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Rainbow Six: Vegas 2 - Recensione

Ponte del primo maggio: Las Vegas è una meta molto ambita. Specialmente dai terroristi internazionali.

RECENSIONE di Stefano Brighenti   —   24/04/2008
Tom Clancy's Rainbow Six: Vegas 2
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Rainbow Six: Vegas 2 - Recensione
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Riscaldare la minestra

Continuando sulla filosofia del “come spacciamo questo secondo capitolo come qualcosa di nuovo”, gli elementi RPG si ritrovano anche nel gioco vero e proprio: ogni nemico ucciso vi porterà un numero variabile di punti, a seconda della difficoltà del colpo (se a distanza, se di spalle e via discorrendo) e di altri elementi tattici.

continuando sulla filosofia del “come spacciamo questo secondo capitolo come qualcosa di nuovo”, gli elementi RPG si ritrovano anche nel gioco vero e proprio

Riscaldare la minestra

Proprio come accade all’Agip, dopo aver accumulato un certo numero di punti verrete promossi a un grado superiore, permettendovi di sbloccare delle nuove armi sempre più efficaci e del nuovo equipaggiamento, che dovrebbe rendervi la vita estremamente più semplice nel gioco: e qui cominciano le note dolenti. Parlando limitatamente alla campagna a giocatore singolo, la trama confezionata dai creativi di Ubisoft lascia parecchio a desiderare: salvo una piccola svolta imprevista nel dipanarsi dell’intreccio, tutto quello che succederà sarà assolutamente lineare e seguirà i soliti stereotipi della minaccia del mondo e di voi come unica salvezza per la Terra; inoltre, a differenza di quanto accadeva nel primo capitolo, la sensazione che avrete sarà quella di venir sbattuti da una missione all’altra senza un preciso filo conduttore e talvolta dovrete lavorare voi di immaginazione per colmare delle lacune narrative.

Rainbow Six: Vegas 2 - Recensione
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Quoziente intellettivo dei nemici

Il dispiacere per la mancanza di una trama solida non viene, purtroppo, bilanciata da delle meccaniche di gioco significativamente nuove: nel primo Vegas vi ritrovavate, sostanzialmente, a fare continuamente irruzione all’interno di una stanza, eliminare le prime minacce grazie all’effetto sorpresa e poi, con un lavoro tattico piuttosto divertente, coordinare la vostra squadra per aggirare le posizioni del nemico, saltando da un riparo all’altro, fino a raggiungere una posizione di vantaggio e vincere lo scontro.
In Vegas 2, farete esattamente la stessa cosa, ma questa volta con un’Intelligenza Artificiale decisamente più scadente: è già difficile riuscire a rovinare qualcosa di valido che si era creato nel tentativo di migliorarlo, ma gli sviluppatori ci sono riusciti.
Più di una volta i vostri nemici resteranno allo scoperto a prendersi i vostri colpi, limitandosi al massimo a sporgersi fuori dal loro riparo a intervalli regolari: voi altro non dovrete fare che stare sereni dietro la vostra copertura, aspettare che mostrino una parte del loro corpo e sparare. Anche gli aspetti più intriganti e spettacolari delle forze speciali, che tanto hanno esaltato nel primo capitolo (come l’irruzione da una corda attraverso un vetro), qui suona tanto, troppo di minestra riscaldata e l’intelligenza artificiale deficitaria non permette di condire il tutto col brivido della sfida.

Rainbow Six: Vegas 2 - Recensione
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Verso la risalita

Probabilmente i veterani del primo capitolo resteranno delusi dalle potenzialità perse dal single player di Vegas 2, perché tra statistiche permanenti, penetrabilità delle superfici (finalmente i colpi bucano i vasi) e altre piccole chicche, si sarebbe potuti arrivare a qualcosa di pari al predecessore, se non addirittura superiore.
Ma l’inaspettata fortuna di Rainbow Six: Vegas è arrivata dall’aspetto multigiocatore, al quale gli sviluppatori hanno rivolto molta della loro attenzione: in primo luogo, potrete rigiocarvi l’intera campagna single player con un vostro amico, rendendo decisamente più intrigante l’esperienza di gioco, anche se permane il problema della vergognosa intelligenza artificiale.
La vera punta di diamante, che salva Vegas 2 da una rovinosa sufficienza politica, sono le meccaniche di gioco online: immaginatevi di sostituire i bot con dei giocatori in carne ed ossa, immaginate di poter parlare con i vostri compagni di squadra e di organizzare irruzioni e tattiche d’aggiramento in tempo reale, immaginate di coordinare l’irruzione in una stanza chiedendo a un vostro amico di lanciare una flashbang e all’altro di eliminare un determinato avversario: Vegas, già nel primo, ma specialmente in questo secondo, vi regalerà delle sessioni multiplayer veramente indimenticabili, che da sole valgono l’acquisto di questo titolo.

