Di tutto un po'
Il gameplay è quello tradizionale ma la presenza di tutti i protagonisti degli episodi passati crea un mix decisamente azzeccato, in cui non c'è una sola linea guida per gli enigmi, che anzi fanno ora della varietà il loro punto forte. In particolare due puzzle si dimostrano estremamente spassosi ed in qualche modo racchiudono l'essenza di Sam & Max. Il primo è quello che vede il finto Lincoln tornare, non più nella veste di uomo politico ma ora innamorato della “tuttologa” Sibyl che, dopo aver provato ogni lavoro immaginabile, ha trovato la sua dimensione: da qui una serie di dialoghi arguti e piccanti riguardanti l'universo femminile ed il modo bizzarro in cui la statua dell'ex presidente degli USA lo concepisce, con Sam costretto ad assecondarlo, guidato dal giocatore, per avere la meglio ed ottenere ciò di cui necessità.
Altro passaggio di prim'ordine è quello che vede Bosco ed il suo emporio entrare in scena. Per la solita cifra esorbitante, infatti, procurerà ai due investigatori privati niente meno che una macchina per produrre terremoti, utilissima quando un disastro geologico è quanto serve a cambiare le sorti del pianeta. Tralasciando il curioso motivo per cui il proprietario di un piccolo negozio possegga tale marchingegno, è interessante come gli sviluppatori siano stati in grado di sfruttare a pieno gli oggetti che vengono raccolti e messi nell'inventario, che dovranno essere uniti tra loro ed utilizzati più volte e nei modi più fantasiosi possibili.
Anche per questo sesto episodio, così come per il quinto, si è deciso di non lasciar spazio a sessioni arcade di particolare importanza, mantenendo inalterata la struttura tipica da avventura grafica.
La difficoltà si attesta su livelli piuttosto bassi, tanto che difficilmente dovrete ricorrere a soluzioni o particolari aiuti, se non fosse per il solito linguaggio gerghiale, a tratti a dir poco criptico. Tre sono ancora una volte le ore che dovrebbero bastare a portare a termine l'esperienza: sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più, almeno questa volta, ma tanto basta a giustificare i canonici 7 euro circa richiesti per scaricare la versione completa.
La luna come non la si era mai vista
L'ambientazione lunare ha permesso grande libertà nel disegnare strutture articolate e fantasiose: un parco giochi ed i gazebi che vendono souvenir, sono solo alcuni dei luoghi visitabili, tutti perfettamente resi in pieno stile cartoon, come da tradizione. Più che accettabili anche i modelli dei personaggi, mentre alcune texture, spesso appartenenti ad elementi secondari, mancano di dettaglio.
Ottimo il sonoro, che ora non esalta più solo per il doppiaggio, ma anche grazie ad un accompagnamento sonoro azzeccato e sempre adatto a rimarcare i momenti salienti.
Il codice di prova presentava alcuni bug secondari, che talvolta possono portare a rallentamenti o al mancato caricamento di determinate immagini, nulla di grave comunque.
Requisiti di Sistema
Requisiti Minimi:
- Processore: Pentium 3 800 MHz
- RAM: 256 MB
- Scheda Video: 3D 32 MB
- Spazio su disco: 240 MB
- Processore: Pentium 4 1,5 GHz
- RAM: 512 MB
- Scheda Video: 3D 32 MB
- Spazio su disco: 240 MB
- Processore: Intel Pentium 4 3,4 GHz HT
- RAM: 1 GB
- Scheda Video: NVIDIA 7900
Commento
Sam & Max: Bride Sight of the Moon non delude e riesce a sostenere l'onore di dover chiudere la Season 1. In realtà è mancato il finale ad effetto che molti si aspettavano ed alcuni aspetti, longevità su tutti, potevano essere migliorati. Detto ciò, il divertimento è garantito per la sesta volta consecutiva, fatto che nobilita le qualità di Telltale, capace di dare nuova linfa vitale ad un prodotto che dopo un clamoroso successo, sembrava aver perso per sempre la strada.
Giunti a questo punto non si può che consigliare l'acquisto di tutti e sei i capitoli, per il momento disponibili solamente sul sito ufficiale e tramite GameTap, in futuro, forse, presenti nei negozi in versione scatolata.
Pro
- L'ambientazione lunare è perfetta...
- ...e per gli appassionati avrà un sapore antico
- Bello da vedere ed ascoltare
- Temi trattati più frivoli rispetto al solito
- In quanto capitolo finale, poteva essere fatto di più
Finalmente è giunto il momento in cui Telltale deve scoprire le proprie carte e dare una degna conclusione alla prima serie episodica di Sam & Max. Con questo Bride Sight of the Moon, si chiude infatti l'esalogia che, oramai dal novembre scorso, tiene compagnia a migliaia di utenti con cadenza (quasi) mensile e che ha riscosso buoni successi, non facendo rimpiangere i bei tempi andati di LucasArts.
La narrazione risponde ad una precisa necessità ed è il primo elemento che discosta questo capitolo da quelli precedenti: la trama sommersa, cioè il filo conduttore che unisce tutte le avventure affrontate, emerge e diventa protagonista, a discapito delle altre, più o meno azzeccate, divagazione a cui si era abituati. Nello specifico si viene immediatamente informati di come l'uomo che vuole ipnotizzare e rendere schiava tutta l'umanità, risponde al nome di Roy G. Biv e che la soluzione a tutti i quesiti si trova niente meno che sulla luna – già presente nel vecchio Sam & Max: Hit the Road; non resta quindi che saltare a bordo della DeSoto e prendere il volo.
Buona parte della retorica e della critica ad alcuni costumi della società americana, sono quindi stati messi in secondo piano, rendendo forse più appetibile il gioco anche a coloro non volessero cercare ed approfondire i continui riferimenti e regalando un clima decisamente più disteso, da videogame.