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Pokémon Unite, la recensione

Divertente e inaspettatamente coinvolgente, nonostante qualche difetto, Pokémon Unite ci ha sorpreso più di quanto avessimo previsto: scopriamolo nella recensione

RECENSIONE di Alessandra Borgonovo   —   25/07/2021
Pokémon Unite
Pokémon Unite
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Alla lista di generi che Pokémon ha abbracciato, mancava giusto il MOBA. Dal suo esordio venticinque anni fa, il franchise giapponese non ha perso occasione per espandersi e cambiare pelle numerose volte, restando però nel profondo sempre sé stesso. Dal classico gioco di ruolo al pinball, dal picchiaduro al racing, arrivando persino alla realtà aumentata con Pokémon GO e a un open world ancora in cantiere, pensavamo che i Pokémon avessero davvero toccato i confini del mondo videoludico. Ma ci eravamo scordati dei MOBA: nessun problema, si è recuperato anche su quel fronte ed ecco, fresco fresco, Pokémon Unite.

Inutile nascondersi dietro un dito, quando è stato annunciato a giugno 2020 l'accoglienza ricevuta è stata tiepida a dir poco: diciamo che probabilmente il Lapras di Lorelei si sarebbe sentito a suo agio nel clima generatosi.

Visto con sospetto e come una sorta di tradimento nei confronti dei fan storici, o come l'occasione di guadagnare soldi senza alcun rispetto per il franchise e cosa ha rappresentato in tutti questi anni, Pokémon Unite è stato per un po' bersaglio delle critiche; poi ci si è dimenticati della sua esistenza fino ai primi leak della beta e alla fine, il 21 luglio, ce lo siamo trovato sulle nostre Nintendo Switch in forma del tutto gratuita, in attesa anche della versione mobile prevista a settembre.

Dopo averlo provato, ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi: è sicuramente un gioco con ampio margine di miglioramento, ma diverte e si presenta, a nostro avviso, come il giusto svago nell'attesa di Diamante Lucente e Perla Splendente, prima, e del famoso Leggende Pokémon: Arceus poi.

Scopriamo Pokémon Unite nella recensione per Nintendo Switch.

Benvenuti sull'Isola di Aeos

La nostra storia inizia sull'Isola di Aeos, dove una forza convenientemente chiamata Energia Aeos si raccoglie in alta concentrazione. Phorus, una professoressa che fa la sua comparsa in una rapidissima introduzione prima di lasciarci nelle mani del suo assistente Erbie, ci informa che le cosiddette Unite Battles 5v5 sfruttano questa energia, il che è sembra essere molto positivo anche se inizialmente non sappiamo bene il motivo.

Ecco dunque la genesi di Pokémon Unite. Ha la struttura di un MOBA, un gioco alla League of Legends, tanto per intenderci, ma il suo obiettivo non è distruggere la base nemica, quanto segnare il maggior numero di punti entro lo scadere del tempo: una piccola deviazione, dunque, dalle meccaniche tipiche del genere. Sembra quasi più un ibrido tra uno sportivo, basket volendo, e i MOBA. Alla guida del nostro Pokémon, dobbiamo sconfiggere i minion sparsi per la mappa per aumentare il nostro livello, ottenere energia Aeos (se ne ottiene di più dai giocatori avversari ma anche i Pokémon selvatici ne lasciano) e aprirci la strada combattendo verso le basi nemiche, dove segneremo punti per distruggerle gradualmente. Tutto questo avendo cura di difendere la nostra zona, sotto la medesima spinta da parte degli avversari.

Non fatevi trarre in inganno, quando abbiamo scritto che l'obiettivo non è la distruzione della base nemica lo intendevamo davvero: fare a pezzi le basi intermedie serve per raggiungere quella principale, dove potremo accumulare ancora più punti, e soprattutto ci permette di annullare l'effetto lentezza che viene applicato a chiunque tenti di passare senza prima distruggere la stazioni intermedie. L'esperienza base di Pokémon Unite si racchiude in una sfida 5v5 (con qualche variante nella modalità Quick) dove il vincitore è chi accumula più punti allo scadere del tempo.

