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Legend of Mana Remastered, la recensione

Square Enix ha rimasterizzato Legend of Mana, un gioiellino per PlayStation che non è mai uscito in Europa: l'occasione per rimediare? Scopritelo nella recensione

RECENSIONE di Christian Colli   —   22/06/2021
Legend of Mana
Legend of Mana
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C'è stato un tempo in cui bisognava aprire ogni articolo sui giochi della serie Mana con una digressione sul franchise, magari spiegando le divergenze nei titoli rispetto alle versioni giapponesi, dato che era poco conosciuta dalle nostre parti e solo i giocatori che avevano vissuto gli anni '90 conoscevano l'importante eredità di Seiken Densetsu. Complice una Square Enix che non si è mai sforzata di promuovere la serie anche in Europa, finché non ha cominciato a sfornare un remake dopo l'altro, com'è successo con Trials of Mana lo scorso anno.

Ora tocca a Legend of Mana, uscito su PlayStation a cavallo tra il 1999 e il 2000 solo nei territori giapponesi e statunitensi. Questa riedizione, quindi, potrebbe essere la vostra occasione per recuperare un controverso gioiellino, e nella nostra recensione di Legend of Mana Remastered vi spiegheremo il perché.

Una storia che è un puzzle

Legend of Mana Remastered si svolge nel mondo di Fa'Diel, una terra tormentata da secoli di guerra in cui le differenti specie hanno cercato di mettere le mani sui resti dell'Albero del Mana, tramutati in manufatti magici dopo che è misteriosamente bruciato. Ora che a Fa'Diel è tornata una relativa tranquillità, il giocatore si cala nei panni di un protagonista silenzioso e anonimo, col preciso obiettivo di ripristinare l'albero sacro. Legend of Mana non ha una storia vera e propria. In effetti, ne ha tante. Il titolo Square Enix è una specie di raccolta di fiabe in cui il filo conduttore è subordinato a tutti gli altri racconti, micro-storie che caratterizzano il mondo e i suoi abitanti, incrociandosi indirettamente.

Questo è al tempo stesso un pregio e un difetto. È un pregio per come è strutturata la narrativa, che si presta meravigliosamente alla rigiocabilità, come vedremo tra poco, ma è anche un difetto perché la progressione ha un carattere tutt'altro che lineare che conferisce alla storia un tono nonsense.

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

Una partita a Legend of Mana segue essenzialmente tre trame importanti e distinte, ma il giocatore deve completare soltanto i passaggi chiave in almeno una di esse per sbloccare la missione finale che conduce ai titoli di coda, magari senza neppur aver cominciato le altre sottotrame o le missioni secondarie sparse per il mondo di gioco. In questo senso, Legend of Mana è un titolo che si può completare in poche ore, ma ne possono servire molte, moltissime di più per scoprire ogni sottotrama, personaggio o scenario.

Ne vale la pena, un po' perché il titolo diretto da Koichi Ishii è sorprendentemente ricco di contenuti, un po' perché l'immaginario di Fa'Diel è davvero strepitoso. La varietà di razze, ambientazioni e nemici è incredibile, e alcuni design sono tra i più folli e originali che si siano più visti in un prodotto Square Enix. I peculiari scenari disegnati a mano e colorati ad acquerello sdoganarono uno stile che all'epoca si vide soltanto in SaGa Frontier 2, prima di sparire per anni ed essere riesumato raramente in titoli come Bravely Default II.

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

La versione rimasterizzata restituisce dignità e vanto a queste piccole opere d'arte grazie alla nuova risoluzione e al formato video, preservando al contempo la pixel art che contraddistingue i personaggi e i nemici, normalissimi sprite 2D che si muovono negli scenari. Purtroppo su un pannello di grandi dimensioni - come quello su cui abbiamo testato il gioco in versione PlayStation 4 - gli sprite appaiono sgranati, ma sfoggiano sempre ottime animazioni a 60 fotogrammi al secondo e un'effettistica più definita quando lanciano magie o attacchi speciali.

