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Lumines Remastered, la recensione

Il colorato puzzle game di Tetsuya Mizuguchi si è rifatto il look: ecco Lumines Remastered

RECENSIONE di Davide Spotti   —   19/07/2018
Lumines Remastered
Lumines Remastered
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Se per gioco provassimo a stilare un elenco dei titoli potenzialmente idonei ad adattarsi senza grossi problemi a qualsiasi epoca, risulterebbe abbastanza naturale includere in questa lista anche Lumines: Puzzle Fusion. Nato per celebrare grandi classici del passato come Tetris e Columns, il colorato puzzle game partorito dalla mente di Tetsuya Mizuguchi è stato uno dei primi titoli a fare capolino su una giovanissima e ancora inesplorata PSP. Il primo capitolo fu infatti pubblicato per la prima volta nel dicembre del 2004, per poi essere inserito nella line-up di lancio europea della portatile di Sony, dove debuttò il 1° settembre del 2005. Lumines: Puzzle Fusion strizzava chiaramente l'occhio a un modo ben preciso di intendere il videogioco, retaggio delle esperienze arcade che hanno accompagnato chiunque si sia avvicinato al medium tra gli anni '80 e i primi anni '90.

Lumines Remastered, la recensione

Dopo aver deliziato i giocatori con la sinestesia di Rez e aver ideato l'apprezzata esperienza musicale Space Channel 5 su Dreamcast, Mizuguchi si mise in testa di coniugare la classica struttura da puzzle game d'altri tempi a una riuscita colonna sonora dalle sonorità elettroniche, plasmando una sorta di "Walkman interattivo del XXI secolo", come amava definirlo a chi gli chiedeva una classificazione della sua idea. Questo perché Lumines, pur disponendo di una struttura ludica molto empirica e immediata, era anche in grado di creare un riuscito connubio tra gameplay e musica, adattando le sue sonorità ai movimenti dei blocchi e alle combo messe in atto dal giocatore nel corso della partita. Fu un successo dal punto di vista qualitativo, meno da quello delle vendite, nonostante nel corso degli anni nuovi capitoli abbiano fatto periodicamente capolino qua e là su piattaforme come Xbox 360, PS3, PlayStation Vita, ma anche iOS e Android. E ora? Beh, ora è giunto il momento di ripassare allegramente dal via con Lumines Remastered.

Gameplay schematico

Nel caso non abbiate mai avuto occasione di provarlo finora, Lumines può considerarsi un titolo rhythm puzzle. Dal punto di vista del gameplay presenta evidenti similitudini con Tetris, poiché bisogna concatenare su una griglia orizzontale una serie di blocchi suddivisi in quattro sezioni, facendoli scendere verso il basso e ordinandoli in base al loro colore. Diversamente da quest'ultimo, tuttavia, i mattoncini presentano tutti una forma quadrata e possono essere ruotati a 360 gradi in senso orario o antiorario per creare combinazioni dello stesso colore che verranno poi eliminate dopo aver formato gruppi di almeno quattro mini blocchi. La creazione delle combo, con cui incrementare il proprio punteggio, è altrettanto semplice e intuitiva.

Lumines Remastered, la recensione

L'indicatore temporale che attraversa la schermata ripulisce i blocchi già associati in precedenza, pertanto più combinazioni si riesce a concatenare ad ogni nuovo passaggio, tanto più elevato risulterà il moltiplicatore del punteggio. Per farla breve Lumines è un titolo immediato e alla portata di tutti, ciò nonostante è in grado di appagare anche chiunque ami mettere alla prova riflessi e ragionamento mixando gameplay, colori e suoni. Come abbiamo detto, quest'ultima variabile è proprio il principale tratto caratteristico del gioco. Le tonalità elettroniche delle tracce musicali originali, create per l'occasione da Shinichi Osawa - in arte Mondo Grosso - e da altri artisti nipponici come Eri Nobuchika, si sposano perfettamente con la parte ludica, conferendo un aspetto personalizzato e definito a ciascun livello e scandendo anche il ritmo e la velocità di ogni sessione.

Trofei PlayStation 4

I Trofei di Lumines Remastered sono complessivamente trenta, suddivisi in nove di bronzo, quindici d'argento, cinque d'oro e il platino.

Modalità di gioco per tutti i gusti

Lumines Remastered mantiene immutate le modalità di gioco dell'edizione originale, introducendo però la sezione Missioni che avevamo avuto modo di sperimentare per la prima volta in Lumines II. La Sfida, suddivisa tra il formato normale e quello endless da sbloccare, continua ad essere il piatto forte dell'offerta, a patto di avere il tempo per sessioni di media/lunga durata. Quando l'orologio incombe si può ripiegare sulle sessioni a tempo, che in un limite massimo pari a 60, 180 o 300 secondi richiedono di concatenare la maggior quantità possibile di blocchi della stessa tonalità. Nella versione originale era disponibile pure la variante da 600 secondi, che questa volta invece non è stata riproposta. Di tutt'altra natura la modalità Puzzle, nella quale è indispensabile aguzzare la vista per creare figure sempre più complesse sfruttando le varie combinazioni di mattoncini. Chiudono il quadro le modalità Scontro 1 contro 1 contro la CPU o un amico. In questo caso ci si divide la schermata e trionfa chi è più veloce a realizzare combo e punteggi elevati, costringendo in tal modo l'avversario ad arretrare sempre più il suo campo d'azione sulla griglia di gioco.

Lumines Remastered, la recensione

Insomma, nel complesso Lumines Remastered fa ancora il suo bel lavoro per tenere incollati i giocatori alla partita e persuaderli a investire tempo extra per tentare di risolvere quel determinato rompicapo o per provare a migliorare quel record che proprio non ne vuole sapere di essere archiviato. Fatta eccezione per le ovvie migliorie ai menù e alla grafica, l'unica vera novità introdotta è da ricercarsi nella cosiddetta "Trance Vibration", un'inedita funzionalità con cui viene premiata la già decantata sensorialità, leit motiv e tratto distintivo delle opere realizzate da Mizuguchi. Selezionando l'apposita voce dal menù impostazioni è infatti possibile configurare il proprio controller in modo da percepire la rotazione, il posizionamento dei blocchi sulla griglia e le vibrazioni scandite dalla musica di sottofondo. Per di più questa opzione può essere attivata su quattro differenti controller in contemporanea per poi poterseli infilare in tasca e avvertire sul proprio corpo le vibrazioni sonore. Un'operazione indubbiamente meno macchinosa per chi può servirsi dei Joy-Con su Nintendo Switch.

Lumines Remastered, la recensione

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (7)
8.8
Il tuo voto

L'anima senza tempo dell'opera di Mizuguchi si coglie già al primo sguardo, quando la schermata di gioco si apre e i primi blocchi colorati iniziano a scendere con fare cadenzato sullo schermo, a ritmo di musica. La presenza di novità molto circoscritte rispetto alla controparte originale potrebbe scoraggiare chi ha già avuto modo di giocare l'episodio su portatile nei tempi andati. Se però non vi siete mai potuti avvicinare alla serie, non avete davvero più scuse.

PRO

  • Giocabilità senza tempo
  • Sempre coloratissimo e divertente
  • Colonna sonora che richiama gli anni '90

CONTRO

  • Occhio perché crea dipendenza...!