Pokémon Unite, la schermata principale
Pokémon Unite, la schermata principale

In altre parole, dimenticatevi i MOBA con estenuanti match da un'ora: ogni partita è un boccone da dieci minuti (meno nelle Partite Veloci), alle quali potremo accedere dopo un rapido tutorial che ripercorre le basi del combattimento e del punteggio. Questo vuol dire che anche le partite più combattute termineranno allo scadere del tempo e non si potrà scegliere di andare avanti ad oltranza fino alla sconfitta di un team.

Al momento sono disponibili venti Pokémon, la maggior parte da acquistare tramite valuta in game o denaro reale, a seconda di quanto rapidamente vogliate impadronirvene, ma alcuni si possono sbloccare aumentando il livello allenatore o completando le sfide giornaliere: le microtransazioni sono un classico dei free-to-play, e Pokémon Unite non è da meno, tuttavia va specificato che pur senza spendere soldi veri è possibile tranquillamente avanzare. Basta non farsi prendere dalla fregola di ottenere tutto e subito.

Del resto, se è vero che nei MOBA (ma in generale nei multigiocatore) parte del lavoro la fa la composizione della squadra, il resto ricade tutto sulle spalle dei giocatori: potete avere tutti i Pokémon più forti del roster, ma se comunque non li saprete usare il problema rimane. Soprattutto perché vanno tenuti in considerazione i ruoli coperti da ciascuno per agire di conseguenza, mettendo insieme un gruppo da cinque che sia coeso e funzionale. Una squadra formata da soli supporto o soli attacco non vi porterà molto lontano, nonostante le meccaniche piuttosto semplificate del gioco.

I Pokémon hanno due abilità (legate a R/ZR) e supermossa che si sblocca salendo di livello. A questo proposito, il sistema di livellamento riesce a mettere molto d'accordo il genere MOBA e il nucleo dell'esperienza Pokémon grazie alla meccanica dell'evoluzione: per ovvie ragioni, i livelli a cui i Pokémon evolvono non rispecchiano quelli reali (per dire, Charmender non si evolverà in Charmeleon al 16 né in Charizard al 36, bensì rispettivamente al 5 e al 9) ma il fatto che il gioco proceda per fasi e leghi la necessità di aumentare di livello all'evoluzione è azzeccatissima. Inoltre, fare level up permette di perfezionare le mosse che si è scelto di imparare: all'inizio si hanno due abilità di default, che possono essere sostituite scegliendo tra altre due e successivamente, quella selezionata potrà diventare +, quindi potenziarsi ulteriormente e spesso attivare effetti aggiuntivi. Il rovescio della medaglia è che un pokémon iniziale sarà abbastanza diverso da giocare rispetto a quello evoluto e alcune mosse molto efficaci all'inizio (ci vien da pensare alla rete elettrica di Pikachu) non sono più disponibili andando avanti con la partita.

Detto questo, gli archetipi MOBA sono vivi e vegeti in Pokémon Unite, legati a personaggi specifici: Pikachu predilige la distanza, Charizard il corpo a corpo, Zeraora è un velocista ottimo per inseguire gli avversari in fuga o conquistare obiettivi in modo furtivo, Slowbro un difensore adatto per trattenere gli avversari mentre il resto della squadra arriva in supporto, e via discorrendo. C'è abbastanza spazio per consentire al piccolo meta di Pokémon Unite di crescere, nell'attesa che i giocatori scoprano le migliori strategie e combinazioni per dominare il campo di battaglia.

Scontrarsi con i Pokémon selvatici non è molto entusiasmante, ma quando si viene coinvolti in un testa a testa con la squadra avversaria (oppure con Pokémon speciali come Zapdos, Rotom, Drednaw e altri) lì le cose diventano più accattivanti.

