Illustri antenati
Il mistero è presto svelato: dietro al semisconosciuto team di sviluppo CODO Games si celano infatti le brillanti menti a cui si deve la creazione di un capolavoro del genere tattico quale X-Com, indiscussa pietra miliare che vide originariamente la luce su PC la bellezza di dieci anni fa. Seppur leggermente macchiata da una serie di sequel non propriamente indimenticabili, l’immagine di X-Com regna ancora tra gli appassionati del genere come assoluto caposaldo nell’ambito degli strategici a turni, e il fatto che questo Rebelstar Tactical Command peschi a piene mani dalla medesima struttura ludica ne costituisce già il primo punto di forza. Tutto ciò nonostante un hype del tutto inesistente ed una presentazione globale del prodotto, bisogna dirlo, a tratti perfino imbarazzante. Sorvolando sull’orribile immagine che campeggia sulla confezione, Rebelstar Tactical Command può vantare un ben poco lusinghiero primato in termini di introduzione, narrazione e qualità dello storyline. Descritta attraverso povere immagini statiche accompagnate da linee di testo, il plot del titolo CODO non può certo definirsi entusiasmante. In un imprecisato futuro, la Terra viene invasa dalle forze aliene degli Arelians, che con l’aiuto dei brutali guerrieri Zorn riescono a soggiogare l’intera umanità, impiantando chip nelle teste dei neonati e facendo misteriosamente scomparire tutti coloro che superano la soglia dei trent’anni. In questo scenario apocalittico l’unica fievole speranza è rappresentata dal protagonista Jorel, un giovane dotato di misteriosi poteri che si unisce alla resistenza umana. La trattazione della storia è generalmente sbrigativa e superficiale, ed il comparto tecnico di Rebelstar Tactical Command non contribuisce certo a migliorare la situazione in termini di impatto sul giocatore: graficamente il titolo CODO è sì funzionale, ma decisamente povero e stilisticamente mediocre, mentre sul piano sonoro si distingue per una incredibile piattezza dell’accompagnamento musicale e per la scarsezza degli effetti. Insomma, Rebelstar Tactical Command mostra più che palesemente in questi ambiti la sua natura di titolo low-budget. Per fortuna, tutto cambia in ottica gameplay.
Dieci anni e non sentirli
Forte del retaggio di X-Com, Rebelstar Tactical Command offre all’utente battaglie turn-based decisamente tecniche e raffinate, che ad un livello di base non differiscono tuttavia molto da altri titoli analoghi. Il giocatore assume quindi sempre il comando di un piccolo manipolo di soldati, ognuno dei quali dotato a inizio turno di un certo numero di action points spendibili in movimenti (basati sulle classiche griglie a quadretti) o azioni quali sparare, utilizzare oggetti eccetera eccetera. Il processo è dinamico, quindi è possibile –avendo sufficienti AP- muoversi, sparare e poi prendere copertura, e via discorrendo. Rebelstar Tactical Command annovera poi tutta una serie di elementi caratteristici, sempre ereditati da X-Com, quali il fattore morale delle truppe, la presenza di un notevole numero di armi ed armature, le diverse opportunità di sparo offerte in base alla tipologia del fucile utilizzato, gli status di panico in cui possono incappare i soldati in situazioni di stress e molto altro. Come in X-Com, poi, nel titolo CODO i combattimenti sono più carichi di tensione grazie ad un accorgimento ludico che non rende visibili da subito tutti i nemici sulla mappa, ma che li mostra solo se rientrano nel raggio visivo dei propri combattenti. Bisogna quindi procedere con cautela all’interno dello scenario di battaglia, sempre stando attenti ai possibili attacchi alle spalle dei nemici. Insomma, Rebelstar Tactical Command conferma e ribadisce l’assoluta bontà della formula di gioco a la X-Com nonostante gli anni che porta sul groppone, imponendosi come uno degli strategici più tatticamente profondi disponibili per GBA. Peccato solo per quel look così blando...
Commento
Rebelstar Tactical Command è un ottimo titolo strategico, che riesce bene nel riproporre il cuore ludico del capolavoro X-Com, snellendolo nella giusta misura per adattarlo alle dimensioni del GBA. Tatticamente profondo ed estremamente godibile per gli amanti del genere, il titolo CODO non può però esimersi totalmente da una presentazione ed un comparto tecnico piuttosto poveri, che uniti alla mancanza di una modalità multiplayer seria e ad una longevità non esaltante, frenano l’ascesa di Rebelstar Tactical Command ad una valutazione globale più elevata.
- Pro:
- Gameplay raffinato e coinvolgente
- Complesso e profondo
- Buona varietà di missioni
- Contro:
- Storyline banale e approssimativo
- Tecnicamente assai modesto
- Longevità non elevatissima
I titoli strategici non sono certo merce rara su GBA: basti pensare a nomi altisonanti quali Final Fantasy Tactics, Advance Wars e Fire Emblem per avere un’idea di come il genere sia assolutamente ben rappresentato sulla piattaforma portatile Nintendo. Nonostante ciò, lo spazio per le nuove entrate non manca, come dimostra l’uscita di questo Rebelstar Tactical Command. Un prodotto solo all’apparenza di limitata caratura, ma in realtà portatore sano di una tra le eredità più preziose della storia dei videogiochi...