Gli ultimi giochi della serie di Mario Tennis non ci avevano convinto del tutto; nonostante le buone qualità messe in mostra, in particolare il pregevole sistema di controllo e la fisica della pallina, erano titoli dal game design discutibile. L'introduzione dei cerchi magici, piuttosto che ritmare l'azione, l'ha resa semplicemente più caotica e, ancor peggio, slegata dal tennis. Se i primi due capitoli per home console erano esagerazioni dello sport a cui si ispiravano, gli ultimi due, quelli per 3DS e Wii U, erano - involontariamente, ci mancherebbe - tutt'altro. Mario Tennis Aces per Nintendo Switch, che è stato diretto dallo storico responsabile della saga Shugo Takahashi, non rinnega nessuna componente del suo DNA. Anziché tornare agli albori, quindi a un gioco più semplice e arcade, prende le meccaniche di Mario Tennis: Ultra Smash, le rifinisce e le spezia con dei tocchi da picchiaduro. Per quanto possa sembrare assurdo, questa mossa è estremamente intelligente: da vari giornalisti il tennis è stato spesso definito, per tipologia di incontri e intersezioni tattiche, come una specie di pugilato senza contatto fisico. Gli stessi sviluppatori di Top Spin 4 avevano descritto il loro gioco come "un picchiaduro con le racchette". Bene: Camelot non si è limitata a questo, perché ha traslato il concetto in chiave interattiva, inserendo elementi tipici dei giochi di combattimento. In particolare: colpi speciali, una barra di energia da caricare per eseguirli, il possibile K.O. dovuto all'esaurimento delle racchette a disposizione. La cosa più interessante non è tanto la scelta, che consideriamo intelligente piuttosto che atipica, bensì le sue conseguenze: l'azione su schermo è molto distante da una reale partita di tennis, ma viste le reali affinità di questo sport coi picchiaduro stessi, le sensazioni generate da un match di Mario Tennis Aces hanno molti punti in comune con una partita vera. Bisogna essere rapidi e reattivi, mentre si tenta di creare un piano tattico ragionevole per battere l'avversario.
I comandi giusti per il gameplay
Vediamo allora i vari livelli di stratificazione di Mario Tennis Aces. I comandi che regolano il gameplay base sono i soliti: A per il topspin (cioè una rotazione dal basso verso l'alto), B per il backspin, altresì detto slice (una rotazione dall'alto al basso), Y per un colpo piatto (veloce e e senza rotazione), X per pallonetto (inclinando lo stick verso l'alto) e palla carta (stick verso il basso). Ogni colpo può essere scagliato in tre modi: con un breve click, che però genera poca potenza; caricando il tiro, cioè tenendo premuto uno dei tre pulsanti principali, e ciò vi donerà maggior velocità e angolazione; infine con un doppio click - più sarà grande la distanza tra le due pressioni più il colpo sarà forte - un gesto che vi garantirà un tiro più centrale ma anche più potente. Tanti dettagli sfumano questi tiri basilari, ma in generale la risposta ideale al topspin è il backspin (e viceversa), a tiro piatto si risponde allo stesso modo, e soprattutto bisogna tener conto che un topspin caricato poco è un colpo debole, a differenza dello slice, che invece (tranne rari casi, vedi Boo) se potenziato al massimo rende molto meno del lift. Ogni volta che riuscirete a spostare molto il vostro avversario, o a rispondergli dal punto giusto nel modo giusto, nel vostro campo apparirà una stellina, dentro la quale potrete scagliare un tiro piatto ancor più potente del solito, che - se sarete bravi - vi permetterà di tenere il controllo dello scambio.
In tutto questo entra in gioco la barra dell'energia, che si riempirà più velocemente in relazione al livello di carica dei vostri colpi, e ancor più rapidamente effettuando un recupero col colpo tecnico (stick analogico destro). Se non eseguito con le giuste tempistiche, quest'ultimo tiro rimanda comunque di là la pallina, ma sottrae energia al posto di guadagnarla. Una volta caricata, cosa vi permette di fare questa barra? Entrando all'interno di una stellina, e premendo R, un Colpo Intenso: un tiro molto forte, da preparare con precisione in prima persona, capace di danneggiare la racchetta dell'avversario. Lui potrà difendersi con un Blocco, ovvero impattando la pallina a ridosso del corpo: altrimenti o lascerà scappare la sfera, o la racchetta subirà una lesione. L'equivalente difensivo del Colpo Intenso è la Velocità Intensa: tenendo premuto R riuscirete a rallentare il tempo, così da raggiungere più facilmente le palline lontane. Il consumo dell'energia in questo caso non è fisso, ma relazionato alla durata della mossa; in teoria, attraversando il terreno di gioco, potreste esaurirla anche tutta. Una volta caricata al massimo tuttavia permette qualcosa di molto più interessante, ovvero il Colpo Speciale, molto simile al Colpo Intenso ma ancora più potente e, dettaglio non secondario, capace di distruggere la racchetta dell'avversario - a meno che non "blocchi" o si rifiuti di rispondere - al primo impatto.
