Scrivere la recensione di SINoALICE implica un ragionamento a compartimenti stagni, visto che il nuovo progetto diretto da Yoko Taro per i dispositivi iOS e Android è caratterizzato da due diverse anime.
Da un parte abbiamo infatti la componente artistica della produzione, quella firmata appunto dal director di NiER: Automata, che ci mostra un lore tremendamente affascinante, in cui i personaggi delle più celebri fiabe vengono rielaborati in versione oscura e inquietante per fare da base di partenza agli eventi che vengono raccontati nel gioco.
Nel mondo magico della Libreria, controllato dalle due marionette che ci danno il benvenuto una volta avviata l'applicazione (intrattenendoci simpaticamente anche mentre effettuiamo il tradizionale aggiornamento preliminare e scherzando qualora il download impieghi troppo tempo), i protagonisti delle favole devono infatti lottare per sopravvivere, consapevoli che riuscire nell'intento implicherà la morte di qualcun altro.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dal gameplay vero e proprio, che si rivela purtroppo il più classico dei gacha, non particolarmente legato a questo specifico aspetto (la "pesca" degli oggetti, appunto, che in realtà vengono distribuiti con una certa generosità fin dall'inizio) ma privo di spessore ed estremamente ripetitivo nelle meccaniche.
Storia
Come accennato, la storia di SINoALICE si pone come una reinterpretazione delle favole classiche, non a caso all'inizio del gioco ci viene chiesto quale personaggio vogliamo controllare fra Alice, Biancaneve, Cappuccetto Rosso e Pinocchio. Si tratta tuttavia di versioni molto alternative delle figure che conosciamo, basti pensare ad esempio che il burattino di Collodi diventa nel gioco un ragazzino armato di un bastone di legno che riproduce le sue fattezze originali, ma è dotato di una propria coscienza e cerca continuamente lo scontro, il sangue.
La lotta per la sopravvivenza di ognuno di questi personaggi si svolge nell'ambito di una campagna con otto percorsi e cinque capitoli, composti ognuno in dieci battaglie, a loro volta suddivise prevalentemente in tre ondate (a parte nel quinto capitolo, dove diventano quattro) con tanto di boss fight finale. Procedendo fra i livelli lo sviluppo dei protagonisti viene raccontato con immagini e testi recitati in giapponese: l'atmosfera non manca, complice un'interpretazione solida e una colonna sonora assolutamente splendida.
Gameplay
Dopodiché, come detto, c'è il gameplay vero e proprio, che se da un lato non si rivela dipendente dalle microtransazioni e dall'elemento gacha come temevamo fosse, anzi appare più elastico e permissivo di tante altre produzioni similari, dall'altro non può certo contare su meccaniche strategiche di spessore o comunque in grado di garantire un minimo di varietà.
È vero il contrario: le dinamiche tipiche del genere vengono applicate in maniera scolastica dall'azione in-game di SINoALICE, con gli immancabili "materiali" (fuoco, acqua, vento) da considerare per enfatizzare l'efficacia delle varie armi, pescate dal deck che abbiamo creato in precedenza e che va rinnovato di volta in volta usando i punti azione del nostro personaggio.
Questo tipo di approccio, che prevede naturalmente la possibilità di potenziare i vari strumenti spendendo la valuta virtuale e il loot raccolto fino a quel punto, finisce immancabilmente per creare un grosso problema di bilanciamento: mantenendo lo stesso personaggio potenziato con cui siamo arrivati ai capitoli finali, giocare gli altri percorsi si rivela estremamente banale sul fronte della sfida.
È un peccato che non ci sia stato un sussulto di creatività all'atto pratico, perché sul fronte tecnico e soprattutto artistico SINoALICE vanta un'ottima realizzazione, con personaggi straordinariamente caratterizzati, una buona varietà di mostri e, come detto, una soundtrack splendida, capace di creare una grande atmosfera mentre cerchiamo di non annoiarci nel mezzo di battaglie sempre uguali.
Conclusioni
SINoALICE è un titolo estremamente interessante sul piano artistico, grazie allo straordinario lore, ai personaggi rivisitati dalla lucida follia di Yoko Taro e a una comparto tecnico di ottimo livello, arricchito in particolare da una colonna sonora straordinaria. Purtroppo, però, quando si arriva al gameplay vero e proprio il progetto si rivela fin troppo pigro, svogliato e conservativo, ripercorrendo le dinamiche tradizionali dei gacha senza alcuna novità ma anche, va detto, senza rendere le microtransazioni obbligatorie e anzi concedendoci di arrivare in fondo alla campagna in maniera relativamente agevole. Il download è obbligato per i fan di Taro, nella speranza che non si annoino troppo.
PRO
- Ambientazione e personaggi straordinari
- Direzione artistica eccellente
- Colonna sonora straordinaria
CONTRO
- Gameplay molto limitato e ripetitivo
- Grossi problemi di bilanciamento
- Nessuna novità rispetto ai tradizionali gacha