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Harmony: The Fall of Reverie, la recensione dell'opera più matura e focalizzata di Don't Nod

Vediamo la nostra recensione di Harmony: The Fall of Reverie, l'opera più matura e focalizzata mai realizzata dal noto sviluppatore Don't Nod

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   08/06/2023
Harmony: The Fall of Reverie, la recensione dell'opera più matura e focalizzata di Don't Nod
Harmony: The Fall of Reverie
Harmony: The Fall of Reverie
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Don't Nod, oramai da molti anni, è sinonimo di narrazione e libertà. La maggior parte delle sue opere, con in pratica la sola esclusione di Remember Me, si fondano sul permettere al giocatore di compiere una serie di scelte per plasmare in modo più o meno importante l'avanzamento della trama. È stato così nelle avventure narrative Life is Strange, Tell Me Why, Twin Mirror e persino nel gioco di ruolo Vampyr. Anche in qualità di editore (di Gerda A Flame in Winter) Don't Nod pare particolarmente interessata a giochi dove il poter decidere il destino dei personaggi è una parte fondamentale.

Non stupirà quindi nessuno sapere che Harmony: The Fall of Reverie è ancora una volta un prodotto di questo tipo. Disponibile dall'8 giugno 2023 su PC (versione da noi testata) e Nintendo Switch e dal 22 giugno 2023 su Xbox Series X|S e PS5, questa nuova avventura punta totalmente sul potere delle scelte, inserendo varie meccaniche di gioco completamente fondate sull'esplorazione dei possibili futuro dei protagonisti.

Al pari dei giocatori, anche gli sviluppatori devono compiere le scelte giuste e vi diremo qual è il loro destino in questa nostra recensione di Harmony: The Fall of Reverie.

Atina e Reverie

Polly, la protagonista di Harmony: The Fall of Reverie
Polly, la protagonista di Harmony: The Fall of Reverie

Harmony: The Fall of Reverie si svolge ad Atina, un'isola ma più che altro una sorta di città-stato fittizia posizionata nel Mediterraneo, dal taglio marcatamente ispanico. Siamo in un futuro molto prossimo, in un mondo che troverete subito familiare sebbene parzialmente alienante, con i suoi droni che volano ovunque e gli ologrammi sci-fi all'interno di quartieri multicolore che provengono dalla fine del 1900.

Atina è infatti una realtà mista, che fonde la vecchia città con i quartieri più moderni dominati dai grattaceli di vetro e metallo del 21° secolo. È una mescola di chi ricorda com'era la tranquilla isoletta soleggiata quando ancora non era divenuta il quartier generale della multinazionale MK e chi invece deve, volente o nolente, piegarsi allo strapotere economico e culturale di tale compagnia.

In mezzo a tutto questo vi è Polly, una donna che è anch'essa una fusione. Nata ad Atina, la giovane se ne è allontanata da una decina di anni per studiare sul continente, ma anche per fuggire da un rapporto difficile con la madre e da questa isola che le stava troppo stretta. Ora la protagonista è una figlia di Atina, ma al tempo stesso non la conosce più. Il suo ritorno, causato dalla necessità di andare in cerca della madre scomparsa nel nulla, la costringerà a ridefinire la propria visione di questo piccolo mondo insulare che è in realtà epicentro di cambiamenti che determineranno il destino dell'umanità intera.

Harmony: The Fall of Reverie non ci racconta infatti solo la storia di Polly, della sua famiglia e dei suoi amici, ma fonde il tutto con la storia di Reverie, una realtà alternativa nella quale risiedono le Ambizioni, entità concettuali (ma molto vive e molto attive) che sono nate insieme agli uomini sulla Terra. Parliamo di Felicità, Potere, Legame, Caos, Gloria e Verità, delle quasi divinità che possono condizionare il destino delle persone ma che ne sono al tempo stesso guidate e dipendenti. All'inizio della storia Polly diventa l'Oracolo e viaggia tra il mondo realtà e Reverie, conoscendo le Ambizioni e cercando di comprendere cosa è accaduto alla madre.

