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Mario Power Tennis - Recensione

Dopo il tennis in Wii Sport Nintendo ci riprova con questo adattamento di Mario Tennis da GameCube. E' smash?

RECENSIONE di La Redazione   —   22/03/2009
Mario Power Tennis
Mario Power Tennis
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Come se i piani delle terze parti fossero poco scoraggianti per quanto riguarda le grandi uscite, anche Nintendo su Wii ha deciso di buttarsi sul mercato del riciclo, posponendo di fatto tutte le nuove idee che speriamo rimbalzino da qualche parte negli uffici di Tokio. Un po' per monetizzare sui nuovi clienti Wii e un po' per catechizzarli, Nintendo ha lanciato da qualche mese la linea "New Play Control" che riconverte su Wii alcuni dei classici per GameCube, anche se non si capisce bene con che criterio questi siano selezionati. In Europa Mario Power Tennis è il secondo titolo della collana ad arrivare negli scaffali.

Trucco e parrucco

La serie Mario Tennis esordì con successo sul famigerato Nintendo 64 e, più tardi, su GameCube ne uscì un seguito che tentò di imitarne la magia, ma che si arrestò di fronte ad alcune piccole sviste che lo hanno tenuto lontano dagli indimenticabili. Detto questo Mario Power Tennis aveva comunque ottime carte da giocare, come una realizzazione tecnica impeccabile, tanti campi di giochi pazzi e pieni di trappole, e un sacco di modalità di gioco, tra le quali quella con i bonus alla Mario Kart, buona per scatenare sugli avversari tutta la potenza di funghi, banane, e gusci vari. Visto anche il divertente e asciutto sistema di controllo, portare la serie su Wii non è stata una cattiva idea, sia guardandola da un punto di vista commerciale, che di line-up. E una volta inserito il disco, non si direbbe assolutamente che il gioco sia solo una conversione di un sistema precedente. La grafica è in linea (se non meglio) con altre produzioni su Wii, tutte le interfacce sono state ridisegnate, e i 16/9 sono stati integrati perfettamente. Opzioni e ninnoli sono tutti intatti, e c'è poco da rimpiangere visto il folto numero di variazioni sul tema: campi che si inclinano, campi con tapis-roulant attivabili colpendo le frecce sopra la rete, campi imbrattati dal fango di Sunshine, altri impossessati dai fantasmi di Luigi's Mansion e così via. Come se i terreni di gioco non fossero abbastanza incasinati, in alcuni ci si può aggiungere del proprio, selezionando i bonus che trasformeranno una partita di tennis in una di Mario Kart, o gli anelli da dover centrare poi con la pallina. Per i più tradizionalisti però ci sono anche i campi nudi e crudi, senza trappole e trucchi di sorta: solo del buon tradizionale tennis. Il primo impatto con il gioco insomma mette il giocatore a proprio agio ed in condizioni favorevoli al chiassoso divertimento multiplayer diventato segno distintivo delle serie "sportive" mariesche.

Mario Power Tennis - Recensione
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L'involuzione della specie

