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MXGP 2019, la recensione

Ecco la nostra recensione di MXGP 2019, immancabile nuovo capitolo del gioco di Milestone dedicato alla disciplina del motocross

RECENSIONE di Davide Spotti   —   27/08/2019
MXGP 2019
MXGP 2019
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Fresca di acquisizione da parte di THQ Nordic, Milestone torna alla carica con una nuova versione del suo prodotto su licenza dedicato al campionato mondiale di motocross. Prevedibilmente MXGP 19 si colloca in netta continuità rispetto alle caratteristiche consolidate della serie, offrendo agli appassionati qualche piccola novità che tuttavia non stravolge la sostanza del prodotto. Ad eccezione di qualche modesta variazione sul tema, di cui parleremo nel corso della nostra recensione, la compagine nostrana non è infatti andata a stravolgere più di tanto quello che è il feeling generale trasmesso dal gioco e ciò che può offrire a tutti i sostenitori della disciplina. MXGP 2019 debutta nella giornata odierna su PC, PlayStation 4 e Xbox One, offrendo contenuti ufficiali aggiornati alla stagione corrente.

Modalità di gioco

L'approccio scelto da Milestone per lo sviluppo di MXGP 2019 è dunque assolutamente all'insegna della tradizione. Un problema spesso dibattuto dagli appassionati, specie da quelli più critici in merito all'operato recente della compagine milanese, a ben vedere figlio di un calendario di sviluppo molto fitto e con tempi di lavorazione piuttosto ridotti. Lo scenario potrebbe cambiare ora che la società è stata rilevata da THQ Nordic, ma solo il tempo ci saprà dire quale sarà effettivamente la nuova direzione intrapresa dal team in futuro. Nel frattempo non possiamo fare a meno di constatare la natura estremamente conservatrice di MXGP 19, che non offre particolari guizzi creativi pur provando a mettere sul piatto qualche nuova caratteristica. A partire dall'introduzione dell'editor: di fatto una funzionalità inedita per il franchise, ma in buona sostanza una caratteristica presa di peso da Monster Energy Supercross e adattata per l'occasione. All'inizio del gioco è possibile creare il proprio alter ego virtuale scegliendone aspetto e caratteristiche, per poi decidere scuderia e personalizzazioni di natura estetica. In alternativa sono come sempre disponibili le classiche modalità veloci, suddivise tra la normale gara, la singola stagione o la competizione time attack.

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Il pilota personalizzato è associato a un sistema di crescita che prevede di incamerare punti Prestigio sulla base dei risultati ottenuti. Non è però l'unica opzione garantita dal gioco, che ancora una volta offre le licenze ufficiali dei campionati MX2 e MXGP, comprensive di scuderie, location e star appartenenti alle due categorie. Si parla di un totale di 17 tracciati ufficiali e 35 piloti, incluso l'immancabile orgoglio italiano: il nove volte campione del mondo Tony Cairoli. In alternativa si può propendere per la modalità Playground, la consueta area sandbox liberamente esplorabile nella quale i giocatori possono prendere parte a varie attività. Oltre alle gare, dislocate su tre tracciati personalizzati e suddivise tra le tradizionali competizioni contro altri piloti gestiti dall'IA o i time attack, ci si può infatti cimentare in una serie di sfide dalla difficoltà crescente, la cui posizione di partenza viene individuata sulla mappa. In questo contesto sussistono anche i Waypoint, ovvero dei brevi tracciati costellati da checkpoint di ridotte dimensioni, che devono essere attraversati avendo l'accortezza di essere molto precisi. Questi ultimi possono all'occorrenza essere personalizzati dagli utenti stessi e poi condivisi con il resto della community. Chiude il quadro l'immancabile modalità multiplayer, che non introduce niente di nuovo rispetto alla formula collaudata in passato. Accedendo a questa sezione si ha modo di creare una lobby privata o viceversa di accedere a una partita veloce. Diversamente dalle gare offline, dove in pista bisogna vedersela con altri 22 piloti, le competizioni in rete contano fino a un massimo di 12 avversari, con l'IA deputata a colmare l'eventuale carenza di partecipanti.

