Corri, corri.
La struttura di Moto GP’06 è quella canonica imbastita da Climax. Si crea un corridore da zero, personalizzandone a piacere moto, tuta e casco, e lo si getta nella mischia del Motomondiale. Ad ogni gran premio si vincono 4 punti abilità da distribuire a piacere per accrescere le qualità che meglio si adattano al proprio stile di guida. Con i risultati migliori si sbloccano piloti noti e piste aggiuntive, in modalità mirror o dei campionati strada (chiamati Estremo) disponibili come modalità extra, per un totale di quattro tornei. Ogni granpremio può essere affrontato con delle prove libere, con le qualifiche o direttamente lanciandosi nella gara. Per ogni percorso ci sono anche delle sfide da superare, ovvero delle singole prove, di solito a tempo, che coinvolgono i punti distintivi e più ostici dei diversi tracciati e che, se superate, danno diritto a punti abilità ulteriori. L’approccio non è dei più semplici, le Moto GP hanno un comportamento nervoso e preciso e, soprattutto dal secondo livello di difficoltà, sarò fin da subito un bel risultato riuscire a terminare i circuiti nelle posizioni di testa, laddove al livello più facile si possono ottenere da subito ottimi piazzamenti. Il problema è che anche questa incarnazione del gioco dei Climax soffre di un vecchio vizio del genere, l’intelligenza artificiale degli avversari del tutto approssimativa. I piloti, infatti, si incolonnano lungo binari invisibili dai quali è impossibile farli deragliare e che li portano a travolgere qualsiasi cosa si ponga sul loro cammino.
non si può che essere risucchiati da un gioco di corse appassionante, che chiama una partita via l’altra sino a notte inoltrata
Corri, corri.
Di solito siamo noi e il nostro povero pilota, che, appena affronta una curva con un minimo di cautela in più, viene buttato a terra senza tanti complimenti dagli avversari che restano baldanzosi in sella e che non fanno niente per cercare di evitare lo scontro. L’avvento della next gen poteva essere un buon momento per dare una svolta risolutiva a problemi come questo. Oltre che nei campionati, i percorsi possono essere affrontati singolarmente ed il loro superamento dà subito accesso ai percorsi extra dei campionati da strada, ancora più spettacolari ed arcade. Tra l’altro resta la curiosità di sapere perché gli sviluppatori abbiano reso disponibili i campionati delle classi Estremo solo dopo il completamento della Moto GP, dato che l’approccio più easy avrebbe aiutato non poco l’avvicinamento al gioco di quelli che non hanno mai avuto occasione di provarlo in precedenza. Entrati, però, in sintonia con il modello di guida e preso atto della bravura della CPU, non si può che essere risucchiati da un gioco di corse appassionante, che chiama una partita via l’altra sino a notte inoltrata e che con il supporto Xbox Live farà strage di proseliti nei prossimi mesi.
Fotografia d’autore
Le immagini a corredo di quest’articolo sono resa assolutamente fedele dell’aspetto di Moto GP’06 su qualsiasi schermo HD in circolazione. Il fatto, però, è che da queste foto non si avvertono i problemi che affliggono la fluidità del gioco in alcuni frangenti e di Vsync, di solito nelle curve a 90° affollate di piloti che sgomitano per uscirne con la ruota anteriore più avanti. Moto GP, purtroppo, soffre di alcuni cali di frame rate nelle situazioni più caotiche che fanno precipitare le vette dei magnifici 60fps verso abissi molto meno gloriosi. Ci si fa l’abitudine, il divertimento è inalterato, ma è un vero peccato perché certi scorci (memorabile l’asfalto bagnato e il cielo minaccioso che vi si riflette ndr) sono da togliere il fiato e, se i dettagli a bordo pista e degli spalti sono solo parzialmente migliorati rispetto alle precedenti edizioni, le luci, i colori e i modelli di moto e piloti sono quanto di più realistico si sia mai visto in giro. Discorso diverso va fatto per il comparto audio, che offre un impianto d’effetti standard, unito ad una selezione musicale tutt’altro che esaltante, fatta di basi techno e hard rock d’occasione. Altra nota parzialmente negativa è quella legata ai caricamenti che ci sono sembrati molto lunghi in più di un’occasione, sino ad arrivare ai 40/50 secondi tra un menu e l’inizio di una gara.
Obiettivi
In Moto GP'06 gli ormai canonici 1000 punti sono distribuiti su 24 obiettivi, ognuno, quindi, ricco di soddisfazioni per chi voglia incrementare il proprio Gamertag. C'è da stare attenti, però, dato che per riuscire a sbloccare anche i primi, occorre un po' di tempo, dato che fanno riferimento al completamento dei campionati, per la maggior parte.
Commento
Moto GP '06, nelle intenzioni di Climax, probabilmente, avrebbe dovuto essere Moto GP 3 moltiplicato per due, vero e proprio manifesto del loro motore next gen con più contenuti, maggiore longevità, i roster aggiornati alla stagione in corso (finalmente!) ed un comparto tecnico da urlo. I programmatori ci sono andati vicino, e se da un lato danno vita al seguito di quello che resta una delle migliori simulazioni di guida su due ruote, dall’altro si fanno prendere la mano pubblicando un prodotto con qualche sbavatura di troppo. I 60 frame al secondo di Moto GP’06, infatti, sono tanto impressionanti in rettilineo, quanto incerti nelle curve più impegnative, i caricamenti troppo lunghi, e l’intelligenza artificiale degli avversari è ancorata a vecchi problemi di genere. Detto questo il titolo THQ è un gioco appassionante, dalla grande longevità, e che non mancherà di lasciarvi a bocca aperta in più di un’occasione, soprattutto davanti ad un televisore HD. Per chi cerca un titolo di corse con cui passare l'estate su Xbox Live, Moto GP'06 è un acquisto obbligato.
Pro:
- Lungo e avvincente
- Successo sul Live quasi garantito
- Moto e centauri mozzafiato
- I 60fps sono troppo incostanti
- Intelligenza artificiale migliorabile
L’esordio di Climax su Xbox 360 coincide anche con quello del loro nuovo motore, studiato per portare i racing game ad un livello di realismo prima neanche immaginabile. Un biglietto da visita, quindi, ma anche il nuovo esponente di una saga che ha segnato l’esplosione di Xbox Live e che ora proverà a lasciare il segno in un panorama molto più ricco e variegato, ma in cui i giocatori non dimenticano le emozioni provate negli anni. Questo è Moto GP’06, versione arricchita, pompata e luccicante di uno dei giochi di corse a due ruote più popolari in circolazione. Le foto di questi mesi ci avevano fatto attendere una meraviglia senza pari, ma, in effetti, ci siamo trovati fra le mani un gioco divertente e spettacolare, che, proprio sul versante tecnico, mostra il fianco ad alcune critiche che gli impediscono di raggiungere le vette qualitative a cui poteva tranquillamente aspirare.