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Harry Potter: Campioni di Quidditch, la recensione del gioco sullo sport preferito dai maghi

E se il problema di Harry Potter: Campioni di Quidditch fosse proprio il Quidditch? Una domanda difficile, che proveremo a rispondere nella recensione.

RECENSIONE di Lorenzo Kobe Fazio   —   11/09/2024
Draco Malfoy impegnato nella cattura del Boccino d'Oro
Harry Potter: Campioni di Quidditch
Harry Potter: Campioni di Quidditch
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Chiesto a gran voce dai fan come contenuto aggiuntivo di Hogwarts Legacy, il Quidditch formato videogioco ha infine esordito a tutti gli effetti a quasi un anno e mezzo di distanza dalla pubblicazione del campione di incassi prodotto da Warner Bros. Games.

Questa strategia commerciale, come sappiamo bene, non ha incontrato le simpatie dei fan. Considerata dai più come l'ennesima manovra per lucrare il più possibile, e non neghiamo affatto che sia anche così, in realtà la scelta acquisisce dignità e senso non appena si cambia prospettiva. Laddove Hogwarts Legacy voleva distaccarsi il più possibile dal mago protagonista dell'omonima serie di romanzi, sia per necessità narrative, sia per allontanarsi il più possibile dalle polemiche rivolte ad alcune esternazioni effettivamente deprecabili di J. K. Rowiling, Harry Potter: Campioni di Quidditch già nel titolo palesa il suo piglio diametralmente opposto.

Tanto l'uno voleva emanciparsi il più possibile, dimostrando come questo universo possa prosperare anche senza il bisogno di tirare in ballo Harry, Hermione e Ron; tanto in questo caso ci troviamo di fronte ad un prodotto che vive anche grazie al fan service. Anche, ma non soprattutto. Harry Potter: Campioni di Quidditch, difatti, si è rivelato una più che discreta simulazione, le cui problematiche principali sono per lo più legate a ciò che accade al di fuori del campo.

Un free-to-play, che non è free-to-play

Partiamo da un presupposto fondamentale per inquadrare correttamente la proposta di Warner Bros. Games. Harry Potter: Campioni di Quidditch è un gioco rivolto esclusivamente ai fan. La disciplina al centro della simulazione e i contenuti creati intorno a lei sono pensati e dedicati ad un pubblico estremamente specifico. Del resto, per quanto si possa disprezzare il calcio, chiunque almeno una volta nella propria vita ha visto almeno una partita in TV o tentato un gol con gli amici. Diverso il discorso per uno sport che prevede di domare scope volanti, tirare palloni dentro a cerchi sospesi a decine di metri dal suolo, cercare un boccino quasi senziente dotato di ali e così via.

L'intero progetto, affidato a Unbroken Studios, software house che ha sempre svolto il ruolo di supporto nella creazione di giochi legati alle serie di Battlefield, Call of Duty e Batman Arkham, non prescinde da un pubblico di appassionati, che possiede ampie conoscenze non solo del Quidditch stesso, ma anche dei personaggi della saga. Ciò, fortunatamente, non implica che il gameplay sia raffazzonato o scarsamente curato, ma è fondamentale fare immediatamente i conti, nel bene e nel male, con l'approccio della produzione.

Il menù principale, del resto, parla da solo in questo senso e racconta di un gioco ideato con in mente il modello di business classico di molti free-to-play, nonostante un prezzo di vendita tarato sui trenta euro e, almeno per il momento, l'assenza di microtransazioni. Tutto ciò che Mercato e Stagione hanno da offrire, insomma, lo si può ottenere esclusivamente giocando, accumulando esperienza, ottenendo chiavi alate e monete necessarie per sboccare collezionabili e oggetti di personalizzazione messi in palio. Il negozio di gioco, al momento, non è particolarmente fornito. Si possono acquistare copricapi, emote, scope, completi con cui curare l'estetica dei personaggi creati con l'editor, come vedremo. In alternativa, ad attendervi, ci sono una mezza dozzina di personaggi conosciuti tra romanzi e film, da Cedric Diggory a Draco Malfoy, che, una volta sbloccati, potrete schierare in campo. La Stagione, invece, offre ricompense sino al raggiungimento del cinquantaduesimo livello d'esperienza, un traguardo davvero ragguardevole: tra queste si segnalano chiavi alate, monete extra, capi d'abbigliamento vari, ma anche collezionabili più ricercati come la maschera che replica il volto di Hagrid così come appariva ne La Pietra Filosofale per la prima PlayStation.

Già da questi piccoli e grandi rimandi si capisce quanto Harry Potter: Campioni di Quidditch voglia solleticare il palato dei fan più accaniti, facendone uno dei perni principali sul quale basare il proprio successo. Da questo punto di vista, tuttavia, manca un po' di sostanza. Per quanto acquistare tutti i personaggi già presenti nel Mercato preveda la partecipazione ad un gran numero di partite, la quantità di sbloccabili è stranamente contenuto. Siamo sicuri che è una problematica destinata a sparire nel tempo, la calendarizzazione degli aggiornamenti previsti in questo senso sembra piuttosto rigorosa, ma allo stato attuale è difficile soprassedere su questa mancanza.

