le costruzioni poligonali sono chiaramente molto semplici e siamo ben lontani dalla complessità grafica che possono offrire titoli di dimensioni maggiori come Steep, per esempio, ma la coerenza con cui Toppluva ha costruito la sua visione rende tutto perfettamente curato. La strana inquadratura distante dal personaggio apre la prospettiva su un respiro più ampio, sfruttando anche una sorta di effetto bokeh che impreziosisce gli scenari rendendoli simili a preziosi e particolareggiati diorami. Intorno al nostro personaggio, l'ambiente circostante sembra vivo tra passanti, sciatori e turisti della montagna intenti a godersi le vacanze.

In tutto questo, però, la parte da protagonista se la prende proprio la neve: le ombreggiature utilizzate, l'effetto materiale che restituisce al contatto con lo snowboard o gli sci, la possibilità di lasciare tracce a diverse profondità sembra riflettere precisamente la diversa consistenza della neve sotto i piedi, contribuendo all'impressione di trovarsi proprio su una piccola montagna vera. L'inquadratura frontale, a dirla tutta, non è delle più comode: nonostante sia apprezzabile l'idea della prospettiva ribaltata, questa non risulta particolarmente funzionale e a volte non segue in maniera ottimale i movimenti del personaggio né le curve dei tracciati all'interno delle sfide, cosa che può rappresentare un vero e proprio ostacolo aggiuntivo.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Steam, Nintendo eShop
Prezzo 34,99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (3)
6.8
Il tuo voto

Pochi giochi riescono a trasmettere con questa efficacia l'atmosfera e le sensazioni tipiche delle discese sulla neve ed è impressionante notare come questo risultato venga raggiunto da Grand Mountain Adventure: Wonderlands senza ricorrere alla potenza della grafica fotorealistica ma con scelte estetiche attentamente ponderate. Anche la scelta di un approccio zen invece della spettacolarizzazione parossistica degli sport invernali e un elemento caratterizzante di grande fascino, che in un certo senso richiama quanto fatto da Art of Rally nell'ambito dei racing, gioco con cui il titolo Toppluva sembra condividere molto. Questo stile lo rende poco adatto a chi cerca qualcosa di adrenalinico o un gameplay più sanguigno e intenso, rischiando di sembrare fin troppo elementare, oltretutto con problemi derivanti dai sistemi d'inquadratura e controllo oggettivamente poco pratici.

PRO

  • Si respira l'atmosfera della montagna innevata e la sensazione di sciare
  • Molti contenuti tra stazioni sciistiche, piste e presenza del multiplayer
  • La neve è resa con particolare perizia

CONTRO

  • Potrebbe non avere abbastanza mordente per chi cerca qualcosa di più ritmato
  • L'inquadratura non è facile fa gestire
  • Il prezzo è piuttosto elevato