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Il pianeta Terra corre il rischio di scomparire dall'universo. Arruolatevi nell'esercito e saltate a bordo della "Pillar of Autumn" che vi porterà su Halo. Sul misterioso pianeta-anello potreste trovare la soluzione che regalerà la salvezza al genere umano.

RECENSIONE di La Redazione   —   13/03/2002
Halo: Combat Evolved
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Da PC a console

Comincia così il film d'azione più entusiasmante degli ultimi anni, perchè Halo, lungi dall'essere un semplice sparatutto, è forse il primo esempio di videogioco pensato come colossal cinematografico. Un lungo periodo di realizzazione, una trama ben articolata e ricca di colpi di scena, tanta azione all'ennesima potenza, una colonna sonora epica e molte, fin troppe, parole spese nei mesi scorsi per annunciare l'arrivo sulla scena del gioco simbolo della nuova console di Microsoft... alla fine ogni elemento sembra aver contribuito a fare di Halo un riuscitissimo capolavoro di fantascienza. Mostrato al pubblico per la prima volta durante l'edizione 2000 dell'Electronic Entertainment Expo (E3), Halo non faticò a conquistare il titolo di miglior gioco della fiera. All'epoca la Bungie, team di sviluppo indipendente, era al lavoro alle versioni PC e Macintosh del gioco che già prometteva di diventare il miglior sparatutto del nuovo millennio. Il destino della Bungie era però già scritto e poche settimane dopo Microsoft annunciò l'acquisizione del team di sviluppo di Chicago e di tutti i suoi progetti. Halo salutò così le piattaforme per cui era previsto e divenne fin da subito il titolo di punta della futura lineup XBox. Trasportare su console un titolo nato su personal computer non è stata certo un'impresa difficile essendo ormai noto il legame di parentela tra XBox e i PC. Il passaggio è stato non solo indolore ma addirittura clamoroso per il risultato ottenuto. La data di oggi, 14 Marzo 2002, verrà ricordata per l'esordio nel Vecchio Continente di XBox ma anche per l'arrivo sulla nuova console di Microsoft dello sparatutto più avvincente mai prodotto per console e non solo...

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Sparatutto atipico

Halo è uno sparatutto atipico in quanto non lo si può certo accostare ai classici del genere quali Quake o Unreal. Qualche punto di contatto sussiste invece con Red Faction, arrivato nei mesi scorsi su PlayStation 2 e PC, e soprattutto con Half-Life. La trama riveste un ruolo molto importante e non ci verrà richiesto come al solito di sparare a qualsiasi cosa si muova sullo schermo essendo l'azione accompagnata da altri fasi non meno importanti che vanno dall'esplorazione alla ricerca di oggetti o persone, dalla guida di carri armati a quella di mezzi volanti. Halo abbandona così la definizione di sparatutto in prima persona per diventare gioco d'azione, spesso e volenteri con visuale in terza persona.
La nostra avventura su Halo comincia nel punto di atterraggio della navicella di salvataggio e siamo subito chiamati a vestire i panni proprio del comandante delle forze terrestri. Al nostro fianco ritroviamo non un fido "scudiero" ma Cortana, intelligenza artificiale della Pillar of Autumn dalle sembianze di una giovane donna. Cortana, impiantata nella nostra tuta protettiva, rivestirà per tutto il corso del gioco un ruolo fondamentale, potendo accedere a tutti i sistemi informatici di Halo indicandoci la strada verso gli obiettivi della nostra missione. Fin dai primi istanti ci si accorge come il pad XBox sembri fatto apposta per questo gioco. Il controllo, inizialmente macchinoso, si rivela con la pratica molto preciso e adatto al tipo di gioco. Con le levette analogiche sinistra e destra è possibile rispettivamente muovere il protagonista e modificare l'angolazione della visuale. Gli altri tasti consentono di saltare, raccogliere e cambiare le armi, accendere una pila che si rivela molto utile nelle situazioni di scarsa visibilità. I grilletti ci permettono invece di sparare con l'arma principale e di lanciare granate, svolgendo così il compito più adatto alla loro forma e posizione.

"Non sono stato io!"

