E' decisamente un periodo d'oro per il basket. Dopo il nuovo capitolo della saga EA Sports, arriva anche quello dei blasonati Visual Concepts, team che lavora ormai da anni sul brand NBA 2k. Se la scorsa edizione rappresentava un debutto un po' affrettato nella next gen, questo nuovo aggiornamento si presenta con tutte le carte in regola per diventare un riferimento assoluto nel genere.
Party People
La prima cosa che salta all’occhio una volta avviato il gioco, è la nuova impostazione dei menu, decisamente originale. Tutte le modalità vengono gestite attraverso un sistema a tendina richiamabile con la levetta analogica destra, mentre la partita veloce, modalità più frequentemente usata, viene presentata istantaneamente attraverso una scenografica città poligonale, con i loghi delle squadre da scegliere proiettati su due grattacieli. Tale sistema permette di entrare nel gioco vero e proprio (attraverso uno scenografico zoom nell’arena) in tempi sorprendenti, grazie ad un sistema di caricamento ben camuffato dagli effetti speciali. Ma non solo, i menu in sovrimpressione sono disponibili in qualsiasi momento (pensate alla Xbox Guide della dashboard 360), permettendo di passare istantaneamente dalla partita veloce, alla lega, il covo o lo street basket. Per contro però, il sistema si rivela spesso un po’ troppo macchinoso e poco intuitivo, costringendo l’utente a richiamare i menu anche solo per tornare indietro da una pagina. E considerando la complessità e le cose da fare in Nba 2k7, non è cosa di poco conto. Il gioco si distingue per l’elevato numero di modalità e per il livello di personalizzazione, dato che si può cambiare praticamente tutto, dalle regole in campo, alla velocità. Gradita la possibilità di creare 10 team ex novo, attingendo giocatori dall’ampio roster dalla lega statunitense. Ma è senz’altro nella modalità associazione e street basket che si nota la cura riposta dai programmatori: la prima simula il vero campionato Nba, presentando un interessante approfondimento manageriale, la seconda porta la competizione sui campetti cittadini. Proprio da questi si sviluppa la modalità 24:7, una specie di story mode, in cui potremo creare un giocatore da zero per fargli intraprendere il lungo cammino verso le stelle del basket. Presente anche quest’anno il covo, una stanza speciale, tipica dei 2k sports, in cui è possibile cimentarsi in minigiochi, conservare i trofei, e addirittura sbloccare giocatori classici (chi ha detto Michael Jordan?). Senza parlare della complessa modalità Live, che approfondiremo in seguito.
Tutti in campo con Shaq
Una volta saliti sul parquet possiamo finalmente ammirare l’aggiornamento grafico realizzato dai Visual Concepts. Risulta subito evidente come il motore sia il medesimo dell’anno scorso, ma i programmatori hanno avuto un anno di tempo per ottimizzarlo al meglio, con risultati decisamente apprezzabili. Questa volta l’impatto scenografico è semplicemente spaventoso, con uno stadio interamente poligonale, arricchito da particolari che solo chi non gioca potrà cogliere. La mascotte della squadra di casa si muove senza sosta, correndo tra le poltroncine, infastidendo il pubblico, oppure irrompendo in campo durante i time out e gli intervalli. L’intero bordocampo è pullulante di personaggi poligonali animati, dai coach, ai panchinari, le cheerleaders, e addirittura l’addetto alla pulizia del parquet! Una delle cose che ci ha colpito di più è la routine che gestisce il pubblico, può capitare che qualcuno si alzi per andare a bere, o in bagno, anche negli anelli superiori. Sono particolari che amplificano l’immedesimazione a livelli finora sconosciuti. Sul campo vero e proprio le cose vanno ancora meglio, con un comparto animazioni profondamente migliorato dall’anno scorso, il tutto nello splendore dei 60fps. Adesso ogni giocatore ha le sue peculiari mosse per segnare, mosse che risultano impressionanti come fedeltà alle controparti reali. Stupiscono ancora i movimenti indipendenti delle divise, così come il sudore, particolarmente riscontrabili nei close up ed i replay. Come ciliegina sulla torta, il tutto è abbellito da una regia che sembra aver diligentemente imparato dalla scuola EA Sports, con stacchetti accompagnati da musica hip hop, sponsor e molto altro ancora. Un lavoro davvero abnorme che verrà apprezzato solo da chi segue con attenzione il campionato americano, ma che dimostra la dedizione totale di questa software house verso la disciplina sportiva. Tuttavia sono ancora presenti particolari che abbassano la valutazione visiva, nella fattispecie la realizzazione di alcuni volti che è davvero pessima, e la situazione non migliora neanche con quelli più attinenti alla realtà. Lo stile adottato dai programmatori sembra più caricaturale che realistico, così come l’insistenza nel presentare tonalità accese, quasi da fumetto. Fastidiosa anche la mancanza di un sistema di illuminazione, che rende l’immagine esageratamente piatta. L’aspetto globalmente è fantastico, ma abbiamo l’impressione che il motore abbia bisogno di un pesante lavoro di perfezionamento per poter superare il passare degli anni.