L'avventura single player
Come avrete intuito dalla descrizione precedente, il gioco, pur immediato nei controlli, è tutt'altro che semplice. Per questo Camelot non solo ha inserito la modalità Avventura in Mario Tennis Aces, ma vi invita a giocarla appena avviato il gioco: dopo il breve filmato introduttivo, tra l'altro già apparso online, vi troverete nei panni di Mario, su una mappa, a dover affrontare le varie sfide che il gioco vi presenta. Naturalmente è possibile virare subito verso il menù principale, ma il semplice fatto che il titolo inizi dall'Avventura rende esplicito quanto Camelot fosse cosciente della necessità di un tutorial. Perché, di fatto, questo è: non ha niente a che vedere con la vecchia Storia della serie portatile, dove si sceglieva un tennista e, vivendo all'interno di un'accademia, lo si faceva crescere e progredire, nella abilità e nella bacheca trofei, fino a sfidare Mario. No, di tutto ciò è rimasto solamente il livello del personaggio e le varie statistiche delle racchette, che comunque non offrono spazio a troppe interpretazioni: nell'Avventura Mario diventa autonomamente sempre più forte (senza che ci siano possibilità di sviluppo alternativo, ad esempio scegliendo tra forza e tecnica), e lo stesso accade con le racchette. L'unica decisione vagamente strategica lasciata al giocatore risiede nell'ordine in cui impugnare le racchette, ma anche qui si può tranquillamente completare la modalità senza alterare le gerarchie prestabilite.
L'Avventura sostanzialmente è un lungo tutorial, assimilabile alla modalità single player di Splatoon: la sua durata dipende più dalla vostra abilità che dalla mole degli eventi (tra i trenta e i quaranta), l'unica certezza è che, una volta completata, sarete in grado di giocare a Mario Tennis Aces discretamente bene. Potremmo stimare una lunghezza minima di tre ore e una massima di dieci, ma varia molto - come anticipato - delle capacità del giocatore. Le sette aree in cui è divisa la mappa (comunque unificata) introducono gradualmente mosse più complesse, e richiedono di saperle eseguire con un costante aumento di velocità e sicurezza: impossibile terminarla, in poche parole, senza aver padroneggiato Blocchi e Colpi Intensi, nonché Colpi Tecnici. Gli eventi a cui dovrà far fronte Mario, unico (o quasi...) protagonista dell'avventura, sono per lo più simili, ma dalla difficoltà sempre crescente: un classico scontro tennistico, una gara di palleggi, degli incontri più particolari in cui non bisogna far toccare la pallina all'avversario, delle sfide in cui serve accumulare punti colpendo dei rettangoli elastici e, alla fine di ogni area, un boss da prendere a pallate in vari modi. La varietà di questi ultimi è buona e soddisfacente, mentre ci saremmo aspettati qualcosa di più dagli eventi di passaggio, a volte prevedibili. Della storia, davvero molto semplice, c'è poco da raccontare: una racchetta malefica - Lucigna - si è impossessata di Wario, Waluigi e del povero, ed eternamente sfortunato, Luigi. Il nostro idraulico tennista si attiva per salvare il fratello e, al solito, il Regno dei Funghi stesso. Per sbloccare tutti i personaggi (finora) disponibili, nonché tutti gli stadi, è necessario completare l'Avventura.
