Un alter-ego con la mano pesante
Cominciamo la recensione dichiarando quella che è una sacrosanta verità, Hitman - Pagato per uccidere ti fa sentire bastardo dentro; magari ti fa capire che in fondo in fondo lo eri già un pochino.
Come spiegare altrimenti l'improvviso cambiamento di personalità di tre onesti videogiocatori per passione? (Per il rispetto della legge sulla privacy mi limiterò a dire che, oltre al qui presente Orion, gli altri due fanno rima con Carducci e Spartak).
Gente pacifica tramutata in killer di professione che si scambia consigli su come ammazzare il prossimo... naturalmente tutti noi sappiamo che si tratta di un videogioco, ma cari miei, certe soddisfazioni non me le toglievo da tempo!
Come vogliamo definire questo gioco? Secondo me "simulazione di vita da assassino" va più che bene. Della trama poco sappiamo (e poco occorre rivelare) ma ci basta. Voi impersonate il tipico esperimento da laboratorio, il killer perfetto. Ma chi vi ha fatto questo e perché? Non ci è dato di saperlo, ma un indizio potrebbe essere il codice a barre simpaticamente stampigliato sul vostro coppino, chissà... Certo, vi rendete conto da soli che siete abbastanza bravini nel vostro "scomodo" mestiere. E così, nel giro di un annetto dalla vostra fuga dal laboratorio eccovi al soldo di una potente organizzazione, come assassino su commissione. E proprio su questo semplice meccanismo è strutturato Hitman. Missioni (commissioni) assegnatevi con istruzioni ben precise e voi non siete tenuti a farvi domande: c'è uno sporco lavoro da portare a termine e qualcuno lo deve fare, e quel qualcuno siete voi.
I gioielli di famiglia del delinquente
Dopo un briefing esaustivo che vi spiegherà gli obiettivi da portare a termine (mitica la descrizione del bersaglio, corredata da microfilm identificativo) si passa alla fase acquisti.
Per ogni missione siete infatti chiamati a scegliere un equipaggiamento adatto, o che semplicemente più vi aggrada. Attenzione però, i pagamenti sono anticipati e le spese sono escluse... quindi se volete fare i piccoli Schwarzenegger pagate di tasca vostra! Certe missioni prevedono l'utilizzo di armi speciali, senza le quali sarebbe mooolto difficile uscirne vivi, perciò è vivamente consigliato tenere quasi sempre il set di armi suggerito dal piccì.
Ce ne sono per tutti i gusti, comunque, e tutte reali o meglio copie fedeli della controparte reale. Così avete diversi tipi di pistole (Beretta, Magnum, etc), mitragliette (UZI e simili), l'utile fucile di precisione per il cecchinaggio (riposto in una valigetta, quando lo userete vedrete il protagonista che lo monta e si prepara) e il mitico shotgun. Ma quando la discrezione è all'ordine del giorno state pronti a sfoderare il coltello oppure la tremenda e temuta corda di pianoforte... quando la userete sentirete la bastardaggine fluire copiosa dentro di voi.
Le passeggiatine del bandito
Fattò ciò siete pronti ad entrare in azione, 1 mt e 90 di "calvizie assassina" che si aggira per le strade alla ricerca della preda. Già dai primi livelli ci si accorge di un'altra realtà: Hitman è dannatamente difficile, e proprio per questo affascinante. Dovrete esporvi il meno possibile al pericolo altrimenti è morte certa, matematico.
Siete sempre in minoranza prima di tutto e qualsiasi sbavatura nelle vostre azioni farà insospettire il nemico (la classica "sorveglianza") che chiamerà i rinforzi e inizierà a battere palmo a palmo tutti i vicoli, facendovi passare da cacciatore a preda. A questo proposito segnalo che mi sono letteralmente coperto di sudori freddi il momento in cui con risolutezza mi sono avvicinato alle spalle dell'autista di un boss della mafia cinese e, dopo averlo strozzato con una corda di pianoforte mi sono premurato di indossare i miei vestiti e trascinare il cadavere nelle fogne per non essere scoperto e destare l'allarme. Sensazione, per capirci, alla "Commandos" ricordate? Ecco, vissuta in prima persona nella tana del nemico.