Pokémon Unite, abbiamo acquistato Greninja con le monete conquistate giocando e si è rivelato un ottimo acquisto
Pokémon Unite, abbiamo acquistato Greninja con le monete conquistate giocando e si è rivelato un ottimo acquisto


A dare maggiore spessore e stratificazione al gameplay c'è il fatto che i Pokémon possono anche essere equipaggiati con oggetti da battaglia, fino a un massimo di tre alla volta, che combinati assieme possono dare una svolta alla partita. Anche perchè potenziandoli saranno in grado di conferire bonus progressivamente più sostanziosi. Inoltre, è possibile per noi allenatori equipaggiare un oggetto a scelta da utilizzare durante la partita per supportare il nostro Pokémon - sia esso una pozione, un aumento dell'attacco, della velocità o quant'altro. Naturalmente, l'utilizzo dell'oggetto in questione è legato a un cooldown, quindi dobbiamo prestare attenzione a non sprecarlo.

La stessa attenzione che va posta nelle passive di ogni Pokémon: per quanto semplificato rispetto ad altri MOBA, non significa che Pokémon Unite manchi di strategia e non è un caso che i Pokémon siano differenziati anche in base a quanto siano gestibili sul campo. Charizard, per esempio, è adatto ai novizi mentre già Greninja è per esperti data la sua tendenza a usare mosse che confondono gli avversari (Double Team o Smokescreen).

Al momento sono disponibili tre modalità di gioco: Standard, disponibile fin da subito, Ranked, accessibili possedendo 6 pokemon e Quick, che si sbloccano invece al livello 8. Le differenze tra Ranked e Stadard sono minime: quello che le differenzia è che le prime incideranno sul vostro livello globale. L'unico cambiamento si nota nelle Quick, che in base a una rotazione prestabilita mettono a disposizione una mappa e un numero di partecipanti diversi, dimezzando il tempo a disposizione. In queste mappe bisognerà sempre segnare più goal degli avversari, ma il posizionamento dei canestri, la presenza di nastri e di pokémon differenti, rende l'esperienza piuttosto diversa dalle altre.

Siamo sicuri, inoltre, che Pokémon Unite si evolverà proprio come fanno i suoi protagonisti, ma come inizio, forse ci saremmo aspettati un piatto più ricco, soprattutto se il gioco dovrà confrontarsi coi centinaia di guerrieri e opzioni di League of Legends Wild Rift e Arena of Valor. Certo, c'è la questione del collezionare tutti i Pokémon finora disponibili in maniera genuina, affidandosi alle monete in game, o la voglia di ottenere i vari cosmetici, ma potrebbe non essere abbastanza per far innamorare una fanbase poco abituata a questo genere di esperienza. C'è anche chi, verso queste cose dimostra il minimo interesse e preferisce gettarsi nella mischia. Dove Pokemon Unite vacilla un po' è proprio nel contenuto iniziale e nella rigida progressione che lo caratterizza: la singola mappa e una manciata di personaggi free-to-play a rotazione, quest'ultimo un aspetto che spinge verso le microtransazioni, danno un po' una battuta d'arresto.

L'elemento più antipatico è la limitazione di 2100 monete a settimana, contro le minimo 6000 necessarie all'acquisto di una nuova licenza Pokémon: il gioco fa ovviamente leva sulla fretta nell'avere i Pokémon più efficienti a disposizione e questa strategia da "solo un assaggio" ha già colpito nel segno, per quanto riguarda l'acquisto con soldi reali.

Pokémon Unite, il negozio è diviso in tre categorie
Pokémon Unite, il negozio è diviso in tre categorie


Non penalizziamo completamente la presenza delle microtransazioni perché, ora come ora, è possibile avere la meglio in una partita anche senza spendere un singolo euro. Bisogna però vedere con il tempo e l'introduzione di nuovi Pokémon fino a che punto si potrà resistere senza aprire il portafoglio. La speranza è che l'esperienza rimanga il più bilanciata possibile (d'altra parte TiMi, essendo lo sviluppatore anche di Arena of Valor, ha già una notevole esperienza in questo genere di giochi), ma senza sapere quali siano i piani futuri per l'ampliamento del gioco, navighiamo a vista.