Il valore delle scelte

Polly parla spesso con le Ambizioni in Harmony: The Fall of Reverie
Polly parla spesso con le Ambizioni in Harmony: The Fall of Reverie

Le due realtà sono strettamente legate e il compito dell'Oracolo è portare ordine a Reverie. Come? Compiendo scelte nel mondo reale per accumulare Egregore, un'energia sotto forma di cristalli, diversi per ogni Ambizione. Ogni nostra decisione sarà infatti guidata da una delle entità di Reverie. I cristalli non sono solo un elemento narrativo ma anche una necessità di gameplay, in quanto certe scelte sono accessibili unicamente se disponiamo del giusto Egregore. La potenza di questo sistema sta nel fatto che ogni capitolo della storia non sarà vissuto come in Life is Strange, in modo completamente lineare, ma sarà esplicitato in forma sommaria nella pagina dell'Augural.

L'Augural è la rappresentazione dei poteri di preveggenza dell'Oracolo. In termini narrativi e ancora di più a livello di gameplay possiamo avere un'idea di dove ci porteranno le nostre scelte, grazie a una serie di icone collegate tra loro che anticipano con poche parole quello che potrebbe accadere. Inoltre, alla fine di ogni Atto (ovvero la somma di più capitoli), tutto l'Egregore si somma e ci sblocca delle scelte molto importanti che cambieranno la trama e renderanno disponibili o bloccheranno eventi futuri. Questo ci spinge a ragionare in anticipo sul tipo di azioni che vogliamo eseguire di fase in fase per poter raggiungere proprio il futuro che pensiamo sia più interessante.

Questo è l'Augural, la pagina delle scelte di Harmony: The Fall of Reverie
Questo è l'Augural, la pagina delle scelte di Harmony: The Fall of Reverie

Ci rendiamo conto che, detto in questo modo, potrebbe quasi sembrare che l'intera trama sia svelata sin dall'inizio o che le scelte siano solo un gioco matematico di "cosa devo fare per ottenere il cristallo che voglio", ma non è così. Prima di tutto la preveggenza di Polly si limita al capitolo in corso (e alle volte alcune parti dell'Augural sono comunque invisibili) e quindi non abbiamo mai un'idea completa di quello che sta per accadere. Ogni evento di trama ha ripercussioni a lungo termine e le possibilità sono veramente molte. Potete vedere voi stessi l'aspetto dell'Augural nell'immagine poco sopra: anche considerando che certe sezioni sono bloccate, vi sono sempre tantissime possibilità e dovremo trovare un equilibrio tra puntare a un destino a lungo termine e compiere scelte che troviamo coerenti con la nostra versione di Polly.

Nel nostro caso, abbiamo vissuto in modo molto sofferto ogni scelta, fissando l'Augural per minuti e minuti per elaborare tutto il ventaglio di scelte, ma cercando anche di capire se veramente siamo pronti a tradire quel personaggio, dare ragione a quell'altro o ascoltare una certa Ambizione per poter ottenere il potere necessario a piegare il futuro nelle direzioni che desideravamo. Harmony: The Fall of Reverie riesce a convincere perché la trama è in grado di fondere i momenti più quotidiani e "semplici", come le difficoltà relazionali con i genitori, amori perduti, il senso di appartenenza a un luogo, passando poi a temi politici e ideologici, come lo strapotere delle megacorporazioni che non sono più la somma dei singoli dirigenti, ma diventano bestie senza volto. Il tutto poi si fonde con concetti più ampi, come ad esempio la reale composizione dell'animo umano e di quali principi guida definiscono la nostra intera specie e cosa faremmo se potessimo decidere il nuovo corso della Storia. Si parla quindi di microscopico e macroscopico al tempo stesso, saltando avanti e indietro così come Polly passa dal mondo reale a Reverie.

Gli alleati di Polly hanno tutti la propria specializzazione in Harmony: The Fall of Reverie
Gli alleati di Polly hanno tutti la propria specializzazione in Harmony: The Fall of Reverie

Il tutto risulta inoltre interessante anche e soprattutto perché i personaggi di Harmony: The Fall of Reverie sono appassionanti. Polly sarà guidata da noi, ma non è un foglio bianco. Ha un passato da scoprire e da usare come riferimento per decidere come farla evolvere. Inoltre tutti i personaggi che le ruotano attorno riescono a intrigare il giocatore, grazie a un'ottima caratterizzazione visiva e narrativa. In ogni istante interagiremo con loro, scoprendone un nuovo lato e venendo consigliati su come agire. Ogni scelta ci avvicinerà o allontanerà da loro e, considerando anche la buona quantità di finali (tre categorie, con una che propone a propria volta sei sotto varianti), rigiocare Harmony: The Fall of Reverie sembra quasi un obbligo, perché è un peccato non aver visto tutto quel che ha da offrire.

