Intorno all'inizio del nuovo millennio, Masahiro Yasuma e Keiji Inafune ebbero un'intuizione geniale: reinterpretare il Blue Bomber - praticamente la mascotte di Capcom - sotto forma di GDR. Fin qui nulla di strano, se non fosse che questo GDR con Mega Man per protagonista si doveva giocare... a carte. In quel periodo i card game come Yu-Gi-Oh! e simili andavano fortissimo, e Inafune voleva serializzare un titolo rivolto soprattutto ai più giovani nei toni e nelle atmosfere: qualcosa di simile a Pokémon e forse più a Digimon. Mega Man Battle Network (Rockman.EXE in patria) centrò il bersaglio e godette di un temporaneo successo, tanto da giustificare un anime in circa duecento episodi che andò avanti fino al 2006 mentre i videogiochi arrivavano alla sesta iterazione.
Dalle nostre parti Mega Man Battle Network si ritagliò uno zoccolo duro di appassionati, ma non poteva contare sulla presenza mediatica che aveva in Giappone. Nonostante ciò, rappresenta una colonna portante della libreria Game Boy Advance e, ora che si può considerare a tutti gli effetti vintage, Capcom ha ben pensato di condensarla in una bella compilation: in questa recensione di Mega Man Battle Network Legacy Collection vi spiegheremo meglio che cosa comprende, come funziona e se vale davvero la pena recuperare questi titoli dopo quasi vent'anni.
Volume 1 e 2
Come accaduto con le precedenti compilation, anche questa volta Capcom propone due volumi in digital download: nel primo troverete i primi tre Mega Man Battle Network per un totale di quattro giochi, mentre nel secondo sono inclusi gli altri tre Mega Man Battle Network per un totale di sei giochi. I conti non tornano? Beh, è normale, perché a partire dal terzo episodio la serie comincia a sdoppiarsi in stile Pokémon: ogni versione dello stesso gioco differisce dalla sua controparte per la presenza o meno di certi contenuti nel gameplay o nella narrativa, pur restando fondamentalmente lo stesso, identico titolo. Questo giustificherebbe il prezzo non proprio economico di ciascun volume: 39,99 euro, con un'offerta più vantaggiosa di 59,99 euro per il bundle che comprende i due volumi insieme.
Sulla carta è un prezzo che ha senso; tuttavia, come abbiamo detto, il secondo volume conta ben sei titoli, ma è pur vero che, nel concreto, si parla di tre giochi sdoppiati. In questo senso, bisognerebbe valutare individualmente il peso che ha questo aspetto sull'acquisto. Se intendete giocare ogni titolo in entrambe le versioni, allora il prezzo dei volumi, e specialmente del bundle, è più che onesto. Se invece contate di giocare solo una versione alternativa di ogni Mega Man Battle Network, il costo diventa più discutibile. Solo voi potete valutare l'offerta di Capcom in base alle vostre necessità e intenzioni.
Tuttavia, è opportuno sottolineare che Capcom ha infarcito questa compilation di contenuti e funzionalità extra davvero interessanti, a cominciare da quanto precedentemente rimosso nelle release occidentali originali. In Mega Man Battle Network 6, per esempio, sono stati ripristinati i contenuti legati alla strampalata collaborazione con Boktai di Konami, insieme a una pletora di Chip che all'epoca era possibile sbloccare solo in Giappone e solo tramite e-Reader e simili.
Per l'occasione, Capcom ha aggiunto anche delle funzionalità completamente nuove che comprendono una robusta interfaccia per collegarsi alla rete e scaricare contenuti aggiuntivi, sfidare gli altri giocatori a duello o scambiare Chip e altri collezionabili; una nutrita galleria di illustrazioni ispirate all'intera serie; una modalità jukebox per ascoltare oltre cento brani musicali; nonché un'impostazione per i giocatori occasionali, chiamata Buster MAX Mode, che potenzia esponenzialmente l'attacco base di Mega Man per superare gli scontri molto più facilmente e concentrarsi soprattutto sulla narrativa. Sono aggiunte tutto sommato standard per questo tipo di compilation, ma sempre gradite.
Che cos'è Mega Man Battle Network?
Come abbiamo già detto, Mega Man Battle Network è un GDR di stampo nipponico, ambientato in un futuro imprecisato in cui la rete è diventata il mezzo di comunicazione primario e la tecnologia si è evoluta a tal punto che è possibile esplorarla come fosse un luogo vero e proprio con l'ausilio dei Navi, avatar che gli utenti possono controllare attraverso i cosiddetti PErsonal information Terminal o PET. Il gioco ha per protagonista il giovane Lan Hikari, un adolescente che si ritrova spesso a combattere contro i sindacati del crimine che intendono sfruttare la rete per i loro loschi scopi: neanche a dirlo, il Navi di Lan si chiama Mega Man ed è molto speciale, ma il motivo lo scoprirete solo giocando.
Irrobustita da un cast di comprimari pittoresco e ben caratterizzato, Mega Man Battle Network può contare anche e soprattutto su un immaginario consolidato. Nei vari titoli fanno capolino moltissimi personaggi comparsi nei Mega Man tradizionali, seppur con nuovi look o ruoli ricontestualizzati. Nonostante sia una serie pensata principalmente per i più giovani, i vari titoli riservano non poche sorprese in termini di narrativa e piaceranno senza dubbio anche agli adulti più smaliziati che sapranno venire a patti con una scrittura non proprio raffinatissima e ancora una volta in lingua inglese, dato che non è stata localizzata neppure questa compilation.
