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Railway Empire, la recensione su Nintendo Switch

Uniamo l'America dell'800 con ferrovie e treni in Railway Empire, che vediamo nella recensione su Nintendo Switch

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   21/06/2020
Railway Empire
Railway Empire
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Il fascino di treni e ferrovie sembra immortale, a prescindere dal progresso tecnologico, dunque un gioco che riesce a mettere insieme lo spirito del collezionista di modellini ferroviari con l'innato senso di onnipotenza che deriva dalla costruzione, organizzazione e gestione di territori e risorse di un "builder" con elementi simulativi non può che destare grande interesse, specialmente se ben fatto, come vediamo in questa recensione di Railway Empire. Ci troviamo verso la metà dell'800, con il Nord America che sta vivendo le prime fasi di organizzazione dei nuovi Stati Uniti verso un concetto di nazione unita e in questa operazione assume una fondamentale importanza la ferrovia. Con l'economia del Nuovo Mondo che comincia a ingranare, ma distribuita su un territorio fin troppo ampio, la ferrovia e il treno diventano uno straordinario strumento di unione e addirittura di identità nazionale, riuscendo a mettere in comunicazione luoghi lontani e disparati dei nuovi Stati Uniti d'America.

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La nostra missione è dunque ripercorrere il grandioso progetto di costruzione di una ferrovia trans-continentale in grado di unire la costa est con quella ovest, attraverso cinque capitoli per quanto riguarda la storia principale, a loro volta incentrati su zone diverse degli USA e mettendoci alle prese con vari problemi e obiettivi da portare a termine. Railway Empire è una "simulazione di tycoon" che pone diversi parametri sotto il controllo del giocatore, dalla costruzione delle linee ferroviarie, dei treni e delle strutture di servizio alla gestione e organizzazione di queste, cercando di mantenerle sostenibili economicamente e magari in attivo. Detto così può sembrare un titolo di quelli dedicati specificamente a una piccola nicchia di appassionati, ma in verità Kalypso è riuscita a costruire un gioco piuttosto equilibrato, che grazie a una progressione graduale e a un buon tutorial, oltre all'irresistibile fascino di treni e ferrovie, risulta piacevole per chiunque, e questa versione per Nintendo Switch aggiunge al tutto anche il dono della portabilità.

Ferrovie tascabili

Railway Empire è uscito originariamente nel 2018 su PC, PS4 e Xbox One ottenendo ottimi riscontri già all'epoca e i suoi punti di forza sono stati trasferiti in maniera piuttosto intatta anche su Nintendo Switch, con i fisiologici lati deboli ma anche alcuni vantaggi aggiuntivi, come la portabilità e il doppio sistema di controllo che sfrutta anche il touch screen. Le modalità di gioco sono rimaste le stesse e sono presenti anche alcuni DLC aggiuntivi, che propongono nuovi scenari ambientati in Europa, acquistabili a parte su Nintendo eShop, mentre i contenuti principali sono tutti incentrati sul Nord America tra '800 e '900. Sono presenti varie opzioni di gioco, come gli Scenari che richiedono di portare a termine obiettivi specifici all'interno di ambientazioni diverse, il gioco libero e la modalità Sandbox che consentono un approccio più personalizzato e libero alla costruzione delle proprie ferrovie. La modalità principale è invece la Campagna, che mette in scena la missione di costruzione della linea ferroviaria coast to coast all'interno di capitoli progressivi caratterizzati anche da un certo sostrato narrativo, ispirato agli eventi storici.

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È questa la modalità che ci consente di addentrarci nelle meccaniche del gioco, guidandoci passo passo all'interno dei complessi sistemi di gioco con una notevole attenzione al bilanciamento e all'organizzazione delle informazioni. La mappatura dei controlli su tasti e stick analogici di Nintendo Switch è buona e le indicazioni su schermo sono quasi sempre presenti e chiare in ogni momento, con tanto di brevi video attivabili per capire precisamente come effettuare alcune azioni. Resta il problema del testo: sullo schermo portatile della console Nintendo è davvero microscopico e poco leggibile, sebbene ci sia da riferire come sia completamente tradotto in italiano e, ovviamente, il problema non si presenti se si gioca collegati alla TV.

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Quello che colpisce di più in Railway Empire è la sua capacità di scalare da una visione complessiva delle linee ferroviarie alla gestione degli elementi più specifici di ogni singola tratta e stazione in un attimo, caratteristica peraltro ben rispecchiata dalla possibilità di zoomare in qualsiasi momento dalla mappa generale dello Stato in cui ci troviamo a un'inquadratura ravvicinata a pochi metri di distanza dagli oggetti inquadrati. Si passa dunque da una macro-organizzazione che consiste nell'unire le città con la ferrovia, stabilendo i percorsi delle varie linee e le loro funzioni fra trasporto di passeggeri, posta e merci, alla soluzione di problemi molto più specifici, come la necessità di gestire le singole stazioni ampliandole di nuove strutture, aree per materiali e passeggeri o stabilire i sensi di marcia delle singole tratte in modo da organizzare al meglio il traffico su rotaia ed evitare ingorghi o incidenti.

