Finale coi botti
Il precedente R-Type Delta datato 1998 ricevette al momento della sua uscita su Playstation una buonissima accoglienza da parte della critica, con più di qualche recensione inneggiante al capolavoro: inutile dire che alla luce di questi fatti, l’attesa nei confronti di R-Type Final da parte degli appassionati era senz’altro notevole, anche nonostante la scarsa hype prodottasi attorno al titolo Irem. Ebbene, dopo diverse sessioni di gioco con lo shoot’em up oggetto di questa recensione, la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un prodotto certamente ben realizzato, ma al quale mancano la personalità e la qualità stilistica dei vari prequel. Certo è che R-Type Final può contare su alcuni elementi di sicuro impatto, a cominciare dall’aspetto grafico: come impone la tradizione, lo schermo viene costantemente riempito da astronavi nemiche dalle più svariate fattezze, oltre che da una pletora di proiettili, esplosioni ed effetti speciali, il tutto realizzato in maniera altamente coreografica e spettacolare. Notevole anche la cura riposta nella costruzione dei fondali, nonostante più di un’ambientazione risulti frutto del ricorso ad alcuni clichè del genere. Il prezzo da pagare per l’orgia visiva di R-Type Final si manifesta in maniera lampante nei frequenti (e spesso assai pesanti) rallentamenti dell’azione, probabilmente secondi per entità solo a quelli storici di G-Darius; tuttavia bisogna anche sottolineare come la presenza degli slowdown, per quanto sicuramente non gradevole, non costituisce poi una così grave limitazione al normale svolgimento del gioco.
Commento
R-Type Final è uno sparatutto gradevole e divertente, che riuscirà senz’altro ad accontentare tutti gli appassionati del genere vogliosi di cimentarsi in una nuova sfida. D’altro canto, però, l’ultimo nato in casa Irem si distingue anche per una cronica mancanza di originalità e personalità che cozza non poco con l’immagine che la saga si è costruita nel corso degli anni. A fronte di una realizzazione grafica di tutto rispetto e delle 100 navicelle disponibili, infatti, R-Type Final fatica a stupire sia dal punto di vista del gameplay puro e semplice, sia per quanto riguarda il design dei livelli, poco incisivi per ambientazioni e strutture. Insomma, considerando gli eccellenti precedenti forniti da R-Type Delta, quest’ultimo R-Type Final non può fare a meno di lasciare un po’ interdetto il giocatore, che si trova di fronte ad un prodotto sì godibile ma che sembra aver davvero ben poco da dire.
- Pro:
- Buona veste grafica
- 100 diverse navicelle disponibili
- Gameplay sempre divertente
- Contro:
- Level design deludente
- Musiche migliorabili
- Frequenti rallentamenti
Sin dall’avvento delle piattaforme a 32-bit e il passaggio al 3D, il genere degli sparatutto bidimensionali cominciò ad accusare preoccupanti segni di cedimento: poche erano le idee rimaste agli sviluppatori per cercare di rinnovare un genere ormai stantio, e sempre meno erano le software house disposte ad investire in un settore che stava inesorabilmente perdendo terreno nei confronti di generi più freschi ed appetibili al grande pubblico. Il declino degli shoot’em up a scorrimento è dunque continuato fino ai giorni nostri, senza tuttavia mai toccare il fondo, grazie a pochi, ottimi prodotti in grado di risvegliare l’istinto sparacchino dei giocatori. Ed è proprio questo l’obiettivo che si pone il qui presente R-Type Final.