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LEGO Gli Incredibili, la recensione

TT Games trasforma in un videogioco LEGO anche il nuovo film Disney Pixar incentrato sulla famiglia di supereroi più amata del mondo cinematografico

RECENSIONE di Christian Colli   —   25/06/2018
LEGO Gli Incredibili
LEGO Gli Incredibili
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I sequel dei film targati Pixar raggiungono raramente le vette degli originali e qualche volta deludono completamente ogni aspettativa - basti pensare a Cars 2 e Alla ricerca di Dory - perciò è normale che molti abbiano temuto il peggio per Gli Incredibili 2, un film che prosegue la storia dell'indimenticabile lungometraggio del 2004 solo nel 2018: sembrava un esperimento forzato, un rischio che sarebbe stato meglio non correre. Lo sceneggiatore e regista Brad Bird, invece, parrebbe aver sorpreso tutti, girando un film assolutamente all'altezza del precedente. Questo è quel che dicono gli americani, almeno, perché i cinema statunitensi stanno proiettando Gli Incredibili 2 già da una decina di giorni, mentre a noi italiani toccherà aspettare settembre. In questo senso, quindi, LEGO Gli Incredibili rappresenta un gigantesco, monumentale spoiler, visto che la campagna obbligatoria comincia proprio dal secondo film e segue passo passo la sceneggiatura cinematografica. Nelle prossime righe siamo stati ben attenti a non anticiparvi nulla sulla storia, non vi preoccupate, e nella videorecensione che trovate in calce abbiamo registrato soltanto alcune sequenze dei primissimi livelli di gioco. Lettori avvisati...

Il gioco: i soliti mattoncini

I film Disney Pixar e i giochi LEGO sviluppati da TT Games hanno una cosa in comune: si rivolgono in modo diverso a ogni fascia d'età. I bambini li adorano: sono colorati, divertenti e spensierati, ma richiedono un piccolo sforzo nei momenti più delicati, quando per esempio muore qualche personaggio o bisogna combattere un boss alla fine di un livello. Per gli adulti che hanno vissuto determinate esperienze, i film Pixar sfiorano corde diverse e parlano in un'altra lingua. Allo stesso tempo, i videogiochi LEGO rappresentano un delicato passatempo, sono titoli scacciapensieri che puntano sulla longevità della componente collezionistica e sull'opportunità di giocare insieme a qualcun altro. Per questo motivo, nei videogiochi LEGO non esiste il Game Over, e ogni livello della storia può essere rigiocato in un secondo momento utilizzando personaggi diversi da quelli imposti precedentemente: alcune abilità specifiche sbloccano nuovi passaggi e ancora più collezionabili in un ciclo continuo di scoperte.

LEGO Gli Incredibili, la recensione

È una formula brevettata su cui TT Games costruisce - è il caso di dirlo - da anni e che nel corso del tempo ha assorbito le mode e gli andazzi del mercato, integrando i Quick Time Event e le dinamiche open world delle città completamente esplorabili. Nel caso di LEGO Gli Incredibili 2, infatti, il giocatore può girovagare per New Urbem, una specie di New York che purtroppo impallidisce di fronte a quella proposta nei vari LEGO Marvel Super Heroes usciti negli ultimi anni. È la prima cosa che salta all'occhio se si conoscono i videogiochi LEGO. New Urbem è una località fittizia che appare soltanto marginalmente nei film de Gli Incredibili, perciò l'hub risulta poco dettagliato, ci sono meno attività e obiettivi da completare, ma soprattutto i rompicapi sono molti meno e TT Games ha preferito "nascondere" i collezionabili sui tetti o sott'acqua, dove i giocatori possono arrivare facilmente utilizzando i poteri di alcuni eroi oppure procurandosi i veicoli o i velivoli appositi. I crimini rappresentano la polpa dei contenuti nella New Urbem open world: sono missioni secondarie composte da una moltitudine di micro-obiettivi che, una volta completati, sbloccano nuove aree della mappa oppure alcune minifigure ispirate ai vari film Pixar come Coco, Toy Story e via dicendo.

LEGO Gli Incredibili, la recensione

È curioso, invece, che gli utenti siano spesso costretti a dover abbandonare le missioni della storia in corso per tornare in città a esplorarla liberamente. Il gioco essenzialmente ci intrappola nella campagna fin dai primissimi minuti del livello tutorial, impedendoci di saltare i filmati e inanellando a ritmo serrato i vari stage ispirati alle sequenze chiave del film: questo significa, appunto, che giocare Gli Incredibili 2 senza aver visto prima il lungometraggio omonimo vuol dire rovinarsi ogni colpo di scena. È chiaro che, come al solito, TT Games ha parzialmente cambiato sceneggiatura e dialoghi per far posto alle gag tipiche dei giochi LEGO, gag che però, dopo tanti anni, cominciano a essere davvero troppo simili e poco ispirate. Una volta completata la storia de Gli Incredibili 2 si passa quindi al primo film, suddiviso anch'esso in vari livelli, ma la strampalata scelta cronologica finisce con l'incidere sulla narrativa e sull'evoluzione dei personaggi e dei loro poteri, peraltro un pilastro tematico in entrambe le storie.

