La pacifica isola di Yenching, abitata dalle tribù dei gatti, dei conigli, delle rane e dei panda, viene occupata "militarmente" da truppe di topi, gorilla, tartarughe e coccodrilli. Gli invasori prendono il controllo del territorio, reprimendo con la forza qualsivoglia gesto di disapprovazione. Così i gatti, in particolare, si vedono costretti a una vita che è tutto fuorché libera. Anche il giovane Kay se ne rende conto, quando i gorilla fanno chiudere la scuola del suo maestro di arti marziali; e così; si ribella: dopo essersi impossessato della leggendaria spada dei suoi antenati, si pone l'obiettivo di sconfiggere e ricacciare gli oppressori. Per farlo dovrà portare a termine numerose missioni, attraversando location più o meno ampie e affrontando avversari di varia levatura.
Tanto va la gatta al lardo...
All'inizio del gioco, come da tradizione, Kay dovrà familiarizzare con le proprie abilità e con la struttura "a missioni" che contraddistingue ogni livello. Nel primo caso sarà il suo anziano maestro (un vecchio micio con il vizio del bere...) a insegnargli le tecniche di combattimento e le arti magiche, da utilizzare tramite sequenze di tasti non sempre intuitive; nel secondo caso, la mappa ridimensionabile gli sarà d'aiuto per individuare i punti da raggiungere.
Le possibilità offensive di Kay sono molteplici, e il sistema di combattimento in generale risulta ben fatto, con un'ottima rilevazione delle collisioni e con la presenza di alcuni elementi strategici: è possibile non solo parare i fendenti dei nemici, ma anche portarsi con un guizzo alle loro spalle mentre sono in difesa, per scagliarli in aria e metterli fuori gioco. Agli attacchi normali si aggiungono le combo, ovvero delle mosse concatenate che possiedono diverse funzioni. È ovviamente possibile sfruttarle negli scontri, ma è altrettanto importante farvi ricorso quando bisogna raggiungere zone impervie, oppure in presenza di interruttori attivabili tramite l'esecuzione delle stesse. Il funzionamento della modalità combo è semplice: una volta portato un primo colpo, contro un nemico o un particolare oggetto "attivatore", appariranno sullo schermo delle frecce che indicano il possibile bersaglio successivo: premendo rapidamente il tasto Triangolo, Kay raggiungerà immediatamente l'obiettivo indicato tramite lo stick analogico sinistro, e a quel punto basterà premere nuovamente il pulsante d'attacco per continuare la sequenza. Il personaggio può anche trasportare con sé diversi oggetti dalle svariate funzioni, da raccogliere per strada o da acquistare presso appositi punti vendita: pozioni della forza o della vitalità, bombe e via dicendo.
Interagire con l’ambiente
Sebbene la trama di Legend of Kay non brilli per originalità o spessore, gli sviluppatori hanno fatto di tutto per creare una certa atmosfera e invogliare il giocatore ad interagire con i vari personaggi che si incontrano nel corso dell'avventura. Attraverso il dialogo, infatti, è possibile accedere sia alle missioni principali che a quelle "facoltative", con ovvie ripercussioni sulla longevità.
Il fatto che il gioco sia completamente tradotto in Italiano, sia nel testo che nei dialoghi (con alti e bassi, purtroppo), non fa che confermare quanto detto finora. L'esplorazione dei livelli è generalmente libera da costrizioni: è possibile seguire semplicemente le indicazioni della mappa oppure cercare in giro oggetti o interruttori particolari, in modo da sbloccare attività alternative. In alcuni casi si dovrà attraversare delle sezioni a cavallo di animali, in una corsa a ostacoli; altre volte dovrete saltare di fune in fune per raggiungere delle zone particolari. La gestione della telecamera virtuale non è terribile, ma neanche brillante: le possibilità di regolare la visuale "verticale" sono scarse, e ciò si fa sentire soprattutto quando i salti del personaggio richiedono una certa precisione. Le missioni che bisogna affrontare ruotano generalmente intorno al ritrovamento di oggetti o al raggiungimento di determinati luoghi. Più si va avanti e più il gioco si dimostra prodigo di extra, nella fattispecie nuove armi primarie (ce ne sono tre in tutto: spada, martello e artigli) e armature.
Legend of Kay è un ottimo gioco d'azione e avventura, tecnicamente valido e piuttosto "sostanzioso"
Erba gatta
La realizzazione tecnica di Legend of Kay è ottima, seppur con qualche riserva. Le ambientazioni sono ricche di particolari, con texture di ottima fattura e vari elementi interattivi. I caricamenti rapidissimi e l'ampiezza di alcune location rivelano un certo impegno in sede di sviluppo, che però non si riflette nella solidità del motore grafico: in più di un'occasione, anche quando non c'è "traffico" su schermo, il framerate subisce dei fastidiosi cali. D'altro canto, i personaggi sono ben caratterizzati e vantano animazioni non varie ma generalmente ben fatte. Inoltre gli effetti speciali risultano adeguati allo scopo, aggiungendo spettacolarità a manovre d'attacco e formule magiche. Il sonoro è contraddistinto dalla presenza di musiche gradevoli ed effetti nella media: non suscita grandi emozioni, ma svolge in modo onesto il proprio lavoro.
Conclusioni
Legend of Kay è un ottimo gioco d'azione e avventura, tecnicamente valido e piuttosto "sostanzioso". Il target a cui si rivolge non è, ovviamente, quello dei videogiocatori più navigati, che potrebbero trovare banali le soluzioni adottate da Neon Studios, quanto quello dei più piccoli e, in generale, di chi ha un debole per questo genere di prodotti. L'edizione italiana sfoggia un doppiaggio completo e di discreta fattura, che trova nella narrazione iniziale il proprio momento più alto ma che scade nell'interpretazione delle varie creature che popolano l'isola Yenching. Siamo nella media, comunque. Se siete alla ricerca di un titolo "leggero" e divertente, dalla grafica colorata e con una particolare enfasi sulle possibilità esplorative, Legend of Kay rappresenta un'ottima scelta.
PRO
- Ambientazioni dettagliate e colorate
- Ottimo sistema di combattimento
- Ricco di extra, segreti e missioni facoltative
CONTRO
- Frequenti incertezze del motore grafico
- Privo di particolare spessore
- Doppiaggio in Italiano non eccezionale