Con la recensione dei processori Ryzen 3 3300X e Ryzen 3 3100 chiudiamo il cerchio intorno alle CPU AMD basate su architettura Zen 2 a 7 nanometri, terza evoluzione di una tecnologia che ha infine accorciato le distanze rispetto alla concorrenza anche nel videogioco, arrivando tra l'altro per prima all'interfaccia PCIe 4.0. Fino ad ora non ci ha però offerto opzioni orientate alla fascia bassa, nel frattempo affidate ai Ryzen 1000 e 2000 che, tra APU con grafica Vega e multithreading su gran parte dei modelli, se la sono cavata comunque egregiamente. Ma tra la risposta della concorrenza e l'imminente arrivo di una nuova generazione di processori Ryzen, è arrivato il momento di chiudere il capitolo Ryzen 3000. Ed eccoci quindi di fronte a due processori che con quattro core e otto thread non puntano certo alla potenza bruta, ma promettono prestazioni single core eccellenti e capacità complessive comunque notevoli in relazione al prezzo.
L'ultimo tassello della lineup Ryzen 3000
Il binomio formato dal Ryzen 3 3300X e dal Ryzen 3 3100, disponibile da oggi anche se la situazione potrebbe comportare ritardi nelle spedizioni, è molto simile per filosofia alle altre accoppiate viste nella storia breve ma intensa dell'architettura AMD Zen. I due processori che lo compongono hanno infatti 4 core, sono entrambi dotati di multithreading e hanno un preciso ruolo a bordo di un tandem il cui conducente, dal prezzo consigliato di 110 euro più IVA, gode di frequenze più elevate e di un margine di overclock automatico superiore grazie all'Extended Frequency Range. Ma il gregario, pur essendo su carta più lento, è quello che punta al plebiscito facendo leva sulla combinazione tra un prezzo di 91 euro più IVA e margini di overclock ampiamente superiori che promettono di avvicinarlo alle prestazioni del fratello maggiore. Si incastra quindi alla perfezione in una coppia composta da processori che puntano su un rapporto tra prezzo e offerta similare, con il primo pensato per chi non disdegna mettere mano alle frequenze della CPU e il secondo per chi vuole lasciare che faccia quasi tutto la CPU. Un piccolo intervento, però, ci è richiesto in ogni caso, visto che l'attivazione del profilo di overclock più alto per la RAM resta infatti una costante per sfruttare a fondo i processori basati su interconnessione Infinity Fabric.
Somiglianze e rapporto sinergico valgono lo stesso voto per entrambi i processori che, lo diciamo subito, sono promossi con lode e sono piuttosto simili sotto a diversi aspetti. Entrambi hanno un TDP di 65W, entrambi hanno lo stesso quantitativo totale di cache, entrambi sono PCIe 4.0, entrambi sono abbinati a un dissipatore Wraith Stealth ed entrambi girano sulle stesse motherboard compatibili con la serie Ryzen 3000. Ma questo non vuol dire che siano uguali, cosa che nel confronto diretto emerge già dalle specifiche tecniche. Il Ryzen 3 3300X conta infatti un solo CCX da quattro core, con 16MB di cache di terzo livello e 2MB di secondo livello a disposizione di tutti i core, mentre il Ryzen 3 3100 è composto da due CCX da due core ciascuno, con la cache divisa in due. Rinuncia quindi a qualcosa in più rispetto alle controparti inferiori delle coppie di Ryzen 3000 di fascia più alta. Ma grazie al prezzo sfugge al confronto diretto in termini di potenza bruta con il Ryzen 5 1660 AF che, venduto a circa 130 euro, può risultare una presenza ingombrante per il Ryzen 3 3300X. Ma come abbiamo detto parliamo di processori che promettono un bel salto in termini di prestazioni in gioco, godono di interfaccia PCIe 4.0 e sono basati su architettura a 7 nanometri, con tutti i vantaggi del caso in termini di efficienza. Non a caso sono probabilmente destinati a restare come opzioni di riferimento per la fascia bassa di AMD per diverso tempo, integrandosi nella futura lineup Ryzen 4000 che probabilmente partirà con i modelli delle serie R5 4600 e R7 4700.