Fatto qualche passo, sul nostro radar cominciano ad apparire i primi puntini rossi che indicano l'avvicinarsi dei Covenant. Il primo incontro con gli alieni si rivela alquanto comico grazie anche alle spassosissime voci (in Italiano) dei malcapitati mostriciattoli che ci vengono incontro. Con i loro corpicini, le gambe corte e una maschera che sembra una museruola, qualcuno di voi potrebbe scambiarli per una specie rara di cagnolini se non si esprimessero nella nostra lingua e non avessero in dotazione sofisticate armi al plasma. Nascosti dietro ai massi, i Covenant esordiscono con "Ti ammazzo" ma dopo aver sparato qualche colpo perdono immediatamente il loro coraggio scappando a gambe levate e urlando con la loro vocina "Non sono stato io". Sfortunatamente (o forse no) non tutti i Covenant si dimostrano così vulnerabili. Nel proseguio del gioco dovremo infatti vedercela con poderosi energumeni dalla potenza di fuoco e dall'aspetto tutt'altro che rassicurante. Ciò che colpisce quasi subito è l'elevato livello di intelligenza artificiale dei nemici e dei nostri stessi compagni. i Covenant si organizzano in gruppi, chiedono aiuto ai compagni se inseguiti, fuggono di fronte ad un avversario più potente oppure si nascondono nell'ombra per attaccare di sorpresa. Allo stesso modo i nostri compagni marines ci seguono partecipando attivamente alle missioni e fornendoci molto spesso un supporto prezioso. Anche nel caso in cui decidessimo di metterci al volante di una jeep o di un carro armato, i nostri soldati ci seguirebbero saltando a bordo del mezzo e sparando all'impazzata verso i Covenant.

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Due sole armi

Non sempre potremo contare sull'aiuto degli altri soldati o di Cortana, e così nella maggior parte dei casi dovremo affidarci alla nostra esperienza di comandante e alla armi che avremo la fortuna di raccogliere. A differenza di quasi tutti gli sparatutto usciti in passato, non abbiamo a disposizione il classico arsenale di armi di ogni genere ma solo due armi più le immancabili granate. La scelta di non rendere disponibili tutte le armi contemporaneamente dona sicuramente un maggior realismo al gioco aumentando esponenzialmente la componente strategica. Pur iniziando il gioco con una semplice ma utilissima pistola e con un fucile d'assalto, nel corso del gioco potremo raccogliere altre armi che non verranno aggiunte a quelle già presenti, in quanto per ogni nuova arma raccolta ne dovremo abbandonare un'altra precedentemente in nostro possesso. In questo modo risulterà fondamentale agire con saggezza risparmiando le munizioni e raccogliendo le armi più adatte alle situazioni che si verificheranno. Oltre al fucile a pompa, a quello di precisione e al lanciarazzi sarà possibile raccogliere le armi aliene abbandonate dai nemici o esaminare i corpi senza vita dei Covenant per trovare qualche aggeggio iper-tecnologico.

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Una grafica dell'altro mondo

Le caratteristiche descritte nei precendenti paragrafi sono una minima parte di tutte le piacevoli sorprese che Halo vi riserverà. Nessuna sorpresa arriva invece dalla giocabilità, punto di forza di un gioco che sembra avere ben pochi punti deboli. La sensazione di trovarsi effettivamente in un film, di essere protagonisti di qualcosa di grandioso, di fare parte di una squadra è viva più che mai. Solo giocandoci riuscirete a rendervi conto del valore di un gioco che come pochi altri permette di partecipare attivamente allo sviluppo di una storia, di vivere momenti di rarà intensità, di azione sfrenata e di una spettacolarità che non ammette paragoni. Un grosso contributo è dato senza alcun dubbio dall'incredibile realizzazione tecnica che fa da contorno alle nostre imprese. Non credo di sbilanciarmi troppo dicendo che Halo costituisca l'esperienza audio-visiva più sconvolgente che le console abbiamo saputo offrire fino ad ora. E' impossibile non soffermarsi ad ammirare estasiati la bellezza degli effetti di luce e particellari, lo splendore dei paesaggi e delle strutture architettoniche resi ancora più maestosi dalle texture più belle e definite mai utilizzate da una console. Il tanto decantato bump-mapping, presente in dose massicia, è stato implementato con risultati a dir poco miracolosi e dona un aspetto verosimile a muri, pavimenti, rocce e persino ai tronchi degli alberi. Allo stesso modo, anche i soldati e i nemici sono realizzati con grande ricchezza di particolari e di poligoni. Per regalare ai possessori di XBox una simile capolavoro visivo, i programmatori della Bungie sono però dovuti scendere ad un compromesso col motore grafico del gioco che gira con una buona fluidità ma comunque inferiore a quella ormai standard. Fanno sentire la loro presenza anche gli sporadici rallentamenti, resi frequenti solo nelle situazioni di maggior caos o allorchè sullo schermo siano presenti numerosi veicoli o personaggi. Si tratta però di un difetto quasi impercettibile che non mina in alcun modo la godibilità del gioco. Le stesse entusiastiche parole spese per la grafica sono attribuibili anche alla parte sonora. Agli ottimi effetti sonori si aggiungono il convincente doppiaggio in italiano delle voci e le bellissime musiche, sempre incalzanti e appropriate alle situazioni. I fortunati possessori di sistemi dotati di Dolby Digital potranno inoltre godere di un audio multi-canale di straordinaria resa sonora.

