Osservando la lista dei giochi Nintendo più venduti, è ben visibile quale sia la saga più importante: sei titoli su quindici si chiamano Super Mario Bros., sono esclusivamente bidimensionali, e due di essi sono usciti dopo il 2006, quindi dopo la postuma e tardiva riesumazione della saga, con quello strano "New" di fronte, come se per comunicare una novità non bastasse il gioco in sé, ma servisse pure un'esplicita comunicazione testuale. Super Mario Bros. è una serie longeva, che ha ottenuto un successo superiore a quello di Mario Kart e Pokémon: questo perché è una saga universale come pochissime altre. Le due dimensioni e i comandi intuitivi fanno sì che sia immediatamente apprezzabile anche dai novizi; la profondità dei controlli, accompagnata a quella del game design, l'hanno spesso elevata a stella più preziosa del firmamento elettronico.
Se Super Mario è Super Mario da più di trent'anni, con fortune altalenanti ma costante come nessun altro, è soprattutto merito di questa serie, e in particolare del primo e del terzo episodio per NES, seguiti a poca distanza da Super Mario World per Super Nintendo. Tra quest'ultimo capitolo e il successivo, datato 2006, c'è stato un lungo, inconsapevole ed erroneo ostracismo, di cui abbiamo approfonditamente discusso qui, sintetizzabile nell'idea che Nintendo considerasse questa saga superata da quella tridimensionale. Niente di più sbagliato. Perché l'immediatezza e la genuina purezza delle due dimensioni, dei pulsanti corsa e salto, è tutt'altra cosa. E le vendite eccezionali stanno lì a dimostrarlo. Peccato che non siano servite a riportare questa serie nelle grazie dei leader Nintendo, che - in tempi recenti - non l'hanno mai nobilitata abbastanza. Su Switch ci aspettiamo un capitolo in grado di invertire questa tendenza e, nell'attesa, a quasi due anni dal lancio della console, eccoci qui a scrivere la recensione dell'edizione Deluxe di New Super Mario Bros. U, uscito su Wii U nel 2012.
New Super Mario Bros. U
Già ai tempi della prima pubblicazione New Super Mario Bros. U era un seguito conservatore di una serie di per sé manierista, non ambiziosissimo ma decisamente ben costruito, con delle fondamenta marmoree ereditate da un passato regale. Nonostante siano passati più di sei anni, il nostro giudizio a riguardo è rimasto pressoché immutato: i platform bidimensionali non sono proliferati come qualcuno avrebbe potuto immaginare, e il periodo felice post New Super Mario Bros. Wii si è esaurito in breve tempo. Il genere sta comunque meglio che nel decennio passato, ma dal 2012 ad ora, escluso il bellissimo Donkey Kong Country: Tropical Freeze, ha dato il meglio di sé soprattutto nel mondo indie - ad esempio con Celeste, grande successo del 2018. La grafica di New Super Maro Bros. U è forse l'elemento maggiormente invecchiato, soprattutto nel versante dell'illuminazione: già nel 2012 sembrava una versione in alta risoluzione del predecessore, con l'eccezione degli sfondi molto curati, e l'impressione di arretratezza in questo periodo non è certo diminuita. Il bagliore e la cura dei materiali di Nintendo Land ai tempi lo facevano apparire superato, adesso sembra un titolo, come si usa dire, di "una generazione fa". Detto questo l'aspetto nel suo complesso è comunque grazioso, con uno stile poco ricercato ma efficace, e segnaliamo le solite gradevoli, baloccanti canzoni ad accompagnare l'azione, reiterate nel tempo e sicuramente funzionali.
È un platform magistralmente collaudato, con una curva d'apprendimento ideale, e una declinazione strutturale eccellente: a qualsiasi velocità si attraversi uno stage, quello sa regalare qualche soddisfazione. Le tre Monete Stella segrete da ricercare in ogni livello, altrimenti finalizzato al raggiungimento della bandierina a fine percorso, sono scolastiche per chi lo ha provato in precedenza, ma allo stesso tempo stimolanti per i novizi. Sembra un prodotto costruito in laboratorio da mani sapienti, con ogni ingrediente al posto giusto, senza la minima volontà di sperimentare: i power-up sono divertenti ma poco galvanizzanti (pinguino escluso), i mondi vari ma poco originali, gli stage armoniosi ma - solitamente - non esaltanti. Ribadiamo quanto scritto all'epoca: sembra un'opera realizzata dal secchione della classe, in questo caso Masataka Takemoto, e non dal genio dell'azienda. In questa versione è possibile eseguire la piroetta aerea cliccando due volte il pulsante del salto, e non è una soluzione che abbiamo apprezzato: molto meglio destinare l'azione al dorsale, per evitare che, come ci è accaduto, si attivi casualmente. I personaggi inediti inseriti nell'edizione Deluxe, Ruboniglio e Toadette, a questa modalità aggiungono poco... al contrario che nella storia di Luigi.
