A gennaio saranno otto anni dall'uscita del primo episodio di Life is Strange, sorprendente avventura narrativa creata da Dontnod Entertainment e distribuita da Square Enix. Da quel lontano 2015, abbiamo visto questo piccolo, grande gioco tornare più volte alla ribalta, uscendo su praticamente ogni piattaforma disponibile. Lo scorso anno una versione rimasterizzata del titolo, comprensivo dello spin-off Before The Storm, è approdato sull'attuale generazione di console, oltre che sul servizio streaming di Google, Stadia. Ci è voluto un po', ma le avventure di Max e Chloe hanno fatto il loro debutto ufficiale anche su Nintendo Switch, con una nuova edizione esclusiva per la console portatile per eccellenza.
Nella recensione di Life is Strange: Arcadia Bay Collection vedremo i pregi e i difetti di questa operazione.
Otto anni e non sentirli
Di tanto in tanto si palesano alcune opere generazionali capaci di durare nel tempo e continuare a stupire anche dopo anni di distanza (pur con alcuni compromessi tecnici). Life is Strange è uno di quei casi. Se non avete mai avuto modo di approcciarvi a questa serie, vi introduciamo in breve agli eventi narrati.
Max, una giovane studentessa di arti figurative alla rinomata Blackwall Academy, scopre all'improvviso di avere dei poteri soprannaturali, con i quali è in grado di riavvolgere il tempo a piacimento. Ricongiuntasi per puro caso alla sua migliore amica d'infanzia Chloe, la ragazza dovrà imparare a controllare il suo innato talento così da provare a scongiurare un grande pericolo che incombe titanico sulla piccola cittadina di Arcadia Bay.
Come è solito per prodotti che mettono adolescenti al comando della narrazione, ciò a cui ci troviamo di fronte è un racconto di formazione a metà tra il fantastico e l'investigativo, dato che gli abitanti di questa fittizia località marittima dell'Oregon nascondono molti segreti. Lo spin-off Before The Storm, invece, ci mette nei panni di Chloe, facendoci tornare a tre anni prima rispetto agli eventi del gioco base e fornendoci un po' di retroscena su alcuni fatti che non vi sveleremo. Una caratteristica fondamentale del gioco è la sua natura decisionale, con scelte multiple che delineeranno il futuro degli eventi e decreteranno l'esito della propria partita, con tanto di statistiche alla fine di ogni episodio (cinque nel gioco base, tre nello spin-off) che mostrano la percentuale di scelte effettuate dagli altri giocatori. Sul piano narrativo, ovviamente, questa collezione per Switch non aggiunge nulla di nuovo, ma era bene delineare un quadro generale per quei (pochi) che ancora non hanno avuto modo di provare con mano quest'esperienza.
Conclusioni
Life is Strange: Arcadia Bay Collection è un prodotto "schietto". L'obiettivo è chiaro: cercare di accaparrarsi gli utenti di Nintendo Switch e tutti coloro che ancora non hanno provato il gioco, cercando di convincerli con la dimensione della portabilità. Il risultato è discreto, nulla di eclatante. Si lascia (ri)giocare con piacere. Nel caso il vostro intento fosse quello di giocarlo da televisore, evitate come la peste questa versione, se avete la possibilità di acquistarlo altrove. Altrimenti, l'esperienza si sposa particolarmente bene con il concetto di portabilità. Peccato solo aver saltato la finestra di lancio estiva: sicuramente avere la possibilità di portarsi quest'intrigante avventura narrativa in vacanza poteva rappresentare un bell'incentivo.
PRO
- La dimensione portatile gli si addice
- Un porting discreto
CONTRO
- Caricamenti molto lunghi
- In modalità dock non ha molto senso