Il fatto che dopo vent'anni siamo di nuovo qui a parlare di Pokémon Snap, un titolo che non sarebbe neanche dovuto esistere, come vi abbiamo raccontato nella nostra retrospettiva qualche settimana fa, è davvero curioso.
C'è stato un lungo momento in cui Junichi Masuda ha respinto con forza l'idea di tornare su questo progetto, convinto che non avrebbe avuto lo stesso appeal di vent'anni fa, quando l'hobby della fotografia era molto meno diffuso. Poi qualcosa è cambiato. Nintendo ha affidato a Bandai Namco il compito di sviluppare New Pokémon Snap, titolo per Switch che casca a fagiolo, potremmo dire, in un periodo in cui c'è ancora bisogno di escapismo, sebbene l'orizzonte si faccia pian piano più luminoso. Ma sarà un videogioco adatto a tutti, o solo ai fan più sfegatati del franchise Nintendo? Scopriamolo nella recensione di New Pokémon Snap.
Un fotografo a Lentil
La prima cosa che bisogna capire di New Pokémon Snap è che il gioco Bandai Namco ha poco a che spartire coi titoli sviluppati tradizionalmente da Game Freak. Sì, certo, ci sono i pokémon e sì, in un certo senso si devono catturare, ma il resto cambia completamente: New Pokémon Snap non è un gioco di ruolo, ma un simulation game in prima persona su rotaie. Non c'è davvero un modo più sintetico per definirlo, se non "simulatore di fotografo", ma anche quello gli starebbe stretto. La premessa è di una semplicità disarmante.
Il vostro alter ego, un personaggio creato scegliendo tra una manciata di opzioni, che però influenzano quantomeno le rare e brevi cinematiche di intermezzo, raggiunge il laboratorio del professor Speculux nella regione di Lentil per aiutarlo a catalogare i pokémon che vivono nell'arcipelago. Il modo migliore per farlo è osservarli nel loro habitat e immortalarli con una fotocamera, cercando di riprendere le loro attività più insolite.
Speculux ci fornisce subito una fotocamera di ultima generazione, la Ricercamera, che migliorerà nel corso del gioco con varie funzioni aggiuntive, e un mezzo di trasporto chiamato NEO-UNO: quest'ultimo si muove automaticamente seguendo un percorso preciso che dura circa quattro minuti, lasciandoci quindi la libertà di guardarci intorno e scattare fino a settanta foto a stage.
Questi ultimi rappresentano biomi ben differenziati: si parte dal parco naturale dell'isola di Floreo, per poi passare alla giungla di Ameneas e sbloccare via via nuovi percorsi anche presso la barriera corallina di Opuleo o sulle roventi montagne dell'isola di Volcas. Ogni stage esiste in molteplici versioni, non solo di giorno o di notte. Scattando le foto si accumulano punti esplorazione, proprio come i punti esperienza in un gioco di ruolo, che servono a far aumentare di livello i percorsi. Sebbene sia possibile scegliere il livello del percorso che si sta per intraprendere, la differenza sta proprio nella quantità e nella varietà dei pokémon che compariranno.
Nello stesso percorso, alla stessa ora del giorno, possono comparire mostriciattoli completamente diversi a seconda del livello impostato, oppure possono verificarsi condizioni e situazioni ambientali che incidono sul comportamento dei mostri, offrendo nuove scene da immortalare. L'interazione, almeno inizialmente, è limitatissima. Ci si può al massimo girare intorno nella NEO-UNO per scattare le foto in ogni direzione, e in questo senso può anche essere divertente, sebbene poco pratico, attivare il giroscopio nelle opzioni per controllare l'obiettivo della fotocamera muovendo la console nello spazio tridimensionale.
Se i primissimi minuti di gioco sono estremamente passivi, man mano che si scattano foto, accumulano punti e scoprono nuovi pokémon, cambia sensibilmente anche il gameplay. Inizialmente potremo solo tirare delle Mele soffici ai pokémon intorno a noi, ma già questo può influenzare significativamente l'ecosistema.
Alcuni pokémon, per esempio, potrebbero decidere di fare uno spuntino con le mele che abbiamo lanciato. Altri potrebbero innervosirsi o semplicemente spostarsi: in certi casi, dovremo tirare le mele ai pokémon che ostruiscono il passaggio della NEO-UNO. Lo scenario non è interattivo al 100% e solo in alcuni casi è possibile interagire con l'ambiente per richiamare l'attenzione di un pokémon. Queste interazioni tendono a diventare più complesse nei percorsi avanzati; un po' come se si stesse cercando di risolvere un enigma col gameplay, bisognerà usare i gadget nell'ordine o nella combinazione giusta per risvegliare l'interesse dei pokémon o incentivarli a comportarsi in modo particolare. Riproducendo una simpatica melodia, per esempio, faremo sì che alcuni pokémon si mettano a ballare per noi, mentre il radar integrato nella fotocamera ci permetterà di individuare punti d'interesse e bivi che altereranno il percorso in tempo reale, conducendoci in aree inedite dove troveremo altri soggetti per i nostri scatti.