Nel prossimo futuro arriveranno anche le schede madri B550, pensate per essere abbinate a processori meno costosi come per l'appunto quelli della serie Ryzen 3 3000. Il tutto senza dover sottostare ai compromessi delle B450, tra cui troviamo anche la mancata compatibilità, almeno per ora, con la serie 4000. La nuova serie, va detto, prevede comunque qualche compromesso per la comunicazione tra PCI e chipset, che è basata su linee PCIe 3.0. Ma questa impostazione permette di abbassare i prezzi mantenendo il supporto PCIe Gen 4.0 per la connettività e gli storage. L'altro vantaggio, lo abbiamo detto, è la compatibilità assicurata, per per le X570, con i processori della serie Ryzen 4000 che potranno quindi contare da subito su una piattaforma meno dispendiosa. Non le vedremo però per ancora per qualche tempo, con il lancio previsto per la piena estate.
Il Ryzen 3 3300X: prestazioni, temperature e overclock
Partiamo con il Ryzen 3 3300X, capitano di una piccola ma attrezzata nave da guerra che promette di dare battaglia con prestazioni elevate nei videogiochi e una potenza discreta per la fascia bassa. Ma prima di passare ai risultati dei test dobbiamo fare alcune considerazioni sulla configurazione di prova che, in attesa delle B550, ci ha visto alle prese con una GIGABYTE X570 AORUS MASTER, equipaggiata con memorie a 3600MHz e con una Radeon VII, e con un dissipatore Wraith Spire, superiore al Wraith Stealth incluso nella versione per la vendita dei due processori. Non ci troviamo, quindi, di fronte a una tipica configurazione budget, anche se in termini di prestazioni parliamo comunque di differenze relative rispetto a una buona build di fascia medio bassa. ne teniamo conto, comunque, passando ai numeri di un processore che con 4.3GHz di picco si ferma a soli 100MHz dal massimo del Ryzen 5 3600X, garantendo gli stessi 3.8GHz di clock base. Gode inoltre della stessa cache di terzo livello per ogni CCX e della stessa quantità di cache di primo e secondo livello per ogni core attivo. Certo, si accontenta di due core in meno, ma si fa bastare un TDP di 65W che ci aspettiamo risulti abbondante rispetto ai consumi effettivi del 3300X.
Come previsto il Ryzen 3300X si ferma a 26W sotto carico, arriva a 46W sotto carico pesante e si ferma a 60W in situazioni estreme, con il clock inchiodato al massimo. Sfrutta tutto il TDP a disposizione quindi, ma nell'uso quotidiano è destinato a restare intorno a consumi da processore mobile. Non male considerando che in CPU-Z tocca 537 punti in single thread, facendo registrare punteggi più alti di qualsivoglia altro Ryzen 3000 al lancio. Merito senza dubbio delle ottimizzazioni ai chipset, ma anche dell'uso di un singolo CCX che riduce le latenze. Certo, non può fare miracoli per la potenza bruta, ma 2858 in multi-thread sono comunque un punteggio notevole per un quad core, superiore di oltre 400 punti a quello di un Ryzen 5 3400G che, tolti i nuovi modelli, è il più recente processore da quattro core e otto thread di AMD. Certo, l'architettura è quella precedente, ma questo non sminuisce un salto netto che ritroviamo nel test 3DMark Time Spy, con oltre 1100 punti in più per un punteggio totale di 5399 alla voce CPU. Un qualcosa che ritroviamo all'atto pratico con 74fps in Handbrake, con lo stesso file video 1080p da 3.7GB con cui abbiamo ottenuto 52fps con il 3400G, e 475 pixel per secondo nel test ray tracing POV-Ray, ottenendo nel secondo caso un risultato superiore, seppur di poco, a quello di un Ryzen 5 3600X al lancio. Chiudono poi il quadro i 2547 punti in multi-thread e i 506 in single thread di Cinebench R20 che confermano la bontà nei test sintetici del 3300X.
