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MLB The Show 24, la recensione di gioco sportivo da manuale

MLB The Show 24 porta su schermo tutto il meglio che il baseball americano ha da offrire: la recensione racconta tutte le novità di quest'anno.

RECENSIONE di Luca Forte   —   28/03/2024
MLB The Show 24, la recensione di gioco sportivo da manuale

Nonostante due delle nazioni culturalmente più influenti vadano pazze per questo sport e abbiano invaso il nostro paese con blockbuster hollywoodiani e manga a tema, e benché la nostra nazionale sia da annoverare tra le superpotenze europee, il baseball non è mai riuscito a fare breccia nel cuore degli italiani.

A dirla tutta anche negli USA questo sport sta facendo fatica a reggere il ritmo e la sempre maggiore esposizione mediatica di NBA e NFL, ma la Major League Baseball resta comunque una delle leghe più influenti, potenti e ricche del pianeta, capace, per esempio, di rendere il suo atleta più rappresentativo, il campione giapponese Shohei Ohtani dei Los Angeles Dodgers, uno degli sportivi più pagati di sempre grazie ad un contratto da 700 milioni di dollari spalmati in 10 anni.

Questa potenza di fuoco la si può ritrovare anche nel mercato dei videogiochi dove la serie di MLB The Show è da anni tra le più apprezzate sulla piazza. Sviluppata da Sony San Diego Studio, la serie MLB The Show è stata la prima a varcare i confini esclusivi di PlayStation per approdare prima su Xbox (storicamente molto forte negli USA) e successivamente su Switch (dominante in Giappone), un passaggio fondamentale per poter competere ad armi pari con i vari EA Sports FC (ex FIFA), Madden NFL e NBA 2K, e poter aiutare la lega nordamericana a fare breccia sui più giovani.

Per conseguire questo obiettivo lo studio di San Diego ha deciso di proseguire sulla linea tracciata anni fa e che ha consente di confezionare una tra le migliori simulazioni sportive sul mercato. Quali sono, però, le novità di quest'anno? Scopriamolo nella recensione di MLB The Show 24.

Un gioco per tutti

In MLB The Show 24 ci sono diversi modi per compiere ogni azione, il difficile è capire il preferito
In MLB The Show 24 ci sono diversi modi per compiere ogni azione, il difficile è capire il preferito

Quello che ci stupisce ogni anno è come MLB The Show 24 riesca ad essere un gioco per tutti. Si tratta di una cosa da un punto di vista spiazzante, dato che avviando il gioco si è letteralmente invasi da opzioni e scelte da prendere in grado di cambiare letteralmente il modo in cui si approccia la partita, ma che dà la possibilità, dopo un po' di pratica, di poter gestire in maniera granulare ogni aspetto del gameplay.

È la stessa struttura di questo sport che consente una divisione "a comparti stagni", ma è difficile trovare altre simulazioni che propongono 3-4 metodi differenti, ma ugualmente efficaci, per compiere il medesimo gesto. Abbiamo diversi metodi per lanciare, altrettanti per battere e persino ricevere o spostare i corridori sulle basi può essere fatto in maniera diversa. Come dicevamo il primo impatto è spiazzante, dato che non si potrebbe né carpire immediatamente le differenze tra i vari sistemi, né capire quello che ci va più a genio, ma si tratta sicuramente di una sorta di benedizione che consente sia ai giocatori classici abituati semplicemente a premere un bottone, sia quelli cresciuti coi controlli analogici di trovare la configurazione preferita.

Muovere i corridori è un po' più semplice in MLB The Show 24
Muovere i corridori è un po' più semplice in MLB The Show 24

Gli sviluppatori sono stati poi bravi a bilanciare le diverse scelte: dove è più semplice eseguire un gesto manca un certo grado di precisione nel farlo, un elemento che, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti e nei momenti di massima tensione, potrebbe fare la differenza tra uno strike-out e un fuoricampo.

Chi ha familiarità con la serie MLB The Show o con lo sport reale, poi, faticherà davvero poco a capire e leggere le indicazioni: il baseball è uno degli sport più tecnologici del pianeta, ricco di grafiche ed informazioni in tempo reale che si sovrappongono alla partita (ovviamente se la guardate in TV) e San Diego Studio è sempre molto attenta a replicare tutti questi elementi, in modo da sottolineare, appunto, l'aspetto "Show" di ogni partita.

Le giocate di maggiore impatto vengono sottolineate da un ralenti e vanno portate a termine con QTE
Le giocate di maggiore impatto vengono sottolineate da un ralenti e vanno portate a termine con QTE

Per il resto tutto si gioca più o meno come negli anni passati, a parte l'aggiunta degli Impact Plays, ovvero dei veri e propri Quick Time Events che, se eseguiti col giusto tempismo, consentono di eseguire delle vere e proprie giocate di impatto sia dal punto di vista estetico, grazie ad animazioni speciali, sia da quello pratico, dato che si eseguiranno mosse difensive in grado di risolvere al meglio la situazione. Non mancano piccoli aggiustamenti all'IA avversaria, anche se non ancora perfetta, abbiamo notato la riduzione di alcune tendenze e l'efficacia di determinati lanci. Piccole cose che migliorano la qualità della vita soprattutto di chi gioca ad alti livelli, ma che fanno sempre piacere.

