Costruire un vero e proprio puzzle game a base di Lego non è un'impresa tentata molte volte, per questo motivo questa recensione di Lego Builder's Journey può risultare particolarmente interessante, anche al di là degli effettivi risultati ottenuti dal gioco, che sono positivi. Si tratta di un silenzioso e meditabondo puzzle game incentrato proprio sulla costruzione, come si conviene a un titolo Lego: una volta tanto si torna a un'interpretazione videoludica fedele allo spirito classico delle costruzioni danesi, dopo averle viste applicate a una marea di action adventure, spesso legati a tie-in cinematografici. In questo caso invece si torna proprio alla costruzione vera e propria, anche se incanalata all'interno di un particolare puzzle game dai toni alquanto astratti, che consente un certo grado di creazione libera ma comunque all'interno di alcune regole prestabilite, visto che è necessario raggiungere determinati obiettivi specifici per poter accedere al livello successivo.
C'è anche una sorta di storia, che traspare dalla successione di schermate fisse apparentemente enigmatiche: si deduce che le due semplici figure stilizzate composte da pochi blocchetti da costruzione rappresentino un padre e un figlio e che il primo cerchi di insegnare al secondo i segreti della costruzione e dell'adattamento degli elementi dello scenario per andare da un punto all'altro delle varie aree. Emerge però anche un tema più profondo, che ha a che fare proprio con l'essenza del Lego: tra le schermate viene raccontata l'importanza del gioco e del trovarsi, padre e figlio, insieme a scoprire le meraviglie della creatività attraverso l'incastro di pezzi. La cosa risulta piuttosto evidente nel contrasto tra il rigido e meccanico "lavoro" a cui è sottoposto il padre in alcune sezioni e la tenerezza che traspare invece da alcuni momenti in compagnia del figlio, alla scoperta dei segreti della costruzione.
È il giocatore, ovviamente, che deve imparare con il figlio e cercare di risolvere gli enigmi disposti lungo gli scenari per poter raggiungere ogni volta il padre o qualche obiettivo specifico richiesto per accedere alla zona successiva. Il tutto resta appena accennato, non esistendo alcun tipo di narrazione testuale o orale, ma è incredibile l'espressività che viene raggiunta dalle due figurine astratte composte da una manciata di semplici pezzi. La scelta di rimanere sull'astrattismo e abbandonare tutti gli elementi più umanizzati del Lego come i personaggi e gli oggetti più fedeli alla realtà incrementa il fascino delle belle atmosfere metafisiche. Sotto diversi aspetti, l'aria trasognata e meditativa ricorda un po' i toni di Monument Valley ma il tocco dato dall'utilizzo dei tipici pezzi di Lego a costruire i fantastici diorami danno a Lego Builder's Journey uno stile davvero unico.
Il viaggio di un costruttore
Al di là di una brevissima introduzione con qualche istruzione chiaramente scritta sullo schermo per farci prendere dimestichezza con il sistema di controllo, Lego Builder's Journey non offre alcuna indicazione su quello che dobbiamo fare per avanzare nel gioco. Tuttavia, chiunque abbia avuto a che fare nella propria vita con il Lego, quello vero, non avrà problemi a far emergere il proprio istinto costruttivo: i pezzi da utilizzare sono proprio quelli originali e le loro possibilità di incastro rispettano perfettamente le regole standard delle costruzioni Lego, pertanto basta avere un'idea vaga di quello che è necessario fare per arrivare alla conclusione del livello: i passi da compiere emergono poi naturali, seguendo il flusso istintivo dato dall'esperienza pregressa con i mattoncini.
Non c'è un grande sviluppo in termini di puzzle design, visto che gli incastri devono seguire una certa logica e i pezzi sono predeterminati, dunque la soluzione arriva senza eccessivi intoppi, tuttavia c'è da riconoscere una notevole apertura nelle possibilità offerte al giocatore di risolvere i livelli in maniere diverse, con un certo grado di scelta delle migliori costruzioni da effettuare nelle diverse situazioni. Dato l'obiettivo, insomma (andare da un punto all'altro dello scenario, solitamente) non si tratta di replicare rigidamente uno schema costruttivo imposto ma possiamo scegliere con una certa libertà il modo di attuare l'attraversamento, con l'utilizzo di pezzi differenti. Ci sono anche puzzle più rigidi, ma questi in effetti rappresentano anche i momenti meno interessanti del gioco anche perché meno comprensibili, vista l'assenza totale di istruzioni.
Un altro elemento che contribuisce a rendere piacevole l'esperienza di Lego Builder's Journey è il suo sistema di controllo, che riesce a replicare piuttosto bene la tipica sensazione dell'incastro tra i pezzi lego, seguendo una buona simulazione fisica sebbene alquanto semplice. Non è facile fornire un controllo diretto e completo dei pezzi attraverso il touch screen ma in questo caso l'operazione avviene con una naturalezza impressionante, rendendo la costruzione molto intuitiva anche se si rilevano in certi casi alcuni problemi nella rilevazione degli input che possono dare fastidio nei momenti in cui è richiesta maggiore velocità di esecuzione.
Conclusioni
Siamo ormai abituati a vedere il marchio Lego associato ad action adventure ridanciani e casinisti, seppure con qualche elemento di profondità, ed è per questo che Lego Builder's Journey colpisce con una certa intensità. Si tratta di un puzzle game che ritorna alla semplice costruzione come elemento base del gameplay, abbandonando licenze cinematografiche e dialoghi per proporre enigmi basati solo sull'incastro dei pezzi, consentendo peraltro una notevole libertà creativa nella soluzione dei puzzle. Il silenzio degli espressivi personaggi e gli splendidi diorami creano un'atmosfera rilassata e meditabonda, che ci fa scoprire un nuovo modo di rappresentare il Lego in videogioco tornando semplicemente alla costruzione creativa. Provenendo dal nuovo team Light Brick interno alla compagnia di giocattoli, Lego Builder's Journey rappresenta davvero un'ottima proposta originale sul tema Lego, sebbene con qualche punto debole in termini videoludici, un progetto che calza a pennello anche con i principi costitutivi del programma Apple Arcade.
PRO
- Splendide atmosfere tra grafica e musica
- La meccanica costruttiva è ben rappresentata nel gioco
- Interessante libertà di interpretazione dei puzzle
CONTRO
- Il livello di sfida non è generalmente molto impegnativo
- I puzzle più rigidi risultano poco comprensibili
- Qualche incertezza in un sistema di controllo generalmente buono