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Marvel’s Spider-Man: Silver Lining, la recensione del terzo DLC

La recensione di Silver Lining conclude il tris di contenuti aggiuntivi dedicati a Marvel's Spider-Man

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   22/12/2018
Marvel's Spider-Man: Silver Lining
Marvel's Spider-Man: Silver Lining
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Non c'è due senza tre. Dopo aver giocato ai due capitoli precedenti della serie di DLC intitolata La città che non dorme mai, la recensione di Silver Lining ci porta all'epilogo definitivo di Marvel's Spider-Man. Come promesso, Insomniac Games ha infatti pubblicato su PlayStation 4 il nuovo contenuto aggiuntivo giusto in tempo per Natale, rispettando così la tabella di marcia annunciata mesi fa. In una New York liberatasi ormai da tempo di Kingpin e dei Sinistri Sei, per il nostro amichevole Uomo Ragno arriva il momento della resa dei conti con Hammerhead, un tipo davvero duro ad arrendersi. Non ci resta quindi che indossare di nuovo il costume, per prepararci a volteggiare per l'ultima volta tutti insieme tra i grattacieli di Manhattan.

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Trofei PlayStation 4

Come i suoi due predecessori, Silver Lining introduce in Marvel's Spider-Man un totale di sei Trofei aggiuntivi. Anche la loro suddivisione è stata effettuata allo stesso modo, con l'unico di tipo Oro ottenibile semplicemente dopo aver completato la parte del DLC dedicata alla storia. Per raccogliere tutti gli altri bisogna completare alcune missioni specifiche, oltre che darsi da fare nelle sfide della sempre presente Screwball.

La trama: Hammerhead di nuovo alla carica

Il DLC Silver Lining ha inizio nel punto in cui il suo predecessore Territori Contesi (qui la nostra recensione) finiva, vale a dire col villain principale Hammerhead sconfitto ma non definitivamente neutralizzato. Dopo essersi ripreso, il boss continua nella sua opera di rastrellamento degli armamenti lasciati dalla Sable International a New York in seguito ai fatti raccontati nel gioco base, riuscendo così a potenziare in modo significativo l'equipaggiamento dei propri scagnozzi. Così come Gatta Nera era stata la protagonista indiscussa del primo DLC La Rapina per poi essere accantonata nel passaggio al secondo pacchetto, dopo essere stata una figura importante in Territori Contesi anche Yuri Watanabe abbandona la scena, per cedere il posto a una nuova aiutante per il nostro Spider-Man. Si tratta ovviamente di Silver Sable, ritornata in città per impedire ad Hammerhead di appropriarsi delle proprie tecnologie. Senza scendere eccessivamente nei dettagli, ci limitiamo a dire che la trama fila via senza particolari sconvolgimenti dal punto di vista narrativo, aggiungendo un altro paio d'ore al contatore del tempo di gioco complessivo. Alcune questioni come quella legata a Yuri Watanabe vengono liquidate un po' alla svelta, per lasciare spazio alla preparazione di un epilogo che già dopo le prime fasi di gioco risulta abbastanza prevedibile. Continuando con le analogie nei confronti dei DLC precedenti, in Silver Lining è ancora una volta il coprotagonista a colpire maggiormente: nel caso di Silver Sable, il capitolo finale riprende il rapporto da nemici/amici tra il supereroe e la mercenaria, obbligati ad allearsi per sconfiggere la versione potenziata di Hammerhead. Le dinamiche del rapporto tra Spider-Man e Silver Sable passano attraverso le immancabili battute del primo, mettendo la seconda in condizione di dare spessore alla propria interpretazione attraversando un piccolo momento di crescita. Per quanto riguarda invece Hammerhead, dobbiamo confermare quanto detto in occasione del DLC precedente: il cattivone di turno continua infatti a mancare di quel carisma necessario a renderlo un villain temibile, togliendo così mordente anche allo stesso scontro finale.

Il gameplay: spazio all’azione

Per preparare il giocatore alla resa dei conti con Hammerhead, Silver Lining sposta la propria attenzione sull'azione pura. Vengono quindi accantonate (quasi) definitivamente le dinamiche di gioco più ragionate, come quelle dedicate ai piccoli puzzle. Le unità nemiche speciali viste nei capitoli precedenti tornano anche stavolta, sfoderando una serie di armamenti ad alta tecnologia in grado d'impegnare anche il più abile giocatore di Marvel's Spider-Man. Tra grosse mitragliatrici, scudi, fruste e jetpack c'è davvero da preoccuparsi, e infatti il livello di sfida presentato in alcuni momenti si conferma piuttosto elevato. Chi sperava di vedere qualcosa di nuovo resterà dunque a bocca asciutta, ma a guadagnarne è la spettacolarità delle azioni che ci ritroviamo a compiere nei panni di Spider-Man: tra combattimenti aerei per fermare i nemici dotati di jetpack e usi sapienti della ragnatela per toglierci dai guai, non c'è davvero da annoiarsi. Alcune scene risultano tra le più esaltanti tra quelle che abbiamo avuto modo di effettuare finora, mettendo quindi in risalto la scelta di Insomniac Games di puntare sull'azione con questo DLC. Le attività secondarie comprendono la solita Screwball a organizzare giochi diabolici, insieme allo sgombero dei covi degli scagnozzi di Hammerhead disseminati per New York. Ci sono inoltre nuovi costumi da sbloccare, compreso quello dedicato alla trilogia cinematografica firmata da Sam Raimi. Andando a concludere le considerazioni sul tris di contenuti offerti da La città che non dorme mai, anche se l'epilogo non risulta forte come ce lo aspettavamo dobbiamo dire che tornare a New York è valso il prezzo complessivo del biglietto. Il primo capitolo La Rapina (qui la nostra recensione) resta quello che ci è piaciuto di più: non ce ne vogliano Hammerhead o Silver Sable se ci siamo innamorati di Gatta Nera.

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Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it

Lettori (20)

7.8

Il tuo voto

PRO

  • Si concludono degnamente i contenuti di Marvel's Spider-Man
  • Buona caratterizzazione di Silver Sable
  • Tanta azione in cui sguazzare...

CONTRO

  • ...a scapito delle altre attività
  • Hammerhead continua a mancare di carisma