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Un sistema complesso ma comprensibile

Tutta quest'ampia varietà di azioni si effettua attraverso un sistema contestuale che apre diverse opzioni a seconda della struttura evidenziata dal cursore, oltre al classico menù radiale che ci consente di accedere alle varie sezioni di costruzione, riparazione e gestione. Gli elementi principali sono ovviamente le stazioni, che rappresentano i nodi focali della rete di linee ferroviarie che fungono da sistema connettivo dell'intera area geografica. La costruzione delle ferrovie avviene in forma semi automatica, una volta stabilito il punto di partenza e quello di arrivo, ma è possibile modificarne il percorso attraverso un intuitivo metodo di gestione dei punti di snodo, anche se resta l'impressione che sia difficile avere un controllo completo nella configurazione del tracciato. In tutto questo, chiaramente, bisogna considerare che il sistema di controllo privilegiato rimane sicuramente il mouse, e l'ottimo lavoro comunque svolto da Kalypso nell'adattare l'interfaccia ai controlli di Nintendo Switch non rimuove completamente una certa scomodità di utilizzo.

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In quanto simulazione di tycoon, anche Railway Empire basa buona parte della sua struttura sulla gestione economica delle linee ferroviarie. L'aspetto più importante da tenere in considerazione è il costo di costruzione e gestione di ferrovie, strutture e treni, ma in generale ci sono diversi aspetti da tenere sotto controllo che rientrano nella sfera economica delle intere aree geografiche che vogliamo mettere in comunicazione, dunque diventa importante stabilire linee di trasporto che consentano riferimento e commercio tra città, zone rurali, fabbriche e aree agricole. Non si tratta solo di garantire il trasporto di passeggeri da un luogo all'altro, insomma: la rete ferroviaria è alla base del tessuto industriale e commerciale degli USA tra '800 e '900, cosa che si riflette correttamente nelle necessità di organizzazione della rete dei trasporti. Questo aspetto è presente nel gioco, anche a se a dire il vero è reso in maniera un po' confusa dall'interfaccia e rispetto ad altri elementi della simulazione risulta forse meno chiaro di altri.

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In tutto questo non potevano ovviamente mancare i treni: lo spirito un po' da appassionati di modellismo che si trova alla base del fascino esercitato dal mondo ferroviario può sfogarsi nella grande quantità di veicoli a disposizione. Si tratta di modelli d'epoca, chiaramente, opportunamente tratti dal catalogo storico dei treni presenti in Nord America nel periodo preso in considerazione, ma è interessante il fatto che anche questi siano regolati da un particolare skilltree che consente di sbloccare veicoli sempre più avanzati, concentrando le risorse nella ricerca.

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La versione Nintendo Switch

La console Nintendo ha già dimostrato di saper gestire molto bene giochi che sono normalmente indirizzati all'utenza PC, in particolare strategici, gestionali e simili. C'è un grande fascino, anche in questo caso, nella possibilità di portare in giro un tipo di gioco che solitamente è associato alla postazione più statica possibile, ovvero la scrivania con mouse e tastiera, cosa che dona alla versione Nintendo Switch una marcia in più. Il problema più visibile è lo stesso che caratterizza altri titoli di questo genere, come abbiamo visto ad esempio con Cities Skylines: il taglio netto della risoluzione applicato al gioco specialmente in versione portatile rende la visione ravvicinata molto confusa e sporca. Railway Empire mantiene anche qui l'impressionante livello di zoom che consente di passare in pochi secondi da una visione complessiva di uno Stato americano all'inquadratura su un qualsiasi dettaglio della mappa, ma in quest'ultimo caso risultano evidenti i compromessi tecnici a cui il gioco è andato incontro nella versione Nintendo Switch. I contorni di edifici ed elementi dello scenario risultano confusi e fortemente soggetti ad aliasing, cosa che non intacca ovviamente la fruizione ma rovina in parte il piacere della contemplazione che è parte integrante di questa tipologia di giochi. Anche l'implementazione del touch screen per l'interfaccia poteva forse essere più estesa, visto che si tratta di un utilizzo solo parziale che si limita al fatto di poter scorrere la mappa e zoomare su questa ma senza poter eseguire azioni più particolari. Tuttavia, si registrano praticamente tutte le caratteristiche della versione originale all'interno di questo adattamento, che riesce comunque a proporre l'esperienza completa senza riduzioni in termini di contenuti e sistemi di gioco.

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Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (1)
9.5
Il tuo voto

Railway Empire è di per sé un'ottima simulazione ferroviaria, ben caratterizzata dal taglio storico scelto e dall'impostazione a metà tra strategico e gestionale in stile tycoon. La versione Nintendo Switch, in particolare, riesce a mantenere intatti tutti gli elementi dell'originale senza sacrificare niente, anche se le riduzioni effettuate sul fronte della risoluzione e delle performance risultano piuttosto visibili in certe circostanze. C'è sempre da tenere in considerazione l'inevitabile scomodità di un'interfaccia che non trova nei controlli console la sua massima espressione, ma l'esperienza è rimasta sostanzialmente la stessa, con in più l'aggiunta della portabilità. Se siete vittime dell'irresistibile fascino dei treni allora questo è sicuramente un titolo che fa per voi, ma anche chi è alla ricerca di un gestionale ben costruito e con una caratterizzazione interessante può acquistare con sicurezza un biglietto per questo affascinante viaggio sui treni d'epoca americani.

PRO

  • Simulazione profonda e stratificata, tra costruzione e gestione economica
  • Affascinante come soggetto e ambientazione
  • Accessibile a un'ampia varietà di giocatori

CONTRO

  • Tecnicamente ci sono diversi compromessi su Nintendo Switch
  • Il sistema di controllo è ben adattato ma comunque non ideale