La recensione di Mario Kart Live: Home Circuit parla di un prodotto che, sulle prime, lascia a bocca aperta. Nei suoi quasi trent'anni di rombante carriera, la serie Nintendo ci ha visto gareggiare nelle piste più incredibili: dagli incandescenti corridoi del Castello di Bowser a varianti sempre più psichedeliche della Pista Arcobaleno, dagli ingranaggi della Pista Tictac alle bucoliche fattorie della Prateria Verde, passando per aeroporti, vulcani e tracciati sottomarini. Dopo la pista di Hyrule o quella futuristica di F-Zero pensavamo di averle viste tutte, e invece abbiamo riso di gusto nell'osservare il salotto di casa trasformarsi in un'ambientazione del gioco.
Abbiamo provato Mario Kart in VR, lo abbiamo giocato in sala giochi, ma mai prima d'ora siamo diventati noi stessi parte dello scenario, e c'è qualcosa di unico nel realizzare di aver perso una gara perché avete sbattuto... contro il vostro piede. Combinando una macchina radiocomandata, una telecamera e un software su Switch, Nintendo e lo sviluppatore americano Velan Studios hanno realizzato un racing game che è giocattolo e videogioco allo stesso tempo. Nemico giurato dei vostri gatti, dominatore del vostro salotto, attraverso un sistema di mixed reality Mario Kart Live trasforma la stanza in un circuito pieno di ostacoli, trappole e turbo, in una variante casalinga del classico Mario Kart. Ma finito l'effetto novità, passata la sorpresa iniziale, cosa rimane? Per la nostra recensione abbiamo messo a soqquadro casa per qualche giorno.
Mario ha bisogno dei suoi spazi
Dopo aver associato il piccolo kart di plastica al software per Switch attraverso un codice QR, un tutorial permette di prendere confidenza con la guida, con le derapate e con l'utilizzo degli oggetti. Una volta posizionate sul pavimento tutte e quattro le porte di cartone, invece, si può finalmente accedere alla creazione del tracciato e alle diverse modalità di gioco. Nel decidere come disporre le porte ci si rende immediatamente conto se la propria stanza è abbastanza spaziosa per un'esperienza ottimale: possono trovarsi a qualsiasi distanza l'una dall'altra, ma poiché vanno necessariamente posizionate tutte bisogna ingegnarsi per sfruttare gli spazi a propria disposizione in modo da creare un circuito interessante e che non si limiti a un minuscolo ovale. I paletti imposti dalle mura di casa stimolano la creatività e la fantasia, ma è chiaro che meno spazio si ha a disposizione e meno varianti è possibile creare.
Inutile girarci attorno: chi ha una piccola cameretta, o non può permettersi di liberare molto spazio in salone, semplicemente non riuscirà a godersi appieno Mario Kart Live. L'editor delle piste è pensato per essere quanto più intuitivo possibile: con le ruote del kart sporche di vernice (ovviamente virtuale), il giocatore può "disegnare" il tracciato guidando la macchinina all'interno della stanza e personalizzare le porte con cubi oggetto, turbo o trappole. Una volta tornati al punto di partenza, si è finalmente pronti per affrontare Bowser Jr. e i Bowserotti nelle gare del Gran Premio, sfidare degli amici in multiplayer o provare a battere i propri record nella modalità Prova a Tempo.
Un diverso Gran Premio
Il cuore del gioco, specialmente se non si ha un amico con un secondo kart (e una seconda console) è ovviamente rappresentato dalle competizioni del Gran Premio. Otto trofei composti da tre circuiti diversi, che si differenziano per ambientazione e ostacoli. La forma del circuito resta quella che avete disegnato all'interno dell'editor (e che potete cambiare quando volete tra una gara e l'altra), ma ogni livello "trasforma" il vostro ambiente a seconda del tema o dello scenario. Con qualche filtro e alcuni abbellimenti si stravolge l'atmosfera della stanza, che passa in un attimo dalla folta giungla ai fondali marini, ma ancora più importanti sono i cambiamenti al gameplay. Il Castello di Boo è pieno di fantasmi che, se colpiti, finiscono per ridurre la visibilità della pista, in un altro circuito la pioggia fa crescere dei funghi turbo nell'erba alta, mentre in un altro ancora una tempesta di sabbia fa sbandare il kart, spingendolo ai bordi della pista.
