Di che si tratta? Che cappero è?
Ebbene si, questo Hired Team, degli sconosciuti sviluppatori russi BlackStar, propone la stessa formula già vista in Unreal Tournament e Quake3: Arena, cioè si tratta di uno shooter pensato per il multiplayer ma capace di essere giocato anche offline.
Le caratteristiche del gioco sono quelle tradizionali del genere: DeathMatch, Team DM, CTF, Assault, Domination, una modalità Infiltration che consiste in una sorta di CTF ma con una sola bandiera ed una squadra in attacco ed una in difesa ed una inedita modalità tattica! Il progetto è ambizioso, dato che si pone in diretta concorrenza con due colossi del genere, e per poter essere davvero competitivo necessita di un motore 3D scritto per l'occasione e capace di non sfigurare accanto ai pluridecorati motori di Epic ed Id! Ecco, dunque, che è stato sviluppato lo Shine Engine, nuovo, fiammante prodotto della tecnologia software in campo 3D!! Sarà in grado, questo motore, di rivaleggiare con i pluridecorati rivali di Unreal Tournament e Quake3?
A questa domanda rispondono indirettamente gli stessi sviluppatori sul sito ufficiale (https://www.hiredteam.com).
"«Quake 2», «Unreal» and «Shine» in comparison"
Cosa vuol dire questa frase? Semplicemente che lo Shine è stato messo a confronto con i motori di Unreal e Quake2. Certo che non sono proprio due giochi nuovi, devo dire... anzi la cosa mi lascia un po' perplesso: ma come, si sviluppa un software che deve competere con dei prodotti recenti e lo si paragona ufficialmente a prodotti più vecchi? Perché non l'hanno messo a confronto con i motori di UT e Q3? Così, invece, è fin troppo facile risultare vincitori... Ma non voglio lasciarmi influenzare da una cattiva presentazione, non ho mai avuto pregiudizi in vita mia e non ne avrò in sede di recensione!
Andiamo a giocare, allora...
Dopo aver lanciato il gioco, ho visto confermato che si tratta di un clone più o meno spudorato di UT e/o Q3.
Si parte con un'introduzione in computer grafica che non fa gridare al miracolo, anzi sembra un filmato preso direttamente da qualche gioco per 486, di tanti anni fa: pessima palette, modelli molto approssimativi e poco dettagliati, musica che sembra sia stata composta col Vic20 e sequenze video che non hanno né capo né coda.
Una volta entrati nel menu principale, possiamo finalmente decidere di lanciarci nel vivo dell'azione.
Modalità di gioco
Le modalità di gioco, come abbiamo visto, sono numerose, a partire dal classico ed inflazionato DM per finire all'inedita modalità TATTICA. Descriviamo brevemente, per chi ancora non conoscesse i termini, in che consistono queste modalità.
Il DeathMatch, o DM, è uno scontro in cui tutti i giocatori combattono fra di loro e vince chi uccide di più e muore di meno. Il TeamDM è la stessa cosa del DM, solamente che adesso ci sono due squadre che si affrontano ed ogni giocatore di una squadra deve accanirsi contro quelli della squadra avvrsaria.
Il CTF, oppure Cattura La Bandiera (Capture The Flag), mette ancora due squadre a confronto, ma questa volta la vittoria spetta a chi riuscirà ad infiltrarsi nella base avversria, rubarne la bandiera e portarla indietro. Per ogni bandiera catturata viene assegnato un punto. La modalità Assault, che è presente in UT, prevede un vero e proprio briefing con degli obiettivi da raggiungere,per ogni squadra. Quindi, la squadra che va in attacco dovrà portare a termine i suoi obiettivi e la squadra che difende lo dovrà evitare. Si tratta di una modalità molto divertente e che va ben oltre il solito spara spara. Peccato che non sia presente nel nostro gioco. Proprio così, la modalità Assault è indicata sulla confezione e sul retro del cd, ma non è presente nel gioco.
Vabbè... procediamo oltre.
