The race is about to begin
Ad accoglierci nella versione PSP c'è sempre un filmato in CG, che vede come protagonista la bella Reiko e che gioca con l'accostamento tra donne, motori e velocità, caratteristiche distintive, queste ultime due, di tutta la serie. Non poteva mancare nemmeno il classico arcade da giocare prima di iniziare, ed in questo caso è toccato a Rally-X, vecchissimo titolo datato 1980 nel quale bisogna raggiungere alcuni checkpoint senza essere "raggiunto" da un'altra macchina, controllata dalla CPU. Per chi è poco avvezzo con RRs, basti dire che si tratta di un racing game arcade duro e crudo, molto veloce e che fa del "drift" il suo marchio di fabbrica. Le piste e le curve vanno infatti affrontate senza troppe remore ed esibendosi in continue derapate controllate, stando attenti a non esagerare troppo (pena la perdita di velocità) ne sterzare poco, con la conseguenza di andare a sbattere ai lati della strada. Lo scopo ultimo è ovviamente quello di concludere la gara (solitamente composta da 3 giri) al primo posto, e per questo ci troveremo a gareggiare contro altre 11 agguerrite macchine. L'accezione "riassuntiva" del gioco si denota dai tracciati, macchine e musiche presenti. Nel primo caso ci troviamo dinnanzi al numero di piste più alto della serie. Sono infatti 12 più le loro corrispettive versioni mirror (percorribili al contrario), divise tra tracciati provenienti dai precedenti capitoli (il primo indimenticabile Ridge Racer e Type 4 su tutti) e quattro completamente inediti. Le macchine a disposizione sono invece sessanta, divise in sei classi che si differenziano per velocità massima e per la diversa tendenza ad andare in derapata. Anche le tracce musicali, 30 in tutto, attingono a piene mani da più o meno tutti i capitoli, come Rave Racer, Rage Racer, o Type 4, completate da alcune assolutamente inedite e da qualche remix, come quello dell'indimenticabile Rotterdam Nation. A tal proposito i brani sono divisi in 5 dischi virtuali e tematici, che possono essere eseguiti anche in un menu apposito come una sorta di juke box, con la possibilità di ascoltare la musica facendo scorrere su schermo replay tratti da alcune piste.
The race is about to begin
Come modalità di gioco abbiamo l'immancabile Time Attack, la solita corsa contro il tempo per battere il record della pista, Single Race, grazie alla quale è possibile gareggiare contro altre macchine su un circuito scelto dal giocatore tra quelli disponibili, Wireless Battle, che sfrutta le possibilità Wi-FI di PSP per il gioco multiplayer tra più console, ed infine World Tours, fulcro principale del gioco. Questa modalità è composta complessivamente da ben 39 tour, divisi in tre grossi tronconi (Basic, Pro e Ex) di crescente difficoltà. Ogni tour è composto da un numero di gare predefinito, che varia dalle 2 alle 6, così come della scelta delle piste e delle macchine che possono gareggiare (ricordiamo infatti che sono divise in classi). Per completare un tour dovremo portare a termine i tracciati classificandoci entro determinate posizioni che si fanno via via più restrttive, fino a lasciare come unica possibilità la vittoria. Il totale delle gare supera abbondantemente il centinaio quindi, senza contare che il loro completamento è vitale per sbloccare tutte le macchine ed i tracciati (inizialmente ne saranno disponibili solo quattro). Un ulteriore possibilità è data dal poter creare nuovi tour personalizzati, basati sulle scelte, in fase di creazione, del giocatore.
Una volta scesi in pista abbiamo la possibilità di scegliere al volo la traccia musicale che ci accompagnerà durante la gara, c'è inoltre il ben conosciuto, dai veterani della serie, speaker, che commenterà i momenti più salienti, sottolineando anche salti spettacolari o derapate particolarmente ben riuscite. Le piste spaziano tra quelle più tecniche e lunghe ad altre velocissime e piene di salti, le ambientazioni invece tra giorno, tramonto e notte, che assieme ai paesaggi si rivelano molto suggestivi. Il gameplay è quello tipico della serie, con un controllo tipicamente arcade e che, grazie al sistema di derapate, permette di affrontare le curve sempre ad alta velocità, a patto di controllare la sterzata e di non urtare contro altre macchine o guardrail, pena una perdita consistente della velocità. Le gare si fanno man mano più frenetiche proseguendo nel corso del gioco e sbloccando le classi superiori, all'interno delle quali ci sono vetture che raggiungono punte di velocità vicine ai 350 km/h e con medie di percorrenza di un giro anche vicine alla soglia dei 300 km/h. A rincarare la dose c'è un'assoluta novità per la serie, ovvero la presenza del nitro, una sorta di propellente che permetterà alla vostra macchina di raggiungere un boost prestazionale molto evidente sia in ripresa che in velocità massima, talvolta anche di 40 kilometri orari. Per usufruire di questa possibilità dovremo riempire una sorta di indicatore, che verrà colmato affrontando le curve in derapata. RRs si lascia giocare quindi che è un piacere, con uno stile di guida che lascia spazio alla spettacolarità ed alle alte velocità, pur proponendo un modello di guida praticamente identico a quanto visto negli altri episodi della serie. Un'altra mancanza, avvertibile soprattutto da chi ha dimestichezza con la serie, è il livello di sfida, che non può definirsi propriamente elevato. Complice anche l'estrema lunghezza del World Tours, molte delle prime gare possono essere portate a termine senza troppe difficoltà, con la situazione che fortunatamente migliora invece nell'ultimo troncone di gare, quelle in modalià Ex.