Originale è anche il modo in cui è stato modificato il comportamento di alcuni oggetti: se funghi, gusci e banane non sono cambiati di una virgola, il Categnaccio diventa in Mario Kart Live un malus, che strattona a destra e a sinistra il kart del giocatore rendendo difficile proseguire dritto lungo il percorso. C'è anche spazio per qualche oggetto inedito, con il vecchio Kamek che sembra vendicarsi per tutte le volte che è stato escluso dalla serie: quando attivato, il buffo Magikoopa riflette la telecamera, costringendo il giocatore a correre in una versione specchiata della stanza in cui si trova. L'effetto è a dir poco straniante.
Un Mario più vivace del solito
Ci si mette un po' ad abituarsi alla nuova visuale del gioco, con la telecamera che si trova appena sopra le spalle di Mario. Questa prospettiva molto più ravvicinata rispetto ai classici Mario Kart permette tuttavia di apprezzare i tanti piccoli dettagli del kart e del personaggio. Nel modo in cui è animato, Mario appare molto più vispo e consapevole di quello che lo circonda: al primo avvio del gioco guarda la stanza meravigliato, picchietta nella telecamera per avvertire il giocatore e si addormenta al volante se si lascia la console in standby. Il kart nel gioco riprende esattamente il design della macchina radiocomandata, ma se si fa attenzione si nota che nel gioco, oltre al tachimetro c'è un indicatore del carburante che indica il livello della batteria del kart.
I limiti del gioco
Dopo un certo numero di trofei vinti è possibile sbloccare le classi 150cc e 200cc, permettendo al piccolo kart radiocomandato di raggiungere velocità sensibilmente superiori rispetto ai 50cc, dove invece è una vera lumaca. Nei 200cc, in particolare, il kart è una scheggia, rendendo le gare più adrenaliniche e stimolando a creare circuiti con lunghi rettilinei dove sfrecciare alla massima velocità. Le monete raccolte nel corso delle competizioni danno invece accesso a personalizzazioni estetiche, come abiti per Mario (o Luigi), kart dall'aspetto più improbabile e diversi tipi di clacson. Questi extra sbloccabili aggiungono un vago senso di progressione, ma in assenza di una modalità online in cui farne sfoggio rappresentano un elemento di contorno. Diverso il discorso per i brani musicali, per le ambientazioni e per gli oggetti che si ottengono completando i Gran Premio, visto che consentono di personalizzare ancora più di più i circuiti creati per la modalità libera e quella a Tempo.
Quando funziona nel migliore dei modi, Mario Kart Live: Home Circuit è galvanizzante. Mentre si lanciano gusci rossi e si evitano banane, si guarda al proprio appartamento da una prospettiva completamente nuova, e oggetti ordinari e inanimati possono diventare degli imprevedibili ostacoli. Una pallina fatta rotolare in mezzo alla stanza ricorda i giganti massi di Cioccocanyon, il vaso di una pianta assume il ruolo di una stretta rotonda, le vostre gambe possono trasformarsi in un tunnel, e un quaderno può diventare un piccolo dosso. Ma via via che si sperimentano nuovi percorsi e si mette in moto la fantasia utilizzando oggetti reali, emergono anche i diversi limiti del gioco.
Scordatevi di realizzare percorsi che si espandono attraverso più stanze, perché basta che il kart si allontani di qualche metro dalla console prima che l'immagine della telecamera cominci a rovinarsi e, infine, si perda il controllo della macchinina. Nintendo consiglia di non superare i 5 metri di distanza dal kart, ma basta che ci sia un ostacolo nel mezzo (come una parete) o che il segnale wireless venga disturbato da diversi dispositivi nelle vicinanze, per ridurre ancora di più la distanza effettiva.
Altro limite è dato dall'interfaccia che il gioco sovrappone al mondo reale, poiché non sempre questo vi riesce in maniera efficace. In condizioni di luce non ottimali la telecamera fa un po' più fatica a riconoscere porte e segnali, e dal momento che il software non sa distinguere il pavimento da una parete, è capitato in diverse occasioni che il bordo della strada si confondesse con il muro o con un ostacolo. Durante una gara, quando siete focalizzati sugli oggetti da raccogliere, sugli avversari da superare e sulla strada da seguire, non sarà raro schiantarsi sulla parete senza accorgersene. Di nuovo, l'ideale sarebbe quindi giocare in un ambiente spazioso e quanto più libero da ostacoli, anche perché alcune ambientazioni, come quella sottomarina o quella deserta, limitano la visibilità a tal punto che finirete spesso per colpire la gamba di una tavolo o il bordo di una poltrona.