Il Fotodex
Speculux ha scoperto anche un curioso fenomeno naturale che si verifica solo nella regione di Lentil e che influenza i pokémon, facendoli brillare di una luce misteriosa che li rende ancora più appariscenti. Ben presto, l'ingegnoso ricercatore troverà un modo per incanalare quella luce dentro le cosiddette sfere Lumina. Questo gadget, che si lancia esattamente come la Mela soffice, farà brillare i pokémon o alcuni elementi dello scenario, moltiplicando le possibilità di interazione: la maggior parte dei pokémon tenderà a brillare e basta, ma in qualche caso le sfere Lumina cambieranno sensibilmente lo scenario e il comportamento dei mostri nei dintorni. La soluzione è sperimentare. Il gioco non dice assolutamente cosa bisogna fare, come e quando; al massimo, le mini sfide nell'apposita paginetta suggeriranno sibillinamente le condizioni da soddisfare per inscenare degli spettacolini che meritano assolutamente uno scatto fotografico.
Qualche mini sfida ricompensa con titoli e altri riconoscimenti, ma in realtà non ci sono premi veri e propri, in termini di gameplay. Lo scopo di New Pokémon Snap è fondamentalmente uno: scattare le foto più belle e cercare di migliorarle ancora di più. Nel Fotodex andremo a catalogare i pokémon incontrati con quattro scatti per ciascuno di essi, contraddistinti da un numero di stelle che va da una a quattro: esse rappresentano la rarità della scena immortalata, ma nulla ci vieta di sostituire ogni foto già scattata e registrata nell'album con quelle più recenti che magari ci sembrano anche più chiare o più belle.
Il loop funziona così: a fine percorso, Speculux ci chiederà di scegliere una foto, e una soltanto, tra tutte quelle che abbiamo scattato per ciascuna specie di pokémon. Dopodiché, il buon professore le valuterà, assegnando un punteggio che dipende da alcuni fattori specifici. Inquadrare il pokémon frontalmente, centrandolo nell'obiettivo, in condizioni di luce specifiche e magari in compagnia di altri mostri, mentre compie azioni particolari... tutti questi fattori saranno valutati e contribuiranno al punteggio complessivo di ogni foto.
Dobbiamo ammettere che la valutazione non ci è sembrata sempre precisissima e qualche volta abbiamo avuto l'impressione che Speculux tirasse i numeri a caso, ma in generale i consigli che il gioco ci dà all'inizio dell'avventura sono molto preziosi. New Pokémon Snap è un titolo di un'immediatezza disarmante: letteralmente chiunque può impugnare i controller e scattare foto in un batter d'occhio. Una volta registrate le foto nel nostro album, potremo anche modificarle a piacimento nella sezione Laboratorio del menu principale, magari applicando filtri di vario genere, adesivi, piccoli commenti e altri effetti visivi.
È un editor abbastanza semplice, in realtà, che non concede chissà quali libertà artistiche, ma che permette comunque di dare sfogo alla fantasia. Le foto più belle si possono poi caricare su Internet, in uno spazio social in cui tutti i giocatori di New Pokémon Snap possono ammirarle e valutarle: in questo senso, New Pokémon Snap assume una sfumatura vagamente competitiva che andrà considerata nel tempo. La Modalità online, infatti, assume più i contorni di un angolo di condivisione cui rivolgersi quando si cerca l'ispirazione per i prossimi scatti e percorsi, che uno spazio in cui competere seriamente per i posti nelle classifiche.
Dentro il gioco
Per quanto siano vari e numerosi i pokémon, i percorsi e le condizioni orchestrate da Bandai Namco, è superfluo sottolineare che presto o tardi subentra una certa sensazione di noia e ripetitività, specialmente se ci si impunta sulla ricerca di uno specifico scatto raro: in questi casi, si finisce tranquillamente col ripetere lo stesso percorso per tutti i minuti della sua durata solo e soltanto per quel brevissimo istante in cui un certo pokémon compare sullo schermo, e non è detto che poi si riesca a fare la foto che si vuole.