In Domination ci sono dei "punti di controllo" sparsi per la mappa e che possono essere conquistati da una o dall'altra squadra. Per ogni secondo trascorso, i punti conquistati fanno aumentare il punteggio, almeno finche l'altra squadra non se ne appropria.
Infiltration, come il CTF, prevede il furto della bandiera,però in questo caso ne è presente soltanto una e solo una squadra potrà impossessarsene, mentre l'altra resterà in difesa. In sostanza, un CTF con una sola bandiera.
Veniamo, adesso, alla modalità più intrigante di questo gioco, la modalità tattica, o tactical.
In realtà, ogni modalità di gioco vista finora esiste in due versioni: ARCADE e TACTICAL.
Quando giochiamo un DM in modalità tattica, ad esempio, il gioco terrà conto di molti parametri prima trascurati e darà enfasi al lato realistico dei combattimenti. Allora, la fisica e la balistica saranno più fedeli ai modelli reali e mancheranno in giro per le mappe i power up ed i medikit (di questi ultimi se ne potrà raccogliere solo uno ed usarlo al momento giusto), mentre le armi avranno un rinculo più o meno forte a seconda della loro potenza di fuoco. Inoltre è stato aggiunto un sistema di localizzazione del danno che permette di colpire ed essere colpiti in punti distinti del corpo, cioè testa, braccia, torace e gambe.
Tutto questo sembra molto interessante e fa pregustare un gioco con più spessore degli altri, ma in realtà non è così.
La maggior fedeltà al modello reale non implica un maggior divertimento o un più alto grado di coinvolgimento, dato che rimane fine a se stesso. A che serve ferire l'avversario ad un braccio se poi questi continua a reggere l'arma come se niente fosse e la mira non ne risente? E perché non è possibile trovare in giro delle protezioni per le singole parti del corpo? Solo le ferite alle gambe, almeno, influenzano lo stato del giocatore, dato che un giocatore ferito alle gambe barcolla e cammina con maggiori difficoltà. E', per fortuna, ancora possibile fare degli headshot.
Il motore grafico e le mappe
Sin dal primo approccio, si nota subito che l'architettura dei livelli, le texture ed il sistema di illuminazione, ricalcano molto da vicino quelli di Quake2, Quake3 ed UT. Alcune mappe hanno il ben noto feeling hi-tech di Quake3 e sono piene di superfici metalliche riflettenti, colori sgargianti e teleport, mentre altre propongono il più classico stile "antico" e ci proiettano fra mura di antichi castelli (uffa... che fantasia), corridoi bui e soffitti di legno.
L'engine grafico fa bene il suo dovere e le mappe non sono male, anche se è da dire che molto spesso sfoggiano colori fin troppo sgargianti e risultano poco originali.
Le texture non sono particolarmente belle e spesso si nota una certa carenza dal punto di vista della realizzazione tecnica. In generale, si ha una sensazione di già visto, esplorando le mappe, unitamente ad una sensazione di appesantimento visivo, a causa dei troppi effetti di luce e dei colori male accostati.
Impressioni di gioco
Abbiamo visto cosa offre Hired Team: Trial, vediamo adesso se è anche divertente giocarci. Dopo i primi dieci minuti di azione, in modalità singleplayer arcade, già si può avere sentore che non ci troviamo di fronte ad un capolavoro e che qualcosa è stata fatta un po' troppo frettolosamente.
L'IA dei bot è ridotta ai minimi termini e questo non va assolutamente bene, dato che essi devono simulare un comportamento umano credibile, e salta subito all'occhio che questi si muovono lungo delle traiettorie precise e sempre e solo lungo gli stessi percorsi, raccogliendo le stesse armi e passando per gli stessi posti. Dopo 2 minuti trascorsi ad osservarli, basta davvero poco a tirarli giù tutti, basta infatti appostarsi ed aspettare che, inevitabilmente, passino da lì.