Di tutto, di più

MLB The Show 24 ha tutte le modalità che un moderno gioco sportivo deve avere
MLB The Show 24 ha tutte le modalità che un moderno gioco sportivo deve avere

È impensabile immaginare che le grandi software house non osservino molto da vicino quello che fanno i concorrenti. È una regola che vale in generale, ma che ha doppiamente ragione di essere nel campo dei videogiochi sportivi, costretti come sono ad avere una cadenza annuale. Una serie innova e le altre, a partire dal capitolo successivo, in un modo o nell'altro la imitano. È successo con Ultimate Team, ormai modalità cardine in qualunque prodotto di questo tipo, così come con la carriera nella quale si può interpretare uno sconosciuto nessuno che nel giro di qualche stagione diventerà una stella, passando per la sempre maggiore importanza delle donne o modalità che fanno rivivere alcuni dei momenti cardine dello sport preso in considerazione.

Questo per dire che MLB The Show 24 mette una spunta su tutte le caselle appena dette, andando semplicemente ad aggiornare la ricchissima offerta dello scorso anno. Road to the Show è la modalità nella quale si può creare il proprio alter ego e lo si deve sviluppare fino a farlo essere una stella della lega. La novità principale è che si potrà creare anche quella che sarà la prima donna a giocare nella MLS, visto che non c'è nessuna regola che impedisca la cosa. Una sorta di "Ragazze vincenti" in piccolo, peccato per la flebile storia e i dialoghi poco ispirati.

Non c'è nessuna regola specifica che impedisca ad una donna di giocare nella MLS
Non c'è nessuna regola specifica che impedisca ad una donna di giocare nella MLS

Decisamente più interessanti le proposte "enciclopediche", pensate per far conoscere il passato di questo sport anche a chi si è avvicinato solo da poco. Da una parte abbiamo la seconda stagione della Negro Leagues, ovvero il campionato di baseball professionistico in cui le squadre erano formate esclusivamente o in ampia prevalenza da giocatori afroamericani. Questa seconda stagione, ambientata negli anni '20, racconta diversi momenti cardine di questa lega, tra i quali spicca l'esordio di Toni Stone, la prima donna a giocare in una squadra professionistica maschile. Il tutto è nuovamente narrato dal carismatico Bob Kendrick, il presidente del "Negro Leagues Baseball Museum" di Kansas City.

Meno ispirata, soprattutto se comparato con le Sfide Jordan di NBA 2K23, è la parte dedicata a Derek Jeter, interbase e capitano dei New York Yankees dei primi anni 2000. Non perché il giocatore non sia un profilo di rilievo nella storia della Major League, ma perché si tratta di una storia senza troppo mordente, di un atleta modello, vincente in campo e fuori... dove sono la tensione, le rivincite e le storia da sfavoriti che tanto piacciono agli sportivi?

Derek Jeter in MLB The Show 24
Derek Jeter in MLB The Show 24

La novità principale di Franchise, la classica modalità nella quale si controlla un'intera franchigia, è la possibilità di regolare un filtro in modo da intervenire in una partita simulata solo a determinate condizioni. Per snellire una stagione lunga come quella MLB si può decidere di simulare tutte quelle partite nelle quali si vince facile, e giocare solo gli inning decisivi di quelle in bilico, o solo quelle contro le rivali. In questo modo anche chi non ha decine di ore da dedicare a questa modalità può arrivare al termine di una stagione avendo comunque un discreto controllo sui momenti topici di un'annata.

Finiamo a Diamond Dynasty, il FUT di MLB The Show 24. Essendo il baseball uno sport famosissimo per le sue figurine, Sony San Diego Studio non ha faticato ad assemblare un roster di leggende e giocatori attuali sufficientemente ampio da garantire una buona varietà nelle squadre e nelle rotazioni. Lo studio americano, inoltre, non è ancora arrivato al grado di rapacità dei concorrenti e consente di arrivare ad avere un buon team anche senza spendere ulteriori denari. Il fatto che le abilità di un giocatore, poi, sono molto importanti contribuisce a livellare la cosa: non è detto che chi ha un lanciatore da 99 riesca in effetti ad essere più efficace di una persona che ne schiera uno con una valutazione leggermente inferiore, ma conosce bene MLB The Show 24. Il limite di XP guadagnabili ogni giorno dovrebbe rallentare un po' la "corsa all'armamento", ma le limitazioni sull'utilizzo di carte potrebbero spingere il tutto verso una deriva pay-to-win.

Un vero e proprio Show

Il gradi di realismo di MLB The Show 24 è eccellente
Il gradi di realismo di MLB The Show 24 è eccellente

La struttura stessa del baseball consente allo studio di San Diego di mettere in campo un prodotto davvero spettacolare da vedere. Non ci sono interazioni tra corpi, tranne che durante la corsa sulle basi, gli oggetti in movimenti sono pochi e i momenti interattivi sono limitati. Questo consente di spingere il livello grafico al massimo e da fermo MLB The Show 24 è davvero valido, con i principali campioni praticamente perfetti nelle movenze e nel look. Qualche problema in più lo si nota quando il tutto si muove, con animazioni un po' troppo scriptate e non sempre ben legate tra di loro. Anche gli spalti potrebbero essere più vivi: diciamo che si vede che lo sviluppo su Xbox One, PS4 e Switch sta limitando il progresso tecnologico, ma quello che si vede su schermo è comunque notevole e denota valori produttivi elevatissimi.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Xbox Store
Prezzo 69,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (8)
8.6
Il tuo voto

MLB The Show 24 è il solito completissimo, competente e profondo pacchetto che Sony San Diego Studio confeziona ogni 12 mesi. Le novità di questa edizione vanno a limare, migliorare e perfezionare quanto già proposto lo scorso anno, aggiornando le squadre, proponendo nuove storie e poco altro. Si tratta dell'unico limite di uno dei migliori videogiochi sportivi sul mercato, in grado di carpire tutta l'essenza di questa disciplina.

PRO

  • Gameplay modulabile
  • Tante modalità tra le quali scegliere
  • Graficamente d'impatto

CONTRO

  • Poche novità
  • Tecnologicamente migliorabile