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Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione

Pro Evolution Soccer arriva finalmente su PlayStation Portable, e per diversi aspetti rappresenta la versione del gioco da avere!

RECENSIONE di Massimo Reina   —   01/04/2008
Pro Evolution Soccer 2008
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Quando la tradizione è una garanzia
Ma tornando all’argomento di questa recensione, e quindi al gioco analizzato, com’è la versione portatile di PES 2008? Presto detto: come avrete modo di leggere nelle prossime righe è concettualmente e tecnicamente molto simile al capitolo del 2007 e questo, in un momento in cui per PES il termine “rinnovare” ha fatto rima con “rovinare” è certamente un bene. Una volta scesi in campo, infatti, ci si sente finalmente di nuovo “a casa”. Subito dopo aver battuto il calcio di inizio, la sensazione di familiarità è immediata e la giocabilità di PES 2008 torna ad essere quella a cui ci ha abituato la serie per anni. Passaggi, tiri, azioni articolate, tutto si svolge senza quella eccessiva velocità (certo, un lieve incremento della stessa rispetto ai più belli capitoli passati su PSX e PS2 della saga c’è) che ha caratterizzato le edizioni casalinghe next-gen. La fisica della sfera è rimasta più o meno inalterata e gli stessi contrasti sono quelli credibili che conosciamo. Novità interessante semmai è la migliore calibrazione di alcuni controlli, come quelli legati all’analogico che ora risulta più preciso nelle sue funzioni, ed un’ulteriore incremento verso l’alto della IA di compagni e avversari che si applicano molto meglio nell’esecuzione degli schemi, almeno a livello di difficoltà massimo. La stessa assenza di due dei quattro pulsanti dorsali invece presenti sul pad della PS2, sulla PSP non ha impedito a Konami di implementare ugualmente le giocate e le funzionalità tipiche degli stessi, migliorandole, anche se in questo caso occorre effettuare qualche combinazione di tasti.

Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione
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Poche ma buone

Come abbiamo visto, quindi, non ci sono novità eclatanti rispetto a PES 6 (del 2007), ma ritocchi sparsi qua e la. Pertanto le modalità stesse di gioco sono rimaste le stesse: Coppe (Konami Cup, International, etc), World Tour (presente solo nella versione PS2, e che consente all’utente di affrontare, con la propria squadra, sfide in tutto il mondo contro ogni tipo di squadra), Campionato, Amichevole, Allenamento e la sempre interessante Master League, che seguendo il trend inaugurato lo scorso anno, continua a migliorare la componente gestionale del club scelto, tenendo conto della reazione dei tifosi e dell’appeal suscitato nei confronti dei calciatori da acquistare. Interessante l’opzione che rende possibile trasferire dati e informazioni inerenti la ML fra le versioni PSP e PlayStation 2. Assente purtroppo il multiplayer online, forse l’unica vera pecca del gioco, mentre è presente quello in wireless tra due giocatori. Per quanto riguarda le licenze siamo sempre alle solite: assente la Bundesliga, assente la Premier se non per un paio di club con loghi ufficiali (ma fra questi ora manca il Manchester United) ci si dovrà come sempre armare di tanta pazienza ed editare maglie e nomi col solito, completissimo editor interno del gioco. Tuttavia ci si chiede anno dopo anno perchè Konami non acquisisca in blocco le licenze dei tornei sopraccitati una volta e per tutte. Anche i roster lasciano a desiderare: gli “aggiornamenti” sono assenti e quindi giocatori come Adriano saranno ancora all’ Inter e Sissoko al Liverpool. A proposito degli atleti c’è da dire che graficamente il loro look appare più vero rispetto alla precedente edizione del titolo, sia a livello di texture, molto più vicine a quelle PS2 che nel passato, sia nei modelli poligonali, nelle proporzioni e animazioni. Gli stessi stadi, pochissimi (due) appaiono ora più credibili mentre il manto erboso andrebbe a nostro parere leggermente ricalibrato nei colori. Per quanto riguarda il comparto audio la telecronaca è pressoché assente se non in rari casi come durante i gol, ma per la maggior parte degli appassionati della serie questo costituisce un bene, visto l’astìo e il fastidio per il commento di Civoli, mentre i cori sono quelli non certo coinvolgenti già sentiti sulle altre piattaforme.

Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione
Pro Evolution Soccer 2008 - Recensione

Commento

Come abbiamo avuto modo di ripetere più volte sia nelle rispettive recensioni per PS3 e Xbox 360, che in questa, nel tentativo di proporre un nuovo motore grafico ed una nuova IA su piattaforme next-gen, Konami ha finito per snaturare la sua saga, pagando dazio alla poca preparazione nel progettare e lavorare prodotti multipiattaforma e in HD. Su PSP invece, la sofcto nipponica ha lavorato sul sicuro, su un terreno ad essa più congeniale perché conosciuto, anche a causa dei limiti hardware del portatile Sony rispetto ovviamente alle potenzialità delle più potenti macchine casalinghe. E questo è stato un bene, perchè limitandosi, per modo di dire, a limare parte dei difetti della precedente edizione e ad aggiungere qualche novità, di fatto si è mantenuta inalterata la qualità di un prodotto di per se molto valido, che ad ogni modo necessita di una svecchiata e di nuove idee (e in tal senso vi rimandiamo alla validissima versione Wii) per tornare a vedere valutazioni alte come quelle di qualche capitolo fa.

    Pro:
  • Giocabilità elevata
  • Grafica migliorata
  • Possibilità di trasferire dati della Master League da PSP a PS2
    Contro:
  • Roster non aggiornati a Gennaio e mancanza di molte licenze
  • Assenza di una modalità online
  • Qualche opzione in più non avrebbe guastato

Pro Evolution Soccer 2008 è disponibile per Nintendo DS, Nintendo Wii, PC, PSP, PlayStation 2, PlayStation 3 e Xbox 360.
La versione testata è quella per PSP.

E’ stata per anni la serie videoludica simbolo dello sport più amato da europei, sudamericani e asiatici, ed anche nel 2008, nonostante tutto, è stata in vetta alle classifiche di vendita di mezza Europa con il suo ultimo “episodio”. Eppure le cose non sono andate così bene come i dati appena citati lascerebbero intendere. Qualcosa di inatteso è accaduto. Quest’anno, infatti, si è assistiti un po’ a sorpresa e sgomenti ad un incredibile passo falso compiuto dal team guidato da Shingo 'Seabass' Takatsuka, il quale ha ammesso che l’edizione 2008 del suo gioiellino "è veramente lungi da quello che volevamo. Non siamo abituati a progettare e lavorare multipiattaforma", e la delusione per quello che doveva essere il primo capitolo della saga realmente in HD e next-generation è stata fortissima per tutti gli appassionati di questa ultra-decennale saga. Specie considerando di contro la buona prova offerta dalla rivale di sempre, EA Sports, che su PS3 e Xbox 360 ha creato un’edizione di FIFA assolutamente di valore sia per grafica che per gameplay. Meno male che almeno la tanto decantata nuova IA denominata “Team Vision”, le animazioni e le texture si sono rivelate davvero fedeli alle promesse fatte, anche se limitati da decine di bug e rallentamenti nel framerate, così almeno il team KTYO avrà delle solide basi dalle quali ripartire per tornare a proporci un prodotto all’altezza della sua storia.