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Recensione Worms Mayhem PS2/XBox

Le tre dimensioni sembrano costituire un ostacolo insormontabile per il Team 17. Riuscirà Worms Mayhem a risollevare le sorti di una delle saghe più longeve e popolari dell'ultimo decennio?

RECENSIONE di Mattia Armani   —   06/09/2005
Worms 4: Mayhem
Worms 4: Mayhem
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Recensione Worms Mayhem  PS2/XBox
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Worms Mayhem

Worms Mayhem, come anticipato, cerca di correggere tutte le ingenuità che il Team 17 ha commesso nei primi due capitoli tridimensionali e lo fa, saggiamente, tornando ai principi del Worms bidimensionale, ovvero caoticità, umorismo e un ottimo bilanciamento delle armi e della portata delle stesse, elemento in grado, da solo, di determinare la riuscita o meno di un titolo di questo genere. Aumentando la portata delle armi e riducendo gli effetti del vento il Team 17 ha regalato a Worms Mayhem un feeling estremamente simile a quello delle controparti bidimensionali, che vivevano di immediatezza e colpi spettacolari, impensabili da realizzare con la struttura macchinosa e limitativa di Worms: Forts Under Siege.

Aumentando la portata delle armi e riducendo gli effetti del vento il Team 17 ha regalato a Worms Mayhem un feeling estremamente simile a quello delle controparti bidimensionali

Worms Mayhem

Torna un single player ben studiato, che si attiene alla struttura a missioni e puzzle tipica della saga e anche in questo caso la distruttibilità ben realizzata del terreno riapre numero situazioni che prima erano monopolio dei primi Worms. Oltre alle 25 missioni costruite per il nuovo single player si presentano 20 mappe esclusivamente multiplayer, alcune delle quali decisamente ampie e vistosamente dedicate alla distruzione più selvaggia che si possa immaginare. Restano alcuni dubbi, soprattutto a riguardo della mira che nelle tre dimensioni, e senza riferimenti, rende ancora troppo macchinoso utilizzare le armi basilari rispetto a quelle dotate di mirino.

Recensione Worms Mayhem  PS2/XBox
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La magia dell'editing

Torna anche l'editor delle armi, vero masterpiece della serie, che permette ai giocatori di fabbricare un arsenale personalizzato che si adatti sia alle proprie abilità che ai propri gusti. Questa volta, però, l'editor non è un semplice vezzo che permette di realizzare cannoni stellari in grado di devastare intere mappe. I ragazzi del Team 17 hanno infatti deciso di determinare un massimale di punti con i quali possiamo comprare le caratteristiche di ogni arma, la quale non sarà mai sbilanciata rispetto ad altre armi realizzate dal giocatore. Partendo dalla semplice scelta tra arma da lancio, da tiro o bombardamento, per poi considerare effetti secondari e danni, è possibile creare combinazioni strategiche efficaci e spettacolari in grado di mutare radicalmente il proprio stile di gioco. In tema di editing, oltre al sempiterno editor vocale con cui dare la nostra o altre voci agli amati invertebrati, compare anche la possibilità di mettere mano al look dei vermi trasformando tubi mollicci in personaggi unici, membri di squadre uniche. Anche dal punto di vista del gameplay l'editor offre un'ampia selezione di parametri che decidono i tempi di comparsa dei bonus, i limiti di equipaggiamento e modalità speciali, con la possibilità di generare configurazioni casuali prima di ogni match.

Recensione Worms Mayhem  PS2/XBox
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Semplice ma colorato

Il motore tridimensionale resta abbastanza spartano e non punta certo a strabiliare dal punto di vista tecnico, eppure i cambiamenti ci sono,a cominciare dalla distruttibilità del terreno per arrivare agli effetti visivi delle armi, che sono mirati, con successo, ad aumentare la spettacolarità delle nostre azioni sul campo. Cinque sono le ambientazioni, Giurassico, Camelot, Arabo, Edile e Wild West, con tanto di oggetti e percorsi in stile con il mondo circostante, il che permette di raggiungere un determinato luogo grazie ai binari di una vecchia miniera o di nascondersi tra le vertebre di un gigantesco dinosauro.

La personalizzazione del look verminaceo aumenta ulteriormente il cartoon feeling che da sempre permea questo titolo

Semplice ma colorato

La personalizzazione del look verminaceo, che attraversa mode di oggi genere ed epoca, aumenta ulteriormente il cartoon feeling che da sempre permea questo titolo, ma risulta meno facile da realizzare quando si ha a che fare con poligoni, textures e spigoli. Il numero di voci ed effetti sonori è come sempre vastissimo e perfettamente allineato con lo stile parodistico e assurdo di Worms.

Recensione Worms Mayhem  PS2/XBox
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Commento

Worms Mayhem è un titolo che in realtà non offre nulla di nuovo al di fuori della possibilità di attribuire un look specifico alla propria squadra, elemento che aiuta a caratterizzare le partite multiplayer ma offre ben poco al gameplay in termini pratici. Eppure, nonostante tutti gli elementi di Worms Mayhem fossero già comparsi durante la saga, il Team 17 ha compiuto un nuovo piccolo miracolo riuscendo a trasportare il worms feeling dei primi amatissimi capitoli anche nelle tre dimensioni. Nonostante la perfezione sia lontana e l'innovazione praticamente assente, Worms Mayhem è un gioco estremamente godibile, con un multiplayer solido e che poggia delle ottime basi per il futuro della serie.

Pro:

  • finalmente il vero Worms approda alle 3 dimensioni
  • ottima implementazione dell'editor delle armi
Contro:
  • innovazione praticamente assente
  • caratterizzazione e qualità grafica migliorabili

Quando nacque il videogioco la semplicità era una necessità. Impulsi diretti che legavano due soggetti ad un oggetto erano le uniche cose che rientravano nelle capacità elaborative dei primi dispositivi elettronici. Quale gioco se non il ping pong rientrava perfettamente in questi limiti? Beh, a breve, con la crescita della tecnologia, si scoprì che le possibilità di manipolazione degli impulsi elettronici erano molteplici e che l'oggetto in questione poteva trasformarsi, e muoversi diversamente, non solo in linea retta. A breve termine, per similitudine di concept, uno dei primi campi esplorati successivamente fu quello dei duelli. Due cowboy, due cannoni o due gorilla, come bene sa chi si ricorda di gorilla.bas, aiutarono gli sviluppatori a scoprire le potenzialità della fisica e del multiplayer nel mondo dei videogiochi. E' un fatto curioso che i problemi e le urgenze primogene del campo videoludico siano, ancora oggi, o meglio maggiormente oggi, i punti più caldi e importanti della nostra amata passione. Ebbene il Tam 17, con la sua saga, ha puntato esclusivamente su questo concetto primogeno per diffondere la propria idea di videogioco, dimostrando che anche un'idea antica, più antica persino del platform e dei dictat Nintendo, ha ancora molto da dire se esplorata con la giusta chiave di lettura. E' innegabile che l'impatto con le 3 dimensioni, per il team 17 come per molti altri team abituati a lavorare sui pixel anche in epoca moderna, non sia stato dei migliori. Worms Mayhem arriva ad arginare dubbi e sospetti a riguardo dello scarso impegno impiegato dal Team 17 durante questo delicato passaggio, elemento di preoccupazione per la comunità di Worms soprattutto a causa del delutente Forts Under Siege e cerca di farlo semplicemente correggendo il tiro, perchè quando si parla di Worms i dettagli sono tutto.