Per evitare di rendere l'esperienza troppo frustrante, il team di sviluppo ha deciso di non penalizzare chi taglia le curve e si trova fuori dal percorso, fin tanto che passi correttamente attraverso le quattro porte (addirittura, il gioco chiude un occhio se se ne salta una ogni tanto). Soprattutto nelle sfide multigiocatore, Nintendo suggerisce quindi di utilizzare oggetti pesanti (come zaini, scatole e libri) per delimitare il percorso ed evitare che uno dei giocatori possa gareggiare in maniera troppo furba, ma ai giocatori è lasciata la libertà di sbizzarrirsi, creare scorciatoie o utilizzare un tappeto per rendere alcune sezioni del percorso più ostiche da percorrere.
Macchinina rossa, dove vai?
Ovviamente buona parte del fascino di Mario Kart Live: Home Circuit dipende dal piccolo kart radiocomandato, rosso nella versione con Mario e verde per Luigi. Leggero e vivace, il kart in plastica non nasconde particolari sorprese. Si tratta infatti di una macchinina radiocomandata 2WD, che risponde agli input dati dal gioco bloccando le ruote posteriori oppure "tirando" quelle anteriori in una direzione o in un'altra. L'effetto, una volta in-game, è effettivamente ben riuscito, ma l'esperienza è pensata per un uso interno (addirittura il software sconsiglia di giocare fuori casa) e si vede. La scelta di optare per due ruote motrici, unita all'assenza di un qualsiasi tipo di sospensione e alla dimensione ridotta delle ruote porta la macchinina a incastrarsi spesso e volentieri in alcuni ostacoli, come un semplice cavo o un dosso con una pendenza più accentuata. Chi sperava di creare piste piene di rampe, dislivelli e giri della morte dovrà insomma rivedere le sue aspettative. In linea con le indicazioni di Nintendo, la batteria del kart ci è durata poco meno di un'ora e mezza giocando prevalentemente a 150cc, mentre - a seconda della situazione - la distanza raggiunta dalla macchinina è stata in media tra i quattro e i cinque metri rispetto alla console.
Meglio in coppia?
Avendo a disposizione un solo kart, durante la nostra prova non abbiamo potuto provare il multiplayer in compagnia di un secondo giocatore. E forse, tra tutti, è questo il più grande limite di Mario Kart Live: Home Circuit. La necessità di avere una console e un kart per ciascuno dei giocatori rende l'esperienza multigiocatore costosa ed esclusiva, e ci chiediamo davvero in quanti avranno l'opportunità di condividerla con un amico o con un altro membro della famiglia. Da questo punto di vista, la possibilità di passarsi la console e fare a turno nella modalità a Tempo rappresenta solo un magro contentino.
Conclusioni
Mario Kart Live: Home Circuit è pieno di idee che ci piacerebbe venissero sviluppate in futuro nella serie. Dall'uso del Categnaccio come handicap a una maggiore personalizzazione estetica dei personaggi (già vista in Mario Kart Tour), passando per un editor dei tracciati o la radio attraverso cui cambiare liberamente le musiche. Passare del tempo a costruire il tracciato e vedere il salotto di casa da un'altra prospettiva è sicuramente un'esperienza inedita ed esilarante per la serie Nintendo, e fa piacere vedere come la compagnia continui a sperimentare prodotti che, come Labo e Ring Fit Adventure, si spingono oltre la classica definizione di videogiochi. Tuttavia, è innegabile che i requisiti del multiplayer e le necessità di spazio richieste renderanno Mario Kart Live un'esperienza che non tutti potranno godersi alla stessa maniera. Tenetelo bene a mente prima di acquistarlo come regalo di Natale.
PRO
- Non avete mai giocato Mario Kart così
- La creazione del tracciato è molto stimolante
- A 200cc si vola!
CONTRO
- Lo spazio a disposizione può essere un grosso limite
- Multiplayer poco accessibile
- Il kart non si presta per piste con dislivelli e dossi