Non è l'unica novità sul fronte tecnico. Yoko Shimomura ha riarrangiato la colonna sonora originale che aveva firmato all'epoca, ed è possibile scegliere tra le nuove tracce e quelle vecchie in qualsiasi momento dal menu delle opzioni. Square Enix ha poi apportato alcuni miglioramenti alla qualità della vita in generale, implementando il salvataggio automatico e quello rapido, un album di illustrazioni e una nuova interfaccia più chiara e pulita.

Land Creation

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

Sia la narrativa che il gameplay di Legend of Mana si basano quasi interamente sull'innovativo sistema Land Creation che, oggi come allora, rappresenta da solo il principale meccanismo di rigiocabilità. I manufatti che troveremo nel mondo, spesso completando le missioni principali o secondarie, sono in realtà veri e propri "pezzi" di Fa'Diel, una mappa rappresentata in visuale isometrica e divisa in caselle. Collocando i vari manufatti nelle diverse caselle, il giocatore essenzialmente crea il mondo di Fa'Diel secondo la propria visione.

Ogni manufatto è contraddistinto poi da una serie di parametri che rappresentano gli spiriti elementali, sicché ogni nuova zona influenza quelle circostanti, aumentando o riducendo i poteri elementali e intervenendo così sul gameplay: non solo le magie sono più o meno potenti in base a questi parametri, ma alcuni nemici o missioni compaiono solo soddisfacendo determinati requisiti.

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

Ecco perché ogni partita è diversa dalle altre. La disponibilità delle missioni secondarie dipende dal sistema Land Creation e dall'ordine con cui il giocatore compie determinate azioni, nonché dalle scelte che effettua in alcune sottotrame: schierarsi con un personaggio piuttosto che con un altro, per esempio, cambia non solo lo svolgimento di quella storia, ma anche l'attitudine di alcuni personaggi nei nostri confronti, che potrebbero scomparire o affidarci nuove missioni in un sottile gioco a incastro. Azzeccare tutte le combinazioni senza una guida a portata di mano è un'impresa durissima, infatti, e questo è probabilmente il punto più debole del sistema Land Creation: molto sembra affidato completamente al caso, i requisiti da soddisfare per sbloccare determinati contenuti non sono chiari e in generale si ha la sensazione di brancolare nel buio sia in termini di gameplay, sia in termini di narrativa. I giocatori che vorranno scoprire ogni contenuto di Legend of Mana si divertiranno un mondo, ma quelli che si accontentano di un singolo playthrough resteranno probabilmente delusi.

Gameplay vecchia scuola

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

Il sistema di combattimento di Legend of Mana, sfortunatamente, è la componente più debole del pacchetto. Chi ha giocato i vecchi titoli della serie, per esempio quelli inclusi nella Collection of Mana per Nintendo Switch, si sentirà subito a casa, ma anche in questo caso bisogna fare i conti con dinamiche inutilmente più complicate che remano contro l'intuitività che caratterizzava la serie. Legend of Mana è fondamentalmente un action GDR con il giocatore che controlla direttamente il suo alter ego - mentre l'eventuale compagno di squadra è affidato alle cure di un'accettabile intelligenza artificiale oppure di un secondo giocatore umano - e si sposta di schermata in schermata, affrontando sul posto i nemici che gli sbarrano il passo. Una nuova opzione nel menu di questa Remastered consente di disattivare gli scontri, così da non dover per forza combattere ogni volta che si incrocia un nemico: sembra quasi che Square Enix conosca i punti deboli della sua riproposta.

