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Meg's Monster, la recensione di un'avventura dolce ed emozionante

La recensione di Meg's Monster, un'avventura fusa con meccaniche da JRPG che sa essere dolce ed emozionante grazie ai suoi interessanti personaggi.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   28/02/2023
Meg's Monster, la recensione di un'avventura dolce ed emozionante
Meg's Monster
Meg's Monster
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La vita di un mostro è tutto sommato semplice. Ci si alza il mattino, si fa scorta di pece magica, si torna a casa e si aspetta che tutto ricominci. Questo è quel che fa Roy, almeno fino a quando non si imbatte in una bambina finita per sbaglio nel Sottomondo. Invece di mangiarla, Roy diventa il suo guardiano e parte all'avventura per trovarne la madre.

Quella che segue è un'avventura che racconta di umanità, spesso nascosta dietro strati di bruttura, e amicizia che supera i confini di spazio e tempo. Sviluppato da Odencat e in arrivo il 2 marzo 2023 su PC, Switch e Xbox, Meg's Monster è un'avventura narrativa con un tocco da gioco di ruolo a turni.

Per scoprire tutti i dettagli, continuate a leggere la nostra recensione di Meg's Monster.

Meg e il suo mostro

Meg, la bimba al centro di Meg's Monster
Meg, la bimba al centro di Meg's Monster

L'avventura, come detto, inizia con l'arrivo di Meg nel mondo dei mostri. Il Sottomondo è un piccolo luogo, niente più che una voragine molto profonda popolata da poche creature deformi, ma è comunque dotato di una cultura e di un governo, che ha stretto con gli umani un accordo di pace: i mostri non scaleranno le pareti della voragine e gli umani non cercheranno di eliminare chi vive in profondità.

Il Sottomondo è però anche usato come discarica dagli umani, che alle volte eliminano persone scomode e le fanno sparire nella voragine. Meg è una di queste e riesce a sopravvivere, ma da sola non ha possibilità di trovare la madre visto che verrebbe subito divorata. Roy e il suo amico Golan, però, si imbattono in essa e scoprono che il suo pianto è in grado di scatenale l'apocalisse. Cosa fare quindi? Trovare un modo per farla tornare in superficie con la madre senza che pianga.

Quest'idea è alla base dell'intero gioco e del suo sistema di combattimento. Roy è un mostro tra i mostri, enorme e potente. Non ha nulla da temere in quanto nessuno può veramente fargli del male. Meg, però, è una bimba sensibile e si lega subito all'energumeno, quindi vedere che viene colpito mentre la difende la fa piangere e ci porta al Game Over.

L'idea alla base del gioco è quindi dover controllare un personaggio quasi immortale, che però deve pensare a una piccola e debole bambina dalle lacrime facili. In termini di gameplay purtroppo il tutto è reso in modo molto banale. Meg ha una propria barra della salute e ogni attacco subito da Roy le fa danno emotivo. Dal punto di vista narrativo funziona, ma all'atto pratico Meg e Roy sono una singola entità ed è come se avessero pochi punti vita, annullando in pratica l'idea di avere il controllo su un personaggio così potente.

I combattimenti a turni di Meg's Monster sono molto classici e banali
I combattimenti a turni di Meg's Monster sono molto classici e banali

Un altro fondamento del gameplay è l'uso dei giocattoli. Avanzando con la trama si sbloccano cinque oggetti, come un pallone da calcio, dei pastelli e delle carte, che tranquillizzano Meg ovvero svolgono la funzione di cura durante il combattimento. Alcuni inoltre attivano dei bonus ad attacco e difesa, uniche statistiche del gioco oltre ai punti vita. Il loro uso però è veramente basilare, visto che gli equilibri degli scontri sono sempre gli stessi: dopo un paio di colpi Meg è quasi allo stremo, si usa un oggetto, si attacca un paio di volte e poi si ripete fino alla vittoria. Dall'inizio alla fine è praticamente sempre così.

Roy può anche usare attacchi di potenza crescente, spendendo dei punti che si caricano nei turni in cui usiamo il colpo base o altre mosse, come la difesa o la cura. Anche in questo caso si tratta però di un approccio molto banale, in quanto si deve semplicemente caricare un paio di punti e poi usare la mossa più potente, e poi ripetere.

