La serie Amazon Prime Video ispirata al Legendarium di J.R.R. Tolkien è stata sicuramente divisiva, ma se appartenete a quella schiera di spettatori che ha apprezzato questa interpretazione televisiva delle Appendici tolkeniane, allora non potrete fare a meno di adorare questo penultimo episodio, che affronta le tragiche conseguenze di quanto accaduto alla fine del precedente e mette ogni sottotrama in un punto di svolta.
Per chi si fosse scordato, la scorsa settimana i Númenoreani sono approdati alla Terra di Mezzo per andare in soccorso delle Terre del Sud, sotto assedio da parte di Adar e i suoi Uruk. Galadriel ha quindi incontrato Arondir, congiungendo le due sottotrame in una battaglia che sembrava vinta finché uno dei seguaci umani di Adar non ha usato la chiave a forma di spada per innescare una reazione a catena che ha formato il Monte Fato.
Nella nostra analisi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 1x07 ci saranno degli spoiler, quindi leggete a vostro rischio e pericolo!
Nelle Terre del Sud
Una delle critiche più interessanti che è stata mossa a Gli Anelli del Potere, e che ci ha trovato abbastanza d'accordo, era che la serie TV fosse molto meno... sporca, per così dire, rispetto ai film di Peter Jackson. Meno sudicia e realistica nei dettagli, ecco. Jackson era attentissimo a questi particolari; faceva truccare i suoi attori e gli faceva annerire le unghie in modo che sembrassero aver vissuto veramente quei viaggi. L'episodio 1x07, "L'occhio", si riscatta fin dai primissimi istanti con uno scenario pazzesco e caotico che fa venire la pelle d'oca.
Tutti sono coperti di fango, cenere e sangue, a cominciare dalla stoica Galadriel, che finalmente ripaga la tracotanza delle settimane precedenti con il senso di colpa per aver avuto parte in questa sciagura. La sceneggiatura di Jason Cahill fa una cosa molto furba, in questo senso: divide la sottotrama in due parti, seguendo l'insolita coppia formata da Galadriel e Theo e la comitiva di sopravvissuti con a capo Elendil e la regina Miriel.
L'episodio 1x07 è uno dei più lunghi di questa prima stagione, ma anche perché è fortemente introspettivo. Non c'è praticamente nessuna scena d'azione, ma solo dialoghi e interazioni che approfondiscono tantissimo i vari personaggi e, spesso, alzano le poste in gioco alla luce del finale di stagione in arrivo la prossima settimana. Non siamo granché fan del personaggio di Theo, né del giovane e acerbo attore che lo interpreta, ma dobbiamo ammettere che "L'occhio" riesce a delinearlo meglio grazie proprio alle sue conversazioni con Galadriel: per quanto distanti - lei è un'Elfa millenaria, lui un adolescente umano - i due sono uniti da sentimenti molto simili.
Senza contare che i loro scambi scavano ulteriormente nel personaggio interpretato da Morfydd Clark, ricordando agli spettatori del suo compianto fratello Finrod (anche se in realtà ne aveva altri due: Angrod e Aegnor) e di suo marito, Celeborn, che nella serie TV lei sembrerebbe credere morto. Noi che abbiamo visto i film e letto i libri, tuttavia, sappiamo che è vivo e vegeto, quindi è probabile che gli scrittori stiano cominciando a imbastire una sottotrama per il finale o la prossima stagione.
Insomma, questi scambi riescono anche a rendere molto più emozionante il momento del ricongiungimento di Theo con sua madre Bronwyn e Arondir: per come è girato l'episodio, si ha davvero l'impressione che chiunque potrebbe essere morto, compresi i personaggi inediti che davamo per spacciati quando hanno cominciato a parlare di vivere insieme un "nuovo inizio"... e quale red flag migliore di questa?
Più complicato, invece, capire come intendano proseguire la seconda parte di questa sottotrama. Miriel è rimasta cieca e intende tornare a Númenor per riorganizzarsi, mentre Elendil sembrerebbe aver fatto un totale dietrofront sul suo rispetto nei confronti degli Elfi, ora che crede morto Isildur. Il problema è che Isildur non può essere morto: è un personaggio troppo importante perché la serie TV cambi così drasticamente il suo destino, dato che sarà lui a prendere l'Unico Anello a Sauron. È letteralmente l'inizio de La compagnia dell'Anello, avete presente?
