Quella di PlayStation 2 è stata un'epoca clamorosa per il genere JRPG. Potremmo parlarne all'infinito, e questa recensione di Shin Megami Tensei 3: Nocturne HD Remaster ci ha ricordato perché lo stile artistico di Kazuma Kaneko è alla base del successo di un brand così affascinante come Shin Megami Tensei, un franchise che proprio su PlayStation 2 diede veramente il massimo. Sulla seconda ammiraglia Sony, Atlus pubblicò un numero enorme di capitoli, aprendo una nuova e più ricercata parentesi artistica: l'apripista fu questo Nocturne, ambientato in un mondo solitario, anomalo, quasi delirante, in cui l'apocalisse ha piegato l'umanità a un cumulo di anime. Seguì quella da molti ritenuta la maturazione perfetta e simbiotica, la coppia dei Digital Devil Saga, veri simboli d'altri tempi di un franchise così capace di fondere mito, religione, filosofia e un'ambientazione onirica spettacolare. Allargando la visuale, fu un'era tremendamente prolifica, in cui gli Shin Megami Tensei addirittura lottavano in una mischia di esponenti di altri JRPG così forti da non uscirne vincitori. Senza dimenticare un certo Persona 3 e Persona 4, in uscita qualche tempo dopo e i Devil Summoner. Vi rendete conto quanti Shin Megami Tensei di assoluta qualità sono usciti in sei anni su PlayStation 2? Uno scenario di mercato home console praticamente opposto al deserto in cui lo splendido Persona 5, qualche tempo fa, riuscì a vincere a mani bassissime e rappresentare la quintessenza di un genere tornato nella sua nicchia, non di vendite, ma di uscite di peso.
Dialettica demoniaca
Contestualizzato il titolo, proveremo a valutare Shin Megami Tensei 3: Nocturne HD Remaster soprattutto per come merita: un buon modo per presentare in una veste migliorata Shin Megami Tensei 3: Nocturne, un'opera eccezionale, unica, se vogliamo di rottura e capace di aprire un filone tutto nuovo. Stavolta abbiamo un protagonista solitario, affiancato da tanti demoni a combattere per lui. Siamo quindi distanti dal combat system dei Persona, ai quali magari molti lettori sono abituati, mentre la tradizione dei capitoli numerati è rispettata, seppur in terza persona. Nocturne, esattamente come il 4, affianca al protagonista tutto il classico parco demoni che avrete imparato a conoscere e apprezzare, forte di un sistema di combattimento basato su debolezze che rende gli scontri veloci, secchi, immediati, senza tempi morti.
Se vogliamo, questo sistema sarebbe stato poi raffinato e perfezionato nei Digital Devil Saga, ma già qui il tutto scorre liscio e risulta godibilissimo anche quasi 20 anni dopo. Si recluta, si parla con i demoni, si fondono tramite Cattedrale. L'aria di Nocturne non è pesante né claustrofobica: Tokyo è una città enigmatica, dove le anime degli umani si rivolgono al protagonista con un mix di emozioni: rabbia, paura, stupore, scherno, reverenza si mischiano in dialoghi immediati ma non banali. Ciò che si respira è la quasi totale assenza della dimensione sociale che molto nuovi arrivati possono aver vissuto nei Persona, una caratteristica che Atlus avrebbe comunque seguito e raffinato successivamente: la solitudine di un protagonista divenuto demone, in uno schema narrativo tra comprimari d'altri tempi, artisticamente e psicologicamente molto figli di un'era PlayStation 2 dove il Giappone faceva della propria mentalità contorta un vanto, un piccolo feticcio da mostrare all'occidente.