I Tornei: stadi e personaggi
Se l'Avventura è ben fatta e funzionale, non si può dire lo stesso dei Tornei, che ci hanno deluso sia per numero che per ricompense. Nei vecchi Mario Tennis erano più numerosi, ma soprattutto più centrali: l'utente era motivato a completarli con tutti i personaggi, perché vincendoli si rendevano i tennisti più veloci e potenti. In Mario Tennis Aces gli sviluppatori non hanno donato alla modalità altrettanto prestigio: personaggi e stadi si sbloccano direttamente dall'avventura, i tornei sono solamente tre, hanno un crescente livello di difficoltà (ma non modificabile), e non viene nemmeno tenuto un archivio degli atleti che li hanno vinti. Sono il Trofeo Fungo (erba), Fiore (terra) e Stella (cemento): ognuno è scandito da tre incontri, con la finale al meglio dei cinque set. Questi ultimi, a differenza delle partite reali, sono composti da due soli game, con il tie-break che parte in caso si finisca due pari. Non abbiamo nemmeno apprezzato il fatto che il Torneo Stella sia più semplice degli eventi finali della modalità Avventura, e tendenzialmente sarà giocato dopo, rivelandosi ancor meno interessante. Al contrario, il numero di stadi e personaggi è più che buono. I primi sono undici, e il terreno più importante è sicuramente Marinarena: non solo è disponibile sia di notte che di giorno, ma ospita tutte e tre le superfici canoniche. Ci riferiamo, ovviamente, a erba, cemento e terra rossa. Le loro caratteristiche tipiche sono ben rappresentate, e nelle sfide ad alto livello saranno molto importanti nel decretare l'esito dell'incontro: su erba - ad esempio - c'è davvero poco tempo per caricare il colpo, così i picchiatori da fondo faranno più fatica a dominare lo scambio. Gli altri sette stadi sono molto più atipici, spaziano dal ponte di una nave all'atrio del Castello di Bowser, passando per una foresta e un deserto. Enfatizzano ancor di più le divergenze tra le superfici tradizionali, ma soprattutto presentano ognuno un ostacolo diverso: nella foresta ci sono le Piante Piranha che mangiano e risputano le palline, l'albero della nave è precisamente in mezzo al campo a intercettare i tiri, da Bowser sarete continuamente minacciati dai suoi scagnozzi (che potrete colpire e spedire dall'altra parte). Tutti i campi atipici comunque possono essere giocati in modo tradizionale, e privati delle loro particolarità, mantenendo solo le caratteristiche della superficie.
Come dicevamo, anche i personaggi sono tanti: ben sedici, ma in futuro se ne aggiungeranno certamente altri, visto e considerato che alcuni tennisti dell'Avventura non sono ancora selezionabili (tipo Kamek). Sono suddivisi in sei macrocategorie: Potenti, Versatili, Tecnici, Furbi, Difensivi e Veloci. Ognuna di queste tipologie ha un diverso grado di rapidità, nonché una differente efficacia nei tre tiri principali, mentre sono sostanzialmente appaiate per quanto concerne il Colpo Speciale. All'interno di una stessa categoria i personaggi non sono uguali: Daisy, Versatile come Mario, ha una velocità maggiore, ma una minor potenza (almeno, questo ci è sembrato di percepire). Spunzo, Potente come Bowser, è molto più mobile, ma anche meno devastante quando deve spingere col topspin. Sul bilanciamento degli stessi è difficile esprimersi adesso, ma abbiamo la sensazione che, quantomeno ad alto livello, quelli Tecnici - dato che sono facili da spostare con un tiro forte - e quelli Veloci saranno ardui da utilizzare. Graficamente il gioco è piuttosto semplice, a volte pecca di aliasing, ma gli sviluppatori sono stati bravi ad esaltarne le caratteristiche migliori, in particolare le animazioni. Queste ultime sono apprezzabili nel loro mix tra realismo dei colpi e mondo mariesco, nonché nelle particolarità conferite a ogni personaggio: Mario ha movimenti armoniosi, Wario è grottesco sia negli spostamenti che nei colpi. Insomma, l'effetto complessivo è molto buono, nonostante osservando i dettagli si intravedano diversi limiti: esemplare in questo senso la texture del terreno nella Foresta, apprezzabile da lontano, decisamente meno nelle inquadrature ravvicinate.
Multiplayer online e offline
Inutile sottolineare quanto il fulcro di Mario Tennis Aces sia rappresentato dalla competizione multiplayer. Non che la CPU sia debole, anzi: ha cinque livelli di difficoltà, al quarto gioca come un utente molto abile, ad Asso (il quinto, il più alto) anche meglio, e abbiamo anche il sospetto che tenda a sfruttare qualche scorciatoia. Di sicuro non sbaglia nemmeno un Colpo Tecnico, ma spesso sembra si muova anche prima che parta il tiro (del resto, la direzione va decisa durante il caricamento del colpo). Su un centinaio di partite a livello Asso, siamo riusciti a batterla solamente una ventina di volte, la metà delle quali giocando con Baby Bowser, quindi attaccando e tentando di togliere il tempo all'avversario, l'altra metà con Mario, quindi provando a capire come dominarli tatticamente (ci siamo riusciti con molta fatica, e solo una volta contro un personaggio Potente). È possibile sfidarla in doppio con un amico, in una qualsiasi delle varianti di controllo offerte da Switch. Il doppio tuttavia è anche l'unica parte apprezzabile in caso si utilizzi la modalità "da tavolo", perché negli scontri singoli il televisore è obbligatorio, non nella forma ma nella sostanza: lo schermo suddiviso e la piccolezza della pallina rendono necessario un monitor più grande di quello Switch.
