Non è la prima volta che ci ritroviamo a parlare di un DLC di un Pokémon maggiore: la storia di Game Freak è costellata di contenuti aggiuntivi nei quali andare ad allargare l'ambientazione, il cast di personaggi, il Pokedex e le curiosità dei mondi creati di volta in volta dal team. Se vi aspettavate un balzo in avanti nella spiegazione del fenomeno del Teracristal, sappiate che ne "La Maschera Turchese", la prima parte dell'espansione di Pokémon Scarlatto e Violetto, Il Tesoro dell'Area Zero, il team ha optato per lanciare qualche indizio, creando un sano tessuto di mistero che siamo convinti verrà spiegato nella Parte II: Il disco indaco. Il pacchetto di contenuti di Game Freak ha un suo peso, in ogni senso, anche economico: è chiaro che chiunque abbia adorato Scarlatto o Violetto non vedrà l'ora di tornare in quell'ambiente, probabilmente la caratteristica che più di altre continua ad attirare e mantenere i fan.
Sì, perché siamo convinti che la virata filosofica più evidente di Game Freak non sia da ricercarsi nel gameplay o nell'offerta complessiva, appena leggermente migliorata, ma spesso con una progressione lenta e macchinosa (vedi l'approccio open world). L'elemento su cui il team ha scelto ormai da anni di focalizzarsi è proporre un ecosistema di brand, un luogo e un'atmosfera immediatamente identificabili con i Pokémon, riconoscibili, che faccia sentire i giocatori a casa e li tenga lì mentre il team cerca come mantenere faticosamente il gameplay al passo con i tempi.
Come leggerete nella recensione della prima parte del DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto, Il Tesoro dell'Area Zero - La Maschera Turchese, questo contenuto non fa che confermare la nostra ipotesi.
La via verso Nordivia
Pokedex aggiornati e si parte verso Nordivia, terra decisamente più piccola di Paldea, ma piena di misteri e leggende e luoghi di interesse. Nordivia è il luogo in cui potrete aspettarvi di passare una buona manciata di ore: una nuova area, leggermente differente da Paldea grazie a una competente combinazione di prati, montagne, caverne, città ma anche risaie e frutteti. Tutto il mix geologico e sociale torna anche qui, con la differenza che parteciperete a un viaggio scolastico insieme a una professoressa dell'Istituto Mirtillo di nome Rea. È un sottobosco fiabesco e leggendario quello che permea La Maschera Turchese, vi prende per mano e vi accompagna in un cammino in cui l'esplorazione rimane il cardine ludico dell'esperienza. Anche per questo verrete ben presto introdotti ai tre Beniamici e a Ogerpon, l'orco cattivo, nonché ai vostri nuovi compagni di viaggio Rubra e Riben.
Riben è solare, allegro ma molto timido, mentre Rubra è altezzosa, un po' spocchiosa. Riprendendo quanto detto poco sopra, Game Freak desidera farvi rimanere in una zona di confort di comprimari delineata grazie a personalità abbastanza sobrie e un flusso di eventi che puntano verso la direzione esplorativa più che su quella relazionale. È un marchio di fabbrica della serie e questo DLC non si allontana dal seminato. Nel suo voler essere un mix di avventura e combattimento, La Maschera Turchese riprende in pieno la struttura di Scarlatto e Violetto, volteggiando tra un JRPG a turni piuttosto accessibile e il gusto del voler riempire il nuovo Pokedex di Nordivia.
Selfie e caccia selvaggia
Se dal punto di vista ludico questo primo DLC eredita tutto il gameplay dell'avventura principale, dobbiamo rimarcare le (poche) novità inserite in lista. Partiamo da nuovi vestiti e indumenti per il vostro personaggio che si sommano a nuove acconciature, così da trasmettere meglio l'idea di star visitando una nuova zona. C'è quindi un'enfasi maggiore sulla personalizzazione, ma non finisce qui: il bastone Rotoselfie, facilmente intuibile dal suo nome, serve per scattarvi delle foto, utili per fare una sorta di caccia al tesoro tramite cartelli in giro per la mappa da fotografare. Concludiamo con la Caccia all'Orco, un semplice mini-gioco in cui saltare in groppa a Koraidon o Miraidon e andare a caccia di bacche. Esatto, bacche: dovrete raccogliere e depositare delle bacche colorate entro un tempo limite sfrecciando con il vostro Pokémon, con difficoltà variabile in base all'area di Nordivia in cui giocherete.
Oltre a permettervi un'attività diversa dal solito, la caccia vi omaggia di oggetti utili per il gioco competitivo: nulla di sconvolgente, ma è una gradita digressione dalla storia principale. Gradita e necessaria, visto che la trama non è lunga, si finisce in una manciata di ore: sta a voi decidere come integrare l'esperienza, se esplorando, scovando Pokémon, gareggiando o semplicemente combattendo i nuovi animaletti inseriti nel DLC. Una nota di merito, visto che è impossibile darla all'aspetto tecnico, ancora indebolito da bug e crolli di fotogrammi, decidiamo di assegnarla al comparto sonoro, nuovamente gradevole e non banale, ottimamente integrato nell'avventura.
Tiriamo le somme
La risposta alla vostra domanda già la sapete: vale la pena tornare nel mondo di Scarlatto o Violetto? Se avete apprezzato l'open world di Game Freak, la risposta è sì. Se siete fan della serie, affermativo anche in questo caso. Questo DLC non porterà un singolo utente nuovo a bordo, ma va bene così, è lo stile della nuova Game Freak e forse è giusto che proseguano su questa strada, più esperienziale e meno ludica. Certo, l'obolo richiesto è importante: 35€ non sono pochi e La Maschera Turchese, di base, offre più quantità che idee creative. Siamo curiosi di vedere come il secondo DLC completerà il quadro, se butterà nel calderone qualche nuovo spunto o se effettivamente sarà la consacrazione di un approccio Game Freak particolarmente conservativo.
Conclusioni
PRO
- Un nuovo Pokedex da completare
- Nordivia ha un tessuto di leggende interessante
- La trama riesce a tenere agganciati
CONTRO
- Poche novità reali
- Aspetto tecnico ancora da rivedere