Ecco l'ambita maschera di Hagrid, in tutto il suo splendore a basso tasso di poligoni
Ecco l'ambita maschera di Hagrid, in tutto il suo splendore a basso tasso di poligoni

L'altro cuore pulsante della produzione è rappresentato dalla propria squadra. Come detto, una volta ottenuti, potrete schierare i fratelli Weasley, Hermione, Cho Chang e compagnia bella, ma al primo avvio del gioco dovrete modellare il team di sei giocatori, torneremo a tempo debito sulla cosa, a partire da un rudimentale ma efficace editor. Portiere, Cacciatori, Battitore, Cercatore, ognuno di essi potrà avere l'aspetto che più preferite, a partire da preset preimpostati beninteso, e potrete personalizzarlo con i capi d'abbigliamento che otterrete progressivamente.

Anche l'efficienza in campo è un ambito in cui vi sarà concesso margine di manovra. La scopa, tanto per cominciare, dovrà essere scelta in base al ruolo e alla strategia che vorrete attuare. I Cacciatori necessitano di mezzi veloci, ma potreste anche optare per una scopa in grado di assorbire con più efficacia le offensive dei Battitori. Anche in questo caso la scelta non è ampia come avremmo desiderato, ma con il giusto quantitativo di Pietre di Luna potrete progressivamente migliorarne le statistiche di agilità, velocità e resistenza. Ogni ruolo può contare su sei bonus passivi, attivabili a mano a mano che accumulerete esperienza. Il Portiere, per esempio, potrà aumentare raggio di presa e reattività. Il Cercatore, dal canto suo, migliorerà l'efficienza del boost di velocità. Nulla di particolarmente intricato, visto che non potrete in alcun modo prescindere dai potenziamenti preimpostati dagli sviluppatori.

Una squadra di giovani Tassorosso, pronti a scendere in campo
Una squadra di giovani Tassorosso, pronti a scendere in campo

Anche da questo punto di vista, insomma, Harry Potter: Campioni di Quidditch non spicca per profondità. Offre alcune possibilità di personalizzazione, certo, ma dall'editor al potenziamento dei membri della squadra, il tutto è relativamente semplice, immediato, estremamente guidato. Ciò è indubbiamente un vantaggio se si pensa ad un pubblico giovane, di neofiti, relativamente appassionati ai videogiochi, ma va da sé che l'utenza più smaliziata si scontrerà con la mancanza di varietà offerta in quest'ambito.

I due volti del Quidditch

Sul campo, Harry Potter: Campioni di Quidditch diventa un gioco che mostra luci ed ombre, un destino segnato più dallo svolgimento dello sport che deve simulare, che da effettive mancanze del team di sviluppo che, anzi, ha ottimamente interpretato e modificato alcune regole inventate dalla penna di J. K. Rowling.

Il tutorial vi insegnerà, passo dopo passo, ogni ruolo che potrete ricoprire durante le partite
Il tutorial vi insegnerà, passo dopo passo, ogni ruolo che potrete ricoprire durante le partite

Come dicevamo, tanto per cominciare, i giocatori per squadra non sono sette, ma sei, con un solo Battitore per parte. Inoltre, la cattura del Boccino d'Oro non conclude la partita e concede solo 30 punti alla squadra che se ne assicura il controllo. Piccole modifiche, all'atto pratico fondamentali e necessarie per garantire lo svolgimento e la progressione di partite che durano al massimo 6 minuti o si concludono non appena una delle sfidanti raggiunge i 100 punti.

A parte le sopracitate variazioni, il tutto si svolge esattamente come ci si aspetterebbe, o quasi. Sì, perché sebbene libri e film ci avessero preparati all'idea, sulle prime si prova un tangibile e tremendo disorientamento. Si fatica a seguire il movimento della Pluffa, ad indirizzare i Bolidi verso gli avversari, a parare un tiro avversario nei panni del portiere. Harry Potter: Campioni di Quidditch, nella modalità single player, vi consente di vestire i panni di tutti i giocatori in campo, lasciando a voi il compito di scambiarvi di ruolo, quando lo desiderate, grazie all'intervento della croce direzionale. Il sistema si rivela tremendamente efficace, ma dovrete prenderci la mano inizialmente.

La squadra di Grifondoro in tutta la sua possanza
La squadra di Grifondoro in tutta la sua possanza

Tra indicatori che segnalano l'avvicinarsi degli avversari, schivate da effettuare con tempismo per evitare i Bolidi, icone che indicano la posizione della Pluffa e cerchi da centrare per garantirsi la ricarica istantanea del boost, sulle prime non è così semplice dominare il caos che si crea sullo schermo. Basta però qualche partita contro la CPU, magari a livello di difficoltà contenuto, per iniziare a capirci qualcosa.