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

Una volta ingaggiati i nemici, compare l'interfaccia di combattimento e il giocatore può ricorrere al pulsante di attacco per sferrare i colpi normali che caricano un apposito indicatore posto sotto la salute: una volta riempito, è possibile utilizzare uno degli attacchi speciali impostati sui tasti dorsali. Esistono diversi attacchi da imparare per ogni arma - all'inizio se ne sceglie una di partenza, poi se ne possono trovare, comprare o fabbricare altre - semplicemente usandola ripetutamente, ma la loro utilità è relativa: l'animazione di caricamento è così lunga che i nemici nella maggior parte dei casi riescono a spostarsi senza che il colpo vada a segno. Lo "stacco" visivo tra gli sprite 2D e gli scenari disegnati a mano, infatti, rende difficile valutare distanze e allineamenti, così Legend of Mana in molti combattimenti diventa un button masher senza troppa eleganza.

Oltre all'attacco base, il personaggio impara anche una serie di azioni speciali, come il salto, la schivata o la parata, che possono essere impostate sui tasti frontali del controller. Non manca poi la magia, associata agli strumenti musicali che possiamo fabbricare e infondere con gli spiriti elementali di Fa'Diel.

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

È un sistema di combattimento leggero e divertente, ma manca della profondità o della rifinitura necessarie a renderlo meno ripetitivo di quanto non si riveli dopo poche ore, specialmente quando si affrontano i giganteschi boss che riempiono una buona parte dello schermo e infliggono tantissimi danni se non si è abbastanza preparati in termini di equipaggiamento e abilità impostate. Square Enix bilancia le mancanze del sistema di combattimento con una gran varietà di contenuti che permettono di personalizzarlo in modi diversi. Via via che il giocatore ricostruisce Fa'Diel, sblocca anche servizi come il ranch in cui schiudere le uova dei mostri e scegliere un compagno di battaglia automatizzato, il laboratorio in cui costruire un golem tutto nostro o il fabbro che permette di costruire e migliorare armi e protezioni. Ancora una volta, bisogna dedicarsi a più di una partita per scoprire le tecniche speciali di ogni arma e magari trovare tutte le combinazioni di incantesimi, ma ogni sistema è caratterizzato da dinamiche fin troppo criptiche e dispendiose in termini di tempo e denaro virtuale.

Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.
Legend of Mana Remastered, un'immagine del gioco.

Legend of Mana, sotto il profilo del gameplay, non è un gioco invecchiato proprio benissimo. Sacrifica l'immediatezza sull'altare dell'eccentricità, mescolando le più svariate dinamiche di gioco senza una logica precisa. Il sistema Land Creation resta uno dei più originali che Square Enix o qualunque altro sviluppatore abbia escogitato per incentivare alla rigiocabilità di un titolo che fa del proprio immaginario e del comparto artistico una vera e propria chiave di lettura. Giocare Legend of Mana è un po' come finire catapultati nel Paese delle Meraviglie di Alice: i suoi astrusi personaggi, la pittoresca rappresentazione fantasy e la drammaticità di alcune sottotrame sono il motore di un action GDR sconclusionato ma ricchissimo di varietà e contenuti.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.5
Lettori (9)
8.6
Il tuo voto

Legend of Mana Remastered è un revival di cui c'era bisogno, anche se il titolo Square Enix non è invecchiato proprio benissimo sotto ogni aspetto e ancora oggi resta un action GDR controverso che tenta nuove strade sul profilo della narrativa, ma sacrifica un gameplay che abbonda nel tentativo di smorzare le spigolosità del sistema di combattimento vecchia scuola. Se vi sono piaciuti i giochi nella Collection of Mana, Legend of Mana Remastered è un acquisto pressoché obbligatorio. Altrimenti resta un titolo artisticamente inappuntabile che rappresenta una delle vette creative più alte che la software house di Final Fantasy abbia raggiunto negli anni.

PRO

  • Gli scenari disegnati a mano sono piccole opere d'arte
  • Il sistema Land Creation favorisce una grande rigiocabilità

CONTRO

  • Le microstorie indipendenti soffocano la debole storyline principale
  • Il sistema di combattimento sente tutto il peso degli anni