L'unico elemento che rende gli scontri un minimo diversi l'uno con l'altro è la presenza di minigiochi, che hanno perlopiù la forma di QTE. Si tratta sempre di azioni molto semplici e non troppo interessanti dal punto di vista puramente ludico, ma aggiungono profondità a livello narrativo. Segnaliamo anche che non ci sono scontri casuali o battaglie segrete, ma ogni incontro è definito dall'incedere della trama. In breve, il lato GDR di Meg's Monster è limitato e abbastanza ripetitivo: è un peccato che non sia stato creato qualcosa di più originale e vario, ad esempio come il sistema di Undertale (che è chiaramente la fonte di ispirazione principale).

Un mondo di mostri e umani

Il consiglio del Sottomondo di Meg's Monster è composto da buffi esseri
Il consiglio del Sottomondo di Meg's Monster è composto da buffi esseri

Se dal lato del gameplay vi è poco di interessante, perlomeno Meg's Monster si rifà con tutto il resto. L'avventura della bambina e del suo guardiano è dolce, piacevole e in alcuni frammenti anche emozionante. Si tratta di un viaggio di formazione nel quale una piccola creaturina indifesa riesce a fare breccia nella scorza di un mostro che fino a quel momento non si era interessano a null'altro se non a sé stesso.

Roy non si apre solo a Meg, ma anche al reso dei mostri, dai quali viveva isolato. Insieme a lui incontriamo il popolo del Sottomondo, il suo buffo Consiglio governativo gestito da quattro strani individui di cui scopriremo pian piano la storia. La trama di Meg's Monster è più ampia di quanto ci si può aspettare inizialmente e quando si pensa che la vicenda sia ormai finita si scopre in realtà che eravamo solo all'inizio.

Questo è l'intero Sottomondo di Meg's Monster: piccolo ma accogliente
Questo è l'intero Sottomondo di Meg's Monster: piccolo ma accogliente

Meg's Monster ci fa lottare contro il destino e insegna che la cosa più importante è il legame che creiamo con gli altri, non importa quanto brutti o cattivi possano sembrare all'esterno. Nell'arco delle cinque o sei ore necessarie per arrivare ai titoli di coda, siamo rimasti affascinati dai personaggi ideati da Odencat.

Anche dal punto di vista grafico è stato fatto un buon lavoro, soprattutto per Roy, che ci ricorda che bastano pochi pixel per esprimere profondi sentimenti. Meg's Monster è un piccolo gioco, sia chiaro, quindi non aspettatevi decine e decine di aree, ma quanto presente è ben dettagliato, vario e utile ai fini di trama, senza un singolo secondo di troppo: ogni zona è piccola, alle volte nulla più di una stanza, ma non serve altro. Ci sono alcuni eventi secondari che possono essere ignorati, ma anche in tal caso si tratta di componenti di trama comunque rilevanti che approfondiscono vari personaggi, quindi consigliamo di giocare ogni evento che vi sarà reso disponibile.

In chiusura, segnaliamo che la colonna sonora è forse la componente che ci ha meno impressionato. Musiche ed effetti sono adeguati, ma dopo aver giocato nulla ci è rimasto particolarmente impresso. Il gioco è anche tradotto in italiano.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 14,79 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (2)
3.7
Il tuo voto

Meg's Monster è un'avventura narrativa e non va scambiato per un gioco di ruolo. Le battaglie sono la parte meno interessante: pur utili a livello narrativo, gli scontri si ripetono sempre identici l'uno all'altro e l'idea originale, ovvero di controllare un mostro potentissimo, si perde immediatamente. Ciò detto, Meg's Monster va giocato per la trama e non per il puro gameplay: la storia della bambina e di Roy il mostro è dolce, appassionante e foriera di insegnamenti importanti.

PRO

  • La trama è appassionante
  • I personaggi sono tutti interessanti

CONTRO

  • Il lato GDR poteva essere più originale
  • L'idea di controllare un mostro potentissimo non è applicata nel gameplay