I Cacciatori saranno senza dubbio gli atleti che impersonerete più a lungo. La loro capacità di intercettare la Pluffa, rubarla agli avversari, passare e tirare, li rendono estremamente dinamici e mettono in risalto la bontà del sistema di controllo che usa un analogico per procedere in avanti o indietro e l'altro invece per indirizzare il moto della scopa. Anche il Portiere, non appena avrete preso le misure con i tre anelli da difendere, regala soddisfazioni e vestirne i panni al momento giusto potrebbe consentirvi di impedire un gol già fatto.

Un Battitore si appresta a colpire un ignaro avversario
Un Battitore si appresta a colpire un ignaro avversario

Discorso diverso per Battitore e Cercatore, ruoli sicuramente meno riusciti ed emozionanti. Il Battitore, che pur può colpire con la sua mazza da distanza ravvicinata, fatica ad essere davvero efficiente con il suo Bolide che, salvo rari casi, verrà facilmente evitato da avversari controllati dal computer o da altri umani. Il Cercatore, invece, non dovrà far altro che mettersi in scia al Boccino d'Oro che, una volta individuato, segue un percorso prestabilito piuttosto facile da seguire. Stando ben attenti a centrare i cerchi che ricaricano il boost, la pratica diventa piuttosto noiosa.

In singolo, tuttavia, la possibilità di cambiare ruolo in qualsiasi momento, dona al gameplay un certo brio, sebbene si palesino piuttosto in fretta due problematiche. Tanto per cominciare, salvo occasioni estremamente circoscritte, difficilmente utilizzerete il Battitore e il Cercatore e anche quando lo farete vi divertirete molto meno rispetto all'utilizzo dei Cacciatori e del Portiere. Secondariamente ci si scontra, anche qui, con la pochezza di contenuti. I quattro tornei a disposizione, di cui il primo funge da tutorial, vi impegneranno al massimo per un paio di pomeriggi. Quattro, cinque ore al massimo sono più che sufficienti per candidarvi campioni del mondo scegliendo una delle 16 nazionali presenti (tra cui non figura l'Italia).

Hogwarts è solo uno dei campi presenti nel gioco, il cui numero totale, tuttavia, sfiora la mezza dozzina
Hogwarts è solo uno dei campi presenti nel gioco, il cui numero totale, tuttavia, sfiora la mezza dozzina

Va da sé che Harry Potter: Campioni di Quidditch punti fortissimo sul multiplayer 3 vs 3, in cui si scelgono di volta in volta due ruoli, sui quattro totali, di cui si intende prendere alternativamente il controllo. Fiduciosi che una modalità 6 vs 6 arriverà quanto prima, è innegabile che anche in questa conformazione il competitivo regali partite più imprevedibili, movimentate e spesso decise da un singolo episodio.

Tuttavia, il peccato originale del gioco non tarda a palesarsi. Per quanto i ragazzi di Unbroken Studios siano stati bravi a simulare uno sport che, di fatto, non esiste; per quanto il gameplay sia ben realizzato, con tanto di sistema di controllo reattivo e preciso quanto basta, l'esperienza di per sé tende ad una certa ripetitività già dopo qualche giornata di gioco, anche online. In questo senso i pochi contenuti sbloccabili e la manciata di modalità affrontabili non aiuta di certo, problema che magari un domani verrà risolto, ma che al lancio pesa e non poco sull'esperienza nella sua globalità.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 29.99 € / 39.99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (25)
7.2
Il tuo voto

Harry Potter: Campioni di Quidditch non è un brutto gioco. Si tratta di una simulazione di uno sport fittizio che, probabilmente, per natura e regole, se esistesse realmente non sarebbe poi così divertente da seguire. Il gameplay, per quanto sorretto da un buon sistema di controllo, funziona solo a metà. Ci si diverte quando si è nei panni dei Cacciatori o dei Portieri. Il tutto diventa molto meno eccitante e più ripetitivo, quando invece si controlla il Battitore o il Cercatore. D'altro canto, l'attuale penuria di modalità e sbloccabili non fa certo bene al gioco, che dalla sua ha però una roadmap di aggiornamenti piuttosto promettente. Come detto nell'introduzione della recensione, il gioco è comunque indicato solo ad un ristretto gruppo di fan accaniti del brand, in cerca di un'esperienza assolutamente evanescente, da gustarsi per qualche minuto al giorno e poco più. Se cercate una simulazione profonda, accorta, zeppa di contenuti, resterete delusi anche se siete Potterhead della prima ora. La base di partenza è tuttavia sufficientemente solida. Solo il tempo ci dirà se i successivi aggiornamenti e upgrade riusciranno a rendere Harry Potter: Campioni di Quidditch un titolo ancora più interessante.

PRO

  • Sistema di controllo preciso ed efficiente
  • Da Cacciatori e Portieri vi divertirete

CONTRO

  • Controllare il Battitore e il Cercatore non è così divertente
  • Pochi contenuti sbloccabili
  • Poche modalità sia in singolo che in multiplayer