"Stai attento a non colpirmi!!!"

Un discorso a parte lo meritano le modalità multiplayer: cooperativa e multigiocatore. La prima consente a due giocatori umani, tramite split-screen orizzontale, di giocare contemporaneamente l'intera avventura. L'esperienza che ne deriva è quantomai coinvolgente e le espressioni "Vai via. Guido io...", "Coprimi le spalle", oppure "Stai attento a non colpirmi!!!", si ripeteranno all'infinito durante le vostre partite.
Sognavamo di giocare online potendo contare sul modem interno dell'XBox, purtroppo la modalità multiplayer di Halo ci consente di partecipare a degli avvincente death-match solo tramite schermo diviso oppure collegando fino a 4 console con cavo link. In quest'ultimo caso ben 16 giocatori umani possono sfidarsi contemporaneamente. Il divertimento che ne deriva è comunque assicurato da 25 differenti modalità standard di gioco multiplayer più infinite altre che potrete creare voi stessi modificando le opzioni e le regole del deathmatch.

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Killer Application?

E' davvero difficile trovare qualcosa che non funzioni in questo Halo. Bungie e Microsoft sembrano proprio aver colpito nel segno puntando tutto su di un gioco che non solo costituisce la prima vera killer application per XBox, ma che rappresenta anche uno dei migliori titoli che mi sia capitato di provare negli ultimi anni. La straordinaria realizzazione tecnica, unita ad una trama da oscar ed ad una giocabilità mai banale, fanno di Halo il primo serio motivo per comprare la nuova console. Gli isolati problemi di frame rate non riescono in alcun modo ad intaccare la qualità globale di un gioco che così come ci stupisce oggi, ci stupirà ancora a lungo, almeno fino a quando qualcun'altro riuscirà a fare di meglio, e credo che prima che questo accada dovrà passare molto tempo...

    Pro:
  • Fatemelo gridare... Killer Application!
  • Grafica e sonoro da urlo
  • Texture incredibilmente "reali"
  • Modalità cooperative
  • 25 modalità deathmatch
    Contro:
  • Qualche rallentamento
  • Nient'altro...

Il mistero di Halo

Sulla Terra incombe una minaccia mortale. I Covenant, dopo aver vagato per l'universo cancellando popoli interi e i rispettivi pianeti, si apprestano a continuare la loro opera di distruzione anche sul nostro pianeta. La spietata razza aliena trova però un'inaspettata ed eroica resistenza da parte delle forze militari terrestri che riescono temporaneamente a reggere l'urto dei potenti, e tecnologicamente avanzati, armamenti nemici. Nella battaglia decisiva, le astronavi controllate dagli umani vengono però travolte e annientate con l'eccezione della "Pillar of Autumn" che riesce a scampare all'attacco e ad allontanarsi dalla Terra. Il piano del comandante della nave di fuggire, attirando nella fuga anche le forze dei Covenant, riesce alla perfezione. In prossimità di Halo, un misterioso pianeta a forma di anello, e ormai a distanza di sicurezza dalla Terra, la Pillar of Autumn viene però raggiunta dai Covenant che la pongono sotto assedio. All'equipaggio non rimane altro che abbandonare la nave e dirigersi verso la superficie del pianeta a bordo delle navette di salvataggio. Tra i sopravvissuti vi è John, misterioso comandante e leader della resistenza. Toccherà a lui svelare il mistero che si cela dietro all'anello di Halo e guidare i marines all'attacco dei Covenant.