Ci piace quando i giochi sperimentano, quando i ruoli si invertono, quando cambiano i punti di vista. Tanto che, se guardiamo al mercato attuale, non possiamo che ritenerci insoddisfatti per quanto poco i nostri amici mostri vengano rispettati e le loro idee divulgate. Chi siamo noi, in fondo, per ergerci sempre contro le loro fortezze, per massacrarli impunemente e per sottrarre loro i tesori accumulati con tanta fatica nei secoli? Qualcosa del genere lo aveva provato a fare Dungeon Keeper diversi anni or sono, ma nel più di recente pochi altri titoli ci consentito di calarci nei panni dei cattivi, magari aggiungendo quel pizzico di humor, essenziale tanto quanto il formaggio sulla pasta al tonno. Da come avrete potuto capire, insomma Legend of Keepers è una nuova produzione che vuole fare tutto tranne che prendersi sul serio in maniera eccessiva, nascondendo però, dietro a linee di dialogo simpatiche e dungeon estremamente colorati, alcune meccaniche di gioco interessanti e anche abbastanza profonde. Un titolo sicuramente da andare a scoprire con la nostra recensione di Legend of Keepers.
Dalla parte dei cattivi
Come è stato per Monster Train lo scorso anno, anche Legend of Keepers parte da una base roguelike, ribaltando i ruoli e chiedendo al giocatori di mettere da parte le intenzioni eroiche per cercare invece di difendere i propri possedimenti dagli attacchi, costanti, proprio di quei personaggi che siamo soliti impersonare. In Legend of Keepers infatti, maghi, barbari cavalieri e avventurieri di ogni sorta tenteranno costantemente di assaltare le segrete delle vostre fortezze e voi dovrete imparare con il tempo a gestire una vera e propria gilda di mostri, cercando di sbaragliare le sortite e, al contempo, gestire gli introiti regolari che l'uccisione degli invasori comportano.
Sarete quindi un sovrano giusto ma determinato, pronto a sacrificare le pedine per evitare che i benintenzionati arrivino al malloppo ma altresì interessati a fare in modo che i vostri sudditi, o dipendenti a seconda di come vogliate vedere la cosa, non mettano la loro vita eccessivamente in pericolo, visto che una loro eventuale dipartita potrebbe avere effetto sul morale di tutto l'esercito.
Parliamo di un Darkest Dungeon alla rovescia, dove squadre di tre creature devono essere schierate nelle varie stanze del dungeon, alternandole a trappole e miniboss. Il tutto, ovviamente, tenendo bene a mente il posizionamento dei vari caster, tank e assassini, nella speranza che gli invasori arrivino al guardiano finale malconci e, possibilmente, afflitti da status negativi.
Invece di una campagna lineare, Legend of Keepers vi permetterà di scegliere proprio quale di questi boss di fine livello impersonare, cambiando così sudditi a disposizione ma anche nemici e ambientazioni, per una varietà più che discreta nell'ottica di un titolo indipendente.
Il posizionamento è la chiave della vittoria
Oltre ai ruoli, la chiave per portare a casa la vittoria in Legend of Keepers passa dalla necessità di schierare mostri con resistenze e danni elementali in netto contrasto con quelle degli avventurieri, cercando così di dare vita a scontri duraturi e spossanti, indebolendo gli avversari stanza dopo stanza.
Sono cinque le statistiche da tenere in considerazione, considerando anche l'armatura, e due pool di punti separati da portare a zero prima di poter ergersi a distruttore di invasori. Gli eroi, infatti, non solo saranno uccisi portando i loro punti salute a zero, ma potranno essere anche fatti scappare. Per riuscirci bisognerà intaccare direttamente il loro morale durante le loro esplorazioni, mettendogli dinanzi spettri e creature orrende, piuttosto che energumeni dalla forza bruta, due strategie differenti che andranno mescolate per approfittare dei nemici deboli di costituzione o particolarmente codardi. In questo modo si genera un sistema di gioco sufficientemente profondo per dare modo ai governatori di dungeon di stratificare le loro strategie, avvalendosi anche di interi rami di talenti per migliorare le diverse abilità a loro disposizione. Durante il combattimento a turni potrete poi decidere quale tipo di attacco eseguire o scegliere, se sfruttare un'abilità particolare proprio per contrastare un possibile assalto dei buoni, con un ritmo molto pacato e in grado di garantire tutto il tempo necessario per misurare le proprie azioni e prevedere gli eventuali risvolti.
Al termine di ogni sessione arriveranno diverse attività tra cui scegliere per ottenere bonus, ricompense e oggetti dai poteri passivi con una soluzione di design leggermente più interattiva delle funzionalità già viste su Monster Train, ma senza rielaborarle più di tanto. Ci si trova così per le mani un titolo parecchio longevo e altamente rigiocabile, con una buona qualità visiva e uno stile in pixel art piuttosto riuscito. Legend of Keeprs è una produzione che si saprà fare amare dagli appassionati del genere, ma anche da chi ama le ambientazioni fantasy non particolarmente pretenziose.
Conclusioni
In Legend of Keepers vi aspettano decine di ore di gioco. Un titolo consigliato ai fan sfegatati di Slay the Spyre e Monster Train, visto che ne riprende le idee alla base e le rinfresca senza però stravolgerne completamente l'essenza. Al posto delle carte e dei mazzi precostruiti avremo mostri e oggetti incantati, ma la struttura roguelike è ancora una spina dorsale ben robusta che rende la produzione un discreto successo, in termini di meccaniche e bilanciamento. Il gioco di Goblinz Studio funziona e non possiamo che promuoverlo visto anche il suo prezzo adeguato.
PRO
- Struttura solida
- Buona pixel art
CONTRO
- La fase di gestione poteva essere approfondita maggiormente
- Necessita diversi ritocchi di bilanciamento