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Trofei PlayStation 4

I Trofei di MXGP 2019 sono complessivamente 51, suddivisi in 38 di bronzo, 10 d'argento, 2 d'oro e il platino. Una parte prevede la conquista del primo posto almeno una volta su ciascun tracciato, altri sono legati al completamento delle sfide Playground e agli obiettivi legati alla modalità Stagione.

Gameplay nel solco della tradizione

Anche a livello di gameplay MXGP 2019 rinnova sostanzialmente la formula già proposta in passato. Il controllo del mezzo diventa fondamentale soprattutto in prossimità di dossi e ampi salti. Senza la corretta traiettoria è infatti abbastanza facile finire al di fuori dei paletti che delimitano il tracciato oppure stendersi nel fango in seguito alla collisione con le barriere e i sacchi che delimitano il percorso. Per dare più equilibrio al proprio pilota è sempre necessario affidarsi alla manovra dello scrub, che prevede di gestire e migliorare le traiettorie della propria moto durante l'ingresso e la percorrenza in curva, servendosi della levetta destra del pad. Così facendo si riesce a migliorare la propria velocità di uscita - nonché la stabilità della motocicletta - gestendo spostamento del peso nei momenti chiave e l'uso delle gambe per migliorare la tenuta del mezzo. Diversamente da MotoGP 19, dove per la prima volta è stata introdotta una nuova intelligenza artificiale denominata A.N.N.A., in questo caso l'IA è rimasta quella tipica che ha contraddistinto anche i precedenti prodotti targati Milestone. Non aspettatevi dunque grossi passi in avanti su questo versante.

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Come detto, una delle (poche) novità disponibili è la presenza dell'editor dei tracciati, che permette di selezionare la tipologia di ambiente nel quale andare a plasmare il proprio percorso, scegliendo tra le opzioni Bosco, Deserto e Riviera. Nel solco della tradizione anche le opzioni di messa a punto del veicolo, attraverso una pletora di parametri dettagliati come sospensioni, rapportatura, interasse ruote e così via. I tracciati ideati dalla community possono essere consultati optando per vari criteri, ad esempio tenendo conto dei più recenti, oppure dei lavori che hanno ricevuto più apprezzamenti. In alternativa è permesso selezionarne alcuni da aggiungere alla propria personale cartella dei preferiti, così da poterli recuperare in qualsiasi momento con il massimo della praticità. A livello tecnico MXGP 2019 si basa di nuovo su Unreal Engine 4, offrendo su console una fluidità di 30 frame al secondo. Graficamente ci troviamo di fronte ai medesimi difetti già elencati in passato, inclusa l'eccessiva staticità del pubblico presente a bordo pista e la scarsa reattività del terreno al passaggio della moto - anche in condizioni di meteo variabile - nonché la presenza di un sistema di collisioni poco strutturato. Il menù di gioco è stato aggiornato e reso più piacevole da vedere, mentre a livello sonoro il lavoro di campionatura dei motori si pone in linea di continuità con il passato, restituendo al giocatore un feeling omogeneo e fedele alle controparti originali. Senz'altro da migliorare, invece, la durata dei tempi di caricamento.

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Conclusioni

Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 69,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
8.7
Il tuo voto

MXGP 2019 ripropone per larga parte la medesima esperienza imbastita dal capitolo dello scorso anno, aggiungendovi solo qualche timida novità. Come era lecito aspettarsi, l'ultimo arrivato in casa Milestone rimane un prodotto rivolto a una specifica nicchia di appassionati e si mantiene aderente alle proprie caratteristiche tipiche senza offrire spunti inediti o veri e propri momenti di svolta. Per gli inguaribili fan del motocross rimane comunque una scelta tutto sommato obbligata, anche in virtù dell'ormai nota assenza di un competitor di livello.

PRO

  • Piloti e tracciati aggiornati alla stagione 2019
  • Introduzione dell'editor
  • Nuova modalità Waypoint

CONTRO

  • Novità limitate
  • Gli annosi problemi dell'intelligenza artificiale
  • Graficamente grezzo