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Sentinel: Il Regno delle Illusioni

Una tomba che custodisce tecnologie sconosciute, un’entità misteriosa che gioca con la nostra mente e una collezione non indifferente di puzzle...

RECENSIONE di La Redazione   —   17/03/2005
Sentinel: Il Regno delle Illusioni
Sentinel: Il Regno delle Illusioni
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Moderni profanatori di tombe

Il gioco non è ancora iniziato e siamo già nei guai col cattivone di turno!
Il gioco non è ancora iniziato e siamo già nei guai col cattivone di turno!

L’introduzione di Sentinel è piuttosto sbrigativa ma efficace: ci scaraventa subito nel vivo dell’azione, senza troppi complimenti. Ci basta infatti sapere che nel mondo di Beni, lo sprovveduto protagonista della vicenda, delle tombe misteriose custodiscono i segreti di un’antica civiltà scomparsa e attraggono numerosi profanatori, desiderosi di scoprirne i tesori o anche solo di batterne in astuzia le sentinelle. Queste sono delle entità create dagli antichi Tastan, dotate di un’evoluta intelligenza artificiale e modellate sulla personalità dei defunti, poste a guardia delle tecnologie e delle conoscenze nascoste nelle sepolture. Per salvare la sorellina rapita, il nostro eroe dovrà sottostare a un ricatto e avventurarsi nella tomba più temuta in assoluto, la numero 35, alla quale finora è sopravvissuto un solo uomo, tale Ramirez. Sarà quindi costretto a sfidarne la sentinella, l’enigmatica e letale Dormeuse (la dormiente) che, a parte il dubbio gusto nell’accostamento dei colori, è un personaggio intrigante e inaspettatamente originale. Sarà anche l’unico personaggio con cui avremo a che fare nel corso dell’avventura, quindi è meglio farsela piacere!

Per salvare la sorellina rapita, il nostro eroe dovrà avventurarsi nella tomba più temuta in assoluto, la numero 35...

Moderni profanatori di tombe

La sentinella: tutte le case dovrebbero avere un antifurto così!
La sentinella: tutte le case dovrebbero avere un antifurto così!

Per la sceneggiatura di Sentinel, Detalion si è affidata ancora una volta allo scrittore australiano di fantascienza Terry Dowling, già autore della storia alla base di Schizm, e indubbiamente il concept e il finale inatteso racchiudono una scintilla di genialità... è un vero peccato che non siano stati sfruttati di più. Beni visiterà non soltanto la tomba vera e propria ma anche sette mondi virtuali, che rappresentano luoghi cari alla defunta, frammenti dei suoi ricordi: inizialmente ne saranno accessibili solo tre ma potremo visitarli nell’ordine che preferiamo; li esploreremo guidati dalla stessa Dormeuse, la quale ci apparirà mano a mano che riusciremo a risolvere gli enigmi, svelandoci i misteri della civiltà Tastan. Per il resto del tempo, Beni rimarrà solo con se stesso, rimbalzando imperterrito da un puzzle all’altro. I discorsi cervellotici tra la sentinella e il protagonista, il progressivo dipanarsi dei retroscena delle tombe e le finestre aperte sul passato di Dormeuse sono interessanti, ma un po’ troppo esili per sorreggere tutto il peso del gioco.

Guardare ma non toccare!

Gli intricati cunicoli della tomba n° 35.
Gli intricati cunicoli della tomba n° 35.

La navigazione all’interno dei mondi di Sentinel avviene come in uno shooter 3D: ci si può spostare col mouse o con i tasti WASD e il cursore è fisso al centro dello schermo. L’implementazione del motore grafico Jupiter per un’avventura è ammirevole e offre una libertà di movimento inusitata: possiamo girare dietro ogni angolo e osservare gli scenari da diverse inquadrature. L’unico effetto collaterale indesiderato è il mal di mare, garantito dalla sensibilità esasperata del mouse. Peccato che l’interazione con l’ambiente di gioco sia limitata esclusivamente alle interfacce dei puzzle, i soli punti caldi al passaggio dei quali il cursore si anima. Questi, tuttavia, offrono un buon livello di sfida e sono ben calibrati: ci ritroveremo a decifrare il funzionamento di bizzarri macchinari, associare simboli apparentemente incomprensibili, manipolare codici basati su suoni o colori e allineare ponti dalla meccanica oscura. La qualità media degli enigmi è relativamente alta, anche se alla lunga risente di una certa ripetitività.

La navigazione all’interno dei mondi di Sentinel avviene come in uno shooter 3D.

Guardare ma non toccare!

Il primo puzzle.
Il primo puzzle.