Arriviamo infine all'online. Si può affrontare da soli o con un amico, si possono quindi selezionare sia singoli che doppi. Cercando avversari casualmente bisogna per forza accettare la modalità rapida (solo un tie-break), e la possibilità di ritrovarsi su ogni campo (anche con imprevisti); aprendo un gruppo e sfidando un conoscente invece è possibile modificare le opzioni, allungare le partite, limitarle a certi stadi. I pochi - per forza di cose - scontri che abbiamo fatto sono scorsi fluidi, ma prima di accettare una partita viene segnalata la qualità della connessione, in modo tale da evitare partite al rallentatore (e, visto il test della demo, non ne escludiamo la presenza). Sicuramente in futuro verranno inseriti dei tornei temporanei simili a quello del test prima dell'uscita, ma in generale, dato il focus sulla competizione, siamo rimasti stupiti dall'assenza di uno storico degli scontri, i famosi "head to head" tipici del tennis. Peccato, sarebbe stato bello vedere le proprie statistiche, probabilmente Camelot non voleva frustrare ulteriormente i giocatori meno capaci - seppure nell'immediato si possano sfottere, continuando a correre per il campo, mentre il personaggio esulta, dopo aver vinto un singolo 15.
Per i casual la modalità Swing
È stata molto pubblicizzata la modalità Swing, quella che sfrutta i motion control, che è sostanzialmente un gioco dentro al gioco. In questa sezione, che in multiplayer va utilizzata per forza al televisore, quindi con Switch inserito all'interno del dock, si impugna un solo joy-con, e lo si tiene come se fosse una racchetta. Il personaggio tende a muoversi in automatico, ma è possibile spostarlo manualmente inclinando il control stick: un'operazione molto complessa, perché la levetta si troverà (rispetto a voi) non frontalmente, ma lateralmente. L'opzione è stata lasciata, ma è evidente che questa modalità sia pensata, e funzioni al meglio, affidandosi allo spostamento automatico del tennista. Bisogna adattarsi al posizionamento del personaggio, quindi se lui si prepara sul dritto bisogna caricare da sinistra (se siete mancini) e spostare il braccio verso destra. Proprio questa fase di preparazione è ciò che differenzia maggiormente Mario Tennis Aces da Wii Sports: in modo più realistico, più terrete in carica il colpo, più verrà potente. Tuttavia l'inclinazione della racchetta non è percepita in modo perfetto, una via di mezzo tra il tennis di Wii Sports e il ping pong del seguito Resort.
I colpi ci sarebbero tutti come nella modalità principale, ma non sempre è facile eseguirli: il backspin riesce quasi sempre, al contrario della palla corta (movimento simile, ma più breve) e, fatto ancor più fastidioso, a volte il personaggio mette in atto dei tiri slegati dagli spostamenti dei giocatori. È presentata bene, geniale in questo senso la presenza dell'occhio di falco (e a volte è sensato usarlo!), ma è anche, volutamente e comprensibilmente, una modalità relegata ai giocatori occasionali: è poco stratificata, essenziale, e con un sistema di controllo imperfetto. Forse è stata inserita per tentare di sfruttare il successo di Wii Sports, ma non è da escludere che l'abbiano introdotta perché questo Mario Tennis Aces, a differenza di altri titoli Nintendo, non è molto divertente se giocato in modo Semplice (senza barra di energia). Regala tante soddisfazioni una volta comprese le meccaniche Standard, il sistema di controllo è ottimo, ma se privato dei colpi speciali risulta piuttosto piatto e poco dinamico.
Conclusioni
Mario Tennis Aces è un gioco che non rinnega il suo passato, ma allo stesso tempo si proietta nel futuro con un'identità rinnovata: trova una sua nuova dimensione speziando le meccaniche tennistiche con dinamiche da picchiaduro, inserendo una barra di energia e dei colpi speciali. Il sistema di controllo è immediato, l'architettura ludica molto meno: per questo la modalità Avventura, apprezzabile negli intenti e nella realizzazione, si rivela utile. È un divertente, lungo tutorial, di tre/dieci ore (in base alla vostra abilità), al termine del quale potrete iniziare a sfidare gli altri giocatori sfruttando tutte le sfumature dell'opera. È un titolo profondo, stratificato, che richiede testa e riflessi, ed è il miglior sportivo di Mario (Kart esclusi) dai tempi - almeno - di Mario Strikers Charged Football. A differenza di altri giochi Nintendo, non è troppo apprezzabile dai novizi, che verranno brutalizzati dai giocatori esperti senza capire niente, o quasi, di quello che è successo. Anche per questo è stata inserita la modalità Swing, che purtroppo però è limitata, e anche piuttosto imprecisa.
PRO
- Un titolo profondo e competitivo
- Ad alto livello, richiede riflessi e cervello
- Piacevole da vedere
- La modalità Swing è bene ci sia...
CONTRO
- ... ma è piuttosto imprecisa e limitata
- Con i colpi speciali è poco adatto ai novizi, senza è troppo piatto
- Poche statistiche nella modalità online