Per quanto riguarda altre spese, in termini soprattutto di cosmetici e versioni alternative dei Pokémon, sono davvero pochi gli elementi per cui bisogna di fatto spendere denaro vero: con un po' di pazienza, tutto il resto si può comprare sfruttando la valuta in game, che viene ottenuta anche completando diversi incarichi giornalieri.

Nel complesso, troviamo Pokémon Unite un gioco ben realizzato: lo stadio non offre molta varietà, ma i modelli dei personaggi sono discreti pur non essendo troppo dettagliati. Gli attacchi sono sufficientemente coreografici, soprattutto le supermosse, e permangono elementi tipici dei MOBA come nascondersi - nell'erba alta - per attaccare nemici inconsapevoli.

Una lamentela sentita vogliamo invece muoverla nei confronti dell'autoaim, che spesso si rivela più un ostacolo che un aiuto. Se si sta affrontando un Pokémon, mettiamo caso un Rotom con l'intento di indebolire le basi avversarie, basta che un giocatore passi in mezzo per essere immediatamente preso di mira ignorando cosa si stava facendo fino a un attimo prima, obbligando così a prendere manualmente la mira per non perdere di vista l'obiettivo principale. Non è un problema enorme ma troveremmo la possibilità di agganciare i nemici particolarmente utile. C'è la possibilità di sdoppiare l'attacco base tra avversari i minion, o di mettere l'auto lock, ma potrebbero non essere opzioni adatte a tutti.

Tirando le somme, comunque, Pokémon Unite è un'ottima introduzione ai MOBA, adatto sia ai più piccoli sia ai giocatori più navigati, e speriamo possa espandersi abbastanza rapidamente da offrire un maggior numero di possibilità rispetto a quelle attuali. Giocato sulla televisione, si arriva ai 60fps mentre in modalità portatile ci si ferma i 30fps: è comunque possibile spingere il gioco verso prestazioni migliori dalle impostazioni.

Sorprendentemente divertente, Pokémon Unite ha dato il proprio apporto al genere MOBA e con il giusto supporto potrebbe diventare ancora più piacevole da giocare. Nella speranza che le microtransazioni non prendano il sopravvento sull'esperienza totale.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Multiplayer.it
7.8
Lettori (33)
7.3
Il tuo voto

Pokémon Unite esordisce come una valida esperienza MOBA, che parla a un ampio spettro di giocatori e funziona come ottima introduzione al genere - soprattutto per chi non ha mai voluto, o potuto, approcciarvisi prima. Cattura grazie alla sua semplicità, rendendosi di immediata comprensione e aprendosi poi a una conoscenza più approfondita dei Pokémon e delle possibili strategie. Grafica accattivante, sbloccabili divertenti e una discreta varietà di stili e combinazioni mantengono le partite fresche, valorizzate da una funzione di chat rapida che aiuta a evitare la tossicità fin troppo presente nei MOBA. Le microtransazioni ci sono, come da manuale, ma per ora non risultano invalidanti nei confronti di chi preferisce un'esperienza completamente gratuita. Venti Pokémon sugli oltre mille a disposizione sembrano pochi ma per iniziare va bene, sempre prendendo in considerazione il fatto che Pokémon Unite debba parlare a una platea molto variegata. Avremmo preferito maggiore varietà nelle mappe e almeno una modalità di gioco che si differenziasse dal classico "score", ciononostante è un inizio migliore di quanto, un anno fa, il gioco lasciava presagire.

PRO

  • Semplice e divertente, adatto a tutti
  • Venti Pokémon sono un numero giusto per iniziare
  • Partite veloci, perfette per prendere il gioco a bocconi

CONTRO

  • L'autoaim si rivela abbastanza fastidioso in alcune occasioni
  • Non sappiamo quanto le micotransazioni peseranno in futuro
  • Poche modalità di gioco rischiano di far scemare l'interesse