Da segnalare e premiare è la presenza di un sistema di aiuto integrato: abilitando l’apposita opzione nel menu di gioco, sarà possibile ricevere indizi o consigli più o meno espliciti sulla soluzione dei puzzle (per quanto a volte siano piuttosto criptici, se non addirittura fuorvianti). Spesso risulta chiaro fin da subito cosa bisogna fare, ma metterlo in pratica è tutta un’altra storia. L’aspetto positivo della meccanica di gioco di Sentinel è la non linearità: se dovessimo rimanere fermi per troppo tempo su un rompicapo che ormai ci ha ridotto i nervi in frantumi, potremmo sempre teletrasportarci in uno degli altri mondi virtuali della tomba e tentare la fortuna con un puzzle diverso... continuando a farci del male ma con una certa varietà, insomma! L’aspetto negativo è che, siccome il gioco non consente alcuna forma d’interazione con l’ambiente al di là dei puzzle e non prevede né dialoghi né l’uso dell’inventario, il tutto si riduce pedissequamente alla ricerca dell’enigma di turno e alla sua soluzione sistematica, dinamica che per la stragrande maggioranza degli avventurieri rischia di rivelarsi frustrante.

La qualità media degli enigmi è relativamente alta, anche se alla lunga risente di una certa ripetitività.

Guardare ma non toccare!

Diversamente da quanto accade in gran parte delle avventure in soggettiva alla Myst, la realizzazione grafica di Sentinel è più che dignitosa: le ambientazioni sono sufficientemente varie e dettagliate, alcune davvero notevoli, per quanto limitate in fatto di dimensioni. Le animazioni dei fondali sono scarse ma ben fatte: per dare solo qualche esempio, le nuvole che corrono in cielo, gli stormi di uccelli che sorvolano rilievi lontani o gli zampilli di lava sono piuttosto convincenti. L’immersione del giocatore è assicurata soprattutto dal motore grafico tridimensionale, che consente spostamenti sorprendentemente fluidi e naturali, un po’ meno dagli effetti audio e dalla colonna sonora, che non si distinguono particolarmente né per qualità né per originalità. La localizzazione è discreta ma il doppiaggio non certo dei più ispirati, se si esclude la voce sensuale e convincente con cui è stata graziata Dormeuse.

Sentinel: Il Regno delle Illusioni
Sentinel: Il Regno delle Illusioni
Sentinel: Il Regno delle Illusioni

Commento

Sentinel sfida ripetutamente il giocatore a mettere alla prova le proprie doti logiche e la propria pazienza: se è essenzialmente questo il genere di stimolo che cercate, convertite pure il nostro voto in un meritato 7.5. Il sistema di aiuto integrato giustifica la presenza di enigmi particolarmente ostici, pur consentendo anche ai giocatori meno esperti di avvicinarcisi, e questo è apprezzabile. Levate i puzzle, tuttavia, e resterete con un pugno di ambientazioni affascinanti ma del tutto prive di vita, asettici quadri virtuali. Tanto più che non si può proprio dire che questi puzzle, per quanto ben congegnati, siano stati integrati nella storia in modo naturale... si direbbe piuttosto il contrario, ovvero che la storia sia stata integrata ai puzzle in qualche modo. In sostanza, Sentinel ha lo stesso fascino perverso di una partita a scacchi e, per chiunque non tragga piacere dalla contemplazione del dettaglio e dall’esercizio del virtuosismo logico, rischia di ridursi a un estenuante braccio di ferro cerebrale!

    Pro:
  • Motore 3D e piena libertà di movimento
  • Puzzle vari e stimolanti
  • Sistema di aiuto integrato
    Contro:
  • Mancanza d’interazione con l’ambiente
  • Meccanica di gioco sterile e ripetitiva
  • Scarsa integrazione dei puzzle nella storia

Nel nome di Myst

Uno dei mondi virtuali di Sentinel riproduce un insolito paesaggio palustre.
Uno dei mondi virtuali di Sentinel riproduce un insolito paesaggio palustre.

Sentinel rientra nella categoria delle avventure grafiche come molti altri cloni di Myst, ma va subito precisato che di avventuroso ha ben poco, a esclusione degli enigmi: presenta infatti una serie di rompicapo senza soluzione di continuità, sacrificando molti degli ingredienti cari ai fan del genere - la storia ha potenziale ma è poco più che un pretesto per tenere insieme i puzzle, le ambientazioni sono fantastiche ma asettiche, praticamente prive di elementi o personaggi con cui interagire. Va comunque riconosciuto agli sviluppatori il merito di aver ideato enigmi stimolanti e realizzato scenari a volte davvero suggestivi, cosa più unica che rara di questi tempi! Gli sviluppatori di cui parliamo sono i polacchi Detalion, cimentatisi di recente nell’arena delle avventure in soggettiva con Schizm II, anch’esso pesantemente incentrato sugli enigmi logici e ingiustamente ignorato dai più, malgrado un dignitoso livello qualitativo. Dopo queste doverose premesse e non senza qualche riserva, passiamo dunque a esaminare Sentinel nel dettaglio, comunque certi che anche questo genere di giochi abbia i suoi cultori: chi ama spremersi le meningi e mettere a dura prova la propria pazienza troverà senz’altro pane per i suoi denti qui...