Circa un anno fa vi raccontavamo un po' di evoluzioni di Intel e del mercato hardware a traino: era il momento di Coffee Lake, il colpo di coda di AMD, il mantenimento del socket 1151, le controversie di incompatibilità del suddetto con Caby e Skylake. Ne è passata di acqua sotto i ponti e se è vero che la distribuzione di Cannon Lake è stata posticipata al 2019, Intel non poteva mancare il proprio refresh annuale in ambito gaming, seguendo la scia con Coffee Lake S a 8 core. Asus ci ha fornito una scheda madre di nuova generazione, perfetta per ospitare quanto di buono Intel ha preparato in questo anno di assestamento del proprio modello preferito. Parliamo della Strix Z390-E Gaming, prodotto di fascia medio-alta in grado di accontentare una buona gamma di richieste e con un paio di differenze rispetto ai propri cugini Z390 per standard ATX: inclusione dell'adattatore Wi-Fi a 1.73Gbps di potenziale e supporto al Bluetooth 5. La solidità costruttiva del colosso taiwanese incontra anche un certo minimalismo estetico, una bicromia accentuata e stilosa che ci porta con stile nel mondo dei nuovi chipset Z390.
Nuovo chipset
Ricordiamo ancora i dubbi legati al Z370: la motivazione della differente disposizione dell'elettronica non è bastata a giustificare ad alcuni l'assenza di compatibilità con i precedenti processori a socket 1151. Effettivamente, è una critica comprensibile: detto che le dimensioni e il processo produttivo rimanevano a 14nm, il passaggio a Coffee Lake costringeva anche a cambiare scheda madre. Questo è stato forse l'elemento che più ha scosso le community; beh, ci fa piacere poter dire che la serie 9 è compatibile tanto su Z390 quanto su schede madri della serie 300.
La Z390-E Gaming può quindi - per proprietà più di buon senso che transitiva - ospitare anche la serie 8, permettendo un dialogo assente un anno fa, garantendo un pensiero a doppio senso che fa sicuramente comodo a chi desidera la tecnologia del nuovo chipset e ha già in mano Coffee Lake. In realtà, prima di partire con l'equipaggiamento, ci sono altri due elementi aggiuntivi rispetto al passato. Il primo è il nuovo firmware del Management Engine, un elemento che a pochi interesserà; buona è invece l'introduzione nativa di porte USB 3.1 Gen 2 (a 10Gbps). Qualche produttore le aveva inserite anche sulla Z370 tramite controller separato, stavolta invece il supporto è ufficiale e il chipset Z390 ne può gestire fino a 6. Allontanandosi dalla teoria e mettendo le mani sulla scheda, Asus ha inserito tutto il necessario per raccogliere l'eredità Z370 e portarla al passo successivo: non ci sono stravolgimenti, semplice avanzamento tecnologico. Come già scritto, il tema dominante a caratterizzare l'hardware è la bicromia nero-grigio: a piastra accesa e LED in azione, la rifrazione multicolor restituisce un colpo d'occhio notevole, grazie anche a un logo ROG personalizzabile e il retro del pannello I/O arricchito da una piacevole brandizzazione olografica. Piccolezze che riempiono un quadro di interesse sempre maggiore dei produttori nel fornire situazioni gradevoli quanto performanti: abbiamo apprezzato design e finiture dei dissipatori, nonché il fatto che praticamente ogni centimetro libero ha almeno un logo sopra inciso, una caratteristica "molto ROG". La disposizione della componentistica attorno al socket è in linea con l'ottima tradizione taiwanese: con un utilizzo combinato di Digi+ come VRM e DrMOS per garantire l'efficienza energetica grazie al concentrato di MOSFET e driver di silicone, la gestione delle frequenze è ottimale, consentendo una significativa riduzione delle perdite e di conseguenza maggior efficienza. Attorno al socket la consueta disposizione di condensatori e induttanze ad assicurare la resistenza termica.
E la RAM?
Kingston è stata così gentile da fornirci le DDR4 con le quali testare l'assemblato. Parliamo di un kit HyperX HX436C17PB3AK2/16 Predator composto da 2 moduli DDR4-3600 CL17 SDRAM da 8Gb, ognuno in grado di supportare egregiamente l'XPM 2.0 di Intel. La prova ci ha confermato la scelta: 133.35x31.25 mm in grado di farsi installare comodamente su dissipatori ad aria Noctua, DIMM a 288 pin con contatti in oro, latenza estremamente bassa, dotazione RGB con effetto onda di fabbrica, prestazioni assolutamente affidabili in grado di reggere l'onda d'urto dei benchmark più disparati senza battere ciglio. Trovate qui maggiori informazioni.
Master audio
La PCB ha un buon corredo di slot di espansione: tre slot PCIe 3.0 x16 con supporto pieno, dual x8 e x4, a garantire doppio SLI e triplo CrossFire. In aggiunta troviamo tre slot PCIe 3.0 x1, due slot M.2 di cui uno dedicato alle sole corsie x4 e il secondo che aggiunge la gestione di SATA, entrambi con dissipatori integrati. Proseguiamo con elementi ormai dati per assodato: sei porte SATA, per l'appunto, a 6Gb/s con supporto a RAID 0,1,5 e 10, quattro slot RAM DDR4 dual channel con supporto fino a 4266 MHz in overclock e 64Gb di capacità totale. Saltando all'altro angolo troviamo quella che è un'ottima selezione di componentistica audio: forte della propria tecnologia proprietaria integrata SupremeFX con chip S1220A - 113db di picco, 10 DAC, 7.1 e canale 2.0 indipendente - ASUS equipaggia la Z390-E Gaming con due amplificatori operazionali e ben 11 nichicon a consegnare un suono pulito e versatile, con un range di 32-600Ω di impedenza.
L'offerta audio è superiore alle aspettative e la possibilità di avere la maestria del colosso taiwanese dietro la gestione delle schermature contro le interferenze elettromagnetiche dalla scheda madre ci rassicura sull'integrità del segnale audio. Arriviamo ora al piatto di I/O: come anticipato, il prodotto ROG fornisce una tripletta di USB 3.1 Gen2 Type-A, una USB 3.1 Gen2 Type-C, due USB 3.0 Type-A sul pannello e due USB 2.0 interne, alla quale si aggiungono un ingresso PS2, un HDMI 1.4 e una DisplayPort 1.2. Per la parte frontale troviamo una USB 3.1 Gen 2, l'audio esce con jack 3.5mm e un singolo S/PDIF ottico collegato al chip audio interno sopra descritto. Nel paragrafo iniziale vi raccontavamo di quella che di base è la maggior differenza della Z390-E Gaming, ovvero la superiorità rispetto alle cugine sul fronte connessioni wireless: la tecnologia Intel 802.11ac Wi-Fi con 2x2 MultiUser-MIMO garantisce una velocità senza fili nominale di 1.73Gbps grazie al nuovo adattatore integrato Wireless-AC 9560 con Bluetooth 5.0, ultima evoluzione dello standard, mentre la connettività LAN è gestita dal I219V proprietario Intel. La Z390-E Gaming si presenta con pieno supporto alla pletora di software proprietari Asus come RAMCache III, Sonic Studio III e Sonic Radar III. Abbiamo quindi speso un po' di tempo assieme al processore i9-9900K e la scheda ci ha confermato le aspettative, con una temperatura di carico medio intorno ai 77°.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.7
Con un prezzo ufficiale certamente non basso, di poco inferiore ai 300€, Asus posiziona la top di gamma della linea Strix su un piano diverso rispetto alla concorrenza diretta. Non siamo sul gradino più alto rappresentato dalla Maximus, eppure quanto offerto risponde alle necessità di un pubblico in possesso di un processore serie 8 o 9, pertanto attento a una scheda madre aggiornata, affidabile, robusta ed esteticamente piacevole. Lo stile un po' urban delle incisioni ci è piaciuto: non per forza tamarro, il design gode appieno delle dodici tipologie di preset LED, risultando diverso dalle altre offerte. La disposizione e scelta delle tecnologie equipaggiate permette alla E-Gaming di abbracciare il nuovo chipset Intel con disinvoltura, rinforzando la convinzione che non ci sono pezzi mancanti, a patto di investire cifre non banali. Il gradino che separa la scheda dalla fascia più alta rimane più un elemento di quantità che non di qualità, grazie a una scheda decisamente completa e in grado di competere egregiamente per qualche anno.
PRO
- Solida, stilosa, compatta
- Ottima dotazione tecnologica
- Audio e modulo Wi-Fi eccezionale
CONTRO
- Non alla portata di tutti