"Ho ottenuto la cosa peggiore che un bambino possa temere che gli possa capitare, un giorno: un lavoro". Parola di Lilith, dodicenne catapultata dalla sua infanzia spensierata dritta su un posto di lavoro pieno di responsabilità. Con l'aiuto delle capacità deduttive del giocatore, la piccola Lil dovrà scegliere chi far entrare nel castello di Sprawl, città-Stato dominata da una principessa tutta pepe e da una serie di consiglieri impegnati a sgomitare per incrementare la loro rilevanza politica.
Sulle prime, sembrerebbe un videogioco comico, frizzante, il figlio spensierato e caciarone di quel Papers, Please che aveva dato un enorme peso alle scelte del burocrate interpretato dal giocatore, un funzionario chiamato a valutare chi ammettere e chi respingere alla frontiera del Paese totalitario di Arstotzka. Se è vero che in ultima analisi Lil' Guardsman si prende decisamente meno sul serio, allo stesso tempo l'opera di Hilltop Studios - vincitrice del Critics' Choice Award nell'ultima edizione di Indie Cup Canada - è molto più profonda e coinvolgente di quello che può sembrare a un primo sguardo.
Vi raccontiamo di più delle rocambolesche avventure della piccola Lilith nella nostra recensione di Lil' Guardsman.
Oh no, adesso ho un lavoro!
Figlia di Hamish, guardia del castello di Sprawl, la piccola Lil vive spensierata gli anni più allegri della sua vita. Almeno fino a quando il padre non decide di piazzarla al suo posto per andare a giocare d'azzardo... Inizia così il percorso lavorativo di Lilith, la cui esistenza di dodicenne viene all'improvviso sconvolta da una lunga serie di responsabilità: ammettere o respingere questo goblin dall'aria sospetta? Sequestrare o meno un carico di lingotti d'oro? E poi, che ne facciamo del vampiro apparentemente gentiluomo che tenta disperatamente di convincerci delle sue migliori intenzioni?
Lil' Guardsman non si prende mai troppo sul serio, ma non si tarda a intravedere nella trama della sua ambientazione fantasy tematiche come il razzismo e l'esposizione dei rischi derivanti da una deriva totalitaria del potere politico. La leggerezza della scrittura di Hilltop Studios - la cui qualità si attesta sempre su livelli molto alti - non oscura l'importanza di questi temi, in alcuni casi forse non risolti al meglio nei finali del gioco (dipendenti dalle scelte che compiremo nel corso dell'avventura), ma sempre trattati in maniera interessante e incardinati in un intreccio capace di divertire, intrattenere e fare riflettere per tutte le sette-otto ore necessarie per completare il percorso di Lil.
Molto piacevole l'innesto delle meccaniche di gameplay all'interno dell'ambientazione tracciata dagli sviluppatori, una sorta di mondo medievale con elementi tecnologici e magici inseriti in maniera libera, con effetti spesso molto comici. Lil può riavvolgere il tempo grazie al Chronometer3000, una clessidra alimentata da cristalli magici capace di riportare nel passato chi la utilizza. Questo strumento si rivelerà centrale negli eventi di gioco, segnati da guerre, matrimoni a sorpresa, perfide trame di corte e, soprattutto, tantissimi turni di guardia alle porte del castello.
Una guardiana integerrima... o quasi
Il nostro compito principale giocando a Lil' Guardsman è quello di valutare gli esseri che vogliono entrare nel castello della città-Stato di Sprawl. Parliamo di "esseri" non a caso: tipicamente chi vuole fare ingresso nel castello di giorno appartiene a categorie abbastanza "tradizionali" per il mondo abitato da Lilith (umani, ma anche goblin o elfi), mentre nel turno serale ci si può trovare di fronte a esseri un po' più... esotici, per così dire.
Lil ha a disposizione la sua fida Chronometer3000 per tornare sui suoi passi (cosa utilissima per ottenere valutazioni migliori o per scoprire di più su un personaggio che non abbiamo interrogato a perquisito a sufficienza) e tre punti azione per ogni candidato da valutare. Tante sono le opzioni a nostra disposizione: si va dall'interrogatorio alla perquisizione con un metal detector, passando per la chiamata telefonica al potentissimo giullare di corte. Sono tutte situazioni che offrono ottimi spunti, sia a livello di scrittura, sia a livello di capacità deduttive richieste al giocatore, che dovrà faticare non poco per ottenere l'agognata valutazione di quattro stelle, la più alta, nonché quella che fornisce il bonus in denaro maggiore a fine giornata. Non necessariamente dovrete eseguire alla lettera tutti gli ordini del decreto reale appeso al muro dietro Lil: a volte fare di testa nostra - accettando del denaro in cambio del passaggio di un personaggio sospetto, ad esempio - potrà portare a esiti interessanti più in là nell'avventura.