Nocturne in HD
Nocturne HD è una buona remaster di un gioco eccezionale, forse un po' troppo essenziale per il prezzo a cui è venduta. È sempre complesso, specie per un appassionato di JRPG che si è perso per strada un titano come Nocturne, mediare tra prezzo, update e valore aggiunto. I tempi di caricamento - specie tra combattimenti - sono veloci e possiamo confermarvi che tecnicamente non fa brutta figura su PlayStation 4, il lavoro su texture e aliasing funziona, mentre il framerate è prevedibilmente solido e senza incertezze. Nocturne è un prodotto che non fa degli ambienti il suo punto di forza, in quanto sono più scenici che altro: un minimalismo figlio di una prima esperienza del team su PlayStation 2 abilmente trasformato in una caratteristica di design, capace di trasmettere un mondo vuoto e surreale. Rimangono convincenti, grazie anche al lavoro di colori, saturazione e texture, i modelli dei demoni così come i personaggi, resi eterni da un design unico e immediatamente identificabile, sui quali il team ha certamente operato un lavoro di aggiornamento. Giocarlo su un televisore moderno in 16:9 nativi è sicuramente un passo in avanti, mentre interfaccia e sonoro non sono invecchiati di una virgola. Il compositore Shoji Meguro è su livelli altissimi, e viaggiare tra menù, abilità e "roster" di demoni è un'operazione rapida e facile da padroneggiare.
La risposta al pad ci è sembrata identica ma forse avremmo speso qualche minuto di sviluppo in più sulla telecamera, che rimane purtroppo abbastanza vecchia e decisamente migliorabile. C'è quindi un numero enorme di buoni motivi per tornare nella Tokyo di Nocturne, ma a capo di questa lista più o meno soggettiva c'è sempre lei, l'ovvietà: se non lo avete mai giocato, questa occasione è ghiotta. È che, dopo tutti questi anni e a 50€, ci si aspetta un lavoro forse meno essenziale e novità (o extra) più corpose, fermo restando che parliamo di un JRPG, un genere capace di reggere benissimo l'avanzata del progresso. Questo è un momento storico in cui il brand ha un buon momentum e potrebbe aprirsi, sfruttando da una parte il richiamo di Persona, dall'altro l'arrivo - si spera - nei prossimi mesi di Shin Megami Tensei 5. In ogni caso, questa remaster aggiunge un nuovo livello di difficoltà (Clemente) e si porta dietro una nuova storia con Raidou Kuzunoha dalla saga Devil Summoner, oltre a Dante, che però - nonostante fosse incluso nella Lucifer's Call su PlayStation 2 - qui è incluso solo nella Deluxe. Aggiungiamo, per completezza, la possibilità di selezionare manualmente le abilità durante la fusione e la possibilità di creare dei punti di sospensione. Per chi se lo stesse chiedendo, potete acquistare i DLC a parte: sia il pacchetto mappe Pietà e Aspettative, sia Dante, sia la possibilità di cambiare alcune tracce con quelle di altri Shin Megami Tensei numerati, ma se questo fosse il vostro desiderio, a quel punto ha senso spendere meno con la Deluxe.
Conclusioni
Nocturne era bellissimo e lo è tutt'oggi perché il genere a cui appartiene è immortale, anche senza remaster. In questo caso, Atlus ha lavorato per ammodernare alcuni elementi ed è innegabile che giocarci oggi è un'esperienza sì di altri tempi, ma ludicamente e tecnicamente migliorata. Si poteva lavorare magari un pochino di più per amplificare il fascino del titolo, la sua portata distributiva, il suo innegabile valore: questa HD Remaster fa semplicemente il suo lavoro - e lo fa con dignità - nell'offrire uno strumento ulteriore per permettere oggi di recuperare un eccellente JRPG. Se non sapete di cosa si parla, vi piacciono i JRPG malati e la cifra richiesta non è per voi un ostacolo, la risposta è e sarà sempre "che state aspettando?".
PRO
- Fascino artistico intatto e immutato
- Buon lavoro di ammodernamento tecnico
- Alcune aggiunte di accessibilità
- La storia vi trascinerà dentro
CONTRO
- Telecamera migliorabile
- Ci sarebbero piaciuti più novità ed extra
- Dante si paga a parte