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Monster Madness: Grave Danger - Provato

Armatevi di racchetta, molotov e stura lavandini. E' ora di combattere zombi, chihuahua assassini e vecchie lancia gatti!

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   15/05/2008
Monster Madness: Grave Danger
Monster Madness: Grave Danger
Video Immagini

Uno stick in più

Le principali differenze rispetto alla versione dello scorso anno sono essenzialmente due. La prima riguarda il metodo di controllo, con le armi a distanza che perdono (finalmente!) l'uso del tasto dorsale in favore di un più consono stick destro, permettendoci di sparare in tutte le direzioni molto più comodamente. Queste, molte e varie, si possono acquistare da un barbuto camionista in alcuni punti, potendo inoltre anche migliorarne l'efficacia previo l'utilizzo di alcuni bulloni e ferraglia varia celata in rosse cassette per gli attrezzi. Sempre dallo stesso ambulante su camion è possibile inoltre acquistare alcuni oggetti che donano bonus alle caratteristiche del personaggio scelto. Sul fronte contenutistico, oltre alla cooperativa in quattro giocatori, e le sfide multiplayer classiche, gli sviluppatori hanno aggiunto una serie di mini giochi, 25 per la precisione, che spaziano attraverso tutti i generi videoludici possibili, da corse con i mezzi più disparati, a puzzle game, passando per per sezioni platform e massacri a tempo. Per ultima, è stato rivisto il sistema di gestione della telecamera, che in questa incarnazione sull'ammiraglia Sony ha finalmente corretto quelle criticità che piagavano il titolo precedentemente. Pad alla mano Monster Madness si lascia giocare subito con estrema facilità, i controlli, come già scritto funzionano ora egregiamente. Un tasto per l'arma da mischia, racchetta, coltello, spada, mazza e tutto quello che si riesce a raccattare in giro, e lo stick destro per quelle dalla lunga distanza. Si inizia con una semplice ma efficace sparachiodi, per poi passare a ferri decisamente più consoni alla sfida come fucili e lanciarazzi.
E' possibile poi effettuare anche un attacco speciale ad area, che si ottiene previo caricamento di una barra che tiene conto della nostra furia tra i nugoli di zombi e mostri vari.
Granate e molotov completano l'arsenale a disposizione, da usare però con parsimonia visto l'esiguo numero in possesso del nostro alter ego. Per finire alle lunghe sessioni a piedi si alternano parti su mezzi molto peculiari, come una barchetta a forma di cigno con annesso lanciarazzi, jeep corazzata e un mech dotato di tutto il necessario per la distruzione cittadina.

Monster Madness: Grave Danger - Provato
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Piovono cani e gatti!

Graficamente il titolo beneficia dell'Unreal Engine, ovviamente non quello all'ultimo grido: il gioco non stupisce per modellazione e ricchezza di dettaglio delle texture, ma può fregiarsi di un frame rate granitico anche nelle situazioni più affollate, e cioè quasi sempre vista la straordinaria capacità degli zombi di spuntare dal terreno come funghi. Notevole è invece la caratterizzazione generale del gioco, di derivazione fumettistica e cinematografica (molto anni 80!) e impregnata da demenzialità e humour come se piovesse! Come non dimenticare i chihuahua dalla grande testa, i clown stile MacDonalds con le loro bollicine a ricerca o la vecchietta che lancia i gatti zombi e ci sculaccia se non abbiamo mangiato le verdure!
In definitiva, la versione di Monster Madness per PlayStation 3 sembra, dopo aver sistemato quelle criticità che affliggevano le due precedenti incarnazioni, un titolo che può piacere a tutti quelli che cercano uno sparatutto della vecchia scuola, cosmeticamente "spartano" ma decisamente frenetico e divertente. A giugno vedremo se tutte le correzioni apportate e soprattutto le nuove aggiunte potranno far fare al titolo South Peak Interactive il balzo sperato rispetto a quanto visto l'anno passato.

Monster Madness: Grave Danger - Provato
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