Le armi, poi, sono disposte decisamente male ed infatti non è difficile trovare un lanciagranate all'interno di una mappa poco spaziosa e dove le altre armi sono poco potenti. E' giocoforza che chi se ne appropri domini la partita. Senza dimenticare che lo splash damage delle nostre stesse armi, il più delle volte, è molto basso, permettendoci di andare in giro armati di lanciarazzi e fraggare avversari su avversari anche a distanza ravvicinata!
I modelli dei giocatori, poi, sono piuttosto approssimativi e le skin decisamente mediocri, presentando una pessima rivisitazione dei modelli già visti in Quake (2 e 3) ed UT. Se a questo aggiungiamo che le animazioni sono 'legnose' ed innaturali e che il sonoro è piuttosto scadente, con voci al limite del dignitosamente sopportabile ed effetti fatti male (basti ascoltare lo Storm Rifle mentre spara), allora il quadro della situazione si fa più completo e decisamente non è roseo.
Quello che alla fine viene fuori è che HT:T è un gioco ma in realtà è poco meno che un mod per UT o Q3! E già, dico poco meno perché, nonostante sia stato creato un motore nuovo di pacca, le novità rispetto ai due concorrenti sono nulle ed invece di aggiungere qualcosa, il prodotto dei BlackStar la toglie.
Giocando, si ha l'impressione di muoversi in un limbo, dove elementi di UT si mescolano (e neanche tanto bene) con elementi di Q3. Gli autori hanno pensato di introdurre uno scenario hi-tech metropolitano che fa da sfondo al gioco vero e proprio, però sembra soprattutto che abbiano voluto scimmiottare il plot di UT e basarsi su quello per giustificare un pessimo miscuglio di stili ed una carenza di idee alla base del prodotto.
Conclusioni
Come potete sicuramente immaginare, questo gioco non m'è piaciuto. In realtà le premesse c'erano, poiché in teoria avrebbe potuto prendere il meglio di UT ed il meglio di Q3 e fonderli insieme. A questo si poteva aggiungere la presenza di una modalità tattica inattesa e di sicuro spessore e se, alla fine, fossero state mantenute tali premesse, allora avremmo avuto fra le mani un gioco di successo garantito. Invece ha prevalso l'imperizia tecnica e creativa e, probabilmente, un budget scarso alle spalle del progetto.
Purtroppo, in questo modo la qualità del prodotto ne è rimasta irrimediabilmente compromessa.
La prova
Questo gioco ha un nome curioso, oltre che fuorviante.
La parola TRIAL sembrerebbe indicare una versione demo piuttosto che non il gioco completo. Invece si tratta proprio di un titolo completo ed anzi in versione Gold. Di cosa consista questa versione Gold, però, non ci è dato sapere in quanto la documentazione a corredo è a dir poco tirchia di informazioni e tutto quello che possiamo dire è che si tratta di un gioco uscito nel settembre 2000 in Russia e adesso ripubblicato in Europa, in questa nuova versione, Gold per l'appunto.
Ma qual'è la prova di cui si parla?
La storia narra di un imprecisato futuro, in cui la tecnologia ed il sovraffollamento hanno raggiunto picchi altissimi ed il caos oramai ha invaso ogni angolo del nostro pianeta. Per far fronte a questa situazione di crisi, il governo ha creato delle squadre di intervento speciali. Quindi, sembrerebbe che stiamo per essere proiettati nel bel mezzo di un'avventura cyberpunk, magari un incubo tecnologico o un esperimento di "Darwinismo sociale" di cui noi stessi siamo una delle cavie.
E invece non è così: le squadre speciali ci sono, si, il background socio-tecnologico c'è, pure, ma non ci tocca immergerci in questo mondo ed esplorarne i più reconditi recessi, inseguendo il mutevole e sfuggente intreccio della trama.
Semplicemente, il giocatore impersona una recluta che aspira ad entrare in una di queste squadre e tutto il gioco si esaurisce in una specie di torneo all'interno di un certo numero di arene, nelle quali dovremo sconfiggere tutti i nostri avversari. E' questa la prova che completa il titolo del gioco: quella che una recluta deve superare per essere arruolata nei corpi speciali.