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Skater XL, la recensione

Un clamoroso autogol che sicuramente non entrerà negli annali dei giochi di skateboard. Vediamo insieme se è tutto da buttare oppure qualcosa riesce a salvarsi nella recensione di Skater XL

RECENSIONE di Gianluca Scattarella   —   11/08/2020
Skater XL
Skater XL
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Quando è stato annunciato, Skater XL doveva essere sulla carta il gioco che avrebbe settato gli standard per i simulativi a tema skateboard, e il titolo che sarebbe dovuto salire sul trono scansando sua maestà Tony Hawk's Pro Skater e Skate. Sì, sulla carta. E basta. Davvero, la recensione di Skater XL parla di un gioco che è tutto ciò che di peggio si poteva realizzare in quest'epoca storica e con queste tecnologie. Già dalla schermata iniziale si intuisce la scarsità di contenuti. Assenza totale di una qualsivoglia campagna o storia principale. Si viene catapultati direttamente all'interno di una delle sole 5 mappe originali presenti nel gioco e si viene destabilizzati immediatamente dalla tipologia dei comandi.

La voglia degli Easy Day Studios di rivoluzionare i comandi con l'independent foot control system non è stata una scelta felice alla luce dei fatti. Questo complesso sistema si basa sull'assegnare i due piedi alle due levette analogiche, accelerare con il tasto X, girare tramite i due dorsali bassi, fare i grab con i dorsali superiori e frenare con cerchio. Con il triangolo invece possiamo decidere in che punto della mappa teletrasportarci. In teoria potrebbe anche essere un sistema di controllo interessante...se funzionasse. Durante le partite sono più le volte che lo skater prescelto salta da solo oppure effettua trick completamente sballati che quelle in cui esegue ciò che vorremmo facesse. Ovviamente il fatto di dover girare con i dorsali è una impostazione scomodissima e quasi nella totalità dei casi ci siamo trovati a farlo con gli analogici, impedendo così di mantenere la velocità e di poter effettuare le evoluzioni desiderate.

Skater Xl 7

I modelli delle strutture sulle quali poter salire, poi, hanno delle imperfezioni dal punto di vista delle collisioni, con parti sulle quali sembra di poter grindare o saltare quando invece ci si ritrova a cadere rovinosamente a terra. Per farvi capire la complessità del meccanismo facciamo un semplice esempio: per effettuare un "Tre Flip" bisogna eseguire un semplice Ollie (un salto) tenendo premute le levette analogiche contemporaneamente verso il basso e rilasciarle insieme, per poi ruotare in senso orario prima la levetta destra e poi quella sinistra di un quarto di giro, ma dobbiamo costantemente fare attenzione a non girarle né troppo poco, né troppo e neanche possiamo sbagliarci di un paio di frame a girare la levetta destra invece che la sinistra, altrimenti viene fuori un altro trick che ci obbligherà a ripetere il tutto. E fidatevi che dopo 20-30 volte che si ripropongono bug, piccoli movimenti involontari di stick analogici e salti dal nulla, ci si spazientisce. E non è assolutamente tutto, continuate a leggere per scoprire le altre meraviglie.

Un comparto tecnico da urlo, si ma d'orrore

Non riusciamo a capire come, alle soglie della next gen, ci sia ancora la possibilità di trovarsi di fronte ad un così brutto lavoro dal punto di vista della pulizia delle animazioni, delle modellazioni e delle texture. Andiamo con ordine. Il menu principale, nella sua semplicità, ci dovrebbe mettere di fronte anche un fantastico editor con il quale poter personalizzare il proprio avatar, o almeno così siamo abituati a poter fare. Skater XL invece ci mette di fronte a due soli modelli, uno maschile ed uno femminile, senza offrire la possibilità di poter cambiarne le fattezze a parte l'acconciatura ed il colore della pelle, e ci concede di cambiare abbigliamento, dal cappello alle scarpe, nonché personalizzare le tavole in tutte le loro parti ma senza consentirci di dare il nostro tocco personale, dato che non esiste un selettore di tinta o texture. Quale sarà la ragione dietro all'impossibilità di poter cambiare anche solo il colore degli occhi al nostro avatar non la sappiamo. Ciò di cui siamo sicuri è che un editor così scarno non lo vedevamo dai tempi della prima PlayStation.

Skater Xl 2

I modelli degli skater sono qualcosa di inguardabile. Un lavoro veramente svolto male e apparentemente di fretta, con movimenti poco realistici e volti al limite del decente. La cosa che ci ha lasciato allibiti però è stata una in particolare: gli sviluppatori non sono riusciti a gestire nemmeno il ragdoll. Esatto, neanche quando si cade il gioco riesce a restituire un feeling realistico. Per non parlare delle volte che il nostro personaggio è rimasto a fissare un muro dopo esserci andato a finire contro, invece di cadere o attivare un'animazione contestuale. In effetti ci sarebbero anche alcuni skater famosi da poter scegliere ed utilizzare per effettuare i vostri trick: parliamo di Tiago Lemos, Brandon Westgate, Evan Smith e Tom Asta, ma anch'essi sono veramente poco riconoscibili o personalizzabili a livello estetico.

Trofei PlayStation 4

Skater XL porta in dote 22 trofei in totale tra i quali l'agognato platino. Sono tutti abbastanza semplici e richiedono trick particolari o tempi di percorrenza in determinate stance, oppure cambiare 20 volte capo di abbigliamento o ancora semplicemente salvare un replay

Le modalità

Come dicevamo in apertura di recensione, non esiste alcuna modalità storia o carriera con annessi trofei o tavole da sbloccare, personaggi via via messi a disposizione oppure elementi estetici. Nulla. Quello che si può fare è un free roaming all'interno delle 5 mappe reali su licenza oppure sulle mappe della community (al momento della recensione ne erano disponibili solamente tre) nelle quali divertirsi (??) ad effettuare quanti più trick complessi possibile oppure, come abbiamo fatto noi credendo ingenuamente di sbloccare un qualche trofeo, completare le sfide dedicate alle varie location che vanno dai trick semplici a quelli più elaborati, con grab o manual da combinare tra loro.

Come dicevamo, le evoluzioni sarebbero anche interessanti da effettuare se non fossero affette da bug continui. C'è anche una modalità tutorial che ci fa capire più o meno il sistema di comandi, da completare subito pena l'impossibilità di poter giocare. Anche le impostazioni generali sono scarne, e non si può nemmeno vedere la tracklist musicale per capire che canzoni abbiamo in sottofondo alle nostre acrobazie. In effetti la musica è l'unico punto a favore di tutta la produzione, con temi che tengono sempre alta la voglia di provare a far meglio questa o quella evoluzione. Le mappe hanno una buona varietà anche se, come detto, sono molto poche. Andiamo dai parcheggi agli skate park alle ambientazioni cittadine. Anche queste però a nostro giudizio potevano essere trattate meglio, con pesanti differenze di dimensioni tra una e l'altra. Concludiamo la disamina di questo disastro rilevando anche cali al framerate.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4 Playstation 4
Multiplayer.it
4.5
Lettori (12)
6.2
Il tuo voto

Skater XL è poco più che una demo tecnica, una bozza di gioco con un sistema di controllo con buone potenzialità. Graficamente e tecnicamente al limite della decenza e con modalità inesistenti, non ci sentiamo di consigliarlo per ora neanche agli appassionati. Editor abbozzato e animazioni non coerenti rendono il tutto ancora più raffazzonato. Unico punto a favore è la colonna sonora, anche se non consultabile. Aspettiamo e speriamo in Tony Hawk's Pro Skater 1+2.

PRO

  • Colonna sonora motivante
  • Sistema di controllo innovativo...

CONTRO

  • ...ma difficilissimo da gestire e padroneggiare
  • Grafica non all'altezza dei tempi odierni
  • Collisioni spesso non precise e altri bug sparsi
  • Una sola modalità
  • Editor pessimo