Preso così, New Pokémon Snap finisce col diventare un esercizio di frustrazione, più che uno strumento di escapismo. Abbiamo scoperto, tuttavia, che il gioco dà il meglio di sé proprio quando si affronta con uno spirito rilassato, curioso e sperimentale. Per questo motivo, le prime ore sono senz'altro le migliori e più coinvolgenti, ma bisogna dire che lo sviluppatore nipponico ha lavorato benissimo sul concept originale, espandendolo e arricchendolo in modo sensato e intelligente. Switch, poi, con la sua modalità portatile che la rende particolarmente adatta alle partite mordi e fuggi, diventa la console perfetta per questo tipo di esperienza.
È un peccato che le schermate iniziali e di intermezzo tradiscano una certa superficialità nella cura per i dettagli. I vari personaggi che compaiono sullo schermo, come Speculux o la sua assistente Rita, per non parlare di alcune vecchie conoscenze, sono doppiati soltanto parzialmente in lingua inglese o in giapponese, mentre l'aspetto dei menu è davvero essenziale. Ma questo è solo il contorno.
Bandai Namco ha chiaramente concentrato tutti gli sforzi sui percorsi, che in effetti sono assolutamente splendidi da ammirare, sia sullo schermo del TV, sia che si giochi in modalità portatile: nel secondo caso, l'immagine appare leggermente più sporca solo in alcuni frangenti, per esempio se si osservano bene gli specchi d'acqua, ma in generale il titolo non perde né in fluidità né in dettaglio. Gli scenari sono complessi, ricchissimi di particolari e spesso impreziositi da effetti particellari e sorprendenti giochi di luce.
I pokémon, naturalmente, sono i protagonisti a tutti gli effetti: abbandonata ogni pretesa di realismo in stile Pokkén Tournament, lo sviluppatore giapponese ha adottato un design cartoonesco e asciutto che funziona benissimo nel rispetto della tradizione. Per un fan della serie, vedere i pokémon che "vivono" nel loro habitat è sicuramente un'esperienza memorabile, ma dobbiamo ammettere che ci saremmo aspettati routine comportamentali un po' più elaborate. Sebbene il codice tenda a cambiare qualcosa ogni volta che si intraprende un certo percorso, per esempio garantendo ad alcuni pokémon una casualità negli spostamenti in modo che non seguano sempre gli stessi pattern, è evidente che giocare New Pokémon Snap, alla lunga, non sia molto diverso dal guardare ripetutamente una specie di cortometraggio.
Come dicevamo sopra, comunque, dipende tutto dall'approccio che si sceglie. Ad esempio, per quanto siano gradevoli e spensierate le musiche di accompagnamento, abbiamo notato che New Pokémon Snap assume un valore quasi documentaristico se si riduce a zero il volume della colonna sonora nel menu delle opzioni: mantenendo soltanto gli effetti sonori e ambientali, magari inforcando un bel paio di cuffie, ogni percorso diventa ancora più coinvolgente e rilassante, un po' come se si stesse facendo un'escursione o una visita guidata nel mondo dei pokémon. A quel punto, alcuni momenti dell'esperienza possono diventare veramente indimenticabili: magari state facendo le foto a un Pelipper che svolazza sopra la vostra testa, quando all'improvviso un fragoroso boato riporta il vostro sguardo sulla superficie dell'acqua, infranta da un immenso Wailord che ha deciso di emergere proprio lungo il tragitto della NEO-UNO. In questi momenti, New Pokémon Snap riesce a essere qualcosa di più che un simulation game, ma dopo la prima volta non stupisce più allo stesso modo e questo, purtroppo, è un limite impossibile da superare.
Conclusioni
New Pokémon Snap è un titolo particolarissimo e anche molto difficile da valutare. In un certo senso, dopo averlo giocato, abbiamo capito come mai Junichi Masuda fosse così restio a riproporre il format dopo tanti anni: con la vita frenetica che facciamo oggi, è facile perdere di vista il senso del titolo Bandai Namco. Chi ama scattare fotografie e magari personalizzarle, e cerca soprattutto un'esperienza rilassante da gustare lentamente e a piccole dosi, troverà in New Pokémon Snap un passatempo di grande valore. Se appartenete a una categoria di giocatori più competitiva, che ama sviscerare i nuovi acquisti in tutta fretta, lasciate perdere: rischiereste di esaurire i contenuti in pochissimo tempo.
PRO
- Rilassante e spensierato
- Tanti scenari, situazioni e pokémon da immortalare
- L'editor e la modalità online permettono di condividere facilmente le nostre creazioni coi giocatori di tutto il mondo
CONTRO
- Diventa inevitabilmente ripetitivo nel giro di poche ore
- Avremmo apprezzato una maggior varietà di routine comportamentali
- La ricerca degli scatti giusti per completare il Fotodex può essere frustrante