L'Augural ci dà sì un'idea di quali sono le alternative che abbiamo scartato, ma non può sostituire un'intera nuova partita. Nel nostro caso abbiamo avuto bisogno di dieci ore per arrivare ai titoli di coda, ma crediamo che un secondo giro richiederebbe meno tempo perché una fetta del gioco viene spesa nel menù delle scelte soppesando le possibilità, come già detto.

Ritmo, doppiaggio e arte

L'Augural ha varie regole: alcun scelte ne sbloccano altre, in alcuni punti ci sono timer oppure eventi che diventano obbligatori
L'Augural ha varie regole: alcun scelte ne sbloccano altre, in alcuni punti ci sono timer oppure eventi che diventano obbligatori

Passare il proprio tempo nell'Augural per capire in che direzione far proseguire la trama è parte dell'esperienza e ci ha soddisfatto non poco perché in ogni istante veramente avevamo l'impressione di dover prendere decisioni molto importanti. Presentare la trama in questo modo, inoltre, è molto furbo, perché rende subito chiaro quanto lavoro vi è dietro, cosa che invece non si capisce con presentazioni più classiche.

Al tempo stesso, questo significa anche che l'avanzamento della trama è molto frammentato. Alle volte un capitolo non è molto più di un paio di dialoghi che vengono spezzati in tanti piccoli pezzi e ogni nostra scelta ci guida nel dialogo, alla ricerca dell'Egregore e del giusto futuro. Se in una presentazione più classica e cinematografica tale dialogo, pur con varie scelte a disposizione, sarebbe durato dieci minuti, con le transizioni da dialogo ad Augural e il tempo speso a ragionare sulle scelte la durata raddoppia. Il ritmo di Harmony: The Fall of Reverie è quindi molto più basso rispetto al gioco narrativo medio. Riteniamo che sia un sacrificio perfettamente controbilanciato e, grazie alla qualità della trama e dei personaggi, non ci siamo mai annoiati, ma ogni videogiocatore deve capire se una certa lentezza nell'avanzamento possa essere un serio punto a sfavore del gioco.

'Life is Strange': è impossibile che non sia una citazione voluta, no?
"Life is Strange": è impossibile che non sia una citazione voluta, no?

Un sicuro punto a sfavore sarà invece la totale mancanza dell'italiano. Il gioco è disponibile con testi in inglese, francese, spagnolo e tedesco, con doppiaggio solo inglese. Quest'ultimo è di altissima qualità e, soprattutto nel caso delle Ambizioni, è in grado veramente di dare più profondità ai personaggi, facendoli emergere dallo schermo ed espandendo i limiti della loro bidimensionalità.

Harmony: The Fall of Reverie è un'avventura narrativa in stile visual novel, strutturalmente molto semplice e con poche ambientazioni. Nel complesso, però, anche con poco Don't Nod è stata in grado di creare una bellissima isola. Atina, nei suoi vari scorci, emerge prepotentemente e assume quasi il ruolo di personaggio aggiuntivo, silenzioso eppure sempre presente. Alla fine del nostro viaggio ci siamo affezionati a quest'isola, che ha una storia antica importante e non è solo uno sfondo bello da vedere.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
9.0
Lettori (10)
8.8
Il tuo voto

Harmony: The Fall of Reverie è un'ottima avventura narrativa: profonda, matura e appassionante. Ci porta in un viaggio che parla di difficoltà, di identità e di destino, chiedendoci quale ruolo vogliamo giocare in una storia più grande del previsto e in che modo vorremmo plasmare non solo la vita di un gruppetto di persone, ma di un'intera cultura e in un certo senso anche dell'intera umanità. È un gioco di pura narrazione, estremamente focalizzato sui propri punti di forza, anche a costo di limitare il ritmo e l'introduzione di qualsiasi meccanica di gameplay "d'azione" presente ad esempio in Life is Strange. Al netto di qualche limite è però il miglior gioco di Don't Nod ad oggi.

PRO

  • Ottimi personaggi
  • Trama matura che tocca ogni lato dell'essere umano
  • Visivamente curato

CONTRO

  • Il ritmo è basso, per qualcuno potrebbe essere un vero problema
  • Manca l'italiano e Harmony non usa un inglese semplice