De-fence!
Discorso ben diverso sul versante gameplay, dove il titolo Visual Concepts ha già raggiunto lo stato di grazia, tanto da essere considerato, affettuosamente, il PES del basket da molti giocatori. Un complimento non da poco, ma ampliamente meritato. La complessità simulativa ha raggiunto livelli vertiginosi, con il sistema di mosse speciali Isomotion (complesso ma appagante), una più efficace implementazione dello stoppaggio, le schiacciate, gli alley hoop, e tutte le mosse che è lecito aspettarsi in una vera partita. Il prodotto, come i predecessori, è ancora caratterizzato da una difficoltà notevole, specialmente contro la cpu, sospettosamente reattiva verso il contropiede, micidiale sotto canestro. Mentre lascia ancora dei sospetti l’alta percentuale di errore che caratterizza i nostri giocatori, con casi limite in cui capita di vedere un Kobe Bryant in procinto di schiacciare, ma con la palla già nelle mani della difesa. I tiri liberi sono in linea con la durezza generale, la scelta di gestirli attraverso la levetta analogica destra nasce probabilmente dall’esigenza di non alterare eccessivamente gli equilibri della partita, ma il tempismo richiesto ci è parso francamente eccessivo. La modalità street basket merita particolare menzione per i miglioramenti grafici rispetto alla scorsa edizione. I campi sono realizzati decisamente meglio, ed è possibile affrontare partite fino a cinque contro cinque, sia a metà campo che intero, e la giocabilità assume un tono maggiormente aggressivo. Un vero e proprio gioco nel gioco, ideale passatempo tra una partita e l’altra.
Come consideri questo giocatore?
Sul versante online, Nba 2k7 è forse il titolo con il supporto più evoluto, insieme a NHL 2K7, mai visto su Xbox Live. E’ possibile disputare partite classificate o giocatore, interi campionati e tornei online, con tanto di lobby dedicate. Risulta in particolar modo apprezzabile la cura riposta sui rapporti con gli altri giocatori, le fasi dedicate alla gestione della squadra non sono visibili dall’ avversario, ed al termine della partita viene proposto un piccolo interessante sondaggio. Sarà possibile riferire ai server se il giocatore ha assunto una corretta etica sportiva alla partita, in modo da filtrare le successive in modo da ottenere un’esperienza online equilibrata. Purtroppo abbiamo riscontrato dei problemi di lag nelle partite, la fluidità lasciava a desiderare, con un framerate dimezzato rispetto all’offline, ed i tiri liberi erano afflitti da uno strano tremolio che rendeva praticamente impossibile la corretta esecuzione. Problemi che speriamo vengano risolti a più presto da 2K Sports.
Obiettivi
Il sistema di obiettivi di NBA 2K7 segue il trend inaugurato da tutti i recenti giochi. Anziché presentarne 6 da 150 punti, i 1000 complessivi sono suddivisi in tanti piccoli obbiettivi, di difficoltà variabile. Si parte dalle vittorie classificate al segnare con determinati giocatori, ad effettuare determinate azioni sul campo. E' propbabile che il giocatore li consegua in maniera casuale piuttosto che mirata, dal momento che molti, se non tutti, sono direttamente proporzionali al tempo investito nel gioco vero e proprio. E vi assicuriamo che ne occorrerà davvero molto...
Commento
NBA 2K7 ha assunto una fama ormai mitologica tra gli appassionati del basket, a piena ragione, dal momento che si tratta della miglior rappresentazione videoludica di questo spettacolare sport. Visual Concepts ha lavorato sodo per stemperare un gameplay di già alta caratura, abbellendolo con un eccellente motore grafico, da godere rigorosamente su display HD. La perfezione ancora non esiste, certe lacune estetiche necessitano di essere riviste, e avremmo gradito una maggior clemenza nelle partite contro la cpu. Ma sono particolari di poco conto rispetto all'esperienza che questo titolo è in grado di regalare. Per i fanatici del canestro si tratta di un sogno ad occhi aperti, sperando che vengano risolti al più presto i problemi online, che mitigano un po' l'entusiasmo per questa produzione. Pro
- Elevata giocabilità
- Impatto scenografico esaltante
- Decisamente vasto
- Alcuni volti sono davvero mal realizzati
- Tiri liberi troppo impegnativi
- Online poco fluido