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Trofei PlayStation 4

Ci sono 52 trofei in totale da sbloccare: il trofeo di platino si ottiene solo dopo aver guadagnato i due trofei d'oro, i nove d'argento e i quaranta di bronzo. Come da tradizione nei giochi LEGO, questi trofei si sbloccano abbastanza facilmente: basta completare ogni obiettivo e raccogliere tutti i collezionabili, un'attività che richiede più pazienza che impegno.

I personaggi e i loro poteri

Il franchise de Gli Incredibili conta appunto due film, usciti a distanza di quattordici anni l'uno dall'altro, e in questo lasso di tempo Disney e Pixar non si sono esattamente concentrate sul mondo della famiglia Parr: Gli Incredibili 2 si inventa numerosi comprimari e nemici con cui dare respiro alla storia, ma sono comunque pochi rispetto alle centinaia di eroi e villain che gironzolano per gli universi Marvel e DC. Va da sé, quindi, che il roster di personaggi collezionabili in LEGO Gli Incredibili 2 è enormemente sacrificato rispetto a quelli di LEGO Marvel Super Heroes o LEGO Batman. Probabilmente è per questo che TT Games ha compensato con l'introduzione dei personaggi apparsi negli altri film Pixar: si è trattata di una scelta ovvia ma abbastanza infelice, anche perché la maggior parte delle minifigure in questione ci è apparsa poco somigliante o comunque piuttosto generica rispetto alle controparti originali.

LEGO Gli Incredibili, la recensione

Sul fronte del gameplay, però, dobbiamo ammettere che alcuni poteri inediti, come i campi di forza di Violetta, hanno un ruolo davvero molto interessante nella risoluzione dei vari rompicapi ambientali che rappresentano l'ostacolo principale nei vari stage. Se è vero che molti poteri e abilità sono piuttosto derivativi - basti pensare a quelli di Elastigirl, praticamente identici a quelli di Mister Fantastic nei LEGO Marvel Super Heroes - è giusto anche sottolineare che lo sviluppatore britannico ha trovato alcuni modi davvero ingegnosi e originali di combinarli quando bisogna affrontare un enigma o un puzzle. Le soluzioni sono sempre telefonate, attenzione: una serie di indicatori visivi suggerisce esplicitamente i personaggi da utilizzare e in che ordine, prendendo per mano i giocatori più piccoli che potrebbero confondersi facilmente. Nonostante ciò, il level design ci è sembrato molto più ispirato rispetto al solito, grazie anche a una realizzazione tecnica più che discreta che offre scenari e ambientazioni spettacolari come treni in corsa, inseguimenti autostradali e aerei in volo.

LEGO Gli Incredibili, la recensione

Meno riuscito, invece, il frequente ricorso a piccoli e ripetitivi Quick Time Event che di solito si risolvono nella pressione ripetuta dello stesso tasto. Sono difetti che i videogiochi LEGO si trascinano ormai da anni, come il sistema di combattimento legnoso e impreciso che caratterizza il franchise fin dalle primissime iterazioni e che meriterebbe davvero una bella revisione. In LEGO Gli Incredibili, in particolare, ci è sembrato che abbia fatto addirittura qualche passo indietro, nonostante l'inclusione dei super attacchi utilizzabili dopo aver concatenato un certo numero di colpi: purtroppo si ha sempre la sensazione di menare l'aria e non si avverte il minimo impatto né quando si attacca, né quando si incassa, perciò capita spesso di non rendersi neppure conto che si stanno perdendo tutti i cuori finché il nostro eroe non esplode in un mucchietto di mattoncini, salvo ricomparire dopo pochi secondi per la gioia di grandi e piccini.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
7.0
Lettori (6)
7.6
Il tuo voto

LEGO Gli Incredibili è il solito videogioco LEGO che ci si aspetta dai TT Games, ma come prima escursione nell'universo Disney Pixar non ci possiamo lamentare: il level design è spesso ispirato e ingegnoso, anche se il livello di difficoltà ci è sembrato ancora più basso del solito. Il gioco indica la soluzione di ogni rompicapo senza lasciare alcun dubbio e la componente collezionistica che dovrebbe stimolare alla rigiocabilità è impoverita da uno scenario open world deludente e da un roster di personaggi che, escludendo i protagonisti dei film Pixar, risulta davvero poco interessante. Come al solito, non possiamo fare a meno di consigliarlo ai più piccini oppure a chi cerca un titolo rilassante da giocare insieme a figli, fratellini o sorelline.

PRO

  • Level design ispirato e rompicapi ingegnosi
  • Gli Incredibili hanno un fascino enorme
  • TT Games ha adattato entrambi i film...

CONTRO

  • ...ma per giocare il primo bisogna obbligatoriamente passare per il sequel!
  • Collezione di minifigure poco interessante
  • La città è generica e povera di rompicapi