Mille storie, tanti finali
Il bello di Lil' Guardsman è proprio questo: l'imprevedibilità di fondo del nostro percorso. Tante sono le scelte possibili, e spesso i risultati del nostro agire sono semplicemente folli. È divertentissimo scoprire a fine giornata il destino degli esseri che sono passati al vaglio di Lil: la scrittura delle loro storie offre momenti di pura ilarità. Alcune inconsistenze nella gestione delle trame individuali dei personaggi non pregiudicano, nel complesso, il buon lavoro compiuto da Hilltop Studios: ci è capitato di vedere in giro esseri che avevamo respinto dal castello, o addirittura malcapitati condannati a marcire in prigione ingiustificatamente a piede libero, ma si tratta di casi rari e privi di un impatto reale sullo svolgimento della trama.
È un po' un peccato che nel corso del gioco vi sia un'espansione più quantitativa che qualitativa delle possibilità offerte a Lil per esaminare chi vorrebbe fare ingresso nel castello. In soldoni, acquistando dei potenziamenti potremo aumentare il numero di cristalli con cui caricare gli oggetti a nostra disposizione (metal detector, raggi X, frusta...), ma non otterremo nuovi "poteri" nel corso del tempo. Nonostante ciò, Lil' Guardsman mantiene alto l'interesse del giocatore grazie all'alta qualità di scrittura dei dialoghi e ai personaggi fuori di testa che ci passeranno di fronte, dall'orchessa scocciata per dover venire a prendere i figli in città dall'ex marito, fino al vecchietto trafficante di denaro sporco guadagnato con un traffico illecito di droga. E attenti alle scelte che fate, perché molte di queste avranno un impatto - anche drastico - sugli eventi successivi, sulle storie degli oltre cento personaggi che incontreremo in Lil' Guardsman e anche sul finale del gioco.
A nostro avviso, alcune delle fasi intermedie tra le sessioni di lavoro della piccola Lil si rivelano non particolarmente funzionali all'economia complessiva dell'opera. È possibile scommettere denaro in occasione dei match di Goblinball allo stadio locale, ma si otterrà soltanto una breve descrizione scritta del finale della partita prima che venga rivelato chi ha vinto e chi ha perso. C'è poi tanto avanti e indietro da fare tra le varie location della cittadella per proseguire nell'avventura, e a volte si ha l'impressione che questi passaggi siano stati inseriti in maniera un po' maldestra, senza grande attenzione per il ritmo del percorso ludico di Lil' Guardsman. Nulla di drammatico, per fortuna: le prendiamo come occasioni in più per ammirare il lavoro favoloso svolto dagli artisti del team, capaci di portare in vita un'ambientazione tratteggiata come un cartone animato di altissima qualità, piena di personaggi disegnati in maniera memorabile. Bene anche il comparto musicale, ma la parte del leone dal punto di vista sonoro la fa il doppiaggio, di qualità semplicemente eccellente, sia per i personaggi principali, sia per le semplici comparse.
Impeccabili, poi, le prestazioni di Lil' Guardsman dal punto di vista tecnico: segnaliamo che il gioco è una meraviglia su Steam Deck, grazie anche alla possibilità di compiere ogni azione toccando lo schermo con le dita, il tutto in maniera fluida e immediata. Lil' Guardsman non è dotato di una traduzione in lingua italiana, e data la considerevole mole di testo consigliamo di giocarlo se avete una buona conoscenza della lingua inglese.
Conclusioni
Lil' Guardsman è un Papers, Please che non si prende mai troppo sul serio. Non per questo si tratta di un videogioco mediocre, anzi: nella sua ambientazione fantasy Lil' Guardsman riesce a dire molto, grazie a una scrittura sempre di alta qualità, e a divertire tantissimo con le storie fuori di testa di chi tenta disperatamente di entrare nel castello di Sprawl. Peccato per uno spazio di possibilità forse troppo ampio fornito al giocatore fin dalle prime battute dell'avventura: un senso di progressione più marcato avrebbe forse garantito un'esperienza più appagante. Ma Lil' Guardsman è efficace anche così, salvo per alcune sezioni un po' superflue che non richiedono capacità deduttive pari a quelle che dobbiamo mettere in campo nella guardiola in cui Lil è signora e padrona del destino di umani, elfi, troll e goblin politicamente impegnati, un cast variegato e pimpante che, in fin dei conti, è il vero cuore pulsante del folle videogioco prodotto da Hilltop Studios.
PRO
- Tantissime situazioni fuori di testa
- Mette davvero alla prova le capacità deduttive del giocatore
- Ottima l'idea di fornire la possibilità di riprovare con il Chronometer3000
- Favoloso dal punto di vista visivo e del doppiaggio
CONTRO
- Alcune sezioni sono del tutto superflue, meno pregnanti rispetto al resto del gioco
- Sono presenti delle inconsistenze nella gestione delle storie di alcuni personaggi
- Inserire gli strumenti a mano a mano avrebbe creato un maggiore senso di progressione