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Soccer Kid

I giocatori della vecchia guardia ricorderanno molto bene questo divertente classico per Amiga. Telegames rispolvera i nostri ricordi facendolo tornare in versione portatile sul piccolo grande GBA.

RECENSIONE di La Redazione   —   09/01/2003
Soccer Kid
Soccer Kid
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Questo “Soccer kid” è un gioco d’azione a scorrimento orizzontale con elementi platform molto legato, dal punto di vista strutturale, ai giochi vecchia scuola (facendone parte…). Il personaggio principale, un ragazzino chiamato “determinazione”, deve affrontare cinque diverse locazioni mondiali (con rispettivi sotto-livelli) per ricostituire i pezzi smarriti della coppa internazionale di calcio. Per tutta l’avventura, però, il nostro piccolo eroe si porterà con se il suo più fidato amico, ovvero il suo pallone, grazie al quale potrà aiutarsi per affrontare gli ostacoli che la giungla urbana gli propone (ciclisti imbizzarriti, poliziotti, operai, ratti, aquile ecc.) e per raggiungere aree altrimenti inarrivabili. Lo scopo del gioco è quello di completare ogni livello magari trovando anche le figurine nascoste che sbloccano i molteplici bonus-games. La struttura dei vari stages ricalca (ma solo leggermente) quella già vista in giochi come “Super Mario Bros”, con tanto di ostacoli da evitare e piattaforme da solcare. Il succitato pallone riveste un ruolo fondamentale nella meccanica di “SK”. Infatti solo grazie ad esso è possibile eliminare i nemici, compiere super-salti, abbattere muri e così via. Se si desidera si può usare la sfera anche per raccogliere i diversi bonus e power-up sparsi a destra e a manca. Di questi alcuni aumentano il punteggio (un elemento che nei giochi di ultima generazione sta scomparendo) mentre altri rendono invincibile per un tempo limitato il nostro piccolo Maradona. Ciò che questi riesce a fare con la palla si traduce nei palleggi, tiri, pallonetti, rovesciate ecc. E tutto con la semplice pressione di un solo tasto. Si può anche salire sul pallone per usarlo come trampolino e quindi effettuare improbabili balzi da terra. La giocabilità di “SK” risulta abbastanza buona anche se qualche minuto di pratica è necessario. I tasti usati sono soltanto due e con questi si possono eseguire parecchie azioni. Il divertimento offerto dal prodotto Telegames è di buona qualità tenendo presente, poi, che ci si trova di fronte un gioco ideato parecchi anni or sono.

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Anche se ormai obsoleto, sotto il profilo tecnico “SK” rappresenta un titolo carino. Gli sprites sono abbastanza grandi, ben colorati ed animati. Anche il movimento del parallasse svolge il suo dovere in maniera sufficiente. Il design dei livelli risulta un tantino antiquato e, si tenga presente, la grafica del gioco originale su Amiga non è stata sostanzialmente modificata durante questo porting. Comunque sia, questo prodotto rimane carino da vedere grazie soprattutto alla cura di alcuni particolari, alla buona scelta della palette cromatica ed alla grandezza dei personaggi su schermo. La buona luminosità dei livelli rende un po’ meno problematica la resa del contrasto del portatile Nintendo. Molto carine le movenze da vero campione del protagonista mentre si prodiga in rovesciate e roba del genere. Quindi riguardo l’aspetto visivo questa cartuccia risulta carina ma non brillante, e comunque ci si renda conto del fatto che si tratta di un titolo uscito per la prima volta parecchi anni fa (nel 1995 circa). Sul profilo sonoro si segnalano accompagnamenti carini ma leggermente altalenanti (di quei loop che entrano subito in mente) ed effetti che non si distinguono per precisione e novità.

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La quantità del divertimento che “SK” riesce ad offrire al videogiocatore è buona (una manciata di ore) così come anche la sua qualità. L’unica pecca risiede nel sistema di salvataggio, veramente mal congegnato. Si pensi che è possibile registrare la propria posizione solo dopo aver completato ogni stage (ed ognuno consta di diversi sotto-livelli). Questa sembra una scelta inappropriata soprattutto per un gioco che gira su un portatile. A causa di ciò è richiesta molta pazienza per il procedimento nell’avventura che, tra l'altro, è già abbastanza complicata da se. Il titolo targato Telegames è un buon prodotto consigliato, però, soltanto a coloro che non l’hanno mai fruito o completato. Questo perché le differenze con l’originale sono nulle sotto tutti i punti di vista. Per gli altri è da notare come solo coloro che soffrono di crisi impellenti relative al retrogaming potrebbero prendere in considerazione l’acquisto di “SK” per ritornare fanciulli e fare un tuffo nel passato. I più giovani, invece, troveranno in questa cartuccia un simpatico passatempo a sfondo calcistico. Peccato solamente per il sistema di salvataggio.

    Pro:
  • Divertente e avvincente.
  • Buon dosaggio della difficoltà.
  • E’ “Soccer Kid”!
    Contro:
  • Tecnicamente non è all’ultimo grido.
  • Sistema di salvataggio inappropriato.
  • E’ “Soccer Kid” apparso tanto tempo fa.

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Quanti ricordi questo “Soccer kid” (alias “Marco’s magic football”)… Sono passati tanti anni da quando i polpastrelli dei gamers di mezzo mondo erano impegnati nell’avventura del bambino che si prodigava tra gli ostacoli urbani grazie all’ausilio della sua amica palla. Molti, soprattutto i più giovani, non hanno avuto l’occasione di gustare anni fa questo divertente gioco. E forse è proprio questo il motivo che ha spinto Telegames a portare il suo “SK” sul portatile Nintendo (o forse per guadagnare?). Un bel ricordo per molti, una piacevole novità per altri.