Esistono molti modi di portare a termine una singola missione, sta a voi decidere qual è il metodo ideale per sistemare i vostri affari portando a casa la pellaccia.
Un consiglio, non pensate di passare al livello successivo al primo colpo, l'impazienza è cattiva consigliera.
Spendete piuttosto del tempo per osservare l'ambiente che vi circonda, cercate nascondigli, pedinate i passanti e studiate il percorso di ronda della sorveglianza, intrufolatevi non visti negli angoli bui, travestitevi (possibilmente non da Mr. M, sarebbe un po' fuori luogo) e passate sotto il naso delle guardie...e mille altre strategie. Il tutto finalizzato ai vostri obiettivi e alla successiva fuga al punto di incontro verso la salvezza. Intrigante vero?
Gli sbattimenti del sicario
Uccidi, nasconditi, occulta i cadaveri, travestiti... che faticata!
Niente paura, puntando su un oggetto vedrete automaticamente l'azione suggerita in alto sul monitor. Mettiamo che avete appena ucciso una guardia, vi chinate e vedrete "Prendi i vestiti", premete il tasto azione e li indossate, ora chinandovi vedrete "trascina", premete di nuovo il tasto azione e acchiapperete.
il cadavere per nasconderlo. Un solo tasto, tutte le azioni. In più diversi oggetti come gli ascensori ad esempio hanno azioni multiple. In tal caso, tasto destro, piccolo menù Sali-Scendi ed è fatta.
Inoltre (non mi stancherò mai di ripeterlo) dotatevi, se già non l'avete, di mouse con rotellina. Potrete rapidamente scorrere l'inventario degli oggetti, armi comprese e quando le cose precipitano essere rapidi a estrarre le armi è fondamentale.
Il look del killer
Graficamente non siamo a livelli eccelsi, ma in questo gioco troverete comunque di che compiacervi, ne l senso che se da un lato molte texture sono bruttine, d'altro canto possiamo intrufolarci in ogni angolo o sgabuzzino, vedere oggetti attorno a noi e interagirci.
Collegandomi a ciò, vi segnalo che le animazioni vanno bene, ognuno si muove o agisce esattamente per quello che sta facendo. Persino un cadavere non si tramuta per magia in un tronco di legno, ma risulta inerte e viene "sballottato" se trascinato su un terreno sconnesso. Non segnalo richieste hardware particolari, salvo appunto una buona scheda grafica, che possa compensare un attimino la pochezza delle texture.
Il riposo dell'assassino
Comunque con Hitman si va sul sicuro, e resterete occupati quanto basta per sentirvi assassini diplomati, dato che ogni missione è una sfida e ha una profondità tutta sua. Se avete visto 200 volte il film Léon, se avete consumato la pellicola di Nikita, andrete a dormire con il CD-ROM di Hitman.
Sogni d'oro e... guardatevi le spalle!
Il salottino del cecchino
"Papà Papà, raccontami di quando eri giovane!"
"Eh eh, veramente..."
"E che cos'è quel tatuaggio che hai dietro la testa?"
"Ah, questo...beh, è una lunga storia..."
"Eddài, Ho già fatto i compiti!!!"
"Mmm..e va bene, siediti qui che ti racconto..."
Signore e signori varrebbe la pena di ascoltare anche noi ciò che ha da dire il nostro ipotetico papà Hitman (sempre ammesso che lo possa diventare... e che il sottoscritto continui a credersi sano di mente dopo che scrive certe così).
Questa volta abbiamo a che fare con un titolone veramente spettacolare, facente parte di una delle "categorie" di giochi che prediligo, ovvero quelli che quando meno te lo aspetti ti stupiscono. Quando ne senti parlare poco in giro e una volta provati ti domandi perché non hanno avuto spazio sulle copertine delle riviste tanto quanto titoli ben più strombazzati a destra e a manca e magari meno meritevoli.
Come diceva il buon Guido Angeli in un noto spot: "Provare per credere".