Passando ai videogiochi, le prestazioni in 1080p, una risoluzione estremamente diffusa che evidenzia ancora le differenze tra le CPU, sono all'incirca quelle di un Ryzen 7 2700X con giochi come The Witcher 3: Wild Hunt e Battlefield V, ma sono superiori in altri casi, come nel caso di Rage e soprattutto di Shadow of the Tomb Raider che, toccando quota 119fps contro 108, evidenzia come il Ryzen 3 3300X sia all'altezza dei fratelli maggiori, con picchi di performance eccellenti dovuti presumibilmente all'uso di un singolo CCX. Abbastanza per farsi sentire nel per l'appunto nel gaming e non solo in relazione alla fascia bassa, ma in relazione al panorama complessivo delle CPU. Il tutto con temperature massime 75 gradi sotto stress e di 50 gradi circa nella maggiorparte dei giochi, partendo da 36 gradi in idle. Resta quindi un margine di overclock, anche se nel tentativo di tenere tutti i core a 4300MHz, soglia che evidenzia un qualche guadagno con 2935 punti in CPU-Z multi-thread, ci siamo trovati di fronte a un sistema stabile per applicativi leggeri o giochi, seppur senza benefici in termini di framerate, ma fortemente instabile non appena lanciato uno stress test pesante come Prime 95. Sia chiaro, lavorando sui voltaggi e puntando su un dissipatore aftermarket è senza dubbio possibile ottenere di più, ma è chiaro che come nel caso delle altre coppie di processori Ryzen, l'overclock destinato all'uso quotidiano è una questione lasciata al Ryzen 3 3100.
Il Ryzen 3 3100: prestazioni, temperature e overclock
Il Ryzen 3 3100, un processore da 3.6GHz di clock base e 3.9GHz in boost, riveste il ruolo di fedele comprimario del Ryzen 3 3300X, meno performante ma anche meno costoso e dai margini di overclock ben più ampi. Deve però fare conto con due CCX, come i modelli di fascia superiore, che si spartiscono la cache e comportano latenze maggiori rispetto al modello superiore. Ma questa impostazione vede anche due soli core per CCX, a differenza di quanto accade con i Ryzen di fascia media e alta, cosa che si traduce in un vantaggio per le temperature di un processore che si ferma a 59 gradi sotto carico pesante e tocca quota 66 sotto stress. Certo, il dissipatore installato nella configurazione di prova, la stessa del usata per il 3300X, è sempre un Wraith Spire, superiore al Wraith Stealth venduto assieme al processore, ma pur aggiungendo 5 o 6 gradi al totale, ci troveremmo comunque di fronte a temperature più che buone.
A temperature basse di solito corrispondono consumi contenuti, proprio come capita con il Ryzen 3 3100 che pur lavorando stabilmente a 3925MHz, superando il picco dichiarato grazie al dissipatore, mantiene consumi tra i 20W e i 25W sotto sforzo. E anche quando il carico di lavoro si fa particolarmente impegnativo è difficile che superi i 35W, restando a debita distanza dai 65W di TDP. Resta quindi parecchio spazio per l'overclock e questo senza toccare i voltaggi. Ma prima di parlare di frequenze spinte, partiamo dalle prestazioni base che in CPU-Z restituiscono 482 punti nel test single thread e 2653 punti in quello multi-thread. Non certo valori da record, ma pienamente commisurati alla dotazione di un processore che se la cava piuttosto ben con il test POV-Ray, arrivando a 2147 e 427 pixel per secondo registrati rispettivamente in single thread e multi-thread. Nello specifico il valore single-thread risulta superiore a quello di processori ben più costosi, con un ampio margine di vantaggio rispetto a una CPU come il Ryzen 7 2700X. Tra l'altro il vantaggio aumenta in Cinebench R20, anche se 447 punti per una CPU basata su Zen 2 non sono esaltanti. Ma le frequenze in questo caso pesano parecchio, come vedremo parlando di overclock. Sono meno rilevanti, invece, con l'encoding di Handbrake che vede il 3100 toccare quota 72fps con il solito file video 4K da 3.7GB. Ottimo, come sono ottimi i 4959 punti in 3DMark Time Spy che rimarcano un salto comunque ampio rispetto alla generazione precedente, con un vantaggio di 700 punti sul 3400G nonostante i 300MHz di clock in meno.