Quindi la nostra ipotesi è che nella serie TV il personaggio di Isildur, che finora è stato un bamboccione, potrebbe vivere un'avventura che ne formerà maggiormente il carattere, prima di ricongiungerlo a suo padre. Diciamo che questo episodio di transizione mette in piedi tutta una serie di sottotrame che potrebbero o non potrebbero dover attendere la prossima stagione. Quella che ci incuriosisce di più, però, riguarda Halbrand, un personaggio inedito che gli scrittori non è che abbiano gestito proprio perfettamente: l'alone di mistero che lo circonda ha indotto tantissimi fan a pensare che sia Sauron sotto mentite spoglie, e ci sono parecchi conti che non tornano, a cominciare dal modo in cui è stato ritrovato dopo la catastrofe.
In rete sono settimane che è iniziato un vero e proprio Toto-Sauron, ma noi continuiamo a credere che Halbrand diverrà uno dei Nazgûl, essendo anche il re delle Terre del Sud. A tal proposito, avremmo preferito una dimostrazione più incisiva del suo lignaggio, perché viene difficile pensare che uno straccione si presenti davanti a un popolino, affermi di essere l'erede al trono e tutti gli credano sulla parola. Sicuramente uno degli aspetti più controversi della serie TV.
Altrove
Che poi dovremmo cominciare a chiamarle col loro nome, quelle Terre del Sud che nell'ultimissima scena diventano la famigerata Mordor. E mentre la gente muore nell'Udûn, i Pelopiedi proseguono il loro viaggio in una sottotrama che diventa sempre più bizzarra e inquietante, soprattutto col ritorno in scena dei "cultisti", chiamiamoli così finché non sappiamo chi sono veramente questi tre tizi che stanno seguendo le tracce dell'Estraneo, praticamente bandito dai Pelopiedi perché come si muove fa un disastro.
In questo caso l'episodio maneggia due misteri al tempo stesso: l'identità dell'Estraneo (Sauron, Gandalf o qualche altro Maiar, forse gli Stregoni Blu?) e quella dei cultisti, che comunque possiedono poteri straordinariamente pericolosi. Se la Compagnia dei Pelopiedi riuscirà a raggiungere l'Estraneo prima che lo trovino i cultisti, lo scopriremo solo la prossima settimana. O la prossima stagione.
Infine, la bromance più amata dell'anno: Elrond e Durin. In verità, il nostro Elfo capelluto non fa tantissimo in questo episodio, oltre a piangersi addosso, e com'è giusto che sia è il principe di Khazad-dûm a prendere in mano la situazione. La loro sottotrama compie una vera e propria giravolta, mettendo in aperto conflitto Durin IV, che vorrebbe aiutare Elrond e gli Elfi, con suo padre Durin III, che invece pensa solo agli interessi dei Nani. Owain Arthur è stato davvero un'ottima scelta: l'attore gallese conferisce al Nano un'umanità e una tenerezza che sfuggono agli stereotipi, e che rendono ancora più d'impatto le sue scelte nel corso dell'episodio.
Scelte che, però, sembrerebbero anche un po' manipolate dalla moglie Disa, che sotto sotto è un po' una iena. La determinazione con cui parrebbe puntare al trono, alla faccia del sovrano ancora in vita, è preoccupante, così come le sue dichiarazioni sul Mithril: niente niente che alla fine Sauron sia proprio lei? Questo sì che sarebbe un colpo di scena!
Conclusioni
Un episodio transitorio, L'occhio, che nonostante faccia da ponte col finale di stagione della prossima settimana, muove tutte le pedine sulla scacchiera, accenna nuove sottotrame e imbastisce la serie TV targata Amazon Prime Video per una chiusura interessante. Restano ancora diverse ingenuità e incertezze su cui speriamo sia fatta luce al più presto, ma siamo proprio curiosi di scoprire come si chiuderà questa prima stagione de Gli Anelli del Potere.
PRO
- È un episodio fortemente introspettivo e discorsivo
- La sottotrama di Durin (ed Elrond)
CONTRO
- Alcuni snodi narrativi appaiono abbastanza forzati (Halbrand e Isildur su tutti)
- Troppi misteri da svelare in un unico season finale