You are the man
Il controllo della macchina può avvenire sia con la croce digitale che con lo stick analogico e, soprattutto con quest'ultimo, si riesce ad avere un ottima precisione, nonchè comodità d'utilizzo. Ai tasti dorsali sinistro e destro è demandata rispettivamente la possibilità di cambiare visuale (tra quella interna ed esterna) ed azionare il nitro, mentre con X potremo accelerare, quadrato frenare e triangolo cambiare le marce, se abbiamo scelto il cambio manuale. Proprio la combinazione tra freno ed acceleratore permette di affrontare le curve in derapata, anche se queste sono a 90 o 180 gradi: il concetto sta nel mantenere sempre attivo l'acceleratore e premere energicamente il freno e lo stick analogico nella direzione della curva. Il risultato sarà assicurato, la bravura risiederà nel controllare adeguatamente la derapata.
Per gli amanti dei paragoni, possiamo dire che tecnicamente il gioco si attesta a metà tra Ridge Racer Type 4 per Psx e Ridge Racer V per Playstation 2
You are the man
Abbiamo lasciato volutamente per ultima la modalità multiplayer, disponibile mediante collegamento con altre PSP via Wi-Fi. E' possibile giocare infatti fino ad 8 giocatori oppure in una sfida 1 contro 1, scegliendo anche eventuali handicap di una macchina rispetto alle altre (utile per uniformare il livello di bravura tra i vari contendenti). Nelle prove che abbiamo fatto c'è stata sempre assenza di lag, che ha permesso di giocare come se le macchine si fossero trovate sullo stesso schermo. Questa modalità quindi, a patto di avere persone con le quali giocare, estende di fatto la longevità di questo titolo.
Absolutely awesome!
Per essere il primo titolo disponibile per PSP, Ridge Racers mostra subito di che pasta è fatta la console portatile di Sony: il titolo Namco viaggia infatti sempre a 60 frame al secondo, fissi ed inamovibili, che danno un contributo notevole al senso di velocità che restituisce il gioco. Altri punti tecnici a favore risiedono nella draw distance delle piste, veramente alta (il pop-up è praticamente assente) e nella qualità del rendering e della palette grafica, dotata di colori vividi e mai smorti. Le ambientazioni dei vari tracciati sono ben realizzate e particolareggiate, con picchi di eccellenza in piste come Downtown Rave City, colma di dettagli ed effetti. Le macchine sono anche dotate di una sorta di enviromental mapping, che permette di riflettere gran parte di luci e cartellonistica. Qualche compromesso però c'è, come ad esempio le texture che ricoprono le vetture, spesso blurrate, ed il dettaglio poligonale, soprattutto a distanza, delle macchine avversarie. Per gli amanti dei paragoni, possiamo dire che tecnicamente il gioco si attesta a metà tra Ridge Racer Type 4 per Psx e Ridge Racer V per Playstation 2, con una complessità poligonale inferiore a quest'ultima ed un rendering superiore e fluidità superiori alla prima. Il comparto sonoro è stato sempre uno dei fiori all'occhiello della saga, e nemmeno in RRs sfigura, proponendo anzi una selezione di brani molto elevata, che accontenterà la maggior parte dei videogiocatori e che, assieme al commento sonoro dello speaker, rappresenta un ottimo sottofondo alla freneticità delle gare. Vecchie glorie e nuove entrate, condite da qualche remix, rappresentano una colonna sonora di assoluto rispetto.
Ridge Racer ritorna su console dopo il mezzo passo falso di Racing Evolution, e non poteva rappresentare miglior titolo per il lancio di PSP. Pur proponendo poche novità dal punto di vista del gioco vero e proprio (i veterani non avranno alcuna difficoltà a portare a termine una buona parte delle gare), Ridge Racers mette a disposizione tutto quello che gli amanti della serie e dei racing arcade possono desiderare: un titolo adrenalinico e divertente, un'ampia selezione di tracciati e brani musicali, tante gare ed una modalità multiplayer che estenderà, soprattutto in futuro quando la console sarà più diffusa, la componente rigiocabilità. Sicuramente la punta di diamante della line-up inziale di PSP, nonchè la summa di tutta la serie.
- Pro
- Tanti tracciati e gare a disposizione
- Tecnicamente ottimo
- E' Ridge Racer
- Contro
- Struttura di gioco molto simile agli altri capitoli
- Livello di sfida non molto alto
Un detto molto conosciuto recita "Non c'è due senza tre" e quindi, dopo PSX e PS2, un titolo della serie di Ridge Racer accompagna l'uscita di una nuova console Sony, vale a dire PSP. Questo nuovo capitolo aggiunge una s finale in un titolo che riassume, in due parole, lo spirito di questa edizione: Ridge Racers non è infatti un episodio totalmente nuovo, bensì una concentrato di tutti i titoli usciti fino ad oggi, una sintesi di ciò che rappresenta questa saga nel mondo dei videogiochi, pompata con gli steroidi.