Una volta preso il Wiimote in mano però le cose cambiano, e non è facile dire se sia per le imprecisioni della rilevazioni dei movimenti (che comunque sia non pregiudicano una partita) o per una sensazione di "autopilota" quasi sempre presente durante la partita. Fatto sta che per chi aveva giocato la versione originale, questo adattamento per Wii sembra una estrema semplificazione. In realtà sarebbe anche tutto come prima, ci sono gli stessi tipi di tiri e di super-tiri, ma eseguirli con il Wiimote ha tutto un altro sapore. Non siamo molto lontani da quanto visto nel Tennis di Wii Sport, ma la tecnica di Mario Power Tennis viene quasi annullata da un adattamento troppo semplificato. Il quadro che ne viene fuori è che se il Tennis di Wii Sport funziona bene col Wiimote, Mario Power Tennis aveva (più) ragione di essere con il pad. A poco servono i due sistemi di controllo, uno con il solo telecomando, e l'altro con Nunchuk e telecomando; la sgradevole sensazione che qualcosa non quadra non va via.
Nella configurazione singola il gioco funziona proprio come ci si aspetta. Il personaggio segue la pallina, e noi, simulando il gesto con il Wiimote dobbiamo colpire la palla. Se vogliamo intervenire sul movimento del personaggio possiamo farlo grazie alle frecce direzionali, ma eccezioni a parte, non ce ne è mai bisogno. Con la configurazione completa invece, il controllo del personaggio è totalmente a nostro carico, ma grazie al fatto che lo stesso abbia un'area di "aggancio" con la pallina piuttosto ampia sembra che tutto sia gestito da una sorta di coscienza superiore che pilota ogni cosa. Dalla versione GameCube vengono ripresi i 4 livelli di profondità di controllo. Il primo totalmente gestito, lascia alla CPU l'onere di usare i super-tiri (che si guadagnano dopo alcuni scambi di palla con l'avversario), il secondo di scegliere almeno quando effettuare il super-tiro, il terzo aggiunge il controllo sul tipo di colpo da eseguire tra attacco e difesa. Col quarto inoltre possiamo decidere anche quando far tuffare il personaggio per recuperare una palla lontana.

Tasti Vs Sensori

In Mario Power Tennis ci sono diversi tipi di colpi oltre a quello "normale", ovvero il Top Spin, lo Slice, i pallonetti e le smorzate. Gioco e manuale ci spiegano come effettuare i gesti per scegliere il tipo di colpo, e sono gli stessi che si potevano effettuare su GameCube mediante la duplice pressione dei tasti A e B. L'introduzione del Wiimote ha portato a due cambiamenti. La prima è che il personaggio decide in base alle situazioni (tempo a disposizione e posizione) quando iniziare a caricare un tiro, la seconda più ovvia, è che il tipo di colpo viene assegnato con un gesto. Una diagonale dal basso all'alto esegue un Top Spin, dall'alto in basso invece uno Slice. Per il pallonetto è sufficiente un movimento dal basso verso l'alto, e in ultimo per smorzare la palla si esegue un gesto dall'alto verso il basso. Così secondo il manuale, in pratica a parte le smorzate, sembra tutto piuttosto lasciato al caso. Si gioca lo stesso, per carità, ma il sistema non funziona a dovere. E se sperimentando piano piano, qualcosa se ne tira fuori, resta il dubbio che forse sarebbe stato meglio riprogrammare tutto il sistema di tiro, rendendolo più limitato magari, ma anche più preciso. Comunque presto ci si abitua a non contare troppo sul tipo di effetto, ma ad angolare la palla nelle stesso modo in cui facevamo in Wii Sport, anche perché è un modo più sicuro per fare punti.

Mario Power Tennis - Recensione
Mario Power Tennis - Recensione
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Commento

Da quanto scritto nel corpo della recensione sembra che Mario Power Tennis sia un completo buco nell'acqua. In verità lo è solo se consideriamo il modo in cui è stato adattato al telecomando, il ché non è poco direte voi, ma i brutti giochi sono decisamente altri. Tralasciando questo aspetto il secondo episodio tennistico di Mario rimane un gioco divertente e in grado di regalare in multiplayer tante ora di sano divertimento, e nonostante le sbavature del sistema di controllo e l'eccessiva semplificazione in fase di adattamento, l'estrema cura del pacchetto ne fanno una scelta valida per ravvivare serate e pomeriggi interi. Da soli l'acquisto è meno consigliabile, ma questo vale per tutti i giochi dell'idraulico che non siano i platform. Nel caso vorreste tentare comunque, vi consigliamo di mettere la difficoltà al massimo, altrimenti sembrerà davvero un minigioco.

Pro

  • Piatto ricco mi ci ficco
  • Curato alla maniera di Nintendo
Contro
  • Non aspettatevi un Mario Tennis per Wii
  • La conversione ha portato alcune semplificazione
  • Rilevamento impreciso dei gesti
  • Un po' di sfida solo al livello professionista