Loki, la nuova serie Marvel Studios, disponibile come sempre su Disney+, arriva al giro di boa. Questa prima stagione - perché sì, è già in lavorazione una seconda - sarà costituita da sei episodi, dunque Loki 1x03 segna la metà della corsa... e questo è un problema, perché la storia ha fatto pochissimi progressi in questi quaranta minuti circa. La scrittrice dell'episodio, Bisha K. Ali, ha investito soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi, dimostrando un'ottima sensibilità nelle interazioni.
Questo promette bene quantomeno per Ms. Marvel, la serie incentrata sulla giovane eroina di origini musulmane che arriverà in autunno e che sarà scritta proprio da Ali, ma nel frattempo avremmo preferito qualche sviluppo più importante nella storyline di Loki, che questa settimana si è un po' arenata. Vediamo perché nella nostra recensione di Loki 1x03. Che fa pure rima, alé.
Lamentis
Il precedente episodio si è concluso con Loki che inseguiva la sua Variante in un portale della TVA: abbiamo scoperto, infatti, che la Variante in questione è una donna, soprannominata Lady Loki dal fandom. Il nuovo episodio comincia con un brevissimo flashback che ci mostra come la Variante abbia scoperto l'ubicazione dei Custodi del Tempo, estrapolandola dai ricordi di Cacciatrice C-20, e poi ci riporta al presente: Loki raggiunge la Variante negli uffici della TVA e dopo un breve scontro, interrotto da Renslayer, i due si ritrovano in un altro luogo e in un altro tempo. Sfortunatamente, è anche un'altra apocalisse.
Nel 2077 la luna Lamentis-1 sarà distrutta dalla collisione col pianeta più vicino, e i nostri due Loki saranno costretti a unire le forze per ricaricare il Timepad che potrebbe riportarli alla TVA. La serie questa volta prende la piega di un disaster movie in piena regola, con meteore che precipitano ovunque, un popolo che nella Sacra Linea Temporale non riuscirà a salvarsi e una scontatissima, ma fortunatamente solo accennata, sottotrama sui poveri che restano a morire mentre i ricchi si comprano un apparente passaggio per la salvezza.
Il poco tempo che Loki e la sua controparte femminile trascorrono insieme cambia forse un po' troppo in fretta il loro rapporto, che passa da rivalità a diffidenza a fiducia reciproca nel giro di quaranta minuti. L'episodio alterna comunque una buona varietà di situazioni: è un po' un disaster movie e un po' un buddy movie, ci sono scene d'azione discretamente coreografate e momenti di introspezione, in più si chiude con un bel cliffhanger drammatico. Seppur schizofrenico, in termini di tensione e narrativa, Lamentis riconferma la versatilità di Loki, una serie TV che non resta nei confini definiti di una specifica categoria, ma che continua a sperimentare nuove soluzioni di settimana in settimana.
Nonostante questo, il momento migliore dell'episodio è come sempre merito dell'interpretazione carismatica di Tom Hiddleston, ma la sua ridondanza ne vanifica l'impatto. Loki torna sull'argomento di sua madre Frigga, ma sembra quasi un modo per ricordare ai nuovi spettatori o a quelli più smemorati l'importanza che questo personaggio ha avuto per il nostro protagonista. Ironicamente, Thor: The Dark World, probabilmente il film meno amato del Marvel Cinematic Universe, continua a ritagliarsi uno spazio narrativo fondamentale.
Dunque quello sul treno dovrebbe essere un momento di importante character building, ma sapevamo già che Loki amava la madre adottiva, ce lo ha ricordato persino l'episodio pilota, quindi è un intermezzo un po' sprecato che avrebbe potuto fare più luce sulla storia di Lady Loki: invece abbiamo solo scoperto che si chiama Sylvie, che ha imparato da sola la magia e che sta con un postino. Ah, abbiamo anche avuto la conferma che aspettavamo dopo l'easter egg nella scheda di Loki che si intravedeva nel primo episodio, in cui il suo gender veniva definito fluido: per sua stessa ammissione, Loki sarebbe il primo protagonista bisessuale nelle produzioni Marvel Studios.
Cosa che peraltro non dovrebbe stupire nessuno che abbia letto i fumetti Marvel negli ultimi anni; tuttavia abbiamo apprezzato la delicatezza e noncuranza con cui la questione si risolve in un normalissimo scambio di battute, senza tutti gli squilli di trombe e rulli di tamburi che negli ultimi tempi accompagnano i coming out nelle fiction.
Considerazioni aggiuntive
L'episodio 3 di Loki non smuove la storia più di tanto: ora sappiamo che certi agenti della TVA sono Varianti che hanno dimenticato la propria identità, e questa informazione che getta un'ombra sull'intera agenzia, ma dovremo aspettare quantomeno la prossima settimana per capire che impatto avrà sulla trama. Per il resto, Lamentis ci ha lasciati a brancolare nel buio. Ancora non sappiamo quale sia il piano di Sylvie e cosa la induca a commettere questi crimini. Non sappiamo cosa stiano combinando alla TVA e che cosa sia successo alla Sacra Linea Temporale dopo il bombardamento di Eventi Nexus alla fine dello scorso episodio.
Con sole tre settimane di tempo per chiudere la storia, la nostra speranza è che nei Marvel Studios abbiano le idee chiare e un finale di stagione solido. Sicuramente il budget c'è. L'episodio 3 è curatissimo sotto questo aspetto, specialmente negli ultimi minuti in cui scoppia il finimondo e Lamentis-1 si appresta a essere distrutto, grazie anche alla regia sempre più convincente di Kate Herron.
Lamentis, a proposito, è un pianeta inedito che non è mai comparso nei fumetti Marvel e che Kevin Feige e soci hanno idealmente collocato nello spazio Kree. Sylvie, invece... be', è un discorso un po' complicato. Interpretata dalla brava Sophia Di Martino, questo nuovo personaggio è chiaramente ispirato a Sylvie Lushton, una ragazzina dell'Oklahoma che un bel giorno si sveglia dotata di poteri magici. In seguito si è scoperto che è stato proprio Loki a conferirglieli, e forse addirittura a crearla del tutto, solo per fare un po' di casino.
Sylvie per un po' ha cercato di diventare un'eroina, arruolandosi negli Young Avengers, ma è quasi sempre finita male e nella maggior parte dei casi si è schierata dalla parte di super criminali come Norman Osborn o Hood, arrivando persino a spacciarsi per Amora, l'Incantatrice originale. È probabile che la serie TV scelga un percorso completamente diverso e meno eccentrico per questo nuovo personaggio, che per il momento non sembrerebbe essere del tutto malvagio.
Conclusioni
Multiplayer.it
6.5
Questo terzo episodio di Loki è sicuramente curato sotto il profilo tecnico, ma lascia un po' l'amaro in bocca per quanto riguarda la narrativa: in pratica non succede nulla di rilevante, e alla fine ne sappiamo quasi quanto prima su Sylvie e i suoi gloriosi propositi. Insiste invece sul character building di Loki, cosa di cui forse non c'era poi tanto bisogno. Divertente quanto a varietà di situazioni e spettacolare a vedersi, è però un giro di boa deboluccio per una serie TV giunta già a metà stagione.
PRO
- Le interpretazioni di Hiddleston e Di Martino
- La realizzazione tecnica generale
CONTRO
- La storia fa pochissimi passi avanti
- Abbiamo capito che Loki voleva bene a Frigga, passiamo oltre?