Rainbow Six: Vegas 2 - Recensione
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La mente umana

Commento

Ci aspettavamo di più da Vegas 2: tralasciando i grossolani errori di programmazione, che ormai affligono molti dei titoli multipiattaforma sui nostri PC, questo secondo capitolo presenta una modalità a giocatore singolo veramente deludente, vuoi per l’intreccio scontato, vuoi per l’intelligenza artificiale sottotono.
Il gioco si salva solo grazie al multiplayer, dove gli sviluppatori hanno preferito concentrare i loro sforzi, per assicurarvi tante ore di divertimento e premiare i giocatori più assidui con le statistiche permanenti.
Compratelo solo se avete intenzione di finire sull’online, altrimenti pensate seriamente a un ritorno al primo Vegas, superiore per intreccio e IA di diverse spanne al suo successore.

Pro

  • Multiplayer esaltante
  • Il fascino delle Forze Speciali
Contro
  • Graficamente altalenante
  • Single player deludente
  • Qualche bug di troppo

Rainbow Six: Vegas 2 è disponibile per PC, PlayStation 3, Xbox 360.
La versione testata è quella per PC.

L'arte del Bug

Vegas 2 non è esente da difetti: uno dei problemi principali, oltre a scarse performance con la versione 1.0 su processori dual core, è dato dai frequenti memory leak che affliggono l'eseguibile di gioco.
Questo non sarebbe un grosso problema, ma solamente fastidioso, peccato che a ogni crash il programma generi un registro (chiamato error.log), che raggiunge velocemente dimensioni rasenti il singolo GB e, se l'utente è particolarmente disattento, può arrivare anche a consumare parecchio spazio del vostro disco fisso.
Aggiungete alcune instabilità e qualche glitch grafico per rendersi conto del pessimo lavoro di ottimizzazione di Ubisoft.

PC - Requisiti di Sistema


Vegas 2 ha mostrato un framerate piuttosto solido per quasi tutta la totalità del gioco, arrivando a scendere sotto i 15 frame al secondo solo in alcuni ambienti sovraffollati: bisogna tuttavia dire che, per la qualità della grafica, ci si poteva aspettare un lavoro leggermente migliore.

Requisiti Minimi

  • Processore: Pentium 4 2.0 GHz o AMD 2200+
  • RAM: 512 MB
  • Scheda Video: Compatibile Direct 3D con 64 MB
  • Spazio su disco: 6 GB
Requisiti Consigliati
  • Processore: Pentium 4 3.0 GHz o AMD 3000+
  • RAM: 1 GB
  • Scheda Video: Compatibile Direct 3D con 128 MB
Configurazione di Prova
  • Processore: Intel Core Duo E6700 a 2.7 GHz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: NVIDIA 8800 GTX
  • Sistema Operativo: Windows Vista Ultimate

Si parla di carenza di posti di lavoro, ma quello delle forze speciali sembra un settore non interessato da questo problema e Las Vegas è nuovamente minacciata da una pericolosa organizzazione terroristica.
Questa volta, non vestirete i panni di Logan Keller, ma la prima interessante innovazione che Vegas 2 introduce è la possibilità di personalizzare il vostro alter-ego, che vi accompagnerà durante la campagna in single player e nelle partite multi giocatore.
Badate che non si tratta di un elemento semplicemente estetico: facendo della blasfemia, potremmo dire che Ubisoft ha voluto integrare le meccaniche di gioco con degli elementi da RPG, permettendovi di modificare l’equipaggiamento, la divisa e tutta una serie di accessori (borsette, orologi e braccialetti) del vostro personaggio, andando a incidere sulla capacità di movimento, sull'efficacia in combattimento e via di questo passo.
L’atroce dilemma sarà quindi quello di preferire un soldato corazzato come un carro armato, ma con l’agilità di un comodino, oppure una leggiadra gazzella, ma fragile quanto un vaso di cristallo.