New Super Luigi U
Anche New Super Luigi U, che nel 2013 doveva essere scaricato come DLC, è rimasto sostanzialmente immutato. Adesso si hanno più secondi a disposizione per terminare i livelli, ben duecento - che non corrispondono ad altrettanti secondi nella realtà, sono più brevi - e, come anticipavamo, si possono scegliere come personaggi Toadette e Ruboniglio, che semplificano notevolmente le cose. Questa taratura verso il basso è stata decisa perché New Super Luigi U, pur condividendo con l'originale la mappa del mondo, era decisamente più ostico di New Super Mario Bros. U: i tanti novizi che lo proveranno nel 2019 per la prima volta (e potranno giocarlo subito, prima dell'avventura "principale") avranno più salvagenti a cui appigliarsi. Toadette ha l'ormai noto power-up a forma di corona, che la trasforma in Peachette, capace di planare e di effettuare un'ulteriore spinta verso l'alto - ma, a differenza dello Scoiattolo, non di aggrapparsi alle pareti. Non solo è una trasformazione utile, ma è anche molto diffusa: gli effetti sono molto simili a quelli della Ghianda, ma la Corona si trova più spesso.
Ruboniglio dal canto suo è totalmente immune ai nemici, evenienza che toglie gran parte del fascino al gioco, ma che potrebbe essere ideale per i più piccoli o, in generale, per i principianti. La fisica di New Super Luigi U è diversa dal titolo originale, ricalca quella di Luigi in Super Mario Bros. 2: maggiore inerzia, salti più alti e prolungati. Queste unicità non sono sempre sfruttate dal level design, ma a volte accade, e in generale aiutano a diversificare l'esperienza da quella di New Super Mario Bros. U, proprio grazie alle basi leggermente alterate. Dopo un po', dovesse servirvi, sarà possibile interpretare anche questi stage con la fisica dell'originale. Nel complesso i livelli di New Super Luigi U sono più difficili, maggiormente incentrati sul percorso verso la bandierina che sulla ricerca dei segreti: le stesse Monete Stella sono posizionate in maniera tale che sia più arduo raggiungerle che scovarle, quando in New Super Mario Bros. U avviene sostanzialmente il contrario.
Sfide e multiplayer
Come avrete intuito, in caso aveste già giocato gli originali, il numero di novità di questa edizione Deluxe non è stratosferico. Tuttavia sarebbe stupido non evidenziare quanto questo gioco si sposi bene con Nintendo Switch: il multiplayer funziona egregiamente in qualsiasi situazione, sia perché è uno dei titoli in cui i joy-con isolati rendono al meglio, sia perché lo schermo è condiviso, e si vede piuttosto bene anche in modalità "da tavolo". Non bastasse questo, come detto all'inizio, la natura dell'opera è talmente accessibile e magnetica che catalizza la condivisione dell'esperienza, sia che ci si trovi sul divano del salotto che in viaggio in treno. Oltre che nelle avventure principali, il multiplayer è supportato, all'interno della Modalità Mii, in sezioni apposite come Partita Turbo e Caccia alle monete. Entrambe queste parti propongono dei livelli strutturati per l'occasione.
In Partita Turbo bisogna raccogliere più monete possibile, così da velocizzare il ritmo e arrivare celermente al traguardo, tentando di non farsi schiacciare dallo stage a scorrimento forzato. Richiede un continuo compromesso tra raccolta e prosecuzione, che risulta ancor più duro da raggiungere in multiplayer. Caccia alle monete è l'unica modalità - editor a parte - fruibile solamente in più giocatori: è anche quella più caotica e divertente per i novizi, perché è importante arrivare in fondo, ma è ancora più importante raccogliere monete e non cadere nei burroni. Alla fine di una personalizzabile serie di livelli, avrà vinto chi avrà totalizzato più punti: i metodi di conteggio sono rocamboleschi e ricchi di potenziamenti, perciò i ribaltoni sono sempre dietro l'angolo. Per i giocatori esperti la sezione più interessante rimane quella delle Sfide, nonostante siano sparite quelle in cooperativa col tablet Wii U: forse è l'unica modalità capace di esaltare appieno il sistema di controllo, l'unica in cui è essenziale una grande abilità al pad. All'epoca avevamo caldamente lodato questa sezione, e la nostra percezione non è mutata: le Sfide costituiscono tuttora il segmento migliore di New Super Mario Bros. U Deluxe.
Conclusioni
Ci aspettavamo un capitolo bidimensionale di Super Mario Bros. sviluppato appositamente su Switch, un titolo di rottura rispetto al recente passato. Nintendo invece ha preferito riproporre, per ovvi motivi, il gioco di lancio di Wii U, accompagnato da New Super Luigi U, con qualche aggiunta votata a tutelare i novizi. Per quanto il pubblico fedele possa contestare l'operazione, rimangono due certezze: il gioco non è eccezionale, ma resta un platform molto valido. E la sua natura si sposa perfettamente con Nintendo Switch: forse non esiste titolo più universale di questo, e il "dove, quando e con chi vuoi" agevola la fruizione della modalità multiplayer. Graficamente era arretrato nel 2012, e adesso, se paragonato a opere come Super Smash Bros. Ultimate, sembra di una generazione fa. Lo consigliamo convintamente a chi non abbia giocato gli originali, e a chi voglia, e possa, condividerlo con i propri familiari, anche con quelli solitamente non interessati ai videogiochi. In questo, Super Mario Bros. è magico. Detto ciò, aspettiamo con foga un nuovo, pregiato episodio della serie su Switch.
PRO
- È sempre un ottimo platform
- Grande sistema di controllo
- Universale come pochi altri
- Multiplayer divertente e accessibile
CONTRO
- Eccessivamente manierista e conservatore
- Graficamente arretrato
- Poco interessante per chi ha giocato gli originali