Il gameplay di Mega Man Battle Network Legacy Collection
L'esperienza si divide fondamentalmente in tre momenti di gameplay. Nei panni di Lan possiamo esplorare la città, interagire coi PNG e personalizzare Mega Man e il suo armamentario. Viene quindi il momento di collegarsi alla rete e assumere il controllo di Mega Man negli scenari virtuali, spesso labirintici dungeon da esplorare in lungo e in largo. Durante questi spostamenti si verificano i combattimenti casuali: a quel punto l'azione si sposta su una griglia composta da 18 caselle e divisa in due metà da 9 caselle ciascuna. In una metà si muove Mega Man, nell'altra i suoi nemici, i virus. L'obiettivo del giocatore è sconfiggere i virus, sia attaccandoli liberamente col Mega Buster, sia impiegando i Chip collocati in precedenza nei cosiddetti folder: praticamente carte e mazzi.
Il sistema di combattimento di Mega Man Battle Network è quello che potremmo definire praticamente uno strategico in tempo reale. Il giocatore deve schivare i colpi dei nemici spostandosi sulle nove caselle a disposizione che, con l'ausilio di certi Chip, possono aumentare o anche diminuire, se è il nemico ad appropriarsene. Va da sé che bisogna tenere gli occhi aperti e reagire con tempismo agli attacchi, specie quelli che prendono di mira più caselle e che spesso e volentieri rappresentano l'arsenale dei boss. Contemporaneamente, bisogna aspettare il momento opportuno per aprire il folder e scegliere i Chip migliori per l'occasione in base a una sfilza di regole che si moltiplicano di episodio in episodio.
Il sistema di combattimento resta bene o male lo stesso in ogni Mega Man Battle Network, ma ogni nuovo capitolo della serie introduce dinamiche come gli Stili elementali nel secondo episodio, la Double Soul nel quarto o le Cybeast nel sesto e ultimo. Mentre i combattimenti si fanno più complicati con l'aggiunta di vari parametri che incidono sulla scelta dei Chip e sulle potenziali sinergie e combinazioni, anche il numero di attività secondarie aumenta sia nel mondo reale che nella rete: se il primo titolo della serie può apparire piuttosto scarno, i successivi sono molto più ricchi di contenuti, missioni opzionali, percorsi alternativi e boss più o meno segreti che richiedono un certo impegno per essere sconfitti. Parliamo di giochi piuttosto longevi, che si completano in circa 20 ore ciascuno.
In questo senso, i Mega Man Battle Network non sono invecchiati proprio benissimo. Restano GDR d'epoca, per certi versi, che soffrono una certa ingenuità strutturale soprattutto nelle prime iterazioni. È un'ingenuità con una certa purezza, tuttavia, e giocandoli o rigiocandoli in ordine se ne avverte la progressiva maturazione: alcune spigolosità vengono limate nel passaggio da un episodio all'altro, il gameplay si snellisce sensibilmente e si fa più agile e moderno iterazione dopo iterazione.
Purtroppo i Mega Man Battle Network portano sulle spalle il peso di una certa ripetitività, che in passato era diluito nel tempo che passava tra una release e l'altra, ma che si avverte con maggior chiarezza giocandoli a stretto giro. Al di là delle meccaniche aggiuntive e dei cambiamenti apportati al sistema di combattimento di iterazione in iterazione, i sei giochi appaiono davvero molto simili nella struttura e nella narrativa: cambiano i nemici, ma lo schema resta identico, col continuo passaggio dal mondo reale a quello virtuale, l'alternarsi dei dungeon e degli incarichi primari e secondari che richiedono fin troppo spesso un importante andirivieni, appesantito dalla frequenza dei combattimenti casuali e studiato per prolungare artificialmente la durata dell'avventura.
Vecchia scuola
Venendo a patti con quella che è chiaramente una struttura collaudata, è insindacabile la qualità di questi GDR vecchia scuola che riescono ancora a fare presa con le loro storie semplici ma genuine, i personaggi ben caratterizzati, il sistema di combattimento creativo e coinvolgente che, soprattutto, richiama in modo efficace le caratteristiche di Mega Man come marchio di fabbrica Capcom.
Ancora oggi, i Mega Man Battle Network sono piccoli trionfi di grafica 2D: coloratissimi e pieni di dettagli e particolari, animati con cura soprattutto nei combattimenti e negli scenari virtuali che talvolta appaiono quasi psichedelici, grazie anche a una colonna sonora diventata iconica col passare degli anni. La Collection propone anche un'impostazione che ammorbidisce i contorni pixellosi, ma che a nostro avviso finisce solo per sporcare l'immagine e che perciò consigliamo solo a chi gioca su pannelli di grandi dimensioni dove gli sprite apparirebbero effettivamente più sgraziati.
Conclusioni
Mega Man Battle Network Legacy Collection è una compilation un po' particolare perché una buona metà dei giochi proposti, specie nel secondo volume per chi si rivolge al digital download, è in effetti ridondante. Siamo piuttosto sicuri che la maggior parte dei giocatori difficilmente completerà lo stesso episodio in una versione e nell'altra, e in questo senso il costo di quella che è effettivamente un'ottima riproposta, sia nella forma che nei contenuti, può apparire inopportuno. Si tratta comunque di una compilation che raccoglie sei GDR longevi e curati che consigliamo di diluire nel tempo per non esasperare la sensazione di ripetitività dovuta alle forti somiglianze nel gameplay.
PRO
- Sei GDR che hanno fatto la storia di Mega Man e del Game Boy Advance
- Tanti contenuti extra anche per chi ha giocato le prime release
CONTRO
- Il prezzo fa a pugni con la duplice natura di alcuni titoli, specie nel Vol. 2
- Sono GDR vecchia scuola con tutte le spigolosità del caso