Dati alla mano, il nuovo entry level della serie Ryzen 3000 non può certo competere con i pezzi da novanta, ma si comporta piuttosto bene, garantendo un'esperienza multitasking senza singhiozzi e un'ottima base anche per una potente Radeon VII. Ce lo dicono i benchmark sempre in 1080p con valori che rispettano le aspettative con 127fps in The Witcher 3, 111fps in Shadow of the Tomb Raider, 122fps in Battlefield V e 135fps in A Plague Tale: Innocence, evidenziando inevitabili differenze rispetto 3300X, ma anche l'assenza di qualsivoglia collo di bottiglia. Si va in pareggio, tra l'altro, con Rage 2, laddove grazie all'architettura Zen 2 le prestazioni sono quelle di CPU da gioco ben più costose, senza toccare le frequenze. Ma queste sono senza dubbio importanti per un processore che è pensato per scalarle agilmente. Lo dimostra la capacità di lavorare a 4150MHz senza alcun singhiozzo e lo dimostrano i 4250MHz raggiunti in overclock mantenendo la piena stabilità nei benchmark standard e nei giochi, con un incremento di temperatura di appena un paio di gradi e consumi raramente superiori ai 35W anche sotto sforzo. Resta quindi ulteriore margine, difficile però da sfruttare con un dissipatore modesto e senza ricorrere al tweaking dei voltaggi, come evidenziato da una certa instabilità in test come Prime 95. Questo però non ci ha impedito di giocare senza problemi a The Witcher 3 a 129fps e di arrivare a 517 punti in single thread e 2853 punti in multi-thread con CPU-Z, riscontrando un buon balzo in avanti che nel caso dei test sintetici vede il 3100 arrivare decisamente vicino al 3300X, laddove probabilmente si sente meno il vantaggio di quest'ultimo dovuto all'uso di un solo CCX.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.8
I processori Ryzen 3 3300X e Ryzen 3 3100 completano la terza generazione di processori Ryzen portando i vantaggi dell'architettura AMD Zen 2 a 7 nanometri nella fascia bassa, con due modelli che si guadagnano entrambi la piena promozione grazie a prestazioni single core che risultano ottime anche guardando alla quasi certa coesistenza futura con i primi processori Ryzen 4000. In quanto a potenza bruta, va detto, devono fare fare i conti con i sei core del Ryzen 5 1600 AF, nella grande distribuzione dal prezzo pressoché identico al 3300X e togliendo i rincari vicino a quello del 3100, ma la differenza in favore dei modelli delle serie precedente è nell'ordine del 10%, di fronte a prestazioni single thread che vedono i nuovi Ryzen 3 mostrare muscoli da CPU di ultima generazione. Da qui un prezzo lievemente superiore a quello che avremmo sperato ma che, guardando ai videogiochi, si traduce in prestazioni in gioco degne di processori ben più costosi. Ed è un pregio, questo, che troviamo tanto sul 3300X, capace di superare un 2700X, quanto sul più economico 3100 che rispetto al fratello maggiore parte da frequenze più basse e non può contare sulla riduzione delle latenze legata all'uso di un solo CCX, ma recupera terreno in seconda battuta con ottimi margini di overclock e incrementi prestazionali sensibili.
PRO
- Prestazioni in gioco eccellenti
- Il Ryzen 3 3300 si distingue per le performance single core da CPU di fascia alta, il 3100 per i margini di overclock
- Finalmente la lineup Ryzen 3000 è completa
CONTRO
- Le schede madri B550 non sono ancora disponibili
- Vista la potenza bruta necessariamente limitata dal numero di core, con qualche euro in meno avrebbero fatto jackpot
- Non ci sarebbe dispiaciuto vederli arrivare prima