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Katamari Damacy Reroll, la recensione

La recensione di Katamari Damacy Reroll, remastered che segna il ritorno del Principe del Cosmo e della sua rotolante follia dopo ben 14 anni dall'uscita originale.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   11/12/2018
Katamari Damacy Reroll
Katamari Damacy Reroll
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Non sempre i capolavori hanno il successo commerciale che meritano: è questo il caso di Katamari Damacy, parto della geniale mente di Keita Takahashi pubblicato da Namco in Giappone e Nord America nel lontano 2004 per PlayStation 2. Pur ottenendo grandi favori dalla critica, il titolo non è mai andato oltre una ristretta nicchia di appassionati concentrata prevalentemente nel suo paese d'origine. I sequel usciti fino al 2009 su console casalinghe, un discutibile capitolo per PSP e numerosi e ben poco memorabili spin off per dispositivi mobile non hanno contribuito ad espandere più di tanto il bacino di utenza di una serie che avrebbe meritato ben altre fortune. Ora ci prova il qui presente Katamari Damacy Reroll a invertire la tendenza, proponendo in forma integrale il primissimo episodio (inedito in Europa) al vasto pubblico PC e Nintendo Switch, con i benefici di un leggero miglioramento grafico e di un prezzo budget. Noi abbiamo testato a fondo la versione per la console ibrida della casa di Kyoto, e in questa recensione cerchiamo di spiegarvi perché si tratta probabilmente della piattaforma ideale per apprezzare (che sia o meno la prima volta) questo folle e divertentissimo videogame.

Che cos’è Katamari Damacy

Occorre anzitutto introdurre Katamari Damacy a coloro che non ne hanno mai nemmeno sentito parlare. Nelle bizzarre premesse narrative del titolo,il Re del Cosmo ha inavvertitamente distrutto tutti i corpi celesti dell'universo, ad eccezione della Terra: per ovviare alla sua sbadataggine, il sovrano manda proprio sul nostro pianeta suo figlio, il Principe Ouji, incaricandolo di accumulare quanti più oggetti possibile per consentirgli di riformare stelle e pianeti. Come se tutto questo non fosse già abbastanza assurdo, è lo strumento di raccolta affidato al minuscolo principe che rappresenta il climax della follia: si tratta infatti di una sfera (il katamari, appunto) che ha il potere di inglobare qualunque cosa che sia più piccola del suo diametro, e che il nostro eroe deve far rotolare nel corso dei vari livelli allo scopo di recuperare tutti i materiali richiesti. Più cose si investono con il katamari, più le sue dimensioni aumentano, permettendo a Ouji di puntare ad oggetti di mole sempre maggiore: si innesca così un sistema circolare che rappresenta a tutti gli effetti il modello di progressione di ogni stage, con la sfera che inizialmente misura pochi centimetri e che alla fine arriva ad inglobare letteralmente qualunque cosa finisca sul suo cammino, siano queste persone, automobili, edifici e chi più ne ha più ne metta.

Katamari Damacy Reroll 5

Gameplay e controlli

Chi ha avuto il privilegio di giocare l'originale Katamari Damacy troverà in questa remastered gli stessi identici contenuti. La campagna si snoda dunque attraverso una serie di livelli contraddistinti dallo stesso medesimo obiettivo - ovvero portare il katamari alle dimensioni minime richieste dal re del cosmo entro un tempo limite - ma con delle occasionali variabili che infondono un po' di varietà al tutto: in alcuni stage ad esempio è richiesto di raccogliere il maggior numero di oggetti simili, in altri può essere necessario evitare determinati elementi e così via. Ciò che è stato e continua ad essere il valore aggiunto del titolo è un design che dosa sapientemente demenzialità e accuratezza: ecco dunque che gli scenari a un primo sguardo possono sembrare delle insensate accozzaglie di oggetti, mentre in realtà sono studiati appositamente per fornire al giocatore un rigoroso sandbox nel quale procedere come meglio crede nel processo di crescita del suo katamari.

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Lucidità e follia sono due costanti in Katamari Damacy Reroll, un dualismo che si rispecchia anche nella scalabilità dell'esperienza ludica: il gioco sa offrire una sfida adeguata a chi volesse puntare ai punteggi più alti, ma al tempo stesso è talmente immediato e sbarazzino da poter essere apprezzato anche da chi non ha grande dimestichezza coi videogiochi e si può divertire anche solo guardando il gioioso caos che pervade lo schermo. Merito anche di un sistema di controllo che era già perfetto all'epoca e che fortunatamente non è stato modificato, con gli stick analogici che vanno inclinati nello stesso verso per spingere la sfera nella rispettiva direzione e che invece vanno alternati per gestire la rotazione. Uno di quei tipici casi in cui i comandi sono molto più semplici da provare che da spiegare, al punto tale che le configurazioni alternative realizzate per questa remastered non hanno molto senso di esistere. A voler cercare un difetto a Katamari Damacy Reroll, si potrebbe dire che finisce un po' in fretta, senza che la dimenticabile componente per due giocatori riesca ad offrire una valida estensione alla longevità. In questo senso qualche contenuto extra sarebbe stato gradito, ma c'è da dire che è facile ripetere gli stage per il solo gusto di farlo, aiutati in questo caso dalla modalità portatile di Nintendo Switch che costituisce un indubbio valore aggiunto.

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Stile e musica

Dal punto di vista strettamente tecnico, c'è poco da dire sul lavoro effettuato dagli sviluppatori su Katamari Damacy Reroll: a parte un doveroso aumento di risoluzione, una ripulita generale e un riposizionamento degli indicatori su schermo, il gioco ha le stesse sembianze dell'originale per PlayStation 2, con tutte le sue adorabili spigolosità. Il mondo di Katamari Damacy è infatti cubettoso e naif per una precisa scelta stilistica che ancora oggi stupisce per la sua efficacia: impossibile rimanere indifferenti alla moltitudine di stranezze che si vedono durante i rotolamenti del Principe Ouji, a meno che non si provi una totale idiosincrasia per l'umorismo di matrice nipponica. Ciò detto, il titolo Namco Bandai sa anche essere genuinamente spettacolare quando nel giro di pochi minuti fa passare il giocatore dal raccogliere cioccolatini sul tavolo di una cucina a inglobare navi mercantili come se fosse la cosa più naturale del mondo. Persino nel comparto audio Katamari Damacy Reroll è un tripudio di idee, dal Re del Cosmo che si esprime tramite scratch agli effetti sonori che accompagnano la raccolta dei singoli oggetti (le urla degli umani in particolare sono semplicemente esilaranti), senza dimenticare ovviamente un'accompagnamento musicale tanto eclettico quanto entusiasmante, che si giostra tra brani di stampo j-pop, jazz, samba e swing tutti orecchiabilissimi, per non parlare di una title track che non esiteremmo a definire epocale.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (16)
8.4
Il tuo voto

Katamari Damacy Reroll rende disponibile al grande pubblico un'autentica perla che non aveva mai raggiunto ufficialmente i lidi europei prima d'ora, impreziosendola con un comparto tecnico aggiornato quel tanto che basta agli standard odierni. Pur non potendo contare su contenuti aggiuntivi rispetto all'originale del 2004, il titolo Bandai Namco è un assoluto piacere da giocare su Switch, sia per il suo gameplay immortale permeato da una follia irresistibile, sia per la portabilità concessa dalla console Nintendo, elemento che rende Katamari Damacy Reroll non solo una graditissima remastered ma anche al tempo stesso il miglior capitolo "tascabile" della serie.

PRO

  • Un capolavoro che merita di essere riscoperto
  • Design e musiche eccezionali
  • Immediato e divertentissimo

CONTRO